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Nora era una bella ragazza di 26 anni, capelli neri ricci, bellissimi occhi azzurri, il bel sedere abbondante sopperiva al seno piuttosto piccolo.
Il suo lavoro di segretaria in una Spa la rendeva orgogliosa di se stessa, anche perché era la preferita della proprietaria grazie al suo zelo e alle sue abilità, anche se questo le causava antipatie tra gli altri dipendenti.
Nel corso degli anni era nata una profonda rivalità tra Nora e Sabrina, una massaggiatrice molto attraente: aveva dei bellissimi capelli lunghi e neri, un fisico da modella coronato da un seno prosperoso. Era la massaggiatrice più gettonata perché oltre ad essere bella era anche molto brava nel suo lavoro.
Nora era convinta di essere più brutta della sua collega, nonostante suo marito, Franco, le dicesse spesso tutto il contrario.
I due erano sposati da qualche anno e molto innamorati, ma a letto le cose non andavano molto bene: Franco non eccelleva per dimensioni e questo faceva sì che sua moglie non raggiungesse molto spesso l’orgasmo e, quindi, la soddisfazione.
Nella Spa lavorava da poco anche un ragazzo di colore Mauritius, molto bello, con un fisico statuario. Pian piano il ragazzo si invaghì di Nora e, nonostante sapesse che era sposata, le faceva molti complimenti, a volte anche un po’ spinti.
Nora era molto contenta di ciò, soprattutto perché il ragazzo ignorava completamente la sua rivale, Sabrina.
Anche Mauritius faceva il massaggiatore e la sua tuta bianca non nascondeva molto le sue dimensioni; Nora sempre più spesso fantasticava che fosse lui nel suo letto ad accoglierla alla sera al posto di suo marito. Anzi arrivò a pensare che appena ci fosse stata l’occasione avrebbe ceduto alle sue avance sempre più insistenti: ogni volta che la incontrava le faceva l’occhiolino, si fermava spesso a parlare con lei dopo il lavoro e così via.
Il tempo passava e l’occasione non arrivava, quindi un giorno dopo l’ennesima notte in cui Franco l’aveva lasciata completamente insoddisfatta, decise che avrebbe fatto lei il primo passo.
Finito l’orario di lavoro andò verso lo spogliatoio degli uomini dove sapeva che avrebbe trovato Mauritius solo, era l’unico uomo a lavorare nella Spa.
Quel giorno si era truccata un po’ di più, di solito si lasciava quasi naturale, si era messa una gonna un po’ più corta e non aveva indossato i collant, lasciando nude le sue gambe eleganti. Prima di aprire la porta si sbottonò due bottoni della camicetta lasciando intravedere il reggiseno nero di pizzo, si diede una sistemata ai suoi riccioli ribelli e si tirò leggermente su la gonna.
Aprì la porta senza bussare e la sua bocca si spalancò non per parlare, ma per lo stupore: davanti a sé vide Mauritius con addosso solo i boxer abbassati e le mani sui fianchi, le dava le spalle, ma si vedeva chiaramente che davanti a lui c’era una ragazza, o una donna, inginocchiata.
Mentre lo succhiava, la donna sconosciuta gli mise le mani sul sedere muscoloso, stringendolo forte, quasi piantandogli le unghie smaltate di rosso nella carne scura. Probabilmente non era facile per lei, viste le sue dimensioni.
Lo stupore di Nora si trasformò in invidia, avrebbe voluto scappare via, ma era troppo curiosa di sapere chi era la fortunata che le aveva soffiato l’amante da sotto il naso, socchiuse quindi la porta per non farsi vedere nel caso si fossero girati e rimase a guardare.
Dopo qualche minuto Mauritius fece alzare la donna completamente nuda e la sollevò senza fatica facendola sedere sul tavolo di legno al centro della stanza. La vide in faccia, ma il suo fisico perfetto era già inconfondibile di per sé. Rimase sconcertata: era Sabrina!
In quel momento le fu tutto chiaro: Mauritius le aveva dato tutte quelle attenzione e fatto tutte quelle avance solo quando era presente anche lei. Voleva farla ingelosire probabilmente perché lei non ne voleva sapere di lui, era già fidanzata. Il vero obbiettivo era Sabrina e non Nora!
