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Racconti Erotici Etero

Ripetizioni di latino

By 13 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Durante gli anni del liceo c’&egrave stato un momento che ho rischiato la bocciatura in latino.
Per evitarlo i miei genitori trovarono una professoressa a cui affidarmi per delle ripetizioni pomeridiane.
Personalmente non ero molto d’accordo, anche perché avrei perso un sacco di tempo tra andare e tornare, tempo che avrei sicuramente sfruttato meglio con gli amici.
Però, sebbene di mala voglia, dovetti accettare le decisioni dei genitori.
Il primo giorno l’appuntamento era per le tre del pomeriggio.
Ero già rassegnato a trovarmi davanti una vecchia insegnate coi capelli grigi e la faccia cattiva.
Suonai alla porta e”.ad aprirmi venne una splendida signora bionda, coi capelli tirati su in uno chignon, di un ‘età compresa tra i 40 ed i 45 anni, con gli occhiali che però non nascondevano i suoi begli occhi azzurri, alta e slanciata e con un gran bel paio di tettone a malapena nascoste sotto la giacca del tailleur.
^^Cazzo che pezzo di gnocca^^ pensai subito
Rimasi come un ebete fermo sulla soglia con la bocca aperta dallo stupore.
‘Ciao’tu devi essere Gianni?’
‘B’buon giorno signora’.professoressa!!’
‘Io sono Manuela’.puoi chiamarmi così se vuoi!!’
‘Ok sign’..prof’cio&egrave Manuela!!’
‘Vieni accomodati’..sei puntuale’..bene’così possiamo iniziare subito!!’
Mi fece accomodare nel salotto dove c’era un tavolo con due sedie l’una a fianco dell’altra.
Mi sedetti mentre lei prendeva posto al mio fianco.
La gonna del tailleur non era molto corta ma aveva un notevole spacco laterale e così potei dare un’occhiata alle sue gambe mentre le accavallava.
Iniziammo la lezione, mi fece qualche domanda per sapere a che punto fossi del programma e, mentre parlava cominciò a giocare con la lunga collana di perle che aveva al collo.
La prendeva, la rigirava ed ogni volta la collana entrava nel solco tra le tette.
La tirava fuori ed ancora quella ne rientrava ed il mio sguardo era calamitato da quella visione.
Con gli amici avevamo fantasticato spesso sulle tette e sull’uso che se ne poteva fare ed uno di quelli era sicuramente la tanto sospirata ed irraggiungibile sega alla spagnola.
Potete immaginare quanto, in quel momento, me ne fregasse del latino, vedevo soltanto la collana che si insinuava tra quelle belle tettone ed io immaginavo fosse il mio cazzo.
Non avevo però fatto i conti con l’esperienza della donna.
Quasi al termine dell’ora mi guardò da sopra gli occhiali.
‘Che c’&egrave?…mi sembri distratto’.sono forse queste a distrarti?’ mi disse ridendo e mettendosi le mani a coppa sotto il seno, alzandolo.
Diventai rosso come un peperone ma non mi lasciò il tempo di dire o fare nulla.
Si alzò e si tolse la giacca del tailleur restano soltanto col reggiseno a balconcino di color grigio perla.
Le sue tettone erano li, ad un passo da me, ed anche se chiuse dentro il reggiseno erano una visione paradisiaca.
‘Sai fanno le stesso effetto a tutti”studenti e colleghi di lavoro”anche colleghe a volte!!’ continuò sorridente.
‘Allora ho pensato di farle fruttare!!’
‘C’cosa?’
‘Si’..vediamo adesso te lo ho fatte vedere col reggiseno”la prossima volta se mi porterai la lezione che ti darò rispondendo esattamente alle domande te le farò vedere”.nude dal vivo”.ti va’.un premio ogni risposta esatta!’
Ero sconvolto ma nello stesso tempo eccitato come un mandrillo, avevo il cazzo talmente duro che mi faceva male.
Deglutii a stento.
‘S’.si va’.va bene!!’
‘Allora siamo d’accordo’questa &egrave la lezione per la prossima volta’.se risponderai esattamente’.!!’ e fece il gesto di sganciarsi il gancetto del reggiseno.
Uscii da casa sua che non capivo più niente, corsi a casa e mi sparai la sega più bella della mia vita.
Ovviamente studiai come un pazzo e due giorni dopo suonavo alla sua porta pronto come non ero stato mai.
‘Caio Gianni’vieni’..vediamo se hai studiato!!’
Questa volta indossava una gonna corta sopra il ginocchio ed una canotta sotto il cui tessuto si intravvedevano i capezzoli.
Risposi esattamente a tutte le sue domande declinando i sostantivi e verbi come un perfetto latinista.
‘Bravo’.vedo che la lezione ti &egrave servita”bene allora””ogni promessa &egrave debito!!….siediti sul divano!!’
Obbedii senza fiatare.
Manuela si mise davanti a me e con studiata lentezza cominciò a sfilarsi la canotta.
Il cazzo, che era già duro prima che suonassi al campanello di casa, ebbe un’ulteriore impennata.
Poco dopo le sue tette mi apparvero in tutta la loro bellezza.
Alte e sode coi capezzoli turgidi e le areole larghe e scure.
‘Belle!!’ esclamai estasiato.
‘Ti piacciono?’ disse mentre se le massaggiava piano e prendeva i capezzoli tra i polpastrelli.
‘Siii..!!’ risposo sborrandomi nelle mutande.
‘Le vorresti toccare?!’
‘Ooooh’siiii!!’
‘Perfetto’.questi sono i compiti per la prossima volta’.se sarai bravo’le potrai accarezzare!!’ mi disse dandomi un foglio coi compiti per la volta dopo.
Mi accompagnò alla porta senza coprirsi salutandomi lanciandomi un bacio.
Trascorsi il sabato e la domenica a studiare e solo le insistenze di mio padre mi staccarono dai libri per andare a mangiare, volevo toccare quelle tettone a tutti i costi, e ci sarei riuscito.

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fanserver07@gmail.com
Il martedì giorno di ripetizioni mi presentai a casa di Manuela con grandi speranze.
Le sue domande furono molto più difficili del previsto ma me la cavai abbastanza bene, avevo studiato seriamente ed anche se c’erano state delle imperfezioni ero sicuro di meritare il premio.
Infatti’..
