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Racconti Erotici Etero

Secondo incontro con mark_rm

By 14 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Il nostro primo appuntamento era stato davvero all’altezza delle aspettative, così quando mi propose di vederci ancora non seppi rifiutare. Sentivo ancora in me il piacere di quella sera, i brividi di eccitazione che avevo provato facendo sesso con quel ragazzo praticamente sconosciuto, che mi faceva sentire proprio come desideravo.. Un’irresistibile puttanella. Avevo goduto ancora di più nel vederlo parlare al telefono con la fidanzata mentre non riusciva a staccarsi dal mio corpo, ed una soddisfazione immensa si era impadronita di me quando avevo capito che l’avevo fatto godere molto più di quanto sapesse fare lei. Non mi sbagliavo.. Infatti qualche giorno dopo mi aveva richiamata, chiedendomi di rivederci. Accettai con entusiasmo, cominciando ad eccitarmi al solo sentire la sua voce al telefono.. Mi chiese se ero libera per quella sera, ma preferii posticipare a quella successiva: avevo deciso di accoglierlo nel mio appartamento per essere io a condurre il gioco, questa volta, e sarei stata sola soltanto la sera seguente..

Passai tutto il giorno, e una buona metà di quello successivo ad organizzare tutto nei minimi particolari. Mi aveva dimostrato di saper essere un amante incredibile e volevo poter sfruttare al massimo questa sua dote. Aggiunsi altri due specchi a quelli già numerosi della mia camera, per permetterci di guardarci da qualsiasi posizione.. fasciai il mio letto spazioso con sensualissime lenzuola nere, e acquistai biancheria intima un po’ speciale.. Un minuscolo perizoma nero e trasparente, con reggicalze coordinato ed un reggiseno a balconcino che lasciava uscire parte dei capezzoli, e comprimeva il mio seno prosperoso.. Comprai anche un paio di scarpe nere, a punta, con il tacco altissimo ed un sottile cinturino attorno alla caviglia, ed un vestito corto e molto molto scollato, che lasciava scoperta la schiena fino a metà, e metteva in risalto il mio splendido decolleté..

L’ora dell’appuntamento si avvicinava. Come era mia abitudine, un paio d’ore prima feci un lungo bagno caldo e profumato, misi in piega i capelli, mi truccai e cominciai a prepararmi. Indossai il completo intimo, le calze e le scarpe, e mi guardai nello specchio. Mi eccitai all’istante.. Il mio corpo, stretto in quei capi provocanti, era davvero intrigante.. Lanciai uno sguardo, attraverso due specchi, al mio culetto ‘coperto’ solo da una sottilissima striscia nera che si infilava tra le natiche.. Provai l’impulso di palparlo.. Penetrarlo con un dito.. Volevo riservare tutto al dopo, ma ero così bagnata.. Così cominciai ad accarezzarmi spostando il perizoma da un lato e ammirando il mio sesso liscio e rosa.. I seni stentavano davvero ad essere contenuti dal reggiseno e continuavano a spuntare fuori, seguendo i miei movimenti..
Fui interrotta dal suono del campanello.. Era lui! Infilai in un gesto il vestito, mi passai ancora un velo di rossetto sulle labbra, e andai ad aprire.

Appena mi vide, capii che apprezzava il mio look un po’ os&egrave: percorse tutto il mio corpo con lo sguardo, soffermandosi diverse volte sul seno.. Lo feci accomodare compiaciuta, e gli offrii un bicchiere di vino. Poi mi sedetti vicino a lui sul divano, chiacchierando amabilmente di tutto ciò che mi passava per la testa. Il fresco del vino contrastava con il calore che mi procuravano la sua vicinanza e i ricordi della serata piccante che avevamo passato insieme. ad un certo punto accavallai la gamba, scoprendo il bordo delle calze. Vidi il suo sguardo spostarsi sulla mia coscia, e la mano infilarsi veloce sotto la gonna..
‘Lo sai perché sono venuto qui, vero?’
‘Credo di no..’ Civettai mentre mi baciava sul collo..
‘E invece io credo di si, visto come ti sei vestita..’
‘Non ti piace?’
‘Me l’hai fatto diventare di marmo appena ti ho vista.. Che fica che sei..’
‘Ah si? Fammi sentire..’
Spostai una mano sul suo pacco e strinsi da sopra i pantaloni quell’arnese durissimo che avevo sognato in tutte le ultime notti.. Lui fece scivolare la mano dietro di me e cominciò a toccarmi il sedere..
‘Mi &egrave mancato il tuo bel culo, sai.. Fammelo vedere..’
Mi alzai in piedi, alzando il vestito e sporgendomi indietro verso di lui, che con entrambe le mani cominciò a palparlo..
‘Si.. si.. Toccami così..’
‘Portami in camera tua, bella maialina..’
Lo presi per mano e lo guidai nella stanza che avevo preparato..

