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Racconti Erotici EteroTrio

Sesso in macchina

By 21 Marzo 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Mirco e Alessia avevano deciso di trascorrere quella domenica estiva visitando Pisa. Fortunatamente c’era un po’ di vento, così il caldo era più sopportabile. Comunque Alessia aveva indossato un vestitino a fiori senza maniche, corto sopra il ginocchio e molto leggero, ai piedi portava dei sandali di stringhe di cuoio comodi. Mirco si era messo un paio di pantaloncini corti e una camicia con le maniche corte che teneva aperta sul petto.
Visitarono tutti i monumenti più importanti, dalla Torre pendente alla Piazza dei Miracoli, fermandosi a mangiare in una trattoria molto buona.
Quando alla sera salirono sulla macchina per tornare a casa, era un forno, essendo stata tutto il giorno al sole.
‘Ti spiace se mi apro un po’ il vestito?’, chiese accaldata Alessia, abbassando il finestrino.
‘Certo che no!’, esclamò Mirco, premendo anche lui il bottone del finestrino. La ragazza sbottonò due dei tre bottoni del vestitino, lasciando in vista buona parte della sua seconda di seno.
‘Cosa guardi?’, disse mettendosi una mano sulla scollatura, ‘Mi richiudo se non la smetti’, Mirco le stava guardando in seno, voglioso.
Si misero le cinture e poi Mirco partì, mentre Alessia si legava i suoi capelli lisci e scuri in una più pratica coda di cavallo. Aveva il braccio fuori dal finestrino e allargava e stringeva ritmicamente le gambe, cercando di rinfrescarsi facendosi aria col vestito.
Mentre guidava, Mirco sbriciava le sue belle cosce abbronzate, avendo una voglia matta di toglierle il vestito. Ad un certo punto, le mise una mano sulla gamba e le disse: ‘Hai proprio delle belle gambe, sai?’.
‘Si, me lo dici sempre’, rispose la ragazza. Mirco risalì lungo la coscia e poco prima che arrivasse alle mutandine, Alessia chiese contrariata: ‘Che fai? Dovresti guidare’, ma non tolse la mano del suo ragazzo.
Arrivò a toccare le mutandine e capì, solo al tatto, che aveva messo quel perizoma rosso che lo faceva impazzire. Ebbe subito un’erezione.
‘Fermiamoci da qualche parte’, propose, iniziando a massaggiarla.
‘Tra poco saremo a casa’, protestò blandamente Alessia.
Continuando a massaggiarla attraverso il perizoma, Mirco si accorse che ormai era bagnata, quindi imboccò la prima stradina sterrata che vide. Procedette fino ad uno spiazzo circondato da alberi. Ormai era buio e quello era il posto perfetto.
Si sedettero sui sedili posteriori ed iniziarono a baciarsi con passione. Subito Mirco le mise una mano nella scollatura, sentendo fra le dita il capezzolo duro. Gli abbassò velocemente le spalline del vestito e le tolse i reggiseno, gettandolo sul sedile. La sua lingua era vorace sui suoi seni accaldati. Lei gli mise una mano fra i capelli castani tagliai corti ed iniziò a gemere. Mirco le mise una mano fra le cosce sudate e le tolse il perizoma, toccandola sulla vagina accuratamente depilata e fradicia.
Alessia gemeva piano, mentre Mirco si sbottonò i pantaloni tirando fuori il suo pene di buone dimensioni, sui 16 centimetri. Alessia lo prese in mano ed iniziò a segarlo lentamente. Mirco voleva di più, quindi la fece salire su di sé, guidando il pene durissimo dentro di lei. Si muoveva lentamente, come sapeva piacerle, intanto le baciava i seni.
