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Racconti Erotici Etero

…sei strana…

By 28 Gennaio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

‘sei strana’lo sussurri mentre mi sciolgo dal tuo abbraccio, ripeto queste parole ‘una litania tantrica’occhi negli occhi sguardi complici’
Quando &egrave iniziato tutto questo? Come hanno fatto le nostre anime a stare lontane fino ad ora, mentre i corpi si incontravano nel mondo dell’amicizia…
Amica, complice, amante’strana’senza assilli ti chiedo di vivere questa passione che ci rode, che ci fa incontrare rischiando di perdere la realtà che ci circonda.
Lo sai cosa rischio, il corpo &egrave forte ma la mente può crollare , il mio essere frantumarsi in mille personalità’ora stai abbracciando un sogno ‘una donna che anche se per poco sa essere l’artefice di ogni fantasia, adorandoti come un dio’
Non dici altro’la mia bocca sulla tua a bloccarti le parole ‘lentamente la lingua a sfiorarti le labbra, un bacio dolce che si fa sempre più intimo, pressante e forte. Respiriamo insieme, le nostre vite si fondono e non esiste più nessuno’senza allontanarci come nel desiderio di essere un unico corpo i nostri sessi si cercano;
ho bisogno di essere tua, la voglia feroce’ non un desiderio d’amore’
voglio sentirmi un animale sottomessa dal sua padrone ‘
in ginocchio comincio a leccarti, movimenti circolari sulla punta del piacere’le labbra sono un guanto e si muovono come a volerti divorare’
piccoli morsi ti rubano dei fremiti, le mani prendono il posto della bocca mentre questa imprigiona una ad una i tuoi regali gioielli’ la calda guancia &egrave un guanciale su qui le lascio riposare mentre veloce la lingua lambisce e stuzzica quel territorio così vicino alla terra proibita’ all’abisso impenetrabile ‘
Sono in preda ad un eccitazione meravigliosa, non mi vergogno di gocciolare il prezioso nettare del mio fiore, non voglio più aspettare’
a quattro zampe mi offro alla tua vista i movimenti del corpo ti supplicano di dargli tutto te stesso, ma &egrave il mio sguardo che ti fa scattare come un ordine preciso.
Allunghi una mano sul mio sesso e raccogli tra le dita la pura prova del piacere, non resisto mentre le lecchi una ad una , ti supplico di prendermi’pretendo la forza ‘
Sento le vibrazioni del tuo corpo appoggiarsi al mio e come un amore primitivo mi affondi afferrandomi per i fianchi, ti aggrappi come ai bordi di una zattera nella tempesta’ancora, sempre di più , più forte, violenta e colpisci le mie carni con colpi che dalle pelle arrivano a farmi godere la mente ‘non siamo più noi in questo amplesso che ci ha spogliato dalle nostre vergogne, con parole da strada hai risvegliato la donna che sono e che rinasce attraverso le tue mani’
Ci stiamo consumando fino a che non arriva l’onda che ci fa crollare, fusi in un piacere che solo vissuto contemporaneamente poteva essere così travolgente’
Non voglio parole, promesse o sogni come non le voglio mai te ne darò, siamo strumenti e l’armonia che nasce tra noi &egrave unica e irrepetibile, per sempre legati dalla clandestinità continuiamo a vivere e morire in noi stessi’

rosfuoco@hotmail.com

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