(continua)

angelasegreto84@yahoo.com Lo feci sdraiare sul letto e salii a cavalcioni sul suo fisico asciutto.. Cominciai a baciarlo esplorando con la lingua tutta la sua bocca e le labbra, fissandolo dritto negli occhi. Poi aprii un cassetto, dal quale estrassi un paio di manette, e gli chiesi se aveva voglia di giocare. Acconsentì ridacchiando, così feci scattare la chiusura attorno ai suoi polsi e lo bloccai al letto. Lo baciai un’ultima volta, poi cominciai a spogliarlo dalla vita in giù. Scoprii le sue gambe toniche, ma soprattutto l’arnese già durissimo, che svettava verso l’alto. Faticai a trattenermi, ma non lo toccai. Scesi dal letto e cominciai a spogliarmi lentamente.. Tolsi il vestito ancheggiando a ritmo della musica che dal suo arrivo si diffondeva per la casa: gli voltai le spalle per mostrargli meglio quel culetto che tanto lo faceva impazzire, ancora più sexy incorniciato da perizoma e reggicalze.. Continuai a muovermi e a toccarmi, mentre sfilavo anche le mutandine, liberando il mio sesso già gonfio e bagnato, eccitato dalle mie carezze e dalla vista del mio corpo nudo negli specchi, ma soprattutto, da quel grosso arnese che si muoveva tra le gambe del mio ospite. Continuai a ballare con indosso solo le calze, il reggiseno, e le scarpe..
‘Vieni qui, non resisto più.. Dai puttana, lo so che ne hai voglia anche tu..’
‘Dici?.. Per ora ho ancora voglia di farti soffrire..’
‘Che culo che hai.. Non vedo l’ora di sfondartelo di nuovo..’

Risi avvicinandomi a lui.. Ma mi fermai all’estremità di un letto, cominciando a masturbare la mia patatina con le dita.. Poi mi avvicinai, infilandogliele in bocca.
‘Ti piace?’
‘Si.. Che buon gusto di figa.. Fammela leccare..’
‘Per questa volta ti accontenterò..’
Mi inginocchiai in corrispondenza del suo viso, e appena la sua lingua toccò il mio clitoride, cominciai a godere pazzamente. Mi leccava come se volesse mangiarmi, mordeva le labbra, succhiava, spingeva forte la lingua dentro.. Venni subito, inondando il suo viso di umori e gridando..
‘Mmh.. Meriti una ricompensa..’
Mi spostai indietro e cominciai a leccare la sua asta dura.. Percorrevo con le labbra tutta la lunghezza, riempiendola di saliva con la lingua.. Mi fermavo spesso sulle palle, succhiandole e leccandole, perché sentivo che gli piaceva, per poi tornare sulla punta e succhiarla, come se fosse stata una caramella..
‘Brava.. Che brava pompinara.. Chissà quanti ne hai succhiati..’
‘Tanti, ma il tuo &egrave uno dei più grossi.. Mmh..’
Lo presi tutto in bocca, strappandogli un gemito, e poi cominciai a pompare per bene, cercando di ingoiarlo tutto..
‘Si.. Si.. Vengo..!’
‘No!’
Smisi sedutastante di succhiare..
‘Devi farmi godere ancora..’