‘Devo dire che stai migliorando moltissimo e si vede che stai studiando’.’quindi”quindi”..anche se non sei stato perfetto ti darò ugualmente il tuo premio!!’
Le sue ultime parole furono dolce musica per le mie orecchie.
Come la volta precedente mi fece accomodare sul divano ed iniziò a spogliarsi, si slacciò la camicetta, poi fu la volta del reggiseno.
Le sue tette erano ancora più belle di quanto ricordassi, i capezzoli sembravano ancora più grossi, assomigliavano a due ciliegie mature.
‘Vieni ora”accarezzale’piano’senza fretta!!’
Timidamente avvicinai le mani a quei bianchi globi di carne.
Iniziai a sfiorarli sentendoli caldi e frementi.
‘Così”bravo’.accarezza i capezzoli’..prendili tra le dita’così’siii’strizzali un po”.piano però’..sii’cosììì’senti come sono duri!!?’
‘Siii’.&egrave bellissimo”.Manuela hai delle tette stupende!!’
Accarezzai ed impastai quelle tettone per un tempo che mi parve infinito ed ebbi la netta sensazione che Manuela avesse goduto.
Sicuramente io ero in uno stato pietoso, coi jeans completamente deformati!!
Mi resi conto che la lezione era terminata perché Manuela mi allontanò con garbo.
‘Bene Gianni”stiamo andando bene’.ma devi studiare di più’.e non solo il latino”sono in contatto coi tuoi insegnati e quindi so se ti applichi o meno’.sta a te’..se vuoi continuare ad essere premiato’..devi studiare!!’
‘Farò il possibile te lo assicuro!!’
Andai a casa e mi chiusi in bagno per quasi un ora durante la quale mi sparai un numero imprecisato di seghe, non mi ero lavato le mani ed immaginavo la pelle delle sue tettone sul mio cazzo duro.
Ormai avevo un chiodo fisso e per quello rinunciai ad uscire calcio con gli amici, ad andare allo stadio a vedere la Juve, studiavo e basta.
Nell’interrogazione di storia feci un figurone meritandomi un otto ed i complimenti dell’insegnate.
Quindi mi recai nuovamente a casa di Manuela pieno di speranze che fortunatamente non andarono deluse.
Ormai il copione era collaudato, Manuela mi interrogava, io rispondevo e poi lei mi faceva vedere e toccare le sue splendide tettone, una quarta, sode come quelle di una sedicenne.
Come promesso però ogni volta il premio era sempre di un gradino superiore.
Si spogliò restando a seno nudo.
‘Vieni’.accarezzami’.mi &egrave piaciuto l’altro giorno!!’ avevo intuito nonostante la mia inesperienza che ne avesse goduto molto.
Iniziai a toccare e strofinare e premere ed impastare, strizzare.
I capezzoli erano sempre più turgidi ed il suo respiro si fece affannoso.
‘Non’..non vorresti usare la lingua!!?’ mi chiese ad un tratto.
Non credevo alle mie orecchie, mi chiedeva di leccarle i capezzoli.
Non mi feci ripetere l’invito e mi tuffai con la lingua su uno dei capezzoli.
‘Siiii’.cosììì’piano’piano’.siii’leccalo’sii”.bravo’succhialo”senti com’&egrave duro!!’
Iniziai a leccare avidamente come un bimbo che succhia il latte, prima l’uno e poi l’altro.
‘Ora prendili tra le labbra’.così’.bravo’siiiiii’.succhia’succhia ancora’così’mmmh!!’
Tenevo le sue tettone tra le mani e con la lingua e le labbra mi spostavo da un capezzolo all’altro succhiando e leccando a più non posso.
‘Sto venendo’siiii’.godooo!!’ cominciò ad urlare Manuela che nel frattempo si era infilata una mano sotto la gonna e si stava masturbando.
Avevo il cazzo che mi scoppiava nei calzoni e decisi che era giunto il momento di tirarlo fuori.
Senza smettere di succhiare quelle meraviglie della natura mi slacciai i pantaloni e cominciai a segarmi velocemente e, mentre Manuela godeva, io sborravo anche l’anima.

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I miei amici iniziarono a sospettare qualche cosa ma tenni duro e non rivelai mai le ragioni che mi spingevano a studiare.
Ormai avevo visto e toccato le belle tettone di Manuela e pensai che non ci saremmo fermati li.
L’avevo vista e sentita godere e quindi pensai che non le fossi indifferente.
Poi non sapevo se fosse sposata o se avesse un uomo con cui sfogarsi e questo mi spronava a studiare sempre di più e sempre meglio per ricevere il mio premio.
I bei voti fioccavano come prima fioccavano le note sul registro ed i quattro e mi portai ben presto in pari in tutte le materie.
C’erano state le vacanze natalizie e quindi per un paio di settimane non ero andato a ripetizione di latino e quindi mi presentai bello carico, sia di studio che di ormoni.
A mano a mano che passava il tempo la lezione era sempre più corta mentre il tempo per il premio lievitava.
Quel giorno infatti dopo soli dieci minuti Manuela si alzò e si tolse gli indumenti restando con le calze il reggicalze e le mutandine mentre mi sedevo sul divano.
‘Sai non vorrei che mi sporcassi la gonna come l’altra volta!!’ mi disse sorridendo sorniona guardandomi da sopra le lenti.
Ebbi come una scossa.
Poi si mise in ginocchio tra le mie gambe.
‘Vediamo cosa si nasconde qui dentro!!’ continuò slacciandomi i jeans e calandoli fino alle caviglie.
Poi mise una mano sotto le mutande impugnando il mio cazzo già durissimo.
‘Mmmmmhh”siamo eccitatissimi’.hai bisogno di un bel massaggio!!’ così dicendo lo tirò fuori e lo imprigionò tra le sue tettone bollenti.
La fantasia più sognata da tutti si stava concretizzando proprio in quel momento.
Manuela mi stava facendo una signora sega alla spagnola.
Vedevo il cazzo sparire tra quei globi di carne e rispuntare con la cappella congestionata a due dita dalla sua bocca.
Ero in estasi.
‘Ti piace?!’ mi sussurrò.
‘Sublime’.bellissimo’.sto per venire”&egrave troppo!!’
‘Aspetta un altro pochino’..anche a me piace’..veniamo insieme!!’ incredibile quella splendida donna mi chiedeva di godere assieme a lei.
