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Racconti Erotici Etero

SARA E LA SCOMMESSA SUL SESSO ORALE

By 4 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Sara era seduta sul letto e Luca era in piedi di fronte a lei, totalmente nudo. Con una mano impugnava la base del suo magnifico pisello mentre con la lingua giocava sulla cappella gonfia. ‘Dai prendilo in bocca bene’così’da brava’ahhhh che bello!! Sei diventata proprio una brava pompinara ..che goduria’!!’ disse Luca mentre Sara aveva deciso di spingersi in bocca quel cazzo che tanto adorava.
Mentre sentiva la cappella in gola Sara provava stati d’animo contrastanti. Era tanto eccitata, ma allo stesso tempo si sentiva sporca’ Erano passati 10 minuti da quando aveva iniziato quel lavoro di bocca e pensava scioccata a come era arrivata a quel punto; proprio lei, fidanzatissima, che si ritrovava a spompinare con gusto il suo ex amante.

L’aveva invitata lui quella sera. Quel suo amico Luca, che ancora le piaceva, l’aveva portata nella sua nuova casa di Milano per una cena. Si conoscevano da un paio d’anni e l’estate precedente avevano vissuto una storia breve ma intensa. Pochi mesi di passione pura, continuata anche nella vacanza estiva in Portogallo, ma terminata dopo le ferie, quando lei aveva iniziato il suo nuovo lavoro.
E proprio sul nuovo posto di lavoro Sara aveva conosciuto Andrea, il suo attuale fidanzato, un uomo di 43 anni, di 14 più vecchio di lei. L’aveva colpita col suo modo di parlare, con la sua cultura e intelligenza; il suo modo di fare, la sua gentilezza l’avevano fatta innamorare follemente e anche se fisicamente non era un gran bel tipo, decise di fidanzarsi con lui.
Aveva così deciso di interrompere la storia con Luca, una storia mai diventata seria, che era basata quasi esclusivamente sul sesso, e di andare a vivere a casa di Andrea.
Luca inizialmente la prese male, poi con il tempo si rasserenò con Sara; i due restarono in contatto, portando avanti una bella amicizia e diventando l’uno il confidente dell’altra.
Da un po’ di tempo avevano iniziato anche a confidarsi particolari intimi. In particolare Sara aveva confessato la sua insofferenza verso i no di Andrea di fronte alle sue richieste di leccarla un po’ tra le gambe, o al fatto che di contro lui pretendesse spesso dei lunghi pompini, cosa che aveva fatto sempre a malincuore con i precedenti ragazzi, vuoi perché non le era mai piaciuto, vuoi perché era davvero imbranata.
E proprio l’argomento sesso orale, durante quella cena a casa di Luca, fu la scintilla che fece scoppiare nuovamente l’attrazione tra i due.
‘Sai che da quando sto con Andrea son diventata bravissima a fare pompe?’ disse Sara sorridendo.
‘Ma smettila’che ricordo quanto fossi impacciata’!! E poi ti vergognavi perfino di farti vedere mentre lo prendevi in bocca. Era sempre una lotta chiederti di farmi un pompino e lo concedevi rarissimamente!!’. Rispose Luca.
‘ E’ vero ma con il tempo si cambia e magari si migliora. Credimi apprezzeresti anche tu quello che ho imparato. L’esercizio fa miracoli !!’ Disse maliziosamente Sara.
‘ Ah davvero? E chi te lo dice che apprezzerei? Sai quanto io sia esigente in termini di sesso orale e di come abbia bisogno dei miei tempi’.
Luca si riferiva al fatto che aveva una durata fuori dal comune e Sara lo sapeva benissimo. Aveva goduto tanto anche lei di questa caratteristica di Luca, che le permetteva di avere anche due o tre orgasmi durante il singolo amplesso, tanto era la resistenza di Luca.
Ricordava anche quanto fosse abbondante quando veniva. Ogni volta rimaneva stupita dalla quantità di sperma che quel pisello riusciva a produrre e di quanto fossero lunghi gli schizzi che ne uscivano da quel magnifico glande. L’aveva sempre eccitata tutto ciò anche se spesso voleva dire vedersi imbrattata ovunque: seno, collo, viso, capelli.
Dopo aver pensato a tutto questo, vuoi per sfida, vuoi per il vino precedentemente bevuto, vuoi per l’eccitazione che il ricordo le aveva portato, Sara aggiunse:’Non è tanto la tua durata che mi spaventa, ma la quantità di schizzi che mi vedrei arrivare in bocca. Scommetto comunque che non resisteresti più di dieci minuti tra le mie labbra e sotto i colpi della mia lingua’. Luca non poteva credere alle sue orecchie. La sua Sara che osava dire una cosa simile? Proprio quella stessa Sara che qualche mese fa le aveva chiesto di non vedersi più perché innamorata follemente di Andrea?