Mi misi a cavalcioni su di lui e lo baciai sulla bocca..
‘Sei una gran troia, lo sai? Una bella puttana che merita solo di essere sbattuta in tutti i modi..’
‘Oh si, scopami.. Non aspetto altro..’
Mi infilai il suo cazzone tra le gambe, e cominciai a muovermi, piano.. Mi guardai attorno, vedendo la nostra immagine riflessa negli specchi.. Sembrava di essere in una stanza piena di persone intente a fare sesso.. Le mie tette erano completamente uscite dal reggiseno, e avevano i capezzoli durissimi e dritti. Mi sporsi in avanti mentre continuava a penetrarmi e gliele misi in bocca.. Leccò i capezzoli, li morsicò facendomi godere ancora di più. Tornai su a sedere, e cominciai a muovermi più veloce. Dallo specchio sembravo una forsennata, una cavallerizza nuda a cavallo. Anzi, meglio che nuda: con indosso solo poca stoffa che mi dava l’immagine di una porca. Mi toccai il seno, per sembrarlo ancora di più. Quanto godevo.. Avrei tanto voluto che qualcuno potesse riprendermi.. O farmi qualche foto.
‘Si.. Si.. Che zoccola che sei.. Poi vedi cosa ti faccio..’
‘Intanto sbattimi, fammi venire..’
Marco da sotto aumentò il ritmo dei colpi. Venni urlando, con l’immagine delle mie cosce aperte e i seni stretti fra le mani. Vidi che stava per venire anche lui, così lo tirai fuori dalla mia fichetta e indirizzai i sui schizzi sulla mia pancia..
‘Si.. Si.. Adesso slegami, troia..’
‘Forse..’

(continua)

angelasegreto84@yahoo.com
Cercai nel cassetto la chiave delle manette e gli liberai i polsi.. Subito alzò il busto in avanti e afferrò i miei seni.. Strinse forte i capezzoli, facendomi male, ma eccitandomi tantissimo..
‘Adesso tocca a te, porcona..’ Mi fece sdraiare e bloccò i miei polsi al letto, ma non come avevo fatto prima con lui. Mi aveva legata a pancia sotto. Mi guardò compiaciuto e cominciò di nuovo a palparmi i seni, da dietro, soffermandosi sui capezzoli ormai durissimi.. ‘Sei pronta?’
‘Si.. Fammi tutto quello che vuoi..’ Mi tirai in ginocchio a fatica, allargando le cosce e mostrandogli il mio sesso. Lui spostò le mani sul mio sedere, e strizzò per bene le natiche, separandole e scoprendo il mio buchino. Grazie agli specchi, lo vidi fissarmi eccitatissimo: dovevo essere oscenamente aperta, con la michetta ormai dilatata e l’ano in vista, che lui teneva ben divaricato. Si avvicinò col viso e cominciò a picchiettarlo con la punta della lingua.. Tanti brividi mi percossero la schiena: la pelle, molto sensibile in quel punto, godeva di quel contatto così morbido e allo stesso tempo così intenso.. Non potei reprimere i gemiti..

‘Si.. si.. Continua..’ La sua lingua si spostò anche più giù, tra le labbra rosse e gonfie della mia micetta, per poi tornare su.. Passava da un buco all’altro, riempiendoli di saliva e di piacere.. Intanto, con una mano, cominciò a stuzzicarmi il clitoride, dritto e duro..
‘Ah..! Si.. Si.. Godo..! Sto per venire.. Vengo.. Vengo!’ L’orgasmo mi scosse e fu intensissimo: da quella posizione non potevo muovermi, e quell’immobilità raddoppiò le sensazioni.. Calmati i tremori, Marco mi prese i seni nelle mani e si avvicinò al mio orecchio.. ‘Ora sei bagnata abbastanza bella troia.. Mi farai godere come voglio..’
‘Cosa mi vuoi fare..?’
‘Zitta, e vedrai.. Scommetto che piacerà anche a te..’

