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Racconti Erotici Etero

Scent of a Woman – profumo di Donna

By 10 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Credo di aver avuto da sempre questa fantasia.. sesso selvaggio con ragazze sudate, i nostri corpi caldi che si avvinghiano e godono del contatto, dell’odore di sesso che porta alla massima eccitazione.. tutti i sensi sono coinvolti, l’udire i gemiti di lei, sentire al tatto il suo corpo caldo che muove, toccare le sue forme, i seni, ogni centimetro di pelle, guardarla nella sua nudità, il suo sapore, i suoi odori.. i nostri umori che si mischiano nell’amplesso.
Fantasia intime e personali che nelle prime esperienze non vennero fuori, un po’ per vergogna, un po’ per mancanza di occasione, non avevo ancora assaporato, come nei miei sogni, quell’odore che viene ovviamente mascherato da profumi e deodoranti, quel senso comune di freschezza e pulizia, la cui trasgressione era nei miei sogni più segreti, forse difficile da ammettere anche a me stesso, ancora più difficile confidare alla mia prima partner queste fantasie. Sicuramente mi avrebbe dato del pervertito.
Come per molte cose belle accade, quando non ci si pensa arrivano le occasioni, con chi non avresti mai pensato, nel mio caso, con chi non avrei pensato di provare attrazione..
Una ragazza nuova nella nostra compagnia.. forse il primo giorno avevo fatto qualche pensiero su di lei, ma poi, frequentandoci in compagnia, avevo deciso che non era proprio il mio tipo ideale.. avrei voluto una di quelle ragazze fighette, con la borsetta firmata e la corporatura esile. Lei era formosa, seni prorompenti, e abbastanza selvaggia, ballava come una pazza tutta la serata. E sudava.
Forse in quel periodo avevo ricacciato indietro nella mia mente quelle fantasie selvagge, quella ragazza piaceva a diversi della mia compagnia, e io avevo capito di piacere a lei, ma la vedevo solo come amica, anzi a volte la prendevamo anche un po’ in giro per quei balli scatenati che la facevano sudare, cercando sempre con lo sguardo in discoteca le altre più misurate fighettine.
E fu un po’ per gioco, un po’ per dispetto che iniziammo tuttavia a frequentarci.. anche se non mi prendeva troppo, mi sembrava di accontentarmi..
La prima volta che andammo insieme nel letto, però, la mia arcaica fantasia si fece strada.. Pensavo alle storie che faceva la ragazza che avevo prima a sfilarsi le mutandine quando giocavamo nel letto le prime volte, mentre era bastata una mia richiesta e se le era sfilate via subito.. e, sentendo il suo odore, mi venne subito in mente che era anche un altro, di odore, che volevo sentire.. e le alzai un braccio, e iniziai a baciarla lì.. per poi baciarla in bocca dicendole di sentire il suo sapore.. quell’odore che emanava a volte in discoteca dopo che aveva ballato come un’ossessa era ora nella nostra bocca, e non era più motivo di scherno e di finta indignazione, ma di selvaggia eccitazione.. Quando le avevo detto ‘senti, il tuo odore’, cercando la sua lingua con la mia, mi aveva chiamato animale, però non aveva scostato le labbra, non era schifata.. le piaceva sentire i suoi umori attraverso di me, come quando era sopra di me e mi cavalcava, a volte al ritmo della musica che mettevamo su nella soffitta teatro dei nostri giochi, e con il dito medio cercavo di penetrarla anche dietro.. diceva di non volere, però me lo lasciava fare, e dopo me lo prendeva in bocca questo dito che sondava il retro, come gustava le mie dita che a volte durante i preliminari facevo entrare in lei, prima una, poi due, una volta 5 dita che premevano, lei ansimante che muoveva la lingua come una pazza, cercando e trovando la mia..
Quando volevo il suo odore e cercavo di sollevarle un braccio mentre era sopra di me non voleva, forse voleva farmi un po’ soffrire, forse quella cosa strana che le facevo, come la definiva lei, un po’ la imbarazzava.. Ma quando le stavo sopra, nel letto, afferrava la spalliera con un braccio, vicina all’orgasmo, gemendo, e io assaporavo appieno il suo sudore, così pungente e selvaggiamente eccitante, afrodisiaco naturale che mi portava a esplodere dentro di lei, mentre con la lingua andavo dalla sua bocca alla sua ascella.. A volte era un po’ ispida e mi pizzicava la lingua, ma mi piaceva, e quelle calde notti estive, quando afferrava la spalliera e mi lasciava gustare i suoi umori, quando i nostri corpi umidi scivolavano nei movimenti dell’amplesso, ancora le ricordo e rivivo con la fantasia quei momenti.. Anche se in seguito ho avuto partner che più si avvicinavano al mio ideale, con cui ho realizzato ampiamente di nuovo questa e diverse altre pratiche, e anche ricambiato, mi eccito pensando a come lo facevo con lei.. A come la riconoscevo a odore, quando le stavo vicino, e a quanto mi eccitavo in quel modo.. E a quando baciava in bocca la sua amica che mi piaceva poi baciava me, quelle sue fantasie saffiche..
E pensare che la vedevo solo come un’amica

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