Luca decise di stare al gioco: ‘ Dieci? Solo dieci? Scommetto che ne resisto anche venti di minuti!!’
‘Esagerato!!! Perderesti la scommessa fidati’ disse Sara ridendo e guardandolo negli occhi.
Luca a quel punto azzardò:’Ok allora scommettiamo’ devo resistere venti minuti. Se resisto meno vinci tu. Ma cosa c’è in palio?’
‘Non saprei. Tu cosa proponi?’ anche Sara ormai non ragionava più. La situazione la eccitava troppo.
‘Facciamo così: se vinco io da domani non farai più pompini ad Andrea e li farai solo a me. Se vinci tu ti lecco tra le gambe per un’ora filata senza smettere a meno che non me lo chieda tu’.
Sara rimase un attimo in silenzio pensierosa. Quella che era nata come una battuta era ormai degenerata in una vera e propria proposta. Era il momento di tirarsi indietro definitivamente oppure continuare a vedere fino a dove quel gioco perverso l’avrebbe portata. Il solo pensiero che Luca avrebbe potuto ficcarle nuovamente la lingua tra le gambe la faceva bagnare. Quel ragazzo era nato per leccare patate. Con la lingua e il tocco di dita che si ritrovava le aveva già fatto provare orgasmi meravigliosi.
E poi c’era Andrea’Ne era innamorata ma il fatto che lui non le volesse mai dare piacere oralmente, ma che al contrario pretendesse ogni volta un pompino, lo considerava davvero un perverso egoismo. Si sarebbe meritato una lezione!
Davanti a lei c’era Luca ora, tanto bello e atletico. Sara lo stava osservando quando lo sguardo poi cadde sul suo pacco. Era già abbastanza gonfio. Era evidente che anche lui era eccitato da quei discorsi e da quella stessa situazione. E poi il ricordo di quel cazzo stupendo’.
‘Ok ci sto’ disse tutto in un fiato Sara rompendo quel silenzio che a Luca era sembrato infinito.’Ma abbiamo solo due ore circa prima che Andrea rientri dalla palestra e poi mi chiami non vedendomi a casa’.
‘Di solito duro molto, è vero, ma non credo di resistere due ore!’ – disse ridendo Luca -‘dai andiamo in camera mia’.
E prendendo Sara per mano lasciarono la cucina diretti nella stanza da letto…
Sara era come inebetita. Seguiva Luca che le teneva la mano guidandola nella sua camera e, totalmente in trance, pensava al risvolto che la serata stava ormai per avere.
Cosa le era passato per la testa? Era fidanzata!! Allo stesso tempo però era eccitatissima dalla situazione. Di lì a poco avrebbe rivisto Luca nudo, avrebbe di nuovo toccato quel magnifico uccello, assaggiato il suo sapore, toccato il suo seme.
‘Sarà dura che tu vinca’ disse Luca ridendo appena varcarono la porta.
‘Per ora di duro intravedo solo qualcosa sotto i tuoi pantaloni’ ribattè per le rime Sara.
Nel frattempo, entrata in stanza, Sara iniziò a guardarsi intorno. Le piaceva quello che vedeva: nella scelta dei mobili e dell’arredamento Luca aveva avuto buon gusto. E anche il letto non era per niente male: un bellissimo e ampio matrimoniale con una testata di color nero.
‘Vieni !!’ disse Luca sedendosi sul letto e invitandola a raggiungerlo.
Sara gli si avvicino restando in piedi davanti a lui che subito la prese per i fianchi iniziando ad accarezzarla da sopra la gonna.
Era estate e Sara indossava solo una leggera camicetta sopra una gonna lunga fino al ginocchio. Un abbigliamento tutto sommato casto, come casto era l’intimo che indossava: un paio di mutandine nere e un reggiseno dello stesso colore.
‘Baciami!!’ disse Luca tirandola a sé.
Sara prendendogli la testa tra le mani si chinò quel poco che bastava per baciarlo in bocca. Fu un bacio intenso, passionale, ma allo stesso tempo breve e frettoloso’dopo tutto erano lì per qualcosa d’altro’
Una volta staccatosi dal bacio Luca iniziò a spogliare Sara: dapprima le sfilò la gonna, poi le sbottonò la camicia e le disse ‘Togliti anche il reggiseno’non vorrei si sporcasse!’