Mi prese per i fianchi e mi penetrò con un colpo ben assestato. Poi cominciò a pompare nella mia fica grondante di umori.. Ricominciai a godere, mentre mi stuzzicava i capezzoli e sbatteva le palle sul mio sedere. Intanto seguivo la scena nello specchio.. Mi sembrava di guardare un film porno dei più spinti.. Io legata al letto, con indosso solo calze, scarpe, e il reggiseno da cui straripavano i miei seni.. Lui nudo, dietro di me, che mi scopava con forza e violenza.. venni ancora, urlando, mentre lui gemeva alle mie spalle..
‘Oh si.. Si.. Godi troiona.. Brava.. Mmh.. Si si, prendilo tutto.. Ti piace il cazzo, eh?’
‘Si.. Oh si, mi piace da morire.. Si.. si.. sbattimi ancora.. Si!!’
‘Che gran puttana.. Oh.. Ti meriteresti di essere chiavata dal mattino alla sera..’
Infilò tre dita nel mio buchino e continuò a scoparmi così.. Impazzivo di piacere, e non capivo più nulla, quando ad un tratto, di colpo uscì e cominciò a frugare nei miei cassetti..

‘Ehi, che cavolo fai?’
‘Cerco una cosa..’
‘Piantala, cosa vuoi?’
‘Zitta, troia.. E’ una cosa per te..’
Prese soddisfatto un foulard e me lo passò sugli occhi, legandolo dietro la nuca.. Mi aveva bendato, e non vedevo più nulla. Poi lo sentii uscire dalla stanza.. Decisi di non chiedere spiegazioni.. Ero curiosa, eccitata, e mi piaceva l’idea di godere così, senza sapere cosa aspettarmi.. Tornò dopo qualche minuto..
‘E così usi il gel..’
‘Non &egrave mio, &egrave della mia coinquilina..’
‘Mmh.. allora domani dille che l’hai preso in prestito..’
Avvicinò un oggetto al mio sesso, facendolo scorrere tra le labbra.. Era proprio il tubetto del gel di Chiara, la mia coinquilina.. Cilindrico, tozzo, morbido.. Poteva sembrare..
Lo spinse dentro piano, muovendolo su e giù.. Poi lo tolse..
‘Ti piace?’
‘Mmh.. si, ma preferisco il tuo cazzo..’
‘Mi spiace, quello ora sarà impegnato da un’altra parte..’

Mi prese di nuovo per i fianchi, e questa volta puntò la sua cappellona lucida sul mio buchino.. Spinse forte e lo penetrò.. Cominciò a muoversi piano, e con una mano infilò di nuovo il tubetto nella mia fica sfondata..
‘Ah! Si.. Si.. Godo.. Godo!’
Mi sembrava di impazzire.. Ero tutta piena, dilatata, sentivo brividi ovunque.. Non vedevo nulla, ed ero preda solo di quelle sensazioni fantastiche..
Lui continuava a muoversi nel mio buchino, spingendo contemporaneamente l’oggetto..
‘Non puoi vederti, ma sembri proprio una gran vacca.. mmh.. Non credo resisterò molto a vederti così..’
‘No, trattieniti, scopami ancora..! Si.. E’ bellissimo..!’
Quasi piangevo dal godimento.. Gemevo, lo imploravo, non ne potevo più.. Venni non so quante volte..

Continuò a scoparmi per un po’, ansimando dietro di me, poi lo sentii aumentare il ritmo e uscire poco dopo.. Si spostò davanti a me e mi tolse la benda.. Aveva il cazzo durissimo e lucido e se lo stava segando con la mano..
‘Sai cosa sembri così legata a quattro zampe? Una cagnetta.. Una cagnetta in calore..’
‘Fammelo succhiare..’
‘Oh.. la cagnetta ha fame.. Tieni, riempiti la bocca..’
Appoggiò il suo cazzo alla mia lingua, e subito lo ingoiai.. Sentii però che stava per venire e lo lasciai uscire subito.. I suoi schizzi raggiunsero le mie labbra, gli occhi, colarono sul collo.. Leccai fin dove potevo e sentii il gusto dolciastro del suo sperma.. Lo sentivo ancora colare giù per il mio viso quando mi guardai nello specchio. Non vi descrivo la scena.. Ma quando ci penso mi bagno ancora tutta..

angelasegreto84@yahoo.com

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