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Quell’anno ad Hogwarts

By 3 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Il settimo anno ad Hogwarts è speciale per molti, la guerra è finita e la pace regna sovrana. Harry e Julius, il primo, il ragazzo sopravvissuto, il secondo, figlio di una famiglia di antichissima discendenza purosangue e ricchissimo Serpeverde, sono l’ultimo barlume di sfida esistente in quel di Hogwarts, persino Malfoy e i suoi scagnozzi hanno smesso di tormentare i Grifondoro. Ma Julius no. La colpa di Potter? Quella di aver condannato a morte i suoi genitori, innocenti e al di fuori da ogni contesa per il mondo magico. Non ch Julius amasse in maniera smodata i suoi, anzi, ma restava comunque la punta di un iceberg che da 7 anni si pandeva. In tutto questo l’asfissiante rivalità con Malfoy per il titolo di Re dei Serpeverde, nonché di ragazzo più ambito, corteggiato e scopatore di tutti, lo soffocava. Ma Malfoy quell’anno aveva un impedimento: il fatto che avesse compiuto 18 anni portava all’ufficializzazione del suo fidanzamento con Asteria Greengrass, lasciando, di fatto, campo libero a Julius di infilarsi in ogni letto che gradiva, compreso quello delle due regine di ghiaccio: Daphne Greengrass e Pansy Parkinson. Quando le due, tornate a scuola, si pregustavano una sacrosanta scopata col loro Dracuccio vennero spiazzate da questa notizia. Perfino Daphne, sorella di Asteria, fu spiazzata:
“E questo cosa significa?!?” Esclamò una Daphne imbufalita e soprattutto molto, molto vogliosa di sfogare le proprie pulsioni
“Che da quando hanno ufficializzato il fidanzamento con tua sorella non posso più scoparmi chi voglio!” Malfoy era più tranquillo di quanto ci si aspettasse, come se la notizia non lo infastidisse nemmeno
“E da quando il fatto di essere fidanzato con Asteria ti ha fermato? Sono 7 anni che sappiamo che sei fidanzato con lei e tu anche, eppure ci hai sfondato sempre e comunque” Pansy era ancor più arrabbiata dell’amica, non poteva ne voleva privarsi del miglior scopatore di Hogwarts
“Prima era un accordo prematrimoniale, ora è ufficiale. Se prima Asteria non aveva alcun diritto di denunciarmi a mio padre adesso lo ha, e siccome non voglio ritrovarmi privato del mio cazzo preferisco scoparmi solo tua sorella piuttosto che farmi una, due, tre scopate in pace e poi ritrovarmi donna perché mio padre lo è venuto a sapere” Rispose Malfoy acidamente, quindi girò i tacchi e si allontanò
Le due avanzarono verso la Sala Comune di Serpeverde, e fecero per entrare, scontrandosi con Julius
“Stare attente voi due quando camminate no è? Porca puttana!” attaccò il ragazzo
“E tu invece smettila di cercare continuamente il tuo uccello e guarda dove metti i piedi. Lo hai troppo piccolo per trovarlo” rispose velenosa Pansy
“Il fatto che quando mi scopi una ragazza non le permetta di dire ai 4 venti come scopo e come sono messo non significa che non sarei in grado di soddisfarti Parkinson, anche perché sei stata abituata a quello sfigatello di Malfoy sinora” ridacchiò Julius
“Sfigatello?? Ma se è il miglior trombatore id tutta la scuola! E dietro a lui c’è quell’idiota di Potty Potty, che pare esser abbastanza capace a letto” Rispose con superbia la bionda Greengrass
“Malfoy? E Potter?” la risata sguaiata che seguì fece arrabbiare ancor di più le due “se volete sapere come stanno realmente le cose chiedi a tua sorella Greengrass. O alla Weasley se preferisci. O a entrambe, sarà divertente sapere cosa e come ti risponderanno” dopodichè sparì nel dormitorio maschile
“Mia sorella?? Ma cosa?? Pansy, portiamo i bagagli e andiamo, voglio vederci chiaro, anzi chiarissimo!” il tono di Daphne non permetteva repliche, e Pansy sapeva che quando faceva così bisognava solo assecondarla
Le due posarono i loro bagagli, quindi si diressero immediatamente verso la stanza di Asteria, la sorella di Daphne nonché fidanzata di Malfoy. Scacciarono le compagne di stanza e sigillarono la porta, inoltre con un incantesimo non permisero ai suoi di uscire, così da poter parlare in pace. Asteria, al momento dell’intrusione era in bagno, uscì subito dopo completamente nuda, mostrando la sua seconda sodissima e il suo triangolo biondo a incorciare una vulsa rosea e gonfia. Anche lei era a secco da parecchio.