La sentii ansimare sempre più forte mentre mi massaggiava il cazzo tra le sue tette.
‘Dai ora”.sto venendo’sborra’.sborrami tutta!!’ mi incitò aumentando il ritmo.
Mi rilassai chiusi gli occhi e, qualche secondo dopo, la riempii di lunghi e densi fiotti della mia sborra bollente.
Manuela fu leggermente sorpresa dall’abbondanza dei getti ma non si tirò indietro ricevendoli tutti sul viso e tra i seni continuando a massaggiarmi il cazzo.
La vidi anche aprire le labbra per riceverne alcune gocce anche in bocca.
Poi si passò le mani sul seno spalmandosi il mio seme come fosse la più preziosa delle creme.
‘Bravo Gianni’.sei venuto assieme a me’non &egrave da tutti sai”!!’
‘Grazie Manuela’..ma &egrave tutto merito della maestra!!’
‘Per la prossima volta mi porti questo compito e poi”vedremo il da farsi’..piuttosto, ricordati dell’interrogazione di scienze”.la professoressa Marini ci tiene particolarmente’.&egrave una mia amica e conosce i tuoi progressi nella mia materia e vorrebbe che facessi altrettanto nella sua”..!!’
‘Non temere Manu”..posso chiamarti così?’
‘Si tesoro ma solo quando siamo soli!!…….bene ora puoi andare’.ci vediamo venerdì!!’ mi salutò con un bacio sulle labbra.
Ero al settimo cielo, non solo stavo diventando bravo a scuola ma avevo avuto i complimenti anche come amante!!
Appena a casa diedi un’occhiata al compito che mi aveva assegnato e mi resi conto che era di una facilità estrema, mi misi quindi di puntiglio a studiare Scienze per fare bella figura con la prof. Marini amica della mia insegnante.
Inutile dire che l’interrogazione fu un successone che mi valse un 8 e mezzo valutazione massima raggiungibile.
‘Bravo Lorenzi”ottima interrogazione’..vedo che le lezioni della professoressa Pieri stanno dando eccellenti frutti!!’ mi disse alla fine della lezione prendendomi in disparte e poi quasi sussurrando ‘Spero che metterai a frutto anche le”’altre lezioni!!’
Tutto mi sarei aspettato tranne che la prof. Marini mi dicesse una cosa del genere, la guardai perplesso e lei mi sorrise sorniona.
A questo punto la guardai meglio, mentre si allontanava, sui 40 anni non molto alta, mora con una gran cascata di capelli ricci, occhi scuri, ed un gran bel culo che, fasciato in una stretta gonna a tubino, dondolava sensuale mentre camminava sui tacchi.
Quando fui a casa mi sparai una sega colossale pensando al culo della prof.
Non vedevo l’ora che arrivasse giovedì per andare da Manuela.

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Finalmente arrivò l’agognato giorno, mi feci una doccia, mi cambiai e poi di corsa a casa di Manuela.
‘Ciao Gianni’.ti aspettavo!!’ Indossava una vestaglia corta e sotto si intravedevano le calze ed i laccetti di un reggicalze e calzava un paio di scarpe col tacco a spillo.
Mi venne incontro dandomi un bacio sulle labbra indugiando un po’ più del dovuto.
In dieci minuti mi corresse il compito e mi fece un paio di domandine facilissime.
‘Vedo che hai studiato ed anche Marica mi ha detto che ti sei comportato bene nell’interrogazione”direi che meriti il premio!!’ e mentre parlava si slacciava la vestaglia facendola cadere a terra.
Indossava una guepiere con le coppe a balconcino che sorreggevano senza però nascondere il bel seno ed i capezzoli si ergevano già turgidi ed un minuscolo perizoma.
Inutile dire che il mio cazzo era già duro e fremente.
‘Te la senti di spogliarti anche tu?’ mi disse, fino ad allora mi ero limitato ad estrarre il cazzo senza spogliarmi.
‘S’..si Manu!’ balbettai mentre con foga mi svestivo.
Nonostante la mia giovane età il mio fisico era già ben sviluppato e soprattutto tonico, frutto di parecchi anni di nuoto e di sport in generale.
‘Sei bello”vieni fatti toccare!!’
Mi avvicinai a quella splendida donna un po’ impacciato.
Cominciò ad accarezzarmi il petto, le braccia, la pancia avvicinandosi sempre di più al mio cazzone in tiro.
Poi sempre accarezzandomi cominciò a coprirmi di baci, leccando i miei capezzoli che si indurirono immediatamente.
Ero tutto un fremito ed ebbi timore di sborrare senza neppure toccarmi.
‘Vieni!’ mi prese per mano portandomi nella sua camera da letto.
Con dolcezza mi spinse a sdraiarmi sul grande letto ricominciando a baciarmi ed accarezzarmi sfregando i capezzoli sul mio petto.
Lentamente disegnando arabeschi con la lingua sul mio giovane corpo scese verso l’inguine ed iniziò una lenta e sapiente sega.
‘Ooooohhh’..ssiiiiiii’.Manu siiiii!!’
Poi sentii il calore del suo alito sulla cappella e le labbra che si chiudevano su di essa mentre la lingua impazziva sul meato.
Non era certo il mio primo pompino che mi facevano ma vi assicuro che una sensazione simile non l’avevo mai provata.
Cominciò a scendere facendosi entrare il cazzo fino alle tonsille per poi risalire con un ritmo sempre più veloce intervallando a momenti di lentezza esasperante che mi portarono ben presto ad arrivare al dunque.
‘Manu sto venendo’..godo’..sborroooo!!’
La sua esperienza l’aveva evidentemente preparata al mio orgasmo e ricevette i miei schizzi in bocca senza alcuno sforzo deglutendo golosamente senza smettere di succhiare, mantenendo intatta la mia erezione.
‘La lezione continua”’.vieni a baciarmi!!’ mi disse poi sdraiandosi a sua volta sulle lenzuola.
Non mi feci pregare ed un attimo dopo stavo accarezzando e baciando la sua bocca, il suo collo, il seno.
‘Siii’bravo’così’sii’..dai Gianni dai’..siiiii’..i capezzoli..siiii!!’
Leccai e mordicchiai quei capezzoli, dai quali non i sarei mai staccato, per un tempo interminabile poi sotto la spinta, leggera ma costante, delle sue mani scesi verso il monte di venere e feci la conoscenza della sua figa.