Con la coda dell’occhio, Mirco vide un ombra fra gli alberi, ma era preso dai seni di Alessia davanti al suo viso e non ci fece molto caso. La ragazza gemeva piano, nonostante non ci fosse nessuno intorno a loro, anche se godeva molto. Mirco le stringeva il bel sedere tondo, quando vide non molto lontano dalla loro auto la sagoma di un uomo nel buio. Guardò Alessia, ma la ragazza aveva i suoi occhi grandi e scuri chiusi e il viso arrossato. Non le disse niente e continuò a muoversi dentro di lei anche se un po’ a disagio. Tornò a baciarle i capezzoli, cercando di distrarsi, ma l’uomo si avvicinò ancora qualche passo e Mirco notò che stava muovendo il braccio in un inconfondibile movimento: si stava masturbando mentre li guardava.
‘Amore guarda là’, le sussurrò Mirco, facendo un piccolo cenno con la testa.
‘Cosa?’, Alessia aprì gli occhi e si voltò. Vide il guardone e smise di muoversi, Mirco soffocò il suo grido con un bacio.
Quando si fu calmata, le disse: ‘Non fa niente di male. Lasciamolo fare’, mentre parlava muoveva il bacino. Alessia si lasciò trasportare dal piacere che sentiva e tornò a muoversi anche lei. Aumentando il ritmo.
‘Ti fa eccitare, quello lì che ci guarda’, disse Mirco, notando che la sua ragazza si muoveva con più trasporto e gemeva più forte.
L’uomo si avvicinò ancora. Adesso era a pochi passi da loro e Alessia guardava verso di lui; nonostante il buio l’uomo doveva essersi accorto che lo avevano visto.
Poi la ragazza fece quello che Mirco non si sarebbe mai aspettato da lei, di solito così timida: aprì la portiera. Voleva che lo sconosciuto vedesse per bene quello che stavano facendo. Si era accesa la luce interna della macchina. L’uomo si avvicinò ancora, arrivando vicino alla macchina. Alessia vide nella fioca luce il suo pene duro, più lungo di quello del suo ragazzo e almeno il doppio più largo, e non riuscì a resistere alla tentazione di prenderlo in mano. Mirco, con sua sorpresa, trovava eccitante quella situazione e non fece niente per fermarla.
Alessia esclamò: ‘Amore hai visto quanto &egrave grosso? Mi fa eccitare tantissimo!’. La ragazza sentiva con la sua mano morbida le vene pulsanti dello sconosciuto. Si girò e lo prese in bocca, succhiandolo avidamente. Mirco avvertì con il pene che la vagina della sua ragazza si stava bagnando ancora di più.
Alessia prese una mano che Mirco aveva sul suo sedere e la spostò sul suo ano. Il ragazzo capì cosa voleva e si insalivò un dito, poi, pian piano, penetrò l’ano di Alessia che mugolava sempre con il pene del guardone in bocca.
I due avevano da poco iniziato con il sesso anale, lo avevano fatto solo due volte per ora, ma piaceva molto ad entrambi, perciò sarebbero andati avanti.
Mirco aveva infilato due dita quando Alessia esclamò: ‘Ho voglia di sentire com’&egrave avere quel grosso cazzone nel culo!’, non era rivolta al suo ragazzo, ma allo sconosciuto.
Mirco era contrariato, ma Alessia lo spinse a coricarsi supino sul sedile posteriore, lei gli rimase a cavalcioni rivolta con il sedere verso l’uomo. Alessia sentì l’uomo appoggiare il pene sul suo buchetto e spingere piano, ma con fermezza. Entrava dentro di lei lentamente e Mirco lo sentiva attraverso la vagina che si restringeva. La ragazza aveva gli occhi chiusi e stringeva il petto di Mirco, ma quando l’uomo fu tutto dentro di lei, si lasciò andare in un lungo urlo di piacere.
‘Amore non sai quanto &egrave fantastico!’. I due uomini si muovevano dentro di lei ritmicamente, facendola godere come non mai. Mirco le leccava voluttuosamente i capezzoli durissimi e lo sconosciuto le stringeva il sedere con le mani ruvide. ‘Non ho mai goduto così tanto!’ gridò Alessia con la voce rotta dal piacere, ‘Me lo sta proprio rompendo il culo! E tu nella figa! Vorrei non finisse mai!’.