Le salirono le lacrime agli occhi dalla rabbia. Come aveva fatto a non accorgersene?
Intanto che lei pensava queste cose, Mauritius aveva iniziato a penetrare la vagina depilata alla perfezione, come peraltro tutto il suo corpo abbronzato, Sabrina. Si muoveva piano, aveva il pene veramente enorme in erezione, notò iniziando ad eccitarsi Nora. Le teneva le gambe ben tornite allargate e sollevate, mentre lei si massaggiava il seno grande e sodo; aveva la testa reclinata e i suo lunghi capelli neri ricadevano sul tavolo.
Nora era come ipnotizzata dal movimento del ragazzo che andava via via aumentando di ritmo, non riusciva a smettere di guardarli.
Si trovò la mano fra le gambe senza neanche rendersene conto, non aveva indossato le mutandine, quindi il dito trovò subito la sua vagina bagnata e liscia, si era depilata accuratamente tutto il corpo pensando di essere lei nello spogliatoio con Mauritius.
Si insinuò sul clitoride turgido ed iniziò ad accarezzarsi lentamente, provando da subito un intenso piacere.
Sabrina era convinta che ormai non ci fosse più nessuno nella Spa, quindi praticamente gridava di piacere sotto i colpi ora molto rapidi di Mauritius.
Il ragazzo la fece girare, mettendola a pecorina sul tavolo, poi ricominciò a stantuffarla con vigore, facendo entrare tutto il suo poderoso pene. Le mise le sue mani grandi e forti sul sedere perfetto, palpandolo senza ritegno.
Nora aveva la gonna tirata su e quindi praticamente tutto il suo sedere scoperto, ma in quel momento non le importava. Aveva fatto penetrare dentro di sé due dita e si stava masturbando con vigore, godendo come non l’aveva mai fatta godere Franco.
Si tratteneva dall’imitare Sabrina e i suoi forti gemiti per non farsi scoprire dai due.
Era più di mezz’ora che Mauritius e Sabrina stavano facendo sesso, quando il ragazzo fece inginocchiare la massaggiatrice davanti a lui. Nora notò che era rossa in viso e tutta sudata. Gli infilò il pene in bocca e gliela riempì di sperma che fuoriuscì colandole sul seno prosperoso.
Nello stesso momento anche Nora raggiunse un intenso orgasmo e trattenne a stento un urletto di piacere.
Nonostante si fosse eccitata vedendoli fare sesso, Nora era molto arrabbiata, sia con Mauritius che con Sabrina. Per di più sapeva che continuavano a farlo nella Spa dopo l’orario di lavoro, all’insaputa della proprietaria.
Dopo qualche tempo, Nora non riuscì più a trattenersi e decise di dire tutto alla sua principale.
‘Prenderò provvedimenti. Grazie mille. &egrave bello avere dei dipendenti fedeli come te e poi non tollero che accadano queste cose nella mia Spa’, le disse la proprietaria.
Nora gioì dentro se stessa.
Il giorno dopo Mauritius fu licenziato, ma Sabrina era troppo brava per essere mandata via. La ragazza non ci mise molto a capire chi era stato a spifferare tutto alla proprietaria, così, quando la vide in un corridoio, disse in tono tagliente a Nora: ‘So che sei stata tu. Ma me la pagherai’. Nora non le rispose, ma non riuscì a non preoccuparsi di quello che avrebbe potuto fare la sua rivale per vendicarsi.
A poco a poco dimenticò Mauritius, anche se pensava spesso a quando lo aveva visto nello spogliatoio con Sabrina, soprattutto quando si masturbava, molto spesso visto che il sesso con suo marito, Franco, non erano migliorato, nonostante lui si impegnasse molto.
Dopo qualche tempo, Sabrina iniziò a trattare con gentilezza Nora, cosa che la stupì molto. Le sembrava strano fosse passata sopra a quello che le aveva fatto. Cercò comunque di essere gentile anche lei.
Una sera, dopo una giornata di lavoro impegnativa, stava tornando a casa a piedi come al solito, pensando a Mauritius.
Aprì la porta di casa ed entrò: ‘Ciao, amore!’.
Franco non rispose. ‘Strano, dovrebbe essere in casa’, pensò stupita.
