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Quando la moglie è in vacanza Cap.17

By 23 Giugno 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Vindice era ormai risalito tra le mie cosce e adesso strofinava le mutandine con le dita, sopra la figa. Sentivo il suo respiro che era diventato corto e affannoso…era eccitatissimo………

———- Pippo mi ha spruzzato in bocca, poi mi ha fatto cenno di ingoiare……non voleva che sporcassi il lenzuolo. Ho mandato giù la sorsata di sborra calda e poi sono andata a baciarlo in bocca, mentre lui ancora mi palpeggiava il culo. A volte invece lui ama vedere la sborra nella mia bocca, gli piace anche quando la lascio colare dalle labbra fino alle tette nude….————–

Vindice non resse oltre…… ficcò la faccia tra le mie grosse mammelle e mi strappò violentemente lo slippino…..in un attimo fu nudo sopra di me e mi impalò con forza fino all’utero. Rimasi senza fiato con la bocca spalancata……. la cavalcata fu veloce e potentissima……. Il mio corpo veniva spinto in avanti a ritmo forsennato, senza sosta, ed io iniziai subito a godere. Alzai le gambe in aria, con le scarpette rosa ai piedi……lui passò entrambe le braccia sotto le mie cosce per aumentare la forza delle spinte…..mi montò con una tale maschile ferocia ed impeto che il mio orgasmo arrivò molto in fretta…… urlai, strillai il mio piacere……..

——–si….si…. Vindice…..monta la tua puledra… sento quanto mi desideri………..dai forza, spingi….fammi sentire quanto è duro il tuo cazzo di stallone…..forza mio bel maschio…..chiava questa mogliettina troia…..pensa che poi lei lo va a raccontare al marito cornuto che si farà una bella sega in tuo onore……più la sfondi e la fai godere, più il maritino si ammazzerà di seghe……. montami….montami…… schizza tutta la tua broda bianca in fondo a questa bella figa…..non perdere questa bella occasione ——

L’urlo di goduria del maschio infoiato che insemina la femmina fece tremare i vetri della stanza….. sentii chiaramente i colpi battenti del suo cazzo che pompava liquidi contro il mio utero…….

———– sono contenta che ti sei sfogato, Vindice. Capisco bene che il mio racconto è forte e può molto eccitare…… forse è meglio se continuo un’altra volta ————

———– no Chloè….adesso ho vuotato i coglioni e puoi proseguire il racconto………. naturalmente potrei eccitarmi ancora, in tal caso nessun problema….ti darò un altro bel colpo….. ———–

———— siamo arrivati, non so come, fino al negozio di calzature……non sto a raccontare quanti fischi, schiamazzi e urla mi sono beccata nel tragitto di pochi minuti tra il parcheggio e il negozio….. Pippo sembrava infastidito ma in realtà io sapevo bene quanto battesse il suo cuore per l’orgoglio di portarsi a spasso una simile cavalla, bella e seminuda con la criniera sciolta sulle spalle, con quel passo reso incredibilmente sexy dai fianchi ondeggianti sopra le gambe lunghe e sode, da vera femmina matura ma ancora giovane. I tacchi da 12 facevano decollare la mia altezza fino ad un livello esagerato, prossimo al metro e novanta. Chiaramente Pippo restava una decina di centimetri più sotto, ma ciò non lo infastidiva, anzi lo rendeva ancora più orgoglioso, era gratificato dall’essere più basso della sua femmina. Molti uomini si fermavano impietriti a guardarmi passare e non sfuggiva ai più attenti il candido flash delle mutandine che ogni tanto balenava per il casuale, fortuito innalzamento dell’orlo della microscopica gonnellina, a malapena sufficiente a coprire il mio culo.

Pippo mi parlava sottovoce durante la camminata…..come ci godeva…. mi diceva che stavo offrendo al pubblico uno spettacolo altamente erotico….era fiero di me…..era supereccitato, mi diceva che avrebbe voluto infilarmi la mano sotto la gonnella, però si vergognava…… mi diceva anche che appena tornati a casa mi avrebbe chiavata vestita, così com’ero, appoggiata al muro, scostando le mutandine e infilandomi il cazzo da dietro…….poi mi avrebbe sborrato dentro e quindi stappato la figa di botto, per vedere la sua sborra riversarsi sul pavimento come lo champagne dalla bottiglia.

Arrivati al negozio siamo entrati e ci siamo seduti su un divanetto. Ovvio che avessi tutte le gambe in bella mostra, data la lunghezza, si fa per dire, della gonna. Per cui tutti mi guardavano con interesse….gli uomini increduli e ipnotizzati dalle mie cosce, le donne inorridite dall’abbigliamento scandaloso, dall’invidia ed alcune anche dalla gelosia.

Pippo ha voluto chiamare un giovane ragazzo del personale che si è messo subito al nostro servizio. Dopo una decina di minuti avevo già individuato le scarpette rosa che desideravo e mi stavano anche bene…..ho camminato per qualche metro avanti e indietro per provarle ed improvvisamente nel negozio è calato il silenzio……tutti erano come incantati a guardarmi camminare. Inutile dire che Pippo stava sbavando di piacere, potevo chiaramente vedere che era eccitato. A dire il vero anche il ragazzo del negozio era visibilmente eccitato…..gli avevo offerto uno spettacolo di cosce e mutandine che anche in un negozio di scarpe si può gustare raramente…..mentre camminavo era rimasto inginocchiato a guardare…..lo capivo….dal basso lo spettacolo era ancora più erotico, la posizione gli permetteva di cogliere particolari che altri non potevano vedere, ma che avrebbero ardentemente desiderato ammirare.