Aveva spalancato le gambe ed il perizoma fradicio si era insinuato fra le grandi labbra divaricandole.
Iniziai a succhiarle introducendo con dolcezza la lingua, poi con entrambe le mani presi i lacci del perizoma e lo sfilai aiutato da Manuela che inarcò il bacino.
Finalmente avevo la visione completa del suo paradiso appena velato da una leggera peluria bionda.
Affondai la lingua in quell’antro di piacere iniziando a leccare come un cagnolino.
‘Aaaaaahhh..siii’.piano’siii’.così’.bravo’ancora’ancora’siiiiiiiiiiiiiiii!!’ prepotente l’orgasmo la colse facendola tremare scossa da leggere convulsioni.
‘Oh Gianni siii”’amore’siii’.scopami ora’mettimelo dentro”.sbattimi come una troia!!’
Mi attirò a se baciandomi mentre la cappella si infilava naturalmente tra le grandi labbra fradice di umori.
Contemporaneamente spingemmo il bacino l’uno contro l’altro ed il cazzo penetrò fino alla radice.
In pratica era la mia prima volta se si eccettua una prostituta con cui ebbi un rapporto frettoloso e poco appagante.
‘Ora muoviti’lentamente’..così”..dentro e fuori’siii’.mi fai godere’piano’non avere fretta’così”.cosììì”’ora accelera un po”.fammelo sentire bene!!’ mi guidava nel rapporto insegnandomi ad essere un buon amante.
‘Oooohhh’..sii’.bravo”’più forte ora’.ancora’.ancora”.sbattimelo entro’.fammi male’.siiiii”’..piano ora”..devi farmi morire””.oooh’.siii’godo’.godooooooo!!’
Sentii le pareti della sua vagina stringermi il cazzo in una dolcissima morsa mentre ebbe il suo ennesimo orgasmo.
‘Gianni sei nato per scopare”’.sbattimi”forte ora dai’.vieni’.riempimi l’utero’siii!!’
Cominciai a dare colpi sempre più forti e profondi finché non resistetti più e le inondai la figa del mio seme.
Restammo abbracciati ancora l’uno dentro nell’altra per parecchio mentre gli spasimi del piacere si facevano via via più radi.
‘Gianni sei bravo!!………ho goduto tantissimo’.ora &egrave tardi devi andare’.tra poco torna mio marito!!’
Di mala voglia mi rivestii e la salutai questa volta con un bacio vero mentre mi rinnovava il prossimo appuntamento.

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Tornando a casa però mi venne un terribile dubbio, non &egrave che ora che andavo bene a scuola e studiavo con metodo, avrei dovuto smettere di andare a ripetizioni da Manuela?
La cosa mi riempì di tristezza cosa che si ripercosse sul mio rendimento scolastico, infatti non riuscii ad andare oltre la stretta sufficienza nell’interrogazione di storia.
Passai un pessimo fine settimana rimuginando sui miei dubbi.
Poi arrivò il martedì, alla mattina la prof. di scienze continuò a guardarmi di sottecchi sorridendomi.
Quel giorno inoltre si era vestita veramente in modo sexy con una profonda scollatura che evidenziava la curva del seno ed una gonna a portafoglio, che lasciava intravedere parte delle gambe fino al pizzo delle calze.
La mia posizione, al primo banco, mi permetteva inoltre di guardare sotto la cattedra senza dare nell’occhio e potei ammirare molto di più di quanto lecito.
Cominciai a fantasticare anche sulla prof. Marica Marini e mi ritrovai ben presto con una prepotente erezione che faticai a nascondere.
La prof. sicuramente si accorse del mio imbarazzo e mi sorrise sorniona strizzandomi l’occhio.
Al pomeriggio, all’ora convenuta mi presentai puntualissimo a casa di Manuela.
‘Ciao Gianni”vieni’..non stare li imbambolato!!’
Potete immaginare il mio stupore nello scoprire che ad aprirmi la porta era la Prof. Marini e non la ‘mia’ Manu.
^^Cazzo^^ pensai ^^Che sfiga, ci mancava la prof. Marini”.addio scopata con Manuela^^
‘Buon giorno professoressa!!’ dissi comunque in modo cortese.
‘Qui puoi anche chiamarmi Marica!!’ disse chiudendo la porta per poi darmi un bacio sulle labbra indugiando quel tanto che bastava per farmi sentire la sua lingua guizzante.
In quel mentre entrò nel salotto Manuela con indosso la solita vestaglia completamente aperta da cui spuntavano le sue grosse tette coi capezzoli già induriti.
Un paio di autoreggenti molto sexy un minuscolo perizoma e le scarpe col tacco a spillo completavano la sua mise.
Questo mi fece capire che non tutto era perduto e che anzi ci sarebbe stato forse un imprevisto sviluppo.
Infatti appena mi girai verso Marica la vidi che già si stava togliendo la gonna restando anche lei in autoreggenti e perizoma passando poi a togliersi la camicetta mostrandomi due belle tettone gonfie e sode coi capezzoli larghi e sporgenti.
In effetti non sapevo più dove guardare ed il bozzo nei pantaloni si era fatto notevole e quasi doloroso.
‘Povero piccolo””.volevo farti una sorpresa”..spero non ti dispiaccia se ho invitato Marica!!’ mi disse Manu mentre iniziava a strusciarsi su di me come una gattina.
‘In effetti la sorpresa c’&egrave stata”ma sicuramente molto gradita!!’ risposi mentre anche marica si metteva al mio fianco.
‘Manuela mi ha parlato molto bene di te”’vorrei approfittare anche io!!’
‘Non chiedo di meglio”’vogliamo andare di la?’ chiesi a Manu.
‘Certo tesoro”’abbiamo una bella sorpresa per te!!’
In camera entrambe mi spogliarono accarezzandomi su tutto il corpo evitando però di toccarmi il cazzo che si ergeva come un obelisco tra le mie gambe.
‘Mmmmhhh’.avevi proprio ragione Manuela’.ha un cazzo meraviglioso!!’
‘Vedrai come lo sa usare!!’ cinguettavano le due professoresse.
‘Amore’.ora siediti comodo che ti facciamo uno spettacolino coi fiocchi!! Mi disse Manuela baciandomi lascivamente e spingendomi dolcemente verso una poltroncina a fianco del letto.
