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Racconti Erotici Etero

Quella gran troia di Giovanna

By 18 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa &egrave una storia vera che mi &egrave capitata poco tempo fa.

Giovanna &egrave sempre stata la classica ragazza che turbava i miei sogni erotici da quando eravamo ragazzini. Mi sono scopato tutte le amiche ma proprio lei non c’ero mai riuscito. L’ ho incontrata per caso un mese fa dopo anni che l’ avevo persa di vista. Commessa in un negozio di abbigliamento. Mentre passeggiavo per il centro, in cerca di un regalo per la mia ragazza, la vidi dalla vetrina mentre serviva una cliente. Come mi vide si sbracciò per salutarmi, e visto che ero uscito per fare acquisti decisi di entrare anche a salutarla. ‘ Ciao ! come stai ? &egrave una vita che non ti vedevo, ti trovo sempre in splendida forma’ mi disse mentre mi veniva incontro a braccia aperte. ‘ Anche tu in quanto a forma non scherzi, devo dire che negl’ anni sei migliorata’ le risposi. Giovanna &egrave una di quelle ragazze che non passa di certo inosservata, 32 anni, alta 1.70, mora, due occhi da gatta, una visino da succhia cazzi un culo sodo come il marmo e due tette spettacolari almeno una sesta che nonostante il peso e l’ età sfida la legge di gravità. Finito di servire una cliente si precipitò da me riempiendomi di domande sul mio lavoro, gli amici di una volta e iniziammo a pettegolare sulle coppie di amici separati, divorziati e cornuti. Le spiegai che stavo cercando un regalo per la mia ragazza e subito con una faccia da smorfiosetta mi disse che forse poteva aiutarmi. Arrivò dal retro bottega con un vestitino niente male con una profonda scollatura ‘ questo vestitino farebbe resuscitare pure i morti’ disse sorridendo. ‘ Mica ho bisogno di resuscitare, vedendola vestita da troia ‘ le dissi . ‘Ma dai non fare lo zoticone con questo vestito farei addrizzare anche un’ esercito’. In cuor mio pesai che anche vestita con un lenzuolo lei avrebbe fatto addrizzare un vecchio di 90 anni. Tra una chiacchiera e l’ altra arrivammo all’ orario di chiusura e la invitai a prendere un’ aperitivo. Lei accettò volentieri, parlammo per ore uno affianco all’ altro scambiandoci confidenze e parlando delle nostre rispettive storie. Mi confidò che il ragazzo non era un gran che a letto. ‘ E tu invece’ mi disse ‘ sei sempre un grande scopatore ?’ rimasi per un’ attimo spaesato nel sentirla pronunciare quelle parole. ‘ Ti sei trombato tutte le mie amiche, e so più di quanto tu possa immaginare, sai com’&egrave tra donne le cose si confidano e ho sempre sentito parlare di te e del tuo cazzone enorme’ ridemmo all’ unisono per raffreddare un’ attimo l’ atmosfera che stava per diventare alquanto incandescente. Avere davanti agl’ occhi Giovanna che per anni &egrave stata il mio sogno erotico più frequente e sentirla parlare in questo modo mi aveva fatto ribollire il sangue tanto che i jeans non riuscivano a contenere la potente erezione che avevo in corso. Quella sera finì tutto li, ci salutammo e ci scambiammo i numeri di telefono. Rientrai dalla mia ragazza sempre pensando a quella tettona di Giovanna e la scopai a dovere tutta la note senza tregua, sfondandole il culo per ore prima di esaurire il desiderio, scaricandole una litrata di sborra in pancia. Nei giorni seguenti ci scambiammo sms piccanti e allusivi in ricordo del nostro incontro, fino a quando decidemmo di passare una serata insieme senza i rispettivi partner. Ci incontrammo un venerdì sera in un pub insieme a degli amici e passammo una serata senza staccarci