Si tolse le scarpe col tacco basso, percorse il corridoio e, avvicinandosi alla camera, iniziò a sentire dei gemiti. ‘Magari sta male’, pensò dubbiosa. I gemiti erano un po’ ambigui.
Socchiuse la porta e vide quello che non avrebbe mai voluto vedere.
Vide le gambe allargate e i testicoli pelosi di Franco, steso supino sul letto e sopra di lui dandogli le spalle Sabrina, che si muoveva facendo sobbalzare il suo seno grande e perfetto. Franco la teneva per i fianchi e lei aveva le mani appoggiate sul suo petto.
Nora avrebbe voluto entrare e fare una scenata, ma era bloccata. Ecco qual era la vendetta di Sabrina: oltre che l’amante le aveva soffiato anche il marito.
Per di più sembrava che Franco la facesse godere molto, lei aveva a malapena raggiunto qualche debole orgasmo ogni tanto, ma Sabrina aveva gli occhi chiusi e gemeva forte.
Nora, suo malgrado, si stava eccitando e si vergognò quando mise la mano sotto la gonna e spostò di lato gli slip di cotone, iniziando a massaggiarsi la vagina pelosa e bagnata.
Mentre li guardava, capì come mai Sabrina era diventata così cortese negli ultimi tempi, quindi era già da un po’ che la storia andava avanti. Si immaginò come dovevano aver cominciato quel pomeriggio: avevano avuto molto tempo dato che Sabrina non era andata a lavorare quel giorno. Magari si erano spogliati nudi e lei gli aveva fatto un massaggio. Franco si era sicuramente eccitato e Sabrina lo aveva calmato lavorandolo con la bocca ed ingoiando il suo sperma.
Nora iniziò a penetrarsi prima un dito e poi un altro, gemendo di piacere, Sabrina la sovrastava. Poi ad un certo punto la massaggiatrice aprì gli occhi e notò Nora nello spiraglio della porta socchiusa. Senza smettere di muoversi le sorrise maliziosamente e le fece l’occhiolino. Nora arrossì quasi sentendosi complice del tradimento essendo stata sorpresa a spiarli, ma continuò a masturbarsi invidiando la sua rivale così bella e così brava a far cadere ai suoi piedi ogni uomo.
Sabrina scese da Franco e Nora, per paura di essere vista anche da suo marito, chiuse la porta. La riaprì quando i gemiti della ragazza ricominciarono. Vide Sabrina stesa su un fianco e Franco dietro di lei, che si muoveva penetrandola ad un ritmo elevato. Con una mano le teneva sollevata una gamba affusolata e abbronzata, mentre con l’altra le stringeva un seno sodo.
Nora sentendo Sabrina gemere ancora più forte, si penetrò con le dita con maggior vigore, facendo colare i suoi abbondanti umori fino sul suo polso sottile. Si chiese se fosse lei che non riusciva a far eccitare abbastanza suo marito e per questo lui non riusciva a far godere lei, come faceva con la sua nuova amante.
Sabrina continuava a guardarla, mentre il suo corpo sobbalzava sotto i vigorosi colpi di Franco, e diceva con la voce rotta dal piacere: ‘Bravo scopami forte! Tu sì che mi fai godere davvero!’, e altre frasi di questo genere.
Fino a quando raggiunse l’orgasmo gridando: ‘Vengo! Bravo, continua!’. Anche Nora raggiunse l’orgasmo in quel momento e dovette appoggiarsi alla parete del corridoio perché era davvero molto intenso.
‘Sborrami sulle tette, stallone!’, quasi supplicò Sabrina, scendendo dal letto e inginocchiandosi sul tappeto. Franco si alzò e Nora vide che era rosso in viso e la sua espressione non nascondeva l’intensa eccitazione. Mise il pene di modeste dimensioni tra i seni prosperosi di Sabrina ed iniziò a muovere il bacino. Dopo poco venne anche lui, Nora non lo aveva mai visto schizzare così tanto. Arrivò al bel viso di Sabrina e inondò anche i seni di sperma denso.
Sabrina ne prese un po’ col dito e se lo portò alla bocca, guardando Nora, ancora con la mano fra le gambe, e le fece di nuovo un malizioso occhiolino.

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