Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Sesso in alta quota

By 16 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Sesso in alta quota

Ciao a tutti: sono Pamela, ho 27 anni, mora.
Capelli neri, tinti,(il mio colore naturale &egrave marrone)alta 1,68.
Ritengo di avere un bel fisico e tutte le cose al loro posto.
Il mio seno, &egrave una terza scarsa, ma le mie gambe affusolate e il mio sedere sodo, fanno girare molti ragazzi.
Lavoro in una azienda del nord Italia: faccio la segretaria direzionale e, voglio raccontarvi una avventura classica che capita tra dirigenti e segretarie; con l’unica differenza che io per la prima volta, sono stata scopata in alta quota e devo dire, che &egrave stato molto stimolante .
Un giorno di qualche settimana fa, il mio direttore, un uomo sui 45 anni, di bella presenza , mi dice che deve andare all’estero per lavoro e vuole che vada anch’ io.
Niente di strano: so che esce spesso.
Mi dice di farmi bella perché dovremo andare a un incontro di lavoro importante, che anche l’estetica conta.
Mi informa che passerà a prendermi a casa una macchina dirigenziale, che mi porterà all’aeroporto nella zona dei jet privati, dove, ci attende un bimotore 4 posti.
Io sono già impaurita, non amo volare, ma capisco che devo farmi forza e allora vado a casa e mi preparo.
Metto un tajeur veramente carino, blu classico, con sopra una camicia bianca: scarpe decolt&egrave in tinta e calze grigie classiche, con una riga nera dietro che mi fa un poco civettuola.
Reggiseno e tanga bianchi, completano il mio abbigliamento.
La macchina arriva puntuale e mi porta all’aereo.
Con mio grande stupore, quando salgo le scale dell’aereo, non trovo nessuno a bordo sui sedili dei clienti.
Vado presso il pilota e con incredulità, vedo il mio capo che mi saluta e mi dice che guiderà lui, che ama volare e che si rilassa.
Io dentro di me perso, “si rilasserà lui” per che io ho una paura bestiale.
Faccio buon viso a cattivo gioco: lancio un sorriso suadente e faccio per mettermi a sedere nei posti ospiti; al che lui mi dice;
– Dove vai Pamela…mettiti nel posto accanto a me: vedrai che spettacolo e che viaggio ti farò fare oggi…
Mi guarda negli occhi…io noto un lampo di malizia in quella frase, ma si sa, i capi a volte danno battute.
Mi siedo e lui fa rollare l’aereo, poi, gli arriva il via libera e lo fa decollare.
Il cuore mi batte all’impazzata.
Sono terrorizzata e nello stesso tempo entusiasta di quella nuova esperienza.
Siamo in volo da dieci minuti e si parla del più e del meno, lui comincia a fare apprezzamenti sul mio vestito e scherza stranamente su cosa posso portare sotto.
Io cerco di non appesantire il discorso e nello stesso tempo cerco di non contrariarlo.
Lui comincia a dirmi che &egrave un pezzo che mi nota, che sono una bellissima ragazza e che ha delle ambizioni su di me…insomma mi fa una sviolinata con i fiocchi, mi dice che se voglio posso fare carriera in fretta.
Io lo guardo e faccio le mie valutazioni: attualmente sono libera, lui &egrave un bell’uomo, ma &egrave sposato e di fare la classica scopata col direttore mi deprime.
Sono lì che faccio i miei ragionamenti quando vedo che lui lascia il volante e mi dice;
– adesso mi raccomando di non lasciare la cloche, stai guidando tu…
Io lancio un grido di terrore e concentrandomi sulla vista davanti a me, gli urlo di rimettersi a sedere, lui invece si mette dietro le mie spalle e comincia a baciarmi il collo, poi, con le mani mi accarezza i capelli e veloce scende sui miei seni.
Io non parlo più…
Sono pietrificata dalla paura, gli chiedo ancora una volta di mettersi a sedere, di riprendere il controllo del velivolo.
Lui incurante della mia paura mi passa davanti e inginocchiandosi tra le mie gambe mi dice;
– Alza leggermente il sedere…prima facciamo e prima torno al mio posto.
Vorrei dirgli che &egrave un bastardo, strozzo, figlio di puttana…ma in quel momento, penso solo a non cadere con l’aereo: tutto il resto mi sembra secondario.
Così, mentre sento una goccia di sudore imperlarmi la fronte, alzo leggermente il sedere, quanto basta a lui per abbassarmi le calze e gli slip nello stesso tempo.
Mi leva una scarpa e mi sfila da un ginocchio il tutto, lasciandomi indifesa.
