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Racconti Erotici Etero

Racconto d’un pomeriggio d’estate

By 11 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Quel giorno erano saltati gli impegni con i miei amici, allora non sapendo bene cosa fare, chiamai G, una mia cara amica, per farmi invitare a pranzo.
Arrivo a casa sua, lei sta cucinando, con una sua amica che intanto prepara la tavola per la cena
e sono tutte e due in tuta da ginnastica perché erano andate a correre.
Quindi mi sono accomodato, ho bevuto un bicchiere di vino, ho aiutato come potevo per la cucina e per apparecchiare a tavola.
Verso le sette e mezzo la padrona di casa, mi fa:
– Ma perch&egrave non mi fai un massaggio?-
Io che sono molto bravo mi sono subito messo a disposizione.
Quindi la faccio stendere su di un lettino che lei usa per abbronzarsi e ho iniziato a massaggiarle
i piedi, le gambe i glutei, arrivato appunto a questi, lei si gira e si toglie il reggiseno e le mutandine, a quel punto mi venne un erezione che mi faceva tendere in modo osceno la stoffa dei miei pantaloni, lei nuda e io lì come un cretino che non sapevo che fare, non potevo assolutamente azzardarmi a fare qualcosa, era non solo una mia cara amica, ma peggio ancora era la figlia del mio principale, avrei rischiato testa, coglioni, lavoro e vita. Quindi molto educatamente ho evitato i punti critici del corpo e l’ho fatta stendere pancia sotto per fargli la schiena, appena ha finito mi sono dato due ceffoni e sono corso in bagno a farmi una lavata di faccia ad acqua gelata.
Comunque alla fine viene la sua amica e anche lei si mette nuda e incomincio a massaggiarla, con lena e anche questa volta il pene fa tendere la stoffa, mentre massaggio però non ho i limiti della mia amica, quindi passo la mano sull’inguine fermandomi a massaggiare il pube della ragazza, che come a invitarmi ha aperto le gambe e io non ho fatto aspettare lei facendole un pò di giochi con le mani, poi mi sono dedicato ai capezzoli con le mani e alla sua bocca con la mia, ad un certo punto lei si &egrave alzata ed ha chiuso a chiave la porta si &egrave avvicinata a me e ha detto che potevo fare tutto quello che volevo, mentre lei faceva quello che voleva al cazzo, mi ha tolto i pantaloni e le mutande, facendo passare la sua lingua sui miei testicoli e poi sull’asta ed ha iniziato a farmi un pompino mentre io le esploravo la cavità vaginale alla ricerca dell’entrata perduta e lei ogni tanto mi diceva di andare più in fondo, ma mica sono un camaleonte con la lingua a espansione, comunque alla fine l’ho fatta girare, mi sono messo un preservativo e lentamente l’ho penetrata fino a quando non mi ha detto che potevo fare un pò più velocemente. Con le mani le prendevo i suoi seni rotondi, le leccavo i capezzoli e le infilavo la lingua in bocca. Ero eccitatissimo, lei mi stringeva il cazzo tra le sue labbra, nella sua fighetta bagnata.
Dopo circa una ventina di minuti abbiamo fatto un cambio posizione e le ho fatto anche il culo anche se lei all’inizio non voleva, anzi ho dovuto sondarglielo prima con le dita prima di riuscire a farmi accettare dal suo ano, che lentamente si &egrave abituato alla mia verga…io spingevo dentro di lei, la sentivo lamentarsi un po’ ma anche gemere di piacere…mi diceva parole oscene mentre mi chiedeva di sfondargli quel suo bel culetto teso…, fino a riempirlo della mia sborra…
quando lei &egrave venuta l’ho sentita stringere bene attorno al mio pene ed dopo poco anche io le sono venuto dentro…&egrave stata una scopata fantastica.

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