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Racconti Erotici Etero

Segui il cuore

By 23 Dicembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Il sentiero scosceso che portava alla baita scelta per ritrovare il tempo perduto era veramente difficile da fare di notte: lei lo aspettava da alcune ore e lui correva veloce incontro al suo desiderio di una vita.
Finalmente lei aveva deciso d’incontrarlo, gli argini avevano ceduto e il fiume in piena aveva sommerso tutti i dubbi del cuore.
Mentre lui percorreva gli ultimi metri del viottolo infangato, tornò con la mente alla serata che tempo addietro aveva scatenato il tutto.

Un anno prima

Era stato invitato dai suoi migliori amici a una serata di beneficenza a favore dell’Unicef, una sera noiosa, piena dei soliti snob

– Fortuna che ci sono Paolo e Luisa – aveva pensato mentre varcava il sontuoso salone del Grand Hotel di Rimini dove, una volta l’anno, si consumava quel rito dell’immagine, dove tutti dovevano fare la loro parte per mettere a posto la propria coscienza e, ogni anno, rimaneva sconsolato nel vedere come quell’hotel pieno di storia stesse decadendo per l’incuria di chi doveva curare.

Con quel pensiero sedette vicino al piano e cominciò a sfogliare il grande libro di Fellini; guardando le foto, e stando al centro di quella sala, sembrava di vivere in un tempo passato.
– Una volta che ti trovassi con i piedi per terra, sei sempre nel mondo delle nuvole, sempre in cerca di donne? –
La voce di Luisa l’aveva riportato nel suo mondo.
Era un uomo fortunato e ne era cosciente, la dea bendata era stata generosa nei suoi confronti, e la ricchezza ne faceva un uomo importante, potente.
Incontrò gli occhi di Luisa e si perse come sempre nei ricordi: era stato il suo primo desiderio, i suoi primi turbamenti giovanili, i suoi primi godimenti a occhi chiusi pensandola, il suo amore mai espresso.

Ma aveva dedicato la sua gioventù a fare carriera e soldi e lei, nel frattempo, si era sposata con il suo migliore amico.
Niente di strano, allora, ma col tempo si era accorto che era tutto strano!
Lui poteva avere tutto ciò che voleva, tranne lei; si era rassegnato a quell’idea: l’amicizia era troppo importante.

Poi, lei parlò:
– Lo sai che quello stronzo del tuo amico si &egrave fatto l’amante?-
La guardò basito, incredulo per quella frase:
– Stai scherzando vero?-
– Ho la faccia di una che scherza?-
– No ‘ –
La conosceva troppo bene, aveva il viso adirato, gli occhi chiusi: in quel momento era bellissima, ma non stava scherzando.
– Questa gliela faccio pagare ‘ –
Lui guardava il viso teso di Luisa, vide il suo tremore salire, si guardò attorno e sottovoce sussurrò:
– Dai, vedrai che si sistemerà tutto ‘ –
– Ma tu da che parte stai? &egrave vero che &egrave un tuo amico, ma l’hai conosciuto tramite me e credevo provassi ancora qualcosa nei miei confronti! –
Quella frase l’aveva gelato, credeva di essere riuscito a celare i suoi sentimenti in tutti quegli anni passati, ma evidentemente era un libro aperto per lei.
– Calmati’sono sempre stato con te, lo sai: &egrave che non mi aspettavo una cosa del genere ‘

Poi, disse quello che non avrebbe dovuto:
– Come ha fatto ad andare con un’altra quando ha una come te ‘ –
Lo disse con occhi da innamorato, e a lei non sfuggì, lo prese per mano e, senza dire altro, lo portò in una stanza attigua:
– Non sei cambiato, non cambierai mai ‘ – e lo baciò.
Assaggiare le sue labbra, assaporarne la pelle, sentire il profumo unito al contatto della sua lingua, lo fecero tornare il ragazzo perso; si strinse a lei cercando il suo desiderio sopito e in quel bacio trasmise tutta la sua passione.
Fu un bacio infinito, parole silenziose trasmesse dalle lingue, frasi agognate, mai sentite, ma da sempre cercate.
La dolcezza di quel bacio era infinita, leggero ma pieno di significati, in quella stanza dove i cuori parlarono.
Restò in paradiso per diversi secondi, sentì gli anni scorrergli addosso, provò la paura d’aprire gli occhi, di svegliarsi dal sogno: Il distacco da quell’unione perfetta di labbra fu più doloroso di un pugno nello stomaco, sentì dolore all’altezza del cuore vedendola fuggire via e rimase senza fiato a riflettere sull’accaduto.

Un anno era passato da quel bacio, un anno esatto, un anno di speranze e di continui chiarimenti rimandati nel tempo ‘
Ieri, la decisione d’incontrarsi in quel bosco.

Steso per terra, con il sangue che scivolava dalla tempia sbattuta, sulla pietra arrossata a causa di quella stupida scivolata sul terriccio, a cinque metri dal paradiso, dalla donna che da sempre voleva a fianco, cercò si ricordare il sapore di quel bacio mentre gli occhi si chiudevano piano’

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