Mi divarica le gambe e con la testa si insinua sotto la mia gonna e dice;
– Stai concentrata sulla guida, dipende tutto da te…
Poi, sento la sua lingua che mi penetra e comincia a succhiarmi tutta.
Sono terrorizzata e asciutta, ma lui in poco tempo mi lecca talmente bene, che sento la mia fica bagnarsi e il mio corpo rilassarsi.
Gli dico di smettere, ma adesso lo dico con poca convinzione, mi piace troppo farmi leccare con la lingua e quel bastardo ci sa fare alla grande.
Dopo cinque minuti di quella scopata orale, gli dico che non ne posso più…che sto per venire, allora lui aumenta il ritmo assalendo il mio clitoride duro e mi fa venire nella sua calda bocca…
Io per la prima volta, vengo senza chiudere gli occhi, talmente sono impaurita: poi, lo vedo uscire e slacciarmi la camicia.
Le mie mani sono tutt’ uno con il cloche, mi alza il reggiseno e comincia a baciarmi e a leccarmi i seni, li stringe, ne fa quello che vuole, po, vedo che si siede e mi dice;
– Adesso vieni qui e ricambia…prima mi fai venire e prima ricomincio a guidare normale.
Prende la cloche e aspetta .
Io pur di vederlo guidare, sono disposta a tutto.
Mi alzo veloce, mezza nuda, fradicia tra le gambe e mi avvio da lui.
Gli slaccio i calzoni, lo faccio alzare e gli tolgo tutto.
Un cazzo duro e teso si erge verso me: vedo che il capo non &egrave dotato solo di testa.
La sua verga &egrave all’altezza dei piu rigogliosi che ho provato.
Mi abbasso e metto le mie labbra vicino alla sua cappella rosea e gli dico;
– Mi raccomando, non chiuda gli occhi…
– Farò tutto quello che vuole, ma non lasci la cloche.
Lui mi lancia un sorriso demoniaco e mettendomi una mano sulla testa, mi mette il suo sesso in bocca.
Io comincio a leccarlo, a stringerlo… cerco di farlo in un modo superbo, per fare si che venga in fretta.
Le mie mani gli accarezzano le palle e con la bocca lo tengo strettissimo, andando su &egrave giù velocemente.
Sento le sue vene pulsarmi sulle labbra, da quanto lo stringo: sento i suoi gemiti di piacere e spero che non chiuda gli occhi.
Lui mi dice, che sto andando troppo veloce, che devo rallentare e, io come una geisha lo accontento.
Il pompino dura, circa cinque minuti.
Dopo di che, un fiotto caldo mi riempie la bocca e io ascoltando i suoi desideri, ingoio tutto il suo sperma.
Lui mi dice di tenerlo tra le labbra, che presto si indurirà di nuovo.
La mia speranza crolla con quella frase e, quando dopo un paio di minuti che lo succhio, lo sento di nuovo indurirsi, capisco che dovrò darmi ancora da fare per accontentarlo.
Lui si alza e mi mette di nuovo le mani sulla cloche, ma questa volta facendomi stare in piedi.
Si mette dietro di me e comincia a alzarmi la gonna e dice;
– Mi raccomando attenta alla guida e guarda che bel panorama hai davanti, come io adesso…
Dalle sue parole capisco che la gonna &egrave tutta su e, che mi sta guardando le natiche.
So di avere un bel sedere, ma non l’ ho mai dato a nessuno e spero di continuare a farlo.
Gli dico che non voglio essere sodomizzata e lui per tutta risposta mi dice;
– Non ci avevo pensato minimamente, ma adesso che melo fai notare,hai un gran culo…
Dicendo quelle parole, mi mette una mano tra le cosce, comincia a giocare con le mie grandi labbra e sento che mi allarga le gambe per bene .
Mi trovo con le mani sulla cloche e il corpo spinto indietro, le gambe aperte e aspetto sperando che non mi faccia niente di quello che penso…
Sento la sua mano levarsi e subito sento il calore inconfondibile di un cazzo che mi penetra nella fica.
Il suo corpo si avvinghia al mio, le sue mani mi prendono i seni, io guardo i vetri davanti, mi sento percuotere dalle stoccate che lui mi da, facendomi gemere per la penetrazione decisa.
Presto la mia fica si adatta ai suoi ritmi e i miei gemiti diventano di piacere.
Quella situazione &egrave veramente incredibile, il mio capo mi sta scopando a suo piacimento e io sto per godere di nuovo.
Guardo davanti a me per paura di precipitare, lui continua a scuotermi come un fuscello al vento.
Sento le sue palle toccarmi, poi, sento la mia voce urlare e godo come un ossessa.
Mi riprendo veloce: apro subito gli occhi, mi accorgo che le sue mani sono sulle mie, sento il suo alito vicino al viso e per la prima volta giro il viso per baciarlo.