“Ti prego dimmi che non è vero!!! TI prego dimmelo!!!” Daphne era viola in faccia
“C-cosa dovrei dirti che non è vero?” Asteria era parecchio confusa, non capiva la sorella
“CHE NON TI SEI SCOPATA JULIUS, TI PREGO DIMMI CHE E’ COSI'” Daphne urlava addirittura, la sorella divenne paonazza, confermando ciò che Julius aveva detto “TE LO SEI SCOPATO DAVVERO!” Daphne era incredula “PERCHE’??”
“Perché? E me lo chiedi pure? Oltre ad essere figo scopa divinamente cristo! Altro che Malfoy! E non posso manco godermelo più per colpa di quello stramaledettissimo patto matrimoniale! Anche se conoscendolo e conoscendo la sua discrezione potrei anche farlo, quello poi ci penserò! Ma comunque perché sei così scandalizzata?” chiese interrogatva Asteria
“Perché hai a disposizione Draco Malfoy, che scopa meglio di qualsiasi persona ad Hogwarts, e ti vai a abbassare con quell’idiota?? Certo che non sei proprio mia sorella te eh!” Daphne era sprezzante, mentre Pansy aveva sul volto sempre più un punto interrogativo, ripensando alle parole di Julius prima e Asteria di poco prima
“Malfoy scopa così tanto bene che non è riuscito a farmi venire una volta che sia una. Anzi no dai forse un paio di volte ci è riuscito. Su almeno una 30ina di scopate. Julius ha fatto 5 su 5. Quindi non venirmi a dire chi scopa meglio di chi. Tu Julius manco lo hai provato, lo so benissimo, visto che sono l’unica persona con la quale si confida, pensando che Malfoy fosse il meglio del meglio, visto che lui non pubblicizza MAI quante se ne scopa o come lo fa, ma fidati che se chiedessi a tutte le ragazze di Hogwarts quale è stata la loro miglior scopata non avrebbero dubbi nel risponderti!” Asteria era molto seria nonché fissa sulla sorella, non notando lo sguardo di Pansy su di lei. La Parkinson sapeva di essere bisex, ma non aveva mai pensato alla sorellina della sua migliore amica nonché coinquilina, però guardando quei seni sodi, quella figa così invitante, quelle labbra così carnose. Pansy era in astinenza da TROPPO tempo, uomini o donne che fossero, e le sue mutandine di pizzo nero si andavano rapidamente allagando. Aveva voglia. E appena vide Daphne urlare, aprire la porta e uscire decise di aggire di botto. Risigillò la porta e fissò negli occhi Asteria
“Cosa hai da guardare Pansy? Mi fai paura” Asteriaera inquieta. Pansy si morse il labbro, poi con un colpo di bacchetta fece sparire i propri vestiti. Asteria strabuzzò gli occhi “Pansy che fai?” la sua voce era tremante, fissò i seni sodi della ragazza e la sua figa, depilata tranne una striscia nera che partiva dalle labbra e arrivava al Monte di Venere. Asteria non era insensibile al fascino emanato da Pansy. La ragazza le si avvicinò di botto e la baciò con trasporto. Asteria era smarrita ma non riuscì ad opporsi, anche lei aveva bisogno di sesso, e quando sentì le dita di Pansy accarezzarle la passera si limitò ad allargare le cosce e a trascinare la mora sul letto. Pansy infilò due dita nella topa fradicia della bionda, quindi si abbassò a succhiare i seni di Asteria, che lanciò un debole gemito. Pansy era ben più esperta di rapporti lesbo, e decise di prendere in mano la situazione. Sbattè la propria fica, fradicia e vogliosa, in faccia alla bionda e le ordinò:”Leccamela!” Asteria non si oppose, tirò fuori la lingua e iniziò a leccare la passera di Pansy, mentre la mora continuava a muovere le dita dentro di lei, passando da 2 a 3. Asteria era inesperta, ma nonostante tutto sapeva quali punti facevano