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Racconti Erotici Etero

Ricordi di bagnino 2 ( la vendetta)

By 15 Dicembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Seduto su una sdraio in riva al mare sotto un pallido sole primaverile, alternavo alla lettura dell’ultimo romanzo di Zafon, il mio autore preferito, lunghe pause di relax per catturare i tiepidi raggi solari in modo da cancellare parzialmente dal volto il pallore del lungo inverno.

All’anagrafe sono ormai diventato un tranquillo cinquant’enne ed insieme a Cristina, la mia compagna, condividiamo un bell’ appartamento in collina, lei in più mi ha anche portato ‘in dote’ Anna sua figlia diciannovenne, molto carina ed esuberante che per fortuna &egrave molto attaccata a me.

La passione per lettura mi &egrave venuta via via maturando con ì’età, prima non mi passava neanche per l’anticamera del cervello, se a vent’anni mi avessero regalato un libro glielo avrei tirato dietro senza pensarci due volte.

Gli amici ancora oggi mi dicono che la mia passione &egrave inversamente proporzionale al tiro del mio pisello, meno sale e più la voglia di leggere aumenta, simpatici ne!!!! Ma forse hanno ragione.

Insomma, durante queste pause di relax non essendo ovviamente concentrato sulla lettura la mia mente vagava nei meandri dei ricordi.

Come già detto nel racconto precedente avevo lavorato in quella spiaggia come bagnino e aperto il cassetto della memoria mi &egrave tornata a galla la fantastica avventura con Claudia e Roberta, due amiche inseparabili già avanti nell’età, circa 40/45 anni, ancora piacenti con un fisico da far invidia alle trent’enni e da provocare un’esplosione chimica/ormonale perfino agli smidollati.

Comunque se non fosse stato per i mariti perennemente ‘attaccati’ alle costole le avrei scambiato sicuramente per lesbiche.

Quindi sposate entrambe, non ricordo se con prole o no, ed entrambe mignotte, perché le sorprendevo spesso lanciare occhiate vogliose ai ragazzotti della spiaggia, me compreso che all’epoca avevo circa 25 anni, come per dire

‘guarda che ci stiamo’.

Spesso le sentivo discutere animatamente su argomentazioni a sfondo sessuale ( guarda caso!!! ) con i loro rispettivi mariti che se la tiravano come ‘ depositari della verità’ e un pomeriggio mentre sistemavo dei lettini davanti al loro ombrellone udii che la materia del giorno verteva sul fantomatico ‘punto G’ della donne (chissà poi se esiste o no!!!).

Vedendomi lì vicino il marito di Roberta, il più cagone dei due (anche l’altro comunque non scherzava), pensando di prendermi per il culo, si rivolse a me chiedendomi:

< ehi!!! pivello di un bagnino, visto che voi che avete la fama di donnaioli lo sai dove si trova il punto G ? >

Brutto stronzo pensai ora ti sistemo io:

< ma come uno stallone come te non lo sa? Si trova esattamente tra il punto 'F' e il punto 'H' > risposi lasciandolo di stucco mentre le donne si misero a ridere.

Uno a zero, palla al centro

Intanto nel frattempo meditavo una vendetta contro il beduino e l’occasione arrivo ghiotta una mezz’oretta dopo quando vidi Roberta sola al bar della spiaggia, mi avvicinai e le dissi:

< devo andare nel magazzino al di là della strada per riordinarlo un pò cerca una scusa e vieni anche tu dai? >

< non posso da uscire da sola, mio marito si insospettirebbe, se vuoi devo portare anche Claudia >

< mi hai scambiato per Rambo? > le dissi, poi solleticato dall’idea prurigginosa accettai:

< va b&egrave portala dov'&egrave il problema!!! > e le spiegai come fare per arrivare lì.

Il problema c’era eccome… non ero mai stato con due donne contemporaneamente e la cosa mi eccitava e spaventava nello stesso tempo, poi facendomi coraggio pensai ‘ tanto sono giovane sicuramente ce la farò’ (povero illuso!!!).

Nel magazzino stazionava sempre una brandina pieghevole buona per ‘ ogni evenienza’ la tirai giù e aspettai, dopo circa dieci minuti sentii bussare leggermente e feci entrare le due sirene.

Non feci in tempo a richiudere la porta che mi assalirono letteralmente, sentivo mani dappertutto, una che mi baciava sulla bocca e l’altra che ravanava con la lignua dentro l’orecchio destro, mi sembrava di avere addosso un polpo con tutti i suoi otto tentacoli.

< abbiamo poco tempo > mi dissero < dobbiamo fare una toccata e fuga >

In un battibaleno ci ritrovammo tutti nudi, mi sentii sollevare da terra e sbattere sul lettino, erano veramente assatanate e pensai ‘ speriamo che la brandina regga, non siamo mica ad un concerto di Bach’ e così iniziammo la goduriosa performance.

Ormai il mio uccello sotto quella tempesta ormonale era diventato di marmo e Roberta se ne impossessò all’istante cominciandolo a succhiare energicamente facendoselo scivolare tutto in bocca mentre Claudia seduta praticamente sulla mia faccia prese a dimenarsi animatamente mentre la mia lingua le solleticava il clitoride e l’indice e medio della mia mano destra trovando il buco del culo ben lubrificato iniziarono a divaricarlo delicatamente per farvi entrare piano piano quasi tutta la mano facendola urlare dal piacere, non avevo mai visto nulla di simile.

Così dopo alcuni minuti avendo ormai raggiunto l’estasi scaricò nella mia bocca una discreta quantità di nettare dolciastro che ingoiai senza problemi, non era la prima volta che l’assaggiavo.

Poi vedendo che Roberta continuava a spompinarmi con energia si posizionò dietro di lei e iniziò a leccarle il culo infilandole contemporaneamente due o tre dita nella fica.

Era l’apoteosi del godimento, si sentivano gemiti goduriosi librarsi nell’aire e poco dopo raggiungemmo entrambi l’orgasmo io eiaculando abbondantemente fiotti di sperma nella sua bocca e lei facendoselo colare tutto sulle sue gambe.

Non era certo stata una tranquilla seduta di sesso. Rivestitesi a tempo di record le due ‘sirene’ si dileguarono in un battibaleno così come erano arrivate. Sdraiato sul lettino pensai ” no no non mi sono certo sbagliato stamattina…sono proprio mignotte, altro che toccata e fuga ‘ con quelle due assatanate li d’ora in poi solo ‘fuga’. Poi tornai soddisfatto in spiaggia, vendetta eseguita

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