Pippo non voleva concludere le prove, anche se le scarpette andavano bene. Ha voluto farmi provare altre dieci paia di scarpe, dai colori e dalle forme più strampalati, pur di continuare a vedermi scosciare e sgambettare sul divanetto e poi camminare ancora e ancora. Potevo vedere che ogni tanto si passava una mano sull’inguine strofinando l’erezione che tendeva allo spasimo la stoffa dei pantaloni. Speravo che non venisse improvvisamente bagnandosi clamorosamente la patta.

Dopo un’ora di estenuanti prove, la titolare del negozio è venuta da noi, anche perché si era accorta che il ragazzo era ormai cotto, il cazzo sembrava scoppiargli nei pantaloni e non riusciva più a connettere per la troppa eccitazione.
La signora, una tipa sveglia di circa 40 anni, ha cercato di mettere ordine e di concludere la vendita, suggerendo però di fare un’ultima prova con un paio di scarpette azzurre, uguali come forma a quelle rosa, ma secondo lei più adatte al mio vestito. Per questo l’abbiamo seguita nel magazzino sul retro del negozio, dove voleva cercare la tinta giusta, paragonandola al colore del mio abitino.

Le scarpette c’erano, ed erano favolose…..la signora mi ha fatto accomodare su un piccolo sgabello e me le ha indossate con gesti precisi e delicati….

———— le stanno molto bene signora….sono perfette per il suo miniabito, danno ancora più slancio alla sua fidura…le sue gambe vengono valorizzate al massimo da questa calzatura…..si fidi di me….so cosa ci vuole per le sue belle gambe….——-
La sua mano è passata poi sul mio polpaccio e lo ha accarezzato dolcemente, quindi lentamente è risalita fino alla coscia, che ha sfiorato e poi percorso con due dita…prima sopra e poi anche all’interno.

——— lei ha davvero delle gambe da sogno…….suo marito è fortunato…..credo che molti signori in negozio l’abbiano invidiato poco fa…..————–
Così dicendo la sua mano ha carezzato e palpato con il palmo tutto l’interno dell’altra coscia……

——- che carne soda…..e così liscia….da non crederci….. si alzi adesso, venga allo specchio e si guardi ————–

Davanti allo specchio ho assunto una bella posa con la mano su un fianco….la signora mi è venuta dietro e mi ha abbracciata, sfiorandomi anche i seni. Ho sentito il suo respiro un po’ affannoso all’orecchio e la sua voce un po’ roca che diceva—
———- sei bella piccola…..sei davvero un bocconcino prelibato ————-
E mi ha mordicchiato il lobo dell’orecchio, baciandomi poi dolcemente sul collo.

Pippo era in un angolo, al buio, stava assistendo alla scena in assoluto silenzio senza nemmeno respirare……ma potevo vedere, o meglio intuire, la sua mano sinistra infilata dentro i pantaloni che stava lentamente estraendo il cazzo.

A quel punto ho pensato di offrirgli un’ultima, eccitante visione erotica, una specie di colpo di grazia…… mi sono girata ed ho baciato in bocca la signora, rimanendo per un paio di minuti a slinguare profondamente con lei, che mugolava di piacere con entrambe le mani infilate sotto la mia gonnellina alzata sui fianchi.
Ho capito che Pippo sborrava quando ho visto la sua tipica smorfia di piacere e i suoi occhi che ruotavano verso il cielo. Poco dopo una pozzetta bianca si era formata sotto i suoi piedi sul pavimento del magazzino.

Siamo usciti dal negozio con una borsa in cui c’erano le mie scarpette nuove….ma quelle che piacevano a me, cioè quelle rosa. Pippo era ancora su di giri, la sega in negozio non aveva calmato un granchè la sua voglia e la sua eccitazione……mi ha voluto chiavare una prima volta in macchina, dentro al garage di casa, restando affascinato dall’orma dei miei piedi nudi stampata sul parabrezza. Poi mi ha dato un’altra botta in casa, nel corridoio, appoggiata al muro. Quindi ha ripreso fiato e mi ha fatto camminare nuda in camera con le scarpette rosa. Con il cazzo ancora duro mi ha dato altri due colpi, nel giro di un paio d’ore….finchè non gli è mancato il respiro e mi è crollato addosso mentre cercava disperatamente di portare a termine la quinta…..

———– Pippo, non è la prima volta che te lo dico…..non puoi strafare…non sei più un ragazzino…..————

————- lo so dottore, ma credo che non sia nulla di grave…..Chloè ha insistito per telefonarle perché si era spaventata…dice che non respiravo più….ma adesso mi pare che vada meglio ———–

———— senti Pippo, ti conosco da quando eri un ragazzo….adesso sei vicino ai quaranta……certe cose lasciale fare ai giovanotti di vent’anni. Conosco tua moglie e capisco che a volte tu sia spinto a forzare….la mano, ma Chloè mi ha spiegato, con senso di responsabilità, cosa hai preteso di fare oggi……è una totale esagerazione….hai avuto una leggera sincope e non è nulla di grave, ma attento….è un segnale da non sottovalutare…..pensa che se non ti dai una calmata, la prossima volta potresti restarci sotto….oppure sopra…. ho detto a Chloè di andare in farmacia a prendere il cardiotonico che ti ho prescritto. Adesso stai buono, tranquillo, cerca di dormire e se c’è qualcosa chiamami pure ———

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