Non appena si fu staccata da me la mia bella Manu si avvicinò a Marica abbracciandola e, iniziando ad accarezzarle il seno, la baciò languidamente.
Poi entrambe allacciate in un amplesso saffico si sdraiarono sul letto.
Immediatamente i perizomi umidi volarono via così potei ammirare la figa di Marica velata da un triangolo di pelo curato, nerissimo e lucido.
Manuela fu lesta ad aprirle le cosce ed affondare la lingua tra le sue grandi labbra facendole sfuggire un gemito di puro piacere.
‘Aaaahhh’siiiiii!!’
Vedevo la lingua di Manuela frullare sul clitoride gonfio di desiderio ed iniziai lentamente a masturbarmi.
Poi le due prof. si girarono mettendosi nella classica posizione del 69 leccandosi a vicenda e mugolando come cagne in calore.
Manuela era sdraiata mentre Marica le era sopra mostrandomi il suo bel culo sodo.
A quel punto non resistetti più, mi avvicinai allargando con le mani le chiappe di Marica e cominciai a leccarle il buco del culo.
‘Mmmmh’siii’siii’.leccamelo”oooh’siii’..muoio’siiiii!!’ mugolò Marica mentre le spingevo la lingua dentro il buchetto che si apriva a chiudeva come la bocca di un pesciolino.
Poi sentii la voce di Manuela che aveva smesso un attimo di leccare la figona fradicia dell’amica.
‘Bravo amore mio”.adesso inculala’..mettiglielo dentro tutto’.le piace’.spaccale il buco!!’
Non me lo feci ripetere due volte e, tenendo ben saldo il mio cazzo alla base, appoggiai la cappella al culo fremente di Marica.
Strusciai la cappella tra le chiappe e poi vidi Manuela che da sotto mi guardava con occhi languidi e la bocca spalancata.
Non resistetti e le infilai la cappella tra le labbra.
Mi succhiò avidamente per qualche secondo insalivandomi il glande.
Così ben lubrificato il mio cazzo era pronto ad entrare nel culo di Marica che non attendeva altro.
Ripetei l’operazione precedente e puntai pio decisamente la cappella sul suo buco che la accolse dilatandosi al passaggio.
Sicuramente la donna era abituata alla sodomia, perché il mio cazzo entrò come una lama nel burro, nonostante le dimensioni non certo minuscole, accolto da un lungo ululato di piacere.
‘Aaaaaaahhhhhh”’mmmmhhhhh’.siiiiiiii”.siiiiiiiii!!’
La mia prima inculata!! E nel culo della prof.!!
Solo il pensiero mi diede una scarica di adrenalina che gonfiò ancora di più la mia cappella.
Persi completamente i freni inibitori.
‘Prendi troiona”senti come ti inculo cagna”..te lo rompo”’prendi il mio cazzone!!’
Le mie parole però non fecero che aumentare la libido e la voglia della donna che iniziò ad urlare il suo piacere, sgroppando come una cavalla, venendo incontro ai miei colpi di cazzo.
‘Siiii’.chiavami’.scopami il culo”.spaccami tutta’siii’godo’vengo’sono una troia’..siii’.la tua troiona rotta in culo!!’
Inoltre il suo e mio piacere era aumentato dalla lingua di Manuela che leccava alternativamente la sua figa e le mie palle.
Ovviamente tutta l’eccitazione accumulata nel vedere le due donne lesbicare e dalla prima inculata non mi permisero di resistere a lungo e poco dopo iniziai a sentire l’orgasmo che saliva dai lombi.
‘Vengo”sborro”..ti riempio il culo..siiii’sboroooooo!!’ urlai dando gli ultimo violenti colpi.
‘Siii’riempimi’..sborrami tutta’.godo’.godoooooooo!!’ anche Marica venne scossa da un altro travolgente orgasmo.
Mi scaricai completamente nel suo retto mentre sentivo le pareti del culo che si stringevano quasi a volermi mungere anche l’anima.
Sfilai il cazzo che, nonostante la super sborrata, era rimasto durissimo ed un rivolo di sborra usci dal culo ancora spalancato finendo dritto nella bocca aperta di Manuela che si affrettò a suggere il tutto gustandoselo come il miele più pregiato, andando subito dopo a baciare l’amica e scambiarsi il nettare.
‘Siete due puttane!!’ mormorai
‘E’ vero’.le tue puttane’..ora però voglio il tuo cazzo’.sbattimi come sai fare’.fammi godere’.poi ti do anche il mio culo”.&egrave vergine sai’..neppure mio marito ci &egrave mai entrato!!’ mi disse Manuela.
La presi, facendola sdraiare sul letto, ed iniziai a leccarle la figa ed il buco del culo con lunghe slinguate che la fecero rabbrividire di desiderio.
Intanto Marica si dedicava al mio cazzo succhiandolo con passione.
Portai Manu sull’orlo dell’orgasmo e quindi le infilai tutto il cazzo fino alle palle in un sol colpo.
‘Aaaaaaahhhhhhhh””.siiiiiiiii”’.spaccamiii!!’
‘Prendilo troia’.senti come ti apro’siete due vacche’.vi amo’.troieeee!!’
Con le gambe sollevate le tenevo le mani nell’incavo delle ginocchia mentre la scopavo con irruenza, senza pietà, estraendolo tutto per poi re affondarlo fino ai coglioni.
‘Dai stallone scopala”..sfondale la figa”mmmh’.che voglia’.siete meravigliosi!!’ diceva Marica mentre si infilava quattro dita nella figa masturbandosi come un’ossessa.
Manu era già arrivata al secondo e poi al terzo orgasmo consecutivo.
‘Adesso ti inculo bella mia’.ti apro il buchino’.sei pronta?’
‘Si amore”sverginami il culo!!’
Alzò ancora di più le gambe aprendosi le chiappe con entrambe le mani, Marica le sputò un paio di volte sul buco e poi mi insalivò bene la cappella.
Era giunto il momento tanto atteso da entrambi.
Appoggiai la cappella al suo buchino ed iniziai a spingere lentamente ma inesorabilmente il mio cazzone nel suo culo vergine.

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Lentamente il mio cazzo si fece strada nel suo stretto budello, le smorfie di dolore misto a piacere mi permettevano di aumentare o diminuire la pressione, evitando di farle sentire dolore inutilmente, finché tutto il cazzo scomparve nel suo culo.
