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Racconti Erotici Etero

Quel porco di mio padre

By 19 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Quel porco di mio padre

Mi chiamo Andrea, attualmente ho 34 anni ma voglio raccontarvi una storia capitata anni fa.
Mio padre è un bell’uomo: muscoloso grazie alla palestra che frequenta assiduamente, petto villoso, insomma molto maschile e devo dire che io, essendo gay, sono molto attratto da lui.
Un sabato sera era uscito con mia mamma per andare a cena da amici e io rimasi a casa da solo. Tornarono molto tardi e io già dormivo. Era quasi l’una quando mi svegliai sentendoli arrivare. Ero molto assonnato e subito me ne rimasi a letto, poi la voglia di andare in bagno era tanta che decisi di alzarmi. Passai davanti alla loro camera: la porta era aperta e la luce accesa. Già avvicinandomi li sentivo ridere: cercavano di soffocare le risa per non svegliarmi, pensando che io fossi a letto addormentato. Non si erano accorti che invece mi stavo avvicinando alla loro camera e io, non saprei spiegarne il motivo, continuai a fare piano perché non si accorgessero di me.
Ormai ero così vicino da riuscire ad avere una visuale all’interno della loro stanza da letto: si stavano baciando e immaginai che probabilmente avevano voglia di farsi una bella scopata. Non era certo mia intenzione disturbarli. Non so perché ma decisi di rimanere lì immobile, senza farmi vedere, con la speranza di riuscire a spiarli mentre scopavano.
Le mie speranze vennero soddisfatte pienamente: i baci iniziarono a diventare sempre più passionali e le mani si muovevano sempre più freneticamente per togliersi i vestiti di dosso. Avevo già visto mio padre a torso nudo diverse volte e come già detto prima ero attratto dal suo fisico ma stavolta potei vederlo anche senza mutande. Quando se le sfilò aveva già il cazzo in tiro: un uccello bello duro, dritto, che avrebbe fatto godere chiunque. Non fecero nessun preliminare ma si gettarono nel letto e mio padre iniziò a penetrare la mamma, sempre più con foga. All’inizio la prese nella classica posizione del missionario per poi cambiare: prima lei gli si mise sopra e iniziò a cavalcarlo, poi lui la prese alla pecorina e infine tornarono alla posizione del missionario. Ricordo tutto chiaramente: ero eccitatissimo, era la prima volta che vedevo i miei scopare e la cosa mi piaceva da morire. Quando stava per venire uscì da mia madre e gli mise il cazzo in bocca facendole bere tutta la sua sborra calda e le diceva ‘Dai bevi tutto che mi hai fatto godere un casino, te lo meriti’. Ero talmente eccitato che andai subito in camera mia e mi sparai una sega grandiosa.
Due giorni dopo dovetti partire con mio padre per il mare per alcuni lavori da fare in casa. Eravamo soli io e lui perché mia mamma aveva degli impegni in città. Durante il viaggio in macchina non potevo non pensare a quello che avevo visto poche sere prima e ogni tanto mi cadeva l’occhio sul pacco di mio padre.
Arrivati al mare ci occupammo della casa ma avevamo tempo anche per divertirci un po’ in spiaggia o nella piscina condominiale. Conoscemmo dopo pochi giorni una ragazza, avrà avuto sui 25 anni. Era molto bella e aveva preso in affitto per una settimana l’appartamento a fianco al nostro. Essendo a piano terra avevamo un pezzetto di giardino e spesso ce ne stavamo lì e questa ragazza si univa a noi per due chiacchiere. Ho notato subito che aveva un atteggiamento un po’ seduttivo nei confronti di mio padre che però essendo sposato e credendolo fedele ero convinto non avrebbe mai tradito mia mamma. La cosa però un po’ mi eccitava, soprattutto per l’idea che mio padre fosse considerato un bel maschio appetibile. La ragazza doveva essere veramente troia: si presentava sempre vestita in modo succinto e provocante e, nonostante sapesse che mio padre era regolarmente sposato e in più ci fossi io presente, flirtava con lui. Un pomeriggio eravamo tutti e tre seduti al tavolo in giardino e noto che anche mio padre la guardava quasi con voglia e quando l’occhio mi cadde sul suo pacco notai un certo rigonfiamento. Ero convinto che mio padre non avrebbe mai fatto nulla con questa ragazza per non tradire mia mamma ma mi venne il dubbio che forse l’unico motivo per cui non flirtava pure lui era solo la mia presenza, tanto se non ci fossi stato io mia mamma non l’avrebbe mai scoperto. Non so come mi venne ma decisi di provare a lasciarli da soli: ero eccitatissimo all’idea che mio padre, da vero maschione, soddisfacesse la troietta scopandosela. Così dissi loro che me ne sarei andato a fare un giro sul lungomare e loro rimasero lì. Uscii dalla porta di ingresso e dopo neanche 5 minuti rientrai dal giardino. Vidi che non c’era più nessuno seduto fuori e piano piano entrai in casa senza immaginare quello che avrei trovato. Magari non erano neanche più insieme o magari invece sì’ero eccitatissimo proprio per il fatto di non sapere cosa avrei visto e l’attesa di scoprirlo mi fece venire un cazzo durissimo. Speravo proprio di non rimanere deluso.
Entrai piano dal giardino e sentii subito che erano in casa insieme: quel bastardo di mio padre non era neanche andato a casa di lei pur sapendo che io sarei potuto rientrare da un momento all’altro. Evidentemente aveva una voglia tremenda di scopare. Quando li vidi, lei era nuda inginocchiata davanti a lui e gli stava facendo un pompino. Lui era scalzo con i pantaloncini tirati giù e proprio in quel momento si stava sfilando la maglietta rimanendo a torso nudo. Dopo poco lei si staccò e lui la mise nel letto dicendole: ‘Ora tocca a me’ e iniziò a leccarle la figa. Lei era eccitatissima e gli diceva di non fermarsi e nei momenti di maggior piacere inarcava la schiena gemendo e urlando per l’eccitazione. Mio padre ci sapeva fare e aveva un cazzo durissimo: dopo avergliela leccata per bene la penetrò e iniziò a scoparsela. Quando l’avevo visto con mia madre mi aveva dato un’impressione anche di dolcezza per quanto la situazione trasudasse passione ed eccitazione da tutti i pori. In quest’occasione invece si trattava chiaramente solo di sesso e sembravano due animali in calore. Se la scopò per benino e lei continuava a dire che voleva tutto il suo cazzo e lui spingeva sempre più a fondo dicendole ‘Ti piace? Non ne hai abbastanza troia?’. ‘Dai non fermarti, voglio tutto il tuo cazzo dentro’ rispondeva lei. Quando lui stava per venire, uscì da lei e senza dirle nulla le ficcò il cazzone in bocca e la riempì tutta di sborra bella calda appena prodotta. Lei non esitò ad ingoiare tutto e a leccargli ben bene l’uccello per pulirlo più a fondo. Mio padre era sudatissimo, peggio di una maiale, se l’era veramente goduta. Uscii di nuovo in fretta dal giardino mentre lo sentivo dire di muoversi a fare una doccia prima che arrivassi.
Ero contento di vedere mio padre ancora desiderato così e pensare a questa storia mi accompagnava sovente nelle mie seghe che terminavano sempre immaginando di assaggiare la sborra di mio padre.

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