Poco dopo raggiunse un orgasmo sconvolgente, ma il piacere non la abbandonò, si protraeva, aumentando sempre di più. L’odore dei tre corpi eccitati e sudati inebriava loro le narici, facendoli godere ancora di più.
Alessia avvertì nel suo ano ormai dilatato lo sperma caldo dello sconosciuto, abbondante e denso. Subito dopo quello di Mirco nella sua vagina. Il suo piacere ebbe un impennata.
Lo sconosciuto uscì subito da lei, mentre Mirco rimase ancora per qualche istante, Alessia si accasciò sul suo corpo sudato, sfinita e soddisfatta.
Qualche minuto dopo si alzarono, ma dello sconosciuto non c’era traccia.
‘Volevo ringraziarlo. Siete stati fantastici!’, disse Alessia mentre si rivestivano.
‘Già! Dovremmo rifarlo!’. Alessia e Francesca stavano chiacchierando davanti a due Spritz. Erano migliori amiche e non avevano problemi a parlare delle loro cose private.
‘Giovanni ieri sera mi ha fatto quasi male. Non ero tanto bagnata e con quel coso gigante non &egrave stato attento’. Disse Francesca.
‘Dovresti fartela leccare, così saresti più lubrificata’, le consigliò Alessia.
‘Non lo fa spesso e in più non &egrave il massimo’.
‘Mirco invece, mi fa impazzire con la lingua! Dovrebbe fargli un corso’.
‘Quello si può imparare, ma il cazzo non cresce!’, rise Francesca.
Alessia si chiese se fosse più grosso di quello che aveva preso dallo sconosciuto quella sera in macchina.
‘Secondo me non &egrave poi così grosso’, disse.
‘Scommetto che lo &egrave più di quello di Mirco’, concluse Francesca finendo lo Spritz.

La discussione non era finita lì, così alle due ragazze venne in mente un piano.
Giovanni viveva da solo, così si ritrovarono tutti e quattro da lui una sera per una pizza. La ordinarono a domicilio poi, dopo cena, si misero in salotto a chiacchierare davanti a qualche birra.
Ad un certo punto Alessia disse: ‘Vogliamo farvi una bella sorpresa visto che vi amiamo tanto!’.
Francesca si alzò e prese due bende, ne diede una alla sua amica e le legarono dietro alle nuche dei loro ragazzi.
I due non avevano idea di dove volessero arrivare, ma stettero docili al loro gioco, mettendosi comodi sul divano, uno a fianco all’altro.
Le due ragazze si avvicinarono ai ragazzi, tolsero loro le magliette ed iniziarono ad accarezzare i loro petti: quello di Mirco più muscoloso e quello di Giovanni leggermente più in carne.
I due ragazzi erano già in erezione, le ragazze sbottonarono i loro pantaloni e, dopo avergli tolto anche le scarpe, li sfilarono.
Entrambi indossavano i boxer, ma la sagoma del pene di Giovanni era nettamente più grossa.
Le due ragazze si alzarono in piedi e si spogliarono anche loro, rimanendo completamente nude: erano l’una l’opposto dell’altra, Alessia scura di capelli, minuta con un bel sedere e una seconda di seno, Francesca, bionda e riccia, più alta e formosa, aveva un sedere abbondante, ma sodo e una terza piena.
Si riavvicinarono ai ragazzi, incuriositi dalla pausa, ma ancora più eccitati.
Tolsero loro i boxer, facendo guizzare fuori i peni duri: Mirco era sui 16 centimetri, ma Giovanni ce lo aveva molto più lungo e largo.
Alessia vide che il pene di Giovanni era ancora più lungo e largo di quello dello sconosciuto della macchina. Ad occhio calcolò che raggiungesse i 25 centimetri. ‘Ci credo che le ha fatto male!’, pensò mentre sentiva la vagina bagnarsi ancora di più.
Mirco allungò una mano a toccare il seno della sua ragazza inginocchiata davanti a lui, ma lo trovò più grosso e morbido del solito. D’istinto si tolse la benda e si trovò davanti Francesca, nuda e con il suo pene in mano. A fianco a lei, Alessia, anche lei nuda, lo stava già succhiando a Giovanni.