‘Aaaaahhhhhhh”siiii’.amoreeee’siii’.scopami ora”sfondami’ti voglio’sii!!’
‘Ti apro tutta’..siii’.oooohhhh’siii’.amore mio’che bello’hai un culo meraviglioso’.godo’vengo’siii!!’
L’emozione e il grande attrito col suo stretto culo mi portarono presto all’orgasmo.
Non seppi resistere e le riempii l’ano del mio bianco sperma bollente.
Poi stremato crollai sul suo petto.
‘Vieni amore mio sei stato bravissimo’..bello’..siii!!’ Manu mi coccolava come se fossi il suo piccolo mentre Marica, che nel frattempo era venuta non so quante volte, era di fianco che ci accarezzava entrambi.
Purtroppo come tutte le cose belle anche il nostro incontro a tre ebbe fine.
Sia Manu che Marica mi salutarono con un dolcissimo e languido bacio
Nei giorni successivi Manu mi annunciò che la lezione del Giovedì era annullata e che ci saremmo rivisti il Martedì successivo.
Ovviamente restai un po’ deluso ma Marica, al termine delle lezioni, mi invitò a casa sua per uno spuntino.
In effetti avevo fame e l’idea di restare solo con la mia nuova amante non mi dispiaceva affatto, tanto più che l’avevo solo inculata e non avevo avuto il piacere di affondare il cazzo nella sua figa.
Accettai quindi di buon grado e mi allontanai con lei seguito dagli sguardi stupiti ed incolleriti dei miei compagni di scuola.
Poverini non immaginavano neppure lontanamente quello che combinavo e quindi ritenevano che fossi diventato il lecchino della prof. e non sapevano quanto fosse vero!!!
Marica mi fece entrare in casa e, senza neppure attendere che chiudessi la porta alle mie spalle mi saltò letteralmente al collo infilandomi la lingua in bocca.
‘Ooohh bello’.sii’finalmente’..ti voglio leccare tutto!!’
In fretta si spogliò restando solamente con le autoreggenti e le scarpe col tacco a spillo poi mi spogliò tuffandosi letteralmente sul mio cazzo già durissimo iniziando a spompinare come un’idrovora.
Lo leccava con passione ingoiandolo quasi completamente rendendolo lucido di saliva.
‘Adesso scopami’lo voglio nella figa”.chiavami”.spaccami tutta’.voglio godere come una troia!!’ disse sedendosi sul divano ed allargando completamente le gambe.
Mi inginocchiai e le puntai la cappella sulle grandi labbra e, dopo averla strusciata più volte sul suo clitoride, la infilai come un tordo fino all’elsa.
‘Aaaaaaaahhh”’mmmmmhhhh’..siiii’..finalmente un cazzo’.siiii’.dammelo tutto’..fai di me quello che vuoi ma fammi godere!!’
Iniziai a martellarle la figa con colpi profondi e ritmati che la portarono ben presto all’orgasmo.
Sentivo le pareti della vagina stringere aritmicamente il cazzo quasi a volerlo massaggiare per estrarne tutto il nettare.
Ormai avevo imparato a resistere per prolungare il piacere mio e della mia partner, Manuela aveva fatto proprio un ottimo lavoro, era stata una perfetta insegnante di latino e di sesso, per cui continuai imperterrito a scoparla.
Poi le sfilai il cazzo e mi sdraiai a mia volta sul divano invitandola a salirmi in groppa.
‘Dai porcona”..impalati’.voglio vederti mentre mi cavalchi”’.voglio vedere le tue tettone ballare al ritmo del cazzo!!’
Marica non si fece certo pregare infilandosi tutto il cazzo nella figa ed iniziando la più antica delle danze, andando su e giù sul cazzo roteando il bacino.
‘MMmmhhhh’..siii’.che bello’siii!!’ mugolava.
Istintivamente iniziai a darle qualche schiaffetto sulle chiappe, il rumore fu afrodisiaco per entrambi.
‘Siii”.picchiami”siii’.dai schiaffeggiami il culo!!’
I colpi diventarono sempre più forti e rumorosi e mi accorsi che i mugolii che uscivano dalla sua bocca non erano di dolore ma di piacere puro.
Infatti poco dopo esplose nel suo secondo orgasmo subito seguito da un altro senza soluzione di continuità.
Ero giunto quasi sul punto di sborrare ma volevo ancora entrare nel suo culo e sfondarlo, come la prima volta.
La feci rialzare e mettere a pecora poi, dopo averle sputato sul buco nero, le infilai il cazzo fino in fondo senza alcuna difficoltà iniziando a scoparle il culo con forza.
Aveva un culo largo ed accogliente, segno inequivocabile di un uso molto frequente, ma nonostante questo arrivai presto all’orgasmo inondandole il retto del mio sperma bollente.
Contemporaneamente lei ebbe l’ennesimo orgasmo che la lasciò senza fiato.
Eravamo entrambi spossati ma sicuramente appagati e felici.
Purtroppo dovetti lasciarla perché anche lei sposata ed il marito sarebbe arrivato tra poco, ma con la promessa che ci saremmo rivisti presto.

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Trascorsi il fine settimana studiando ma anche uscendo finalmente con gli amici, sempre ansioso di ritornare dalla mia Manu.
Un messaggio mi aveva preannunciato una sorpresa e il rinnovo dell’appuntamento del Martedì.
Ero molto curioso e mi recai all’appuntamento già eccitato.
Suonai al campanello e Manuela mi venne ad aprire con un gran sorriso.
Indossava un abitino attillato e corto, con una profonda scollatura a V, un paio di calze velatissime, che intuivo essere autoreggenti, ed un paio di scarpe con il tacco a spillo e vertiginosamente alto.
‘Ciao Gianni’..mi sei mancato!!’ disse prendendomi per mano ed incollando la bocca alla mia.
‘Anche tu’..sei stupenda!!’ risposi restituendo il bacio.
‘Però mi hai tradita!!’ continuò facendo un po’ il broncio, senza molta convinzione.
‘Ho fatto un’opera di bene!!’ risposi accarezzandole il seno da sopra il vestito.
I capezzoli si inturgidirono immediatamente cercando di bucare la stoffa.
