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Racconti Erotici Etero

Se ti piace fare qualcosa non dovresti farlo gratis

By 6 Ottobre 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Si sa, a 18 anni i soldi servono sempre a appena se ne hanno un po’ si spendono subito in uscite con gli amici e con qualche ragazza…
Per questo motivo un pomeriggio mentre mi ero preso una pausa dallo studio mi &egrave venuta un’idea che sul momento mi sembrava fantastica.
Non ci pensai su due volte e scrissi un annuncio che appesi nella bacheca del mio condominio, mi sono offerto per fare commissioni, lavoretti casalinghi e in giardino nel mio condominio. So che non &egrave un granché, ma sul momento ho pensato che anche se non avessi guadagnato chissà che cifre potevo almeno farci qualcosina, in più morivo dalla voglia di conoscere più nel personale gli inquilini del mio condominio, tutte persone normali eh, ma spesso mi mettevo a fantasticare cosa ognuno di loro facesse nella privacy del loro appartamento, soprattutto ero curioso di vedere cosa facevano molte delle signore che incontravo ogni tanto sulle scale… Eh si perché strano a dirsi ma il mio condominio &egrave principalmente abitato da gente dai 40 anni in su come coppie sposate senza figli o zitelle che non si &egrave mai preso nessuno.
Ad un occhio esterno il mio condominio potrebbe sembrare la morte di ogni desiderio sessuale, ma non per me che, nonostante faccia abbastanza spesso sesso con ragazze della mia età, in testa ho sempre questo chiodo fisso delle donne mature: adoro immaginare l’esperienza che possiedono e sono molto attratto dal loro corpo che sta via via sfiorendo, manco a dirlo la mia categoria preferita di porno &egrave “Mature”.
Per la prima settimana non succede nulla, quasi mi dimentico di aver affisso l’annuncio sulla bacheca, ma poi dopo un’altra settimana viene a suonare alla mia porta la mia vicina di casa Anna… Anna &egrave da sempre la mia vicina di casa, era qui da prima che io e la mia famiglia ci trasferissimo qui quand’ero molto piccolo, lei ora vive da sola da quakche anno da quando il figlio si &egrave trasferito in un’altra regione ed il marito l’ha abbandonata da molto tempo prima.
Anna non mi &egrave mai particolarmente piaciuta, sia fisicamente che caratterialmente. Non &egrave mai stata affatto simpatica, anzi, &egrave la classica vicina di casa acida che si lamenta per ogni piccolezza, una di quelle che se potessi prenderesti a male parole dalla mattina alla sera… Di aspetto fisico poi non era un granché: aveva dei capelli tagliati corti e biondi che non riuscivano a darle un po’ di fascino femminile, poche tette (una seconda scarsa) che iniziavano a caderle per l’età, e un culo non troppo brllo da guardare… Insomma, se l’avessi incotras per strada magari una botta gliel’avrei data, ma conoscend il suo carattere la voglia mi passava subito.
Quel giorno in cui venne a bussare alla porta però era stranamente di buon umore, la cosa mi sorprese un po’ dato che mi propose di farle quakche lavoro domestico mentre lei era a lavoro due giorni alla settimana e la paga che mi aveva offerto era anche più alta di auella che avrei chiesto, accettai senza esitare.
Il primo giorno di “lavoro” mi spiegò cosa dovevo sistemarle in casa, mi diede un mazzo di chiavi e corse al lavoro. Feci i miei compiti in meno di un’oretta, lei non sarebbe rientrata prima di sera e quindi pensai di curiosare un po’ per casa sua.
L’appartamento in cui viveva era piuttosto piccolo, un bilocale arredato in modo carino, così pieno di curiosità e anche un po’ di malizia mi diressi nella sua camera da letto.
Entrai e iniziai a frugare in qualche cassetto, nemmeno io sapevo cosa stessi cercando, ma la mia fantasia mi faceva pensare a cosa potesse nascondere una donna matura come lei, che vedevo sin da quando ero piccolo nel mio condominio.
Dopo qualche inutile cassetto pieno di vesti e vestiti arrivai al cassetto della biancheria intima, senza accorgermene mi ero un po’ eccitato e il bozzolo si poteva chiaramente vedere sui miei pantaloni, senza pensarci aprì quel cassetto e mi ritrovai stupido a vedere una serie di lingerie intima piuttosto provocante: reggiseni a balconcino di pizzo, tanga e mutandine alla brasiliana, calze a rete e varie paia di reggicalze che fecero aumentare ancora di più la mia erezione. Iniziai a pensare per chi potesse mettere questi completini la mia cara zitella vicina di casa, poi piano piano iniziai ad immaginarmela vestita in quel modo con un fare da troia e nei miei pensieri la trovai abbastanza sexy…
Dopo aver guardato, toccato e tastato un po’ di biancheria intima passai ad un altro cassetto, ma quello che mi trovai davanti mi sconvolse: non appena lo aprì mi ritrovai di fronte ad una collezione non indifferente di dildi e altri cazzi di gomma, dalle più svariate dimensioni e dai colori sgargianti. Hai capito la mia vicina! A casa sua aveva un piccolo sex shop personale… Ormai l’idea di come lei potesse usare tutti questi oggetti mi fece davvero eccitare, così non piena nonchalance mi spogliai e mi sdraiai sul suo letto matrimoniale con un paio di quelle mutandine di pizzo che avevo trovato.
Iniziai a smanettarmi pensando a lei mentre si infilava quei dildi in ogni suo buco, stranamente quei pensieri mi eccitarono così tanto che venni dopo poco tempo e usai il suo paio di mutandine come fosse un fazzoletto nel quale riversai tutto il mio sperma.
Il paio di mutante, tutto bagnato e odorante, lo buttai nella sua cesta dei panni sporchi come per farle un dispetto anche se mi intrigava la possibilità di essere scoperto.
Mi rivestì e sistemai al meglio la sua camera, uscì dal suo appartamento ripensando a quello che avevo scoperto e immaginandomi ancora la mia vicina anna con un punto di vista diverso da prima… Chissà… potrebbe accadere qualcosa in futuro…

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