Un sorriso si disegnò sul volto di Sara che disse ‘Scemo!’ e con un tocco veloce si levò il reggiseno poggiandolo sul letto di fianco a Luca.
Le tette di Sara non erano molto grandi ma erano ben fatte: una seconda abbondante con un bel capezzolo rosa già bello dritto per l’eccitazione del momento.
Luca prese a succhiargli i capezzoli. Intanto con le mani le palpava voglioso le natiche insinuandosi nel solco delle chiappe. Nel fare ciò le toccò le labbra della figa, già bagnate fradice.
‘Ehi ma al solo pensiero di succhiarmelo ti bagni così?’ ridacchiò Luca.’Su fammi alzare e vediamo se hai davvero così voglia ” quando Luca faceva così lo spaccone non lo sopportava, ma in quel momento a Sara non importava, aveva altro per la testa.
Si sedette sul letto mentre lui si tolse la maglietta e i pantaloni rimanendo solo con i boxer aderenti da cui si intravedeva bene la forma del pene.
Sara rimase un attimo a fissare l’asta celata solo da quell’ultimo strato di stoffa. Ne sentiva già il profumo e ne intravedeva già la punta.
‘ Questi toglimeli tu..’ disse Luca riferendosi ai boxer.
Sara non se lo fece ripetere due volte e con lo sguardo ancora fisso sul suo uccello prese i bordi dell’elastico e tirò pian piano verso il basso. Abbassando i boxer la punta del pisello di Luca rimase impigliata nell’elastico fino a quando, finalmente libero da ogni impedimento, quel cazzo meraviglioso svettò verso l’alto come una molla.
Era ancora più grande e bello di come se lo ricordava: lungo più di 20 cm, piuttosto largo con una cappella molto grossa e per metà ancora celata dal prepuzio. Sara fece scivolare le mutande di Luca fino a terra poi senza che lui le dicesse nulla impugnò l’asta alla base come ipnotizzata fissando le goccioline di liquido che per l’eccitazione erano uscite dal glande di quel cazzo fantastico.
‘ E’ ancora più bello di come lo immaginavo!’ disse mentre spingendo la mano verso il basso portò alla luce quella cappella gonfia per l’eccitazione.
Subito la sua mente corse ad Andrea e il paragone con il suo uccello fu inevitabile. Quello del suo fidanzato era un cazzo normalissimo, non piccolo ma nella norma. Luca invece aveva un pisello da film porno: grosso, lungo, con le vene dell’asta in risalto, due testicoli grandi come albicocche e una cappella gonfia e violacea in grado di attirare qualsiasi donna.
L’aveva assaggiato e scopato più volte ma ogni volta ne rimaneva attirata. Ora era lì, di fronte a lei, a meno di 5 cm dal suo viso.
Mentre pensava tutto ciò si accorse che la sua mano non si era mai fermata e aveva preso a masturbare Luca il quale, ancora lucido, disse ‘Ehi ehi golosona’aspetta un attimo’!! Abbiamo fatto una scommessa ricordi? Non vorrai già partire avvantaggiata!!’.
Nel dire questo ancora intrappolato dalla presa di Sara si allungò e prese il cellulare dal comodino ‘Devo puntare i venti minuti sul cronometro aspetta’ disse armeggiando con i tasti e posizionando poi il cellulare in modo che si potesse vedere il conto alla rovescia.
Sentendo quelle parole Sara fece mente locale: avevano fatto una scommessa e senza staccare gli occhi da quel cazzo infernale iniziò a pensare se ce l’avrebbe fatta a vincere oppure no. Dopo tutto era migliorata nel fare pompini, ma l’uccello di Andrea era di una categoria inferiore. E soprattutto il suo fidanzato non aveva resistenza!! Quell’egoista era capace di venire anche dopo soli due minuti di succhiate!!
A quel punto però non le importava più niente. Voleva solo ficcarsi in bocca quella mazza di carne. E poi cosa aveva da perdere? Se Luca avesse vinto la scommessa lei si sarebbe dovuta sacrificare e avrebbe dovuto dedicare la sua bocca solo a lui. Se avesse vinto lei, si sarebbe goduta finalmente una lingua tra le labbra della sua patata, come non le succedeva da tempo. Insomma ci avrebbe guadagnato in ogni caso.
Con l’asta in pugno e la cappella davanti a lei alzò gli occhi verso Luca dicendo:’Dammi tu il via pisellone!’. Luca sorrise e disse’Vai pure boccuccia mia’ Vediamo se il cornutello del tuo moroso ti ha insegnato bene..La pratica aiuta, ma deve esserci sempre uno che ti guidi per imparare bene!!’.