‘Vieni caro’.ti avevo promesso una sorpresa”eccola!!’ mi disse entrando in salotto.
Seduta al tavolo, dove solitamente mi sedevo per le lezioni c’era una ragazza, mia coetanea immaginai, che mi sorrideva.
‘Questa &egrave Giada’.una mia allieva molto speciale’..proprio come te!!’
‘Ciao Gianni”Manuela mi ha parlato molto di te’..!!’ disse alzandosi per venirmi incontro.
Giada era veramente una ragazzina stupenda,non molto alta in verità, 1.55 credo, bionda coi capelli lunghissimi, grandi occhi verdi, un viso ovale quasi perfetto due labbra che sembravano disegnate ed un sorriso smagliante.
Indossava una gonnellina plissettata ed una camicetta bianca che nascondeva il suo piccolo seno ed un paio di scarpe col tacco alto.
Ero rimasto in silenzio sorpreso di trovare una ragazza così carina e frastornato dalle frasi a doppio senso delle due donne.
‘Ciao Giada’.piacere di conoscerti!!’ riuscii comunque a dire.
Giada si avvicinò e, allungandosi verso il mio viso, mi diede un casto bacio sulle labbra.
Mi sembrò che una scossa elettrica mi attraversasse il cervello ed arrivasse immediatamente al cazzo che si indurì.
‘Siete i miei allievi migliori e volevo premiarvi!!’ iniziò Manuela accarezzandoci il viso.
Giada sorrise poi avvicinò le labbra a quelle di Manuela e cominciarono a baciarsi.
Si abbracciarono lasciandomi per un po’ in disparte e continuarono a baciarsi sempre più lascivamente, vedevo chiaramente le lingue che saettavano all’interno delle bocche cercandosi, rincorrendosi, combattendo la più antica delle battaglie amorose.
Avevo il cazzo che mi scoppiava nei pantaloni.
Senza staccarsi iniziarono a spogliarsi, lentamente, ballando una danza al suono di una musica silenziosa e sensuale.
IL vestito di Manuela cadde ai suoi piedi lasciandola praticamente nuda, se si eccettuano le calze e le scarpe, poi fu la volta della camicetta e della gonna di Giada a cadere a terra.
Anche lei restò nuda con le sole scarpe.
I suoi capezzoli rosei, duri come ciliegie, svettavano arroganti sulla sommità delle tettine e furono subito preda delle avide labbra della mia insegnante.
‘Ooooohhh’..siiiii”..siiiiii!!’ gemette la ragazza.
Mi spogliai e poi mi accomodai sul divano segandomi lentamente ipnotizzato dalla scena.
Davanti a me c’era la donna che mi aveva aperto le porte del sesso, che mi aveva plasmato ed una bellissima fanciulla che mi regalavano uno spettacolo lesbico da infarto.
Manuela continuava a leccare il seno di Giada mentre le inseriva una mano tra le cosce per esplorare la fighetta completamente depilata.
Giada ansimava e gemeva ormai sull’orlo dell’orgasmo che esplose subito dopo.
‘Vengo’..vengooooo’.siiiii’.ooohhh..amore siiiiiiii!!’ urlò quasi piegandosi su se stessa.
‘Godi piccola godi’.guardala come &egrave bella’ti piace amore mio!?’ mi disse Manuela mentre la sosteneva.
‘E’ stupenda’.siete stupende!!’ risposi ipnotizzato col cazzo che pulsava.
‘Ora tocca a me!!’ disse a quel punto Giada iniziando ad accarezzare i seni di Manuela per poi scendere verso l’inguine ed impossessarsi della sua figa fremente.
Anche Manuela era fradicia di umori e le dita della giovane entrarono in lei con facilità.
La sentii gemere e poi godere.
Con una facilità estrema le donne si erano date piacere pur restando in piedi abbracciate.
Questo la diceva lunga su quanto fosse profondo il loro rapporto!!
Ne fui quasi geloso.
Ma non mi diedero il tempo di riflettere che mi furono subito vicine.
Una a destra l’altra a sinistra si accucciarono e Manuela mi prese il cazzo nella mano.
‘Adesso occupiamoci del nostro signore!!………prendilo in mano anche tu amore!!’ disse rivolta a Giada che titubante afferrò la mia asta pulsante.
‘Giada &egrave vergine’.&egrave il suo primo cazzo’.fino ad ora &egrave stata solo con me’.ma io voglio che impari tutto del sesso’.e voglio che lo impari con te!!’ mi disse.
Ero completamente senza parole ma il turgore del mio cazzo era la miglior risposta.
‘Ora fai come me!!’ disse a Giada iniziando a disegnare arabeschi sulla mia cappella e sull’asta durissima con la sua abile lingua.
Qualche secondo dopo percepii la lingua di Giada che timidamente seguiva quella di Manuela.
Dapprima lievi tocchi con la punta poi, pian piano, sempre più decisamente e quindi mi trovai le due lingue che giocavano col mio membro.
Poi Manuela prese decisamente il glande in bocca, lo succhiò per poi porgerlo alla ragazza che eseguì lo stesso trattamento.
‘Brava Giada’.così’bene’.ora scendi’.cerca di ingoiarne il più possibile’.brava ora risali mentre fai roteare la lingua!!’ erano gli insegnamenti della maestra.
‘Mmmmmmhhh’siiiii’.brava’.sssiiiiiii’che bocca!!’ erano i miei commenti.
A mano a mano che passava il tempo sentivo che Giada cominciava a prenderci gusto ed imparava in fretta.
‘Usa bene le labbra’..stringile e rilasciale ritmicamente’..aspira come se dovessi risucchiarlo tutto in bocca’.brava così”pompalo bene!!’
‘Mamma’sto per venire’..&egrave troppo’.siiiii’.vengo Giada’.vengoooo!!’
Mentre ero sul punto di sborrare Manuela cominciò a succhiarmi le palle.
‘Ora”devi fare su e giù più svelta”.quando sentirai che ti riempie la bocca del suo nettare”’devi cercare di ingoiare”’senza perderne una goccia!!’ disse tra una leccata e l’altra alla sua giovane allieva.
Ormai ero al limite, mi lasciai andare e cominciai a venire uno, due, tre fiotti lunghi ed abbondanti colpirono il palato della ragazza che, nonostante fosse stata preparata, ebbe un attimo di esitazione ma poi cominciò a deglutire ingoiando tutta la sborra.
