Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Quella Troia della Mia collega

By 10 Dicembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho deciso di raccontare una storia che mi è successa poco tempo fa con una mia collega’
Devo dire che l’opinione che ho sempre avuto di questa persona, è sempre stata quella che era una persona tutta casa e lavoro, e mai e poi mai avrei pensato che dentro di lei si nascondeva una vera troia.
Il tutto ebbe inizio, quando un giorno in estate parlando, mi disse di rasarmi i peli alle palle perché il suo compagno lo faceva. Le risposi che questo già lo facevo, ma lei diffidente mi disse di dimostrarglielo. Le risposi che non avevo problemi ma che mancava il luogo e l’occasione per farlo. Mi disse :’Adesso io vado in bagno e tu tra qualche minuto mi raggiungi’! E così feci. Entrai nel bagno mi scesi i pantaloni e lei mi tolse gli slip, ed iniziò dapprima a guardare e poi a giocare con le mie palle. Le carezzò dolcemente mandandomi fuori di testa, e dopo mi fece una sega megalattica.
Devo dire che non ho mia goduto cosi per un sega.
Da quel giorno, la cosa si è ripetuta diverse volte, e anche il nostro rapporto di colleghi è variato. Ma la svolta è arrivata un giorno in cui e successo quello per cui ho deciso di scrivere il racconto.
Una mattina, appena arrivato in ufficio, mi arrivò un sms, nel quale c’era scritto che ad ora di pranzo dovevo restare in azienda perché aveva bisogno di me.
Capii che la cosa riguardava il sesso e non il lavoro, perche se la cosa era riferita la lavoro, poteva inviarmi una mail, oppure citofonarmi. Ma mai avrei pensato a quello che mi sarebbe successo.
Detto ciò arrivò la pausa pranzo. Eravamo soli in ufficio a differenza degli altri giorni, quindi venne da me e mi disse di seguirla.
Andiamo in bagno, chiude la porta e comincia a spogliarsi. Io resto basito, la cosa strana e che con sé aveva portato la borsetta. Dopo essere rimasta nuda, apre la borsa e tira fuori un cazzo finto. La differenza e che non era il normale cazzo usato dalle donne, bensì il cosiddetto plug anale. Mi guarda e mi dice con aria da troia: ‘devi aiutarmi a metterlo’.
Al solo sentire questa cosa il mio cazzo diventa di marmo. La faccio girare e inizio a leccarle il buco del culo. Nel frattempo lei inizia a succhiare il cazzo finto. Mi rendo conto che la cosa le piace, perché la sua fica, rasata a zero come il buco del culo, sembra una fontana. Dopo un po’ mi passa il cazzo finto, ed inizia a toccarsi e sfondarsi la fica prima con un dito e poi con gli altri. Era una scena bellissima che mi resterà sempre impressa. Inizio ad appoggiate il cazzo finto al buco del culo, e sarà per l’ottima leccata, sarà per la voglia della troia, entra con molta facilità fino alla metà. La difficoltà è rappresentata dall’estremità larga, che incontra un po’ di fatica, tant’è vero che io mi volevo fermare ma lei guardandomi allo specchio mi dice di non pensarci nemmeno e di andare avanti. Dopo un po’ di sofferenza, percepibile sul suo volto, il cazzo entra tutto nel suo culo e lei gode come una dannata. Le dico che questa cosa mi ha provocato un’eccitazione da pazzi e lei guardandomi mi dice di togliermi i pantaloni. Penso che si concluderà come le altre volte, cioè una sega e via, ma lei si inginocchia davanti a me restando perfettamente in equilibrio, con il cazzo finto ancora piantato nel culo, ed inizia a baciarmi e a leccarmi il cazzo. Guardandomi negli occhi inizia a farmi un pompino da urlo. Parte dalla cappella per arrivare fino alle palle, per poi risalire lentamente. Mentre fa ciò la sua lingua non si ferma un secondo. Istintivamente mi viene di afferrare con forza i suoi capelli e di bloccarla col cazzo in bocca. La guardo e inizio ad affondare il mio grosso cazzo nella sua bocca fino a sentirlo in fondo alla sua gola. Lei sopporta le mie pompate violente anche se noto che trattiene i conati di vomito. E continuo così per alcuni minuti trattandola veramente come una troia presa in strada. Poi mi fermo perché sto per venire e non voglio ancora. Lei riprende fiato solo un poco e poi continua a spampinarmi il cazzo. Devo dire che finora è stata l’unica troia che è riuscita ad ingoiare tutto il mio cazzo. Mi dice che quando sto per sborrare la devo avvisare, e penso che sia troppo chiederle di venirle in bocca, pertanto non le dico nulla. Quando mi rendo conto che sto per venire l’avviso. Lei si toglie il cazzo dalla bocca e si becca il primo schizzo di sperma in faccia. Si rimette il cazzo in bocca e mi succhia la sborra dalle palle. La fortuna è che aravamo soli, altrimenti il mio urlo lo avrebbero sentito tutti. Quando è sicura di aver succhiato fino all’ultima goccia di sborra, si alza mi guarda, apre la bocca e vedo tutto il mio sperma. Ne ingoia un po’ e poi mi dice di Baciarla. è una cosa che fino al quel momento non avrei mai pensato di fare, ma a quella richiesta, l’afferro per la testa ed iniziamo una pomiciata megagalattica con le nostre lingue che si intrecciano. Sarà stato il tutto che mi ha sorpreso, sarà stato il pompino favoloso, ma sta di fatto che il mio cazzo riprende vigore. Lei se ne accorge e inizia a spampinarmi di nuovo. Una volta raggiunta la giusta erezione, si appoggia di nuovo al lavandino, porgendomi la sua fica. Vado per leccarla, ma mi rendo conto che la troia è tutta fradicia di umori. Inizio a scoparla con ancora il cazzo finto nel culo, ed ad ogni colpo la troia gode sempre di più. La stessa cosa la provo io visto che ad ogni affondo riesco a sentire il cazzo finto, ed ad avere contatti con esso, dato il poco spessore di carne che li separava. Dopo un po’ estraggo il cazzo finto dal culo, e lo porgo a lei che inizia a pulirlo come nulla fosse. è troppo anche per me questo, e senza dire nulla le fiondo il mio cazzo nel culo ed inizio un’inculata da maiale. Lei gode ad ogni mio colpo, e mi dice di continuare. Termino sborrandole nel culo. Dopo essere venuto lei mi rida il cazzo finto, dicendomi di infilarglielo di nuovo nel culo, e di fare molta attenzione a non far uscire neanche un po’ di sborra. Così faccio e dopo aver soddisfatto le sue richieste, la faccio girale e le dico di ripulirmi il cazzo, aspettando mi un secco NO! Si gira e senza fare storie mi ripulisce il cazzo pieno di sborra e dei suoi godimenti sia della fica sia del culo. Penso che dopo ciò mi chieda di toglierle il cazzo finto dal culo, ma resto di ghiaccio quando vedo che inizia a rivestirsi. A quel punto le chiedo spiegazioni, e lei mi dice che il fatto di lavorare con il cazzo nel culo, sapendo che faceva da tappo alla sborra che teneva nella pancia, la mandava fuori di testa.
La troia ha continuato a lavorare come se niente fosse. La sera mi manda un sms con scritto:’Che ne pensi della tua collega troia rotta in culo??’

Leave a Reply