Un bacio caldo che mi stordisce come il suo fantastico cazzo che continua a scoparmi…
Adesso non ho più paura. ho capito che lui ha sempre avuto la situazione sotto controllo, così, quando mi prende la mano e mi dice;
– Vieni con me di la che si sta più comodi…
Io lo seguo trascinando i miei vestiti sgualciti.
Vedo che mette il pilota automatico e mi porta sul sedile ospiti, si mette a sedere e col sesso bello duro, adesso rossastro per la pressione del sangue, mi mette sopra di lui, mi allarga bene le gambe, poi, mi lascia andare a peso morto sul suo desiderio.
La mia fica risucchia il suo cazzo, come la mia bocca prima, l’ avvolge e lo scalda.
I miei muscoli vaginali si stringono per fargli sentire pressione sulle vene, lo sento gemere a ogni entrata che faccio, le sue mani sono sui miei fianchi, ma sono inermi; faccio tutto io.
Mi piace quello che sto facendo e come lo sto facendo.
Sapere che sono a diecimila metri d’ altezza mi eccita enormemente.
Un altro orgasmo mi scuote e i miei brividi vengono trasmessi al mio lui, che esausto mi viene dentro urlando il suo piacere.
Sento lo sperma riempirmi l’utero e quella sensazione prolunga il mio piacere.
Cado sfinita sul suo corpo sudato, assaporo quei momenti deliziosi.
Lui mi mette a posto la gonna, mi toglie calze e slip, poi, mi riporta di nuovo nella sala comandi.
io lo guardo e gli dico;
– Scusa, ma perché mi hai tolto le calze e lo slip? visto che abbiamo finito…
E lui cosa fa’?
Toglie il pilota automatico e mi rimette le mani sulla cloche, mi guarda e mi dice;
– Adesso &egrave davvero nelle tue mani, se ti muovi cadiamo davvero,’
Si rimette dietro di me, mi allarga di nuovo le gambe e mettendosi in ginocchio, comincia a leccarmi fica e culo, poi mi dice;
– In una giornata come questa, &egrave giusto lasciarsi andare e prendere tutto di questi momenti…
io gli rispondo;
– Non fare lo stronzo…io sono a posto così!!
– Ma io no…Mi hai fatto venire una voglia prima,m con le tue parole incestuose e adesso me la voglio togliere.
Così dicendo, mi appoggia la cappella al culo e comincia a spingersi dentro.
Io sono esterrefatta, sento la sua pressione sul mio piccolo foro e poi sento che la cappella &egrave entrata.
Cerco di muovermi il meno possibile, per non dargli soddisfazione e cerco di non urlare, ma alla sua seconda spinta, quando sento il cazzo farsi strada, un gemito mi esce istintivo.
Lui allora mi prende per i fianchi e spinge il resto del suo sesso nel mio ormai non più vergine sedere.
Mi sembra incredibile: nella mia vita avrei pensato tutto, meno che essere inculata per la prima volta a diecimila metri dalla terra.
Questo pensiero, presto lascia il posto alle sensazioni che provo: mi sento spaccata in due da quel bastardo e nello stesso tempo mi eccita essere presa così in quel posto.
Il suo cazzo adesso si &egrave aperta la strada e comincia a scivolare dentro il mio cunicolo con più facilità.
Una sua mano si mette a giocare sul mio clitoride e questo aumenta la mia eccitazione.
Sento ancora dolore, ma sento che si sta attenuando.
Lui adesso mi scopa il culo con fermezza e mi dice cose, che si dicono solo mentre si fa sesso.
Mi sembra impossibile che sia riuscito a mettermelo dietro e a infilarlo tutto dentro: addirittura &egrave talmente dentro di me, che ancora una volta sento le sue palle sbattere contro le natiche.
Sento che mi alza il sedere per prendermi meglio, poi, sento che mi dice che ho un sedere fantastico, poi, sento il suo rantolo di piacere mentre per la terza volta mi viene dentro.
Lo sento appoggiarsi alla mia schiena, stremato e soddisfatto.
Piano, il suo cazzo si restringe e il suo sperma scende a bagnare le mie cosce tese.
Rifletto su quello che &egrave successo e di come &egrave successo, mentre lo sento ancora dentro, anche se adesso molle.
Penso che ormai la mia carriera avrà successo, che ho avuto proprio un ‘bel culo’ ad andare col mio capo in trasferta, poi, mi metto a ridere dentro di me e mi correggo …in realtà, penso;
‘Mi sono fatta fare un bel culo, per fare carriera”…

scrivetemi le vostre sensazioni
fantasypervoi@libero.it

Leave a Reply