Fece per dire qualcosa, ma Francesca lo anticipò spiegandogli brevemente: ‘Ale non credeva che Giò ce lo avesse più grosso di te ed io volevo provare la tua lingua a suo dire eccellente’.
A quel punto anche Giovanni si tolse la benda e rimase stupito anche lui, nonostante avesse notato la differenza della bocca di Alessia da quella di Francesca.
‘Io la mia prova ce l’ho già avuta, adesso falle vedere cosa sai fare con quella lingua!’, Alessia esortò Mirco, tornando poi a succhiare a fatica il pene molto grosso di Giovanni.
Il ragazzo si alzò e Francesca si mise al suo posto con le gambe aperte e la vagina completamente depilata e bagnata ben in vista.
Mirco ormai preso dall’eccitazione si gettò senza esitazione fra le gambe dei Francesca. Iniziò a leccarle avidamente il clitoride gonfio di eccitazione: aveva un sapore diverso da quello di Alessia, più pungente, ma per niente sgradevole.
Non si soffermava sul clitoride, ma leccava ogni parte della vagina, penetrandola con prima un dito, poi due.
La faceva godere portandola a picchi di piacere, per poi rallentare, per non farle raggiungere l’orgasmo troppo in fretta. Accelerava di nuovo, interrompendosi improvvisamente e baciandole il pube liscio
‘Avevi ragione! &egrave fantastico!’, esclamò Francesca.
‘Te l’avevo detto! Adesso provo questo cazzone!’, le rispose Alessia, salendo su Giovanni.
Lo guidò verso la sua vagina, poi iniziò ad abbassarsi lentamente, facendolo entrare dentro di sé pian piano.
Avvertì la vagina tendersi, ma si abituò subito iniziando a provare un intenso piacere. Giovanni iniziò a muovere il bacino sotto di lei, facendola gridare di piacere.
Francesca raggiunse finalmente un intensissimo orgasmo sotto i colpi della lingua esperta di Mirco. Il ragazzo alzò la testa e il vedere la propria ragazza che gridava di piacere, rossa in viso, mentre faceva sesso con un suo amico, gli fece tornare alla mente l’eccitante situazione che era capitata loro in macchina con quello sconosciuto. Fece mettere a pecorina Francesca sul divano, rivolta con il viso verso Alessia e Giovanni, poi le si mise dietro e penetrò la ragazza, muovendosi con un ritmo elevato.
Alessia si voltò verso di loro e disse, con la voce rotta dal piacere: ‘Dacci dentro amore! Falle sentire quanto sei bravo!’.
Mirco aumentò il ritmo e strinse forte il bel sedere di Francesca che gemette molto forte. Alessia allungò una mano e le palpò un seno sobbalzante, la sua amica le prese il braccio e la tirò verso di sé. Le due sensuali bocche si unirono in un bacio pieno di passione e i due ragazzi sentirono i loro corpi fremere. Era per entrambe il primo bacio saffico.
Le due ragazze raggiunsero contemporaneamente l’orgasmo e le loro lingue si intrecciarono ancore più a fondo.
‘Mi fate venire voi due!’, esclamò Giovanni, ormai vicino all’orgasmo.
‘Voglio succhiarlo ancora una volta questo cazzone!’, disse Alessia staccandosi dal bacio.
Scese da Giovanni e si inginocchiò davanti a lui, prendendo in bocca il glande gonfio e rosso. Leccava il pene, dalla base alla punta, masturbandolo con la mano, fino a quando lo sperma schizzò fuori abbondante, cadendole sul bel viso arrossato e sulla mano.
Mirco, che stava ancora penetrando Francesca, vedendo la sua ragazza coperta del seme di un altro, non resistette e si svuotò dentro la ragazza che raggiunse in quel momento un altro orgasmo.
Quando ebbero ripreso fiato, Alessia, abbracciata a Mirco disse: ‘&egrave stato fantastico! Dovremmo rifarlo’.
‘&egrave vero! Sarebbe bello!’, rispose Giovanni, accarezzando la testa riccia di Francesca.

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