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Racconti Erotici Etero

Quel porco di mio padre 2

By 27 Agosto 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Tempo fa vi raccontai dell’avventura di mio padre al mare con una troietta appena conosciuta. Mia madre era rimasta a casa e così, totalmente libero se non per la mia presenza, mio padre si era scopato questa ragazza che aveva fatto di tutto per sedurlo. Come lo so? Non certo perchè me l’ha raccontato lui ma perchè li ho visti e mi sono goduto la scena.
E’ passato un po’ di tempo da allora e il rapporto con mio padre è molto cambiato, ci siamo molto avvicinati e spesso ci confidiamo. Quando parlo con lui mi sento totalmente libero al punto da raccontargli anche le mie avventure sessuali. Lui sa che sono gay ma non è mai turbato o sconvolto quando gli parlo dei miei incontri e sa benissimo che mi piace farmi scopare anche da altri oltre che dal mio fidanzato ufficiale.
Probabilmente a suo agio anche lui con tali confidenza, una sera iniziò a raccontarmi di una sua avventura.
“Sai Andrea, una volta anche io ho tradito la mamma”
Pensai che mi avrebbe raccontato di quella volta al mare e già iniziavo ad eccitarmi al solo pensiero ma invece la sua storia iniziò in modo diverso.
“Anni fa, tu eri ancora piccolo, andai a trovare i tuoi nonni e tua mamma rimase qui per badare a voi. Ero partito il mattino presto e la sera prima, poichè non avrei rivisto tua madre per 5 giorni, abbiamo fatto l’amore. Lo ricordo ancora, è stato molto bello. La mattina dopo ero ancora talmente infoiato che l’ho scopata nuovamente prima di partire. Le ho detto che in quei 5 giorni mi sarebbe mancata e che appena ritornato come prima cosa me la sarei di nuovo sbattuta per bene come piaceva a lei”
Mentre raccontava iniziavo ad eccitarmi ed ero curiosissimo di scoprire il resto.
“Un giorno, mentre ero dai nonni, andai a fare una commissione e incontrai una donna, subito mi sembrava di conoscerla ma non riuscivo bene ad inquadrarla ma fu lei a riconoscermi”
……..flashback………
“Mi sembra di conoscerla ma non capisco chi sia”
La donna mi guarda e si avvicina “Enrico, sei tu?. Oh mamma, ma quanto tempo è passato. Pensavo fossi sempre a Milano”
Capii subito chi fosse: Monica, la prima ragazza con cui feci sesso a 15 anni quando ancora vivevo dai miei a Verona. Mamma mia quanto tempo era passato.
“Monica, ma che piacere vederti. Sì sì vivo sempre a Milano ma sono venuto qui per i miei, di solito vengo d’estate ma avevo una settimana di ferie e così sono venuto a trovarli”
“Fa piacere vederti anche a me. Senti perchè non ci prendiamo un caffè?” – non mi aveva neanche lasciato il tempo di rispondere che abbassò gli occhi sulle buste della spesa – “Accidenti. Ho comprato dei surgelati e altre cose da mettere in frigo e non posso fermarmi fuori troppo a lungo.” – Pensò per un attimo e subito le si illuminarono gli occhi – “Io abito qui vicino, vieni da me così il caffè te lo faccio io e intanto mi aiuti a portare le buste.”
In effetti era molto carica e così accettai e le portai a casa le buste. Eravamo da soli e dopo aver bevuto il caffè iniziammo a chiacchierare. Mi disse che si era sposata ma ora era divorziata e aveva una figlia. Io le raccontai di mia moglie e mio figlio.
Per un attimo restammo in silenzio e pensavo fosse arrivata l’ora di andarmene ma poi lei disse “Accidenti quanto tempo è passato, avevamo solo 15 anni quando uscivamo insieme da fidanzatini. Sei stato il mio primo ragazzo sai?”
“Certo che lo so, me lo ricordo. Anche tu per me sei stata la prima. Eravamo proprio giovani”
“Eh sì. Ora siamo cambiati. Vedo che vai in palestra” – disse toccandomi il bicipite
“Sì, mi piace mantenermi in forma” – e nonostante un po’ di imbarazza contrassi il muscolo per farlo gonfiare bene.
Lei rise e lo accarezzò di nuovo. In quel momento devo ammettere che avvertii come una scossa lungo la schiena.
Lei continuò a guardarmi e a parlarmi “E ti sono cresciuti anche i peli sul petto” – disse guardando la polo sbottonata sul collo – “Sei proprio diventato più uomo, all’epoca eri un ragazzino. Anzi, eravamo ragazzini”
“Eh sì. Non ti piace l’uomo con i peli sul petto?”
“Certo che mi piace. Trovo non ci sia nulla di più bello ed eccitante di un bel fisico muscoloso come il tuo e non depilato” – e dicendolo allungò due dita della mano per sfiorare i peli in vista
Non so cosa mi scattò in quel momento ma iniziai a sentire il cazzo che mi si gonfiava nei pantaloni e credo che anche lei fosse eccitata ma allo stesso tempo eravamo tutti e due in imbarazzo e poi io ero sposato quindi ci fermammo lì. Feci per alzarmi “Dai ora è meglio se vado. Mi ha fatto piacere vederti” – ci abbracciammo. Sentire le sue mani sulla schiena mi provocò un altro brivido e me la immaginai nuda nel letto mentre me la scopavo. La voglia era tanta e ma ormai ero sulla porta per uscire: non so cosa mi prese ma capii che non potevo perdere l’occasione e poi ero sicuro che anche lei non aspettava altro e così mi girai e le presi la mano. Lei si avvicinò e iniziamo a baciarci. Nel farlo mi trascinò verso la camera da letto. Per prima cosa la spogliai e le leccai la figa per bene massaggiandole i capezzoli turgidi. Sentivo i suoi gemiti e la cosa mi eccitava sempre di più e anche lei era eccitatissima e iniziava a bagnarsi tutta. Dopo un po’ mi spogliai anche io: Monica rimase meravigliata dal mio corpo così maschio e dal mio cazzo bello duro “Te lo ricordi ancora? Sei stata la prima ad usarlo e ho una voglia matta di fartelo sentire di nuovo”
“Oh sì, fammelo leccare un po’ e poi scopami”
Non me lo feci ripetere due volte che glielo ficcai in bocca: era diventata brava, non era certo la bocca di una 15enne inesperta. Poi arrivò il momento di scopare: glielo ficcai nella figa ormai bel lubrificata e stantuffai a più non posso mentre lei continuava a godere e a gemere. Cambiammo posizione un po’ di volte “Oh siii, mi fai godere un sacco. Quando stai per venire voglio che me lo ficchi in bocca e mi fai ingoiare tutta la tua sborra”
Quando mi disse queste parole non potei più trattenermi e velocemente uscii dalla sua figa per gettarglielo in bocca, che trovai già aperta e pronta per accogliere il mio nettare. Aveva così voglia di bere che accolse tutti i miei schizzi e ingoiò tutto senza lasciare neanche una goccia. Ero veramente soddisfatto.
……………
Avevo ascoltato tutto il racconto di mio padre ed ero più che mai eccitato.
“Quando poi tornai a casa, come avevo promesso a tua madre me la scopai appena entrato. Era convinta che fossi a secco da 5 giorni, ovviamente non sapeva che avevo scopato con un’altra tutto il giorno prima”
Ero eccitatissimo dal racconto e non potei che andare in bagno a segarmi ripensando all’accaduto…

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