Quattro, cinque fiotti e poi lentamente la quantità di sperma cominciò a scemare.
‘Cazzo che pompino’.mi avete fatto morire!!’ esclamai distrutto.
‘E’ stata proprio brava la nostra Giada!!’ disse Manuela mentre la accarezzava e poi la baciò con ardore mettendole tutta la lingua in bocca ed assaporando le ultime gocce della mia sborra.
‘Allora?…che ne pensi?’ le chiese poi.
‘Bello”.&egrave esaltante sentire che cresce in bocca, che palpita e poi anche la sborra non &egrave così cattiva come dicono alcune mie amiche!!!’ rispose innocentemente.

Continua

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Era stata un’esperienza esaltante ed avevo sborrato anche l’anima, ma la mia esuberanza giovanile mi permise di mantenere intatta la mia erezione.
‘Guarda Giada’.il nostro maschio ha ancora voglia di noi’.che ne dici di accontentarlo?’
Vidi negli occhi della giovane un lampo di lussuria.
‘Siii’..lo voglio ancora!!’
‘Lo avrai mia piccola puttanella’.venite’.andiamo a letto’..saremo più comodi!!’ disse Manu prendendoci per mano.
Una volta sul letto mi trovai in mezzo a quelle due splendide femmine, che non chiedevano altro che di essere montate.
‘Non ho potuto darti la mia verginità, ma ti ho dato il mio culetto inesplorato’..ora voglio donarti la figa di Giada!!’ poi guardò la giovane che le sorrideva ‘E lei’naturalmente &egrave d’accordo!!’
Non risposi ma i sussulti che ebbe il mio cazzo parlarono per me.
‘Bene’.ora voglio che impariate a conoscervi”..baciatevi ed accarezzatevi!!’ ordinò Manuela.
Mi voltai verso Giada e le baciai la fronte, poi scesi a baciarle le palpebre, accarezzandole il piccolo seno i cui capezzoli si erano già induriti.
Quando giunsi alle sue labbra le schiuse per accogliere la mia lingua guizzante.
Ci baciammo a lungo, assaporandoci l’un con l’altra, mentre le mani di entrambi esploravano i nostri corpi.
Con la coda dell’occhio vidi Manuela che si masturbava guardandoci con occhi adoranti.
Ad un certo punto presi l’iniziativa e cominciai a scendere con le labbra sul collo della mia compagna per poi continuare sfiorando con la lingua i suoi capezzoli.
‘Ooohhh”.siiii’siiiiii!!’ mugolò Giada accarezzandomi i capelli.
Le leccai e succhiai i capezzoli per poi scendere all’ombellico e finalmente raggiunsi la sua fighetta completamente fradicia.
Allargò le gambe il più possibile mentre raggiungevo con la lingua il suo clitoride che sembrava un piccolo cazzo da tanto era eccitata.
‘Mmmhhh’.siii’siii’leccami’leccami la figa’.ooohhh’..godo!!’
Non mi feci pregare ed iniziai a leccarla e succhiarla, cercando di penetrarla con la lingua, suggendo i suoi succhi profumati che continuavano a riempirmi la bocca.
Avevo il cazzo teso allo spasimo ma avevo tutta l’intenzione di farla godere prima con la mia lingua.
Poco dopo infatti Giada iniziò ad urlare agitandosi sotto i miei colpi di lingua godendosi l’orgasmo.
‘Godo’.siiiiii’..vengo’vengoooooo!!’
Contemporaneamente Manuela raggiungeva l’orgasmo, con la mano quasi completamente infilata nella sua figa.
Continuai a leccare la dolce fighetta di Giada rallentando un po’ il ritmo finché gli spasimi dell’orgasmo si furono quietati, proprio come mi aveva insegnato Manu.
‘Prendimi Gianni’.ti voglio”..mettimelo dentro”ti vogliooooo!!’ mi urlò Giada.
Manuela a questo punto si avvicinò prendendomi il cazzo in mano.
‘Sarò io a mettere il cazzo nella figa di Giada!!’ decretò e mi sembrò più che giusto, era stata lei a scoprirci e toccava a lei l’onore.
Baciò la figa di Giada, poi mi diede una veloce succhiata al cazzo, per renderlo scivoloso, ed infine indirizzò la cappella verso l’entrata della vagina della sua allieva ed amante.
‘Spingi ora’.lentamente!!’ iniziai a spingere finché trovai l’ostacolo dell’imene intatto.
Giada mugolava di godimento mentre la sua figa accoglieva la mia cappella.
Contemporaneamente lei spinse il bacino verso di me, mentre affondavo con più forza il mio dardo nella sua intimità.
Senza sforzo affondai in lei superando la sua verginità facendola donna.
‘Aaaahhhhhh”’..!!’ gemette Giada ma fu solo per un attimo perché poi fu solo godimento.
Iniziai a scoparla infilandomi completamente dentro di lei mentre Giada si muoveva venendomi incontro con movimenti dettati dalla sua innata e naturale predisposizione al sesso.
Andammo avanti un tempo che mi sembrò infinito, mentre Manuela ci accarezzava e ci spronava a donarci piacere, finché non riuscii più a controllarmi.
Era giunto il momento culminante e mentre Giada si godeva l’ennesimo orgasmo iniziai a muovermi sempre più velocemente avvicinandomi sempre di più all’apice del piacere.
Cercai di allontanarmi prima per non venirle dentro ma, sia Giada, che mi strinse le gambe attorno alla vita, che Manuela che spinse il mio bacino, mi impedirono di allontanarmi costringendomi a riempirle la figa del mio sperma bollente.
‘Godoooo’..vengo’.sboroooo’..cazzooo..siiiiii’.sborroooooo!!’ urlai
‘Sborra amore’..vienile dentro’..falle sentire la sborra nella figa!!’ mi incitò Manuela.
‘Siiii’.riempimi’voglio sentirti venire dentro di me’inondami!!’ le fece eco Giada.
Le inondai l’utero di una quantità enorme di sborra e poi mi accasciai su di lei esausto.
Giada mi circondò con le braccia tenendomi stretto, mentre il cazzo fremeva degli ultimi spasimi dentro di lei.
‘Ti amo Gianni”.ti amo!!’ mi sussurrò.
‘Ti amo anche io Giada!!’

Continua

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