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SALA BILIARDO SALA TORTURE-

By 24 Dicembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

SALA BILIARDO-SALA TORTURE.

La sala biliardo era fumosa e lunga. I soffitti erano piuttosto bassi e la luce proveniva essenzialmente dai neon posti sopra i tavoli da gioco. Ce ne erano almeno una quindicina posti in tre file. Solo su alcuni si stava giocando. Camminai lentamente lungo il corridoio volgendo lo sguardo ai tavoli. I giocatori erano tutti uomini di una certa età, facce in dismessa, volti rugosi, eccetto una coppia di donne che giocava in fondo alla sala. Mi avvicinai e mi sedetti a pochi metri dal loro tavolo. Erano due tipe sulla trentina e forse qualcosa di più, more, una riccia e una con lunghi capelli raccolti in coda di cavallo dietro. La più bassa aveva gli occhi chiari, l’altra era più carina. In realtà non erano male entrambe. Giocavano ridendo fra di loro, non sembravano ottime giocatrici ma non erano affatto male. Le osservai e loro mi notarono. Mi avvicinai al biliardo.
‘Una scommessa fra amiche?’ chiesi.
‘Oh, no, passavamo il tempo…tu sei qui per giocare o per guardare le giocatrici?’ fece la più alta. Mento a punta, bocca stretta, zigomi alti, gentili,ma lo sguardo era di quelli tosti.
‘Sì, ogni tanto..
‘TI va una sfida?’ chiese l’altra.
‘Una partita? Non ho con me la mia stecca..’
‘Peccato….un uomo senza stecca…..’
‘Oh, non fraintendetemi…la mia…la mia stecca &egrave sena….non ho la stecca da biliardo con me…come potete vedere…’ e sorrisi.
Mi strizzarono l’occhio.
‘Te la prestiamo noi…la stecca…’
‘Come no…
‘Andata!!’
‘E cosa puntiamo?’
‘Che ne pensi di una bevuta?’
‘Ci sto.’ mi passarono una stecca e iniziammo a giocare. Come dicevo non erano male, la treccia era proprio brava, l’altra meno, ma alla fine la spuntai.
‘bene! Ho vinto!’ annunciai.
‘Ok, bel tenebroso…che ne dici di una rivincita..?’
‘..ma a casa nostra..’ fece la più bassa. Così uscimmo dalla sala biliardi e prendemmo un taxi. Loro erano ammiccanti e provocanti, si lasciarono toccare le cosce e la mora il seno.
La loro casa era piuttosto grande e avevano un bel biliardo col panno rosa in mezzo ad una salone stretto. Ci sistemammo, mi offrirono da bere e la coda delle due si mise a ballare per noi. Io e l’altra ridevamo e la incitavamo.
Poi sentii una strana sensazione in bocca. Respiravo a fatica e il buio mi prese alla testa. Non vidi più niente e andai a terra.
*
Mi risvegliai legato al biliardo. Strattonai ma ero legato mani e piedi. Ero anche nudo. Sentivo freddo e mi faceva male la testa. Ero stato drogato da quelle due?
Attorno nessuno, provai ancora con rabbia a liberarmi.
Inutile.
Cercai di capire cosa stesse accadendo, ero sul biliardo legato e nudo.
Cazzo!
Ero fottuto. Pensai che quelle due mi avessero già fregato portafoglio e cellulare. Ma poi pensai, perché? Perché a casa loro poi…stupida come mossa…e poi cazzo ci facevo nudo e legato?
Sentii dei passi e delle porte aprirsi.
Poi un applauso e delle grida.
‘Cavolo…non posso crederci…grazie…&egrave divertentissimo…oh ragazze…’ una voce che non conoscevo. Una donna si palesò. Era bionda, media altezza, capelli raccolti dietro, elegante, magnetica. Portava un vestito grigio sobrio. Occhi chiari.
‘Che forte!! tutto mio?’
‘Sì amore…tutto tuo…vuoi giocarci?’
‘EHI CAZZO FATE BRUTTE STERONZE!!!’ urlai a pieni polmoni. In cambio ricevetti uno scapaccione forte e la codina mi sbatt&egrave la testa sul biliardo.
‘Zitto stronzo!!’
‘..ma voi non potete..’ dissi ancora urlando.
La codina mi dette un colpo sul collo, forte.
‘Devi stare zitto!!’ fece.
‘Fallo smettere…’ disse l’altra.
Una delle due si tolse le mutandine e me le ficcò a forza in bocca.
‘Così non romperà più..’ disse la biondina che aveva arie da copoccia, portava la mani sui fianchi a maestrina e gli occhi erano crudeli.
Le mutandine erano salate e pregne di umori, piscio, odore di figa giovane.
‘Che ne dici di una partita?’
‘Non vedo l’ora..’
cazzo volevano fare? C’ero io sul biliardo. Mi divincolai ma presi solo altri colpi dalla tipa con la coda.
Prepararono palle e stecche, armeggiavano e ridevano.
Sistemarono il tringolo con le palle al centro.
‘A te,,,BUON COPLEANNO cara..!’
partì la stecca e le palle.
Un dolore pazzesco.
Venni colpito da tutte le palle, alle gambe, alle cosce, al culo.
Urlavo ma le mutandine attuivano le grida.
‘Giochiamo…’ altri colpi. Palle. Forti. Dolore estremo.
Giocarono con le palle sul mio culo, le gambe. Piangevo dal dolore e mi beccavo colpi di stecca sui polpacci dalle tre.
Botte e palle.
Sulle gambe fortissimo, era doloroso.
Piangevo.
Poi colpi di stecca sui piedi. Dolorosissimi.
Altri sui polpacci.
Quindi presero a forzare il mio culo con le stecche.
Ridevano e si incitavano a vicenda e infatti prendevo la punta della stecca nelc ulo, per fortuna non forzavano.
Piangevo dal dolore.
‘Adesso dei tir!!’ disse la bionda. E mirò
un colpo fortissimo al culo con la palle, sbraitavo e mi contorcevo, ma la codina mi riempiva di botte per tenermi fermo l’altra mi salì sulla schiena. Soffocavo nelle mutandine pregne di odori femminili e la bionda mi colpiva con la palla. Era brava maledizione, una mira perfetta, mi centrava sempre il culo. Pum pum pum. Bastarda. Dolore, mi contorcevo e la tipa mi teneva. Giù. Altre palle. Smisero. Poi la bionda prese a rificcarmi la stecca nel culo. Entrava un poco. Era dolorosissimo. Straziante.
‘togli le mutandine…’ ordinò e mi tolsero quel dono femminile dalla gola. Lei però spinse la stecca penetrandomi e così gridai fortissimo era un dolore pazzesco.
‘Rimettile pure…sta soffrendo come una troia..’ disse e spinse ancora la stecca dentro il mio culo.
Un dolore enorme.
Poi anche coda prese a stuzzicarmi ils edere con la stecca. Intervallava colpi sul culo e stecca nell’ano. A ruota la bionda. Quella che mi teneva basso prese a graffiarmi la schiena.
Dolore
dolore cazzo dolore. Quelle pazze!!! bastarde!!! TROIEEEEEEEEEEEEEEEEE TROIEEEEEEEEEEEEEEEE
Come mi avessero sentito la bionda fece:
‘Sei la nostra troia stasera!!’
riprese a colpirmi con le palle del biliardo. Era maledettamente brava. Colpiva e l’altre giù botte e colpi di stecca. Ero sfinito. Distrutto. Il culo martoriato.
E quella che colpiva con le palle.
Maledetta!!

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