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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Ricomincio da qui

By 4 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Oggi ti sei svegliata tutta bagnata perché mi hai sognato. Non capita spesso, ma quando capitano queste giornate so già che potrò farti tutto quello che desidero, da cose semplici e poco articolate fino alle cose più perverse che quasi potremmo definire losche. Oggi mi hai scritto un sms con queste parole:

‘Padrone buongiorno, mi sono svegliata e sono un lago, attendo suoi ordini.’
‘Alzati e fotografati nuda, poi dopo chiamami su skype’
Esegui come al solito, sei perfetta in tutti gli ordini che ti chiedo, sei la mia schiavetta perfetta, mi sembra incredibile ma tu esegui e dopo aver gongolato sul tuo corpo imperfettamente perfetto arriva la chiamata su skype. Oggi &egrave domenica e non abbiamo problemi con stupidi ed inutili corsi universitari, la domenica sei tutta per me.

‘Sei uno splendore schiavetta, davvero’ arrossisci vistosamente per il complimento che non ricevi spessissimo ‘Cosa ne dici di farmi visita oggi? Vieni vestita elegante, come se fossi ad una cena galante, sotto però voglio che tu metta le solite calze autoreggenti, sai che mi fanno impazzire e so che tu vivi per farmi impazzire.’
Un tuo cenno del capo implica che sei d’accordo. Dopo averti salutata velocemente vado a lavarmi e prepararmi per oggi, voglio essere anche io perfetto per il nostro incontro, mi sento stupido, come se aspettassi la fidanzatina, anche se in realtà sei la mia schiavetta.

Appena finisco la doccia sento il campanello suonare, un po’ di torpiloquio interrompe la mia serenità ed infine vado ad aprire la porta. Cavoli sei già arrivata! Quanto tempo ci ho messo per la doccia?

‘Schiavetta, entra e aspettami’.

Ti lascio la porta aperta, so già che ti accomoderai come ti ho insegnato a fare. C’&egrave il tuo tappeto e tu ti devi accucciare vicino alla mia poltrona, quella che sai io preferisco. Decido di stupirci, di prendere un iniziativa mai fatta. Entro nel soggiorno dove mi stai aspettando completamente nudo, senza accappatoio e con il cazzo un po’ barzotto pronto per te. Mi avvicino a te e con un dito ti prendo il mento facendoti salire lentamente verso il mio pene. Hai già il fiato corto, non devo nemmeno darti istruzioni che tu già ti avvicini e inizi a lapparlo diligentemente. Appena prendo la coda che sai io voglio tu tenga, e con forza ti costringo ad avvicinarti al mio pube apri la bocca e io ti penetro in fondo alla gola. Stai godendo, si sente, si sente il blurp glurp classico di quando forzi la gola ad una donna. Inizio a godere, ansimo anche io e tu inizi ad ansimare con me, eccitandoti come non mai.

Ti prendo e ti tolgo barbaricamente i vestiti, senza mezzi termini con forza, ti rompo quasi due cuciture, vedo il tuo cruccio iniziale ma poi riconoscci la mia figura e non dici nulla. Ti prendo e di peso quasi ti faccio adagiare sopra di me, in quello che sarà uno dei 69 più belli che io possa ricordarmi. Godiamo, godiamo assieme anche se io ti batto facendoti venire due volte prima che il tuo terzo orgasmo arrivi subito dopo il mio. Mi pulisci il cazzo come sempre e mentre fai questa operazione io continuo. Oggi vieni a raffica, oggi si vede che sei indemoniata.

Ti tiro su di peso, la nostra comunicazione &egrave solo un ansimare continuo, stiamo parlando con gli occhi o meglio con le nostre volontà. Non c’&egrave bisogno di dirti molto, alla fine farai quello che voglio, che &egrave quello che vuoi tu. Ti prendo, ti giro, faccio quello che ne ho voglia. Ti faccio fare mosse stupide per il piacere di fartelo fare, e, appena finisci una piroetta in una danza totalmente improvvisata riesco ad infilare la mia mano in mezzo alle tue gambe e a penetrarti la tua fighetta senza mezzi termini. Il godimento &egrave tanto che riesco a farti stendere per terra dato che ti cedono lentamente le gambe. E poco dopo che hai toccato terra un orgasmo ti sconquassa mentre squirti tutto il tuo piacere sul pavimento di casa mia.
Ti salgo sopra, ti guardo, mi fissi anche tu. Con gli occhi languidi abbassi lo sguardo, vedi la mia eccitazione e mi dici:’Padrone fammi tua.’

Ti penetro, inizio ad affondare nella tua figa bagnata. Lentamente, mi stupisco di me stesso, non stiamo scopando, adesso ci stiamo guardando negli occhi e stiamo facendo l’amore, come una coppia normale, come due innamorati. Mi abbracci, mi stringi a te e mi baci, ricambio. Aumento di poco il ritmo mentre tu mi sorridi e inizi a spingere verso di me. Stai godendo e io con te, scendo verso i tuoi capezzoli e tu inarchi la schiena, provando un brivido di piacere.

Dopo pochi minuti inizio a non resistere più, tu anche, stai iniziando ad agitarti e a dire parole sconnesse. Dopo qualche altra pompata quasi all’unisono ci diciamo un flebile:’ Ti amo’.

E poco dopo suona la sveglia. Suona quella cazzo di sveglia che mi ricorda che &egrave tardi, mezzogiorno. E che purtroppo:’i sogni son desideri, di felicità!’.

Per poco tempo magari, però sei stata mia.

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