Sara iniziò a leccare l’asta di lato, mentre con una mano iniziava a masturbarlo e con l’altra ad accarezzargli le palle. Quel cazzo meraviglioso emanava un profumo di sesso e sperma che le faceva girar la testa. Lo avrebbe subito imboccato, ma prima voleva portarlo al massimo dell’eccitazione. Passò la lingua dal basso verso l’alto’su e giù lentamente. Imboccò una palla, poi l’altra sempre masturbandolo con la mano. Poi passò con la lingua sul frenulo facendo sobbalzare Luca per il piacere; iniziò a inumidire la cappella, ripulendola dalle goccioline di liquido che la imperlavano; leccava la punta come si lecca un calippo e ogni tanto alzava lo sguardo verso Luca che dall’alto, guardandola eccitato, si godeva quello spettacolo sublime.
Sara era seduta sul letto e Luca era in piedi di fronte a lei, totalmente nudo. Con una mano impugnava la base del suo magnifico pisello mentre con la lingua giocava sulla cappella gonfia. ‘Dai prendilo in bocca bene’così’da brava’ahhhh che bello!! Sei diventata proprio una brava pompinara ..che goduria’!!’ disse Luca mentre Sara aveva deciso di spingersi finalmente in bocca quel cazzo che tanto adorava.
Luca le aveva afferrato le testa spingendosela contro di sé e ficcandole in gola buona parte del suo cazzo. Dai sospiri che faceva era evidente come apprezzasse il trattamento che Sara gli stava riservando. ‘Non eri così brava una volta Sara! Lo succhi che è una favola! Ma non avrai vita facile con me’ disse Luca con voce roca a mo di sfida’
Sara per tutta risposta iniziò a prendere un buon ritmo: lo insalivava per bene scendendo e succhiava nel risalire. Con una mano lo masturbava mantenendo lo stesso ritmo della bocca e con l’altra gli carezzava i testicoli.
Andò avanti così per un tempo indefinito. Cinque, dieci, quindici minuti, non sapeva. Dalla posizione in cui era non poteva vedere agevolmente il cellulare di Luca.
A un tratto però lui spinse via Sara, la cui bocca si staccò dal suo cazzo, come fosse una ventosa. Lei, come se improvvisamente fosse stata privata di qualcosa che sentiva ormai suo, alzò sorpresa lo sguardo verso di lui che le disse con fare autoritario ‘Sono stanco! Voglio cambiare posizione. Fammi sedere e tu posizionati in ginocchio davanti a me’ Nel fare questo le passò un cuscino da mettersi sotto le ginocchia per stare più comoda. Nel frattempo Sara continuava a masturbare con una mano il cazzo di Luca mentre con gli occhi andò a cercare il cellulare che segnava il tempo rimanente: 9 minuti ‘Hai ancora tempo !!’ disse Luca ridacchiando ‘ scommetto che il cornutello a quest’ora sarebbe già venuto da un pezzo!! Vero?ahahah’.
‘Sì, sicuramente..lui non regge come te!’ disse Sara, che non aggiunse altro e tornò a imboccargli il cazzo.
Se voleva vincere doveva darci dentro. Tornò a pomparlo di buona lena, cercando di ficcarselo il più possibile in fondo alla gola. Luca apprezzava, i suoi sospiri iniziarono ad aumentare ed erano intervallati dai rumori di risucchio provocati da Sara e dalla sua bocca.
A un tratto però un cellulare squillò. Era quello di Sara che prima di essere spogliata da Luca lo aveva posato sul cuscino del letto. I due quasi sobbalzarono e Sara staccatasi da Luca con la bocca, ma continuando il su e giù con la mano destra, afferrò il cellulare con la sinistra.
Sul display lampeggiava ‘Amore”
‘E’ Andrea che mi chiama. Cavoli proprio adesso?’ disse Sara quasi con voce scocciata.
‘Ma non avevi detto che ci avrebbe messo due ore prima di chiamarti? Rispondi comunque, non vorrei si insospettisse ‘potrebbe pensare che la sua ragazza sia intenta a spompinare un altro cazzo” disse Luca ridacchiando. In realtà l’intento di Luca era quello di rallentare Sara, visto che ormai era al limite e non sapeva ancora per quanto avrebbe retto prima di venire.
Sara capì il trucco di Luca ma non potette non rispondere.