impazzire lei con la lingua e cercò di insistere su quelli, prendendo fra le labbra il clitoride, iniziando a succhiarlo e morderlo. Pansy inarcò la schiena, la lingua della biondina si insinuò tra le pieghe della sua fregna vogliosa e fin troppo fradicia. Pansy non voleva far godere Asteria, voleva solo svuotarsi la passera, riempirle la faccia di umori e venire, venire, e ancora venire. Si impegnò un po’ più a fondo aumentando il ritmo del ditalino e iniziando a stuzzicare con le dita il clitoride di Asteria. La bionda era una furia, pentrò con due dita Pansy continuando a mulinare la lingua sul clitoride. Pansy ansimava, stava godendo, era troppo eccitata per non venire, in un sussurro disse ad Asteria “Infila tutta la mano” la bionda, totalmenter annebbiata, infilò per intero la mano nella figa grondante di Pansy, che urlò di piacere. Adorava quando la penetravano con una mano intera. Godeva, godeva davvero, sbrodolava, e gemeva, addirittura smise di lavorare la fica bionda di Asteria, voleva solo venire, e la velocità con cui Asteria entrava e usciva da lei e la sua lingua sul suo clitoride stavano per farla capitolare. Gli ansimi della mora aumentavano continuamente, con la bionda che si stava impegnando al massimo per farla venire. L’orgasmo di Pansy esplose violento sul viso di Asteria, inondandola di umori. Pansy si accasciò sul morbido materasso di piume, stremata dall’orgasmo, con la figa ancora grondante. Pensando che la propria sessione di sesso fosse finita fece per chiudere gli occhi, ma la passera di Asteria a pochi cm dal proprio viso le fece capire che la bionda non si sarebbe accontentata. Asteria prese per i capelli Pansy e la spinse fra le proprie cosce, voleva godere anche lei, aveva la vulva gonfissima e fradicia. Pansy si risvegliò dal torpore e iniziò a leccare la fica di Asteria, inspirando il sapore dei suoi umori a pieni polmoni. I mugolii della bionda si iniziarono a spargere per la stanza, Pansy ci sapeva proprio fare! Aveva leccato svariate passere, di Serpeverde e non, e sapeva benissimo come far godere l’inesperta sorellina di Daphne. Ben presto infatti Asteria sbrodolava come non mai, e quando le dita della mora iniziarono a stimolare le pieghe fradicie della sua fica non resistette e venne con un urlo liberatorio. Si accasciarono insieme sul letto, con Asteria che respirava a fatica, e che ad ogni minimo movimento delle proprie gambe sentiva ancora brividi di piacere. Dopo diversi minuti Pansy si alzò e fece per andarsene, Asteria la prese per un braccio, trattenendola:”Voglio darti un consiglio primma che te ne vai”
“Cioè?” rispose Pansy, ancora rossa in volto e curiosa di sapere
“Scopati Julius, ne vale davvero la pena. Poi non so cosa preferisci tu, però il fatto che quando ho scopato con lui mi ha sempre trattenuto e coccolato dopo averlo fatto mi ha praticamente travolto! Ti prende molto più di quello che pensi, ed il godimento è eccezionale” disse facendole l’occhiolino
“Ci penserò, anche se coccole e tenerezze simili mi fanno abbastanza ribrezzo” disse Pansy con una faccia disgustata
“Penso che non ti faranno più ribrezzo se sei appena venuta come una fontana e ti ha svuotato di tutte le energie, fidati” disse sorridendo Asteria
“Vedremo…….” concluse Pansy lasciando la frase in sospeso e uscendo dalla camera di Asteria. Tornata nella sua trovò una Daphne abbastanza contrariata e molto poco sorridente seduta sul suo letto.

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