gl’ occhi l’ uno dall’ altro. Non connettevo più avevo una voglia pazza di strapparle i vestiti di dosso e chiavarla li davanti a tutti, tanto era l’ attrazione che provavo per lei. Dopo un’ oretta decidemmo tutti di andare in discoteca. Giovanna mi disse che non se la sentiva di guidare e io mi offri di accompagnarla. Entrati in macchina dopo pochi chilometri mi abbracciò e mi stampò un bacio da gran porca sul collo mentre guidavo. ‘ Sei uno spettacolo, sono anni che aspettavo il momento di stare un po’ da sola con te’ la mia erezione al suo gesto e alle sue parole fu sanguigna, con una mano le cinsi la vita e mi scostai per baciarla. Giovanna con mio grande stupore iniziò violentemente un movimento con le mani sul mio pacco, armeggiando sapientemente fino a estrarre la mia mazza che venne fuori prepotente con tutta la sua lunghezza. Lei si chinò e iniziò a succhiare come un’ ossessa la mia enorme cappella che a malapena riusciva a contenere in bocca. Si stacco per qualche secondo ‘ ho sempre sognato di spompinare il tuo cazzo, tesoro, devo dire che &egrave meglio di come quelle troie delle mie amichette lo avevano descritto’ non so come riuscii a tenere la macchina in carreggiata, Giovanna mi stava mandando in estasi. Dopo una decina di minuti che succhiava le scaricai una quantità di sborra bollente in gola che lei da gran troia qual &egrave ha ingoiato tutto. Mi fermai sul ciglio della strada e inforcai una stradina che portava al mare. Non persi tempo a spogliarla che mi precipitai con la lingua sulla sua ficona fradicia di umori, mentre con le mani le torturavo quei tettoni spettacolari, che fino a quel momento erano stati l’ emoticon di tante seghe sparate in solitudine. ‘ Si leccami ahhh continua ti prego non fermarti, oltre ad avere un cazzo da sogno hai una lingua meravigliosa, sei un porco, si dai ahhhh sono tutta tua, vengono!!!! Siiiii ‘ venne copiosamente a ripetizione sotto i colpi della mia lingua, Giovanna si dimenava come un’ ossessa urlando in continuazione e venendo ogni trenta secondi. ‘ Sfondami la fica ti prego, sono tutta tua, sono la tua troia, scopami’ smisi di leccare e con la mazza dura come la roccia posizionai la cappella all’ entrata della sua figa, con un colpo secco le infilai tutto il mio cazzone fino a farle sbattere le palle nelle chiappe. ‘Ahhhh! Siiiii, &egrave enorme siiiii sbattimi tesoro sfondamela tutta vengo siiii’ da gran troia, Giovanna mugolava e si dimenava come un’ ossessa sotto i poderosi colpi di cazzo le stavo assestando, non mi sembrava ancora vero di avere quella tettona tutta per me. Ad un certo punto si blocco e mi venne sopra facendosi impalare dal mio cazzone a smorza candela ‘ Ahhhh &egrave enorme siiii che bello ohhhhh vengo in continuazione non &egrave possibile, siiiii, cazzi ne ho preso tanti, anche da negri, ma questo li supera tutti ‘..ahhhh vengoooo’ . Andammo avanti così per un’ altra mezz’ ora fino a quando la mia cappella iniziò a pulsare sempre di più ‘ Vengoooo, troia, vengono’ la strinsi nei fianchi cercando di staccarla per sborrarle in pancia ma lei si infilò tutta l’ asta fino alla radice facendosi scaricare una sborrata da record dentro quella fica da paura. Da quel giorno io e Giovanna continuiamo a scopare alla grande di nascosto dai nostri partner . Ormai &egrave diventata un’ ossessione, non c’&egrave giorno che non si prende la sua razione di sborra, la sua bevanda preferita.

Sono in eterna ricerca di fica scivimi, inviami commenti e suggerimenti Mario 72 e-mail nausicasarda@tiscali.it

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