‘Ciao amore, dove sei?’ e detto questo inserì il viva voce, posando nuovamente il cellulare sul cuscino e facendo cenno con un dito a Luca di fare silenzio.
‘Sono in macchina, sto tornando dalla palestra. Oggi mi sono proprio sfogato’ho fatto ogni tipo di esercizio: addominali, bicipiti, pettorali, poi gambe, spalle, un’ora di corsa e poi un po’ di step’Ma’..Amore ci sei? Perché non mi rispondi? dove hai detto che abita Luca?’. Sara nel frattempo aveva ripreso a succhiare velocemente la cappella di Luca, aumentando il ritmo. Appena Andrea smise di parlare si staccò però da Luca e disse’in via Mazzini 24′.
‘Ah è abbastanza vicino. Se vuoi passo a prenderti, così ti risparmio la strada a piedi’ aggiunse Andrea.
‘Ok va bene ma sbrigati a venire che manca poco’. ‘ disse sorridente rivolgendosi evidentemente a Luca.
‘Fra poco Luca uscirà di casa e sarò costretta ad uscire anche io. C’è poco tempo insomma’.
Quel giochino eccitava da matti Sara che la faceva sentire tanto porca’Ma ancora di più eccitava Luca che ormai era al limite e stava per esplodere! Sara lo guardava con uno sguardo che non aveva mai avuto! Era eccitatissima! E mentre lo guardava continuava a segarlo con la mano sempre più veloce incurante del fatto che il suo Andrea era dall’altra parte del telefono mentre lei teneva in mano il cazzo di un altro.
‘Ma fra quanto esce Luca?’ disse Andrea .’Aspetta amore ‘Luca ora è di là in cucina’aspetta che viene così ti dico”.e dopo aver detto ciò Sara succhiò ancora velocemente la cappella di quel cazzo fantastico che ormai era all’apice del piacere. Dopo pochi secondi di succhiata Sara capì che stava per far schizzare finalmente quel palo di carne; con la coda dell’occhio guardò il cronometro che segnava un minuto e 20 secondi allo scadere.
Sorrise e rendendosi conto che ormai ce l’avrebbe fatta, guardò Luca dicendo ‘Amore’un minuto massimo e Luca arriva’è pronto ormai.. fai in fretta..aspettami giù!!’ E detto questo chiuse in fretta la conversazione con Andrea.
Due secondi dopo Luca emise un lungo rantolo di piacere e dalla cappella di quel grosso cazzo iniziarono a zampillare fiotti di sperma che finirono ovunque: un primo schizzo finì sul seno di Sara, il secondo le colpì la base del collo e una ciocca di capelli, poi un terzo potentissimo le finì sulla fronte e sul sopracciglio e un altro numero imprecisato di schizzi finirono sulle sue mani e sul ventre di Luca.
Sara aveva osservato la scena stupita: era preparata all’esito finale, ma le faceva sempre un certo effetto vedere un cazzo eruttare in quel modo. Era stupendo ‘ed era merito suo !!
Mentre l’ultima goccia usciva dalla cappella di Luca il cronometrò suonò. Sarà aveva vinto! Di poco ma ce l’aveva fatta!
‘Sei una gran porca Sara’!! sei cambiata non ti ricordavo così maiala e così brava a fare pompini!!’.
‘Ma Grazie !!’ disse Sara ironica mentre con dei fazzoletti di carta cercava di ripulirsi alla bene e meglio.’Comunque ho vinto’nel caso tu non l’abbia notato!’.
‘Devi ringraziare il tuo cornutello però’ aggiunse Luca’ se non avesse chiamato non mi sarei mai eccitato così !!’.
‘Si come no’ disse ridendo Sara ‘Ma comunque quanta ne avevi?? Non ti smentisci mai eh?!! Ahahah !!ora devo andare però’.
E detto questo si rivestì velocemente, non curandosi di un ultima goccia di sperma che le scendeva da una ciocca di capelli.
‘Quella la lasci per ricordo? ahahah’ disse Luca indicandole la prova del misfatto.
‘Scemo!! E’ che sei un idrante!! Mi hai schizzato ovunque !! guarda come mi hai conciata!! E sono pure eccitata come non mai!!Non credere però che mi scordi della scommessa’.mi sei debitore!’
‘No figurati e come potrei dimenticarmi?’ sorrise Luca.
‘Bene’tieni allenata quella linguaccia che ti ritrovi allora. Ti servirà a breve’
Prese la sua borsetta e il cellulare, si avviò verso la porta e uscì di casa, consapevole che di lì a qualche giorno una dolce ricompensa avrebbe ripagato ogni suo sforzo.

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