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Racconti Erotici Etero

Rientro dalla licenza militare

By 19 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Anni, tanti anni fa’
Ero partito per il servizio militare al car lasciando in citta’ la mia fidanzatina con cui gia’ ci intrattenevamo alla grande in quanto a sesso e voglie giovanili.
La lontananza non fece che acuire la nostra reciproca tempesta ormonale e ci lasciammo con la promessa di recuperare al meglio appena possibile gli arretrati. Dopo poco piu’ di un mese che ero in sardegna, ebbi la possibilita’ di rientrare a casa per una breve licenza.
La avvisai subito gia’ con la testa in fermento e i pantaloni imbottiti, informandola del mio rientro a breve.
Riguardo il nostro agognatisssimo incontro, le avevo date precise istruzioni -come se non fossi-mo gia’ eccitati di per se dalla lontananza e dall’eta’ e dalla voglia reciproca: fammi eccitare fin dal primo momento che ti rivedo, le chiesi, mettiti la minigonna piu’ corta che riesci a trovare, , niente collant o body o roba che ostacoli ma al massimo solo le calzette da adolescente , e niente scuse tipo mamma o cose da donna o che.
E un avvertimento, patti chiari : ti affoghero’ di sborra.

Era maggio, faceva molto caldo e noi lo eravamo di piu’.
Mi si presento’ alla stazione appunto in mini, la piu’ corta e sbarazzina che aveva potuto trovare ed esibire, mi cadde quasi in ginocchio davanti tanto era contenta di riverderCi.
Aveva sciolto i capelli, li aveva lisciati e messo un trucco ben piu’ forte del solito
per sembrare ancora piu’ donna e piu’ troia dei suoi 19 anni’ sotto indossava ben poco, il minimo arrapante dell’intimo necessario a far schizzare fuori gli ultimi spermatozoi non ancora pronti ed entusiasti.
Arrivati alla prima casa disponibile si mise subito sul letto pronta a soddisfare tutte le sue e le mie e le nostre voglie arretrate e future, con poco ancora addosso e un minimo di pudore a frenarci, ma forse era solo tattica femminile dilatoria per farmi tirare di piu’.
Ci concedemmo poche smancerie, non avevamo tempo da perdere in coccole sterili, mi accolse subito con la felina sensualita’ e con la semplicita’ e l’eccitazione tipica degli istinti giovanili.

Dapprima, con la timidezza arrapata ma caruccia di tutte le adolescenti in fiore, titubante quasi come alle prime armi, come un dono da offrire e a me offerto
mi slinguazzo’ appena appena , all’inizio, come emozionato omaggio al suo obelisco tornato da lontano cosi’ pronto e entusiasta.

Ma poi fece quasi appena in tempo a spogliarsi un po’ giusto il necessario per
accogliermi con la bocca spalancata e una crescente voglia e malizia, poi si lascio’ andare e mi accolse con bocca dapprima socchiusa poi spalancata e infine ingozzata
e sempre piu’ liberata dai freni.
Rimandato piu’ che potevo per caricarmi come una molla, alla fine le saltai quasi addosso, e scopammo con vigoria e felicita’ che rese l’inesperienza ancora piu’ eccitante .
La presi in tutte le posizioni vecchie e nuove, ingenue ed esperte’

Ma avevo realmente le palle piene, che le seghe in caserma e una fedelta’ forzata non potevano aver svuotato, e poi.. volete mettere, riaverla davanti cosi”
non vedevo l’ora di liberarmi e sfogarmi sul suo fresco e giovane viso.

Certo, Le avevo gia’ sborrato sul volto altre volte, adolescenziali schizzate entusiaste quasi senza malizia , naturali e quasi timide , ritrose ‘
non era dunque certo la primissima volta; ma e’ stata la prima che le ho sborrato in faccia cosi’ disponibile, assetata dagli arretrati e dalla situazione, e forse dall’effetto divisa, assatanata eccitata ed eccitante ed offerta tutta e pronta a tutto.

Come promesso mi disposi per affogarla letteralmente, dopo averla presa e ingozzata per bene oscenamente infoiato.
Mi misi alfine a cavalcioni dei suoi seni le sistemai con forza da lei graditissima la sua faccia appositamente sollevata col cuscino che la teneva comoda e ferma, giusto in posizione di sparo del mio cazzo teso: mi segai come avevo fatto cento volte prima di partire e mille volte poi in caserma, e venni a pioggia su fronte occhi socchiusi labbra capelli. Senza darle scampo, senza limiti ne’ pudore, selvaggio e appassionato, come deve usare tra innamorati giovani e in piena tempesta ormonale.

Si fece ammirare e guardare cosi’ conciata.. come una troia ormai donna che da brava soldatessa avesse superato il battesimo del fuoco’

Dopo pochissimo riposo, ah, il recupero dei ventenni, volle ripetere subito l’esperienza, avevo moltissimo ancora da darle’ancora e ancora e ancora ..
Fin quasi ad affogare davvero.

Ne avrebbe voluto altra, ma vi confessero’ che i miei pezzi, le mie batterie erano ormai scariche e senza piu’ munizioni’ in fondo ero nelle trasmissioni, non in artiglieria’

L’abbiamo, e l’ho poi fatto migliaia di altre volte’ ma una prima o migliore volta come questa ‘ ogni giovane militare e ogni femmina in attesa .. al fronte e di fronte potra’ capirmi e, spero per tutti e tutte, magari imitarci.

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