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Racconti Erotici Etero

Sesso telefonico in parcheggio

By 7 Luglio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Sesso telefonico in parcheggio

La nostra relazione clandestina continuava indisturbata (beh insomma!); tra sms, squilletti a tutte le ore del giorno e della notte, compresi i festivi; i messaggini inviati erano sempre molto appetitosi e provocatori con allusioni molto dirette, a volte anche troppo!
Un giorno dopo aver ascoltato una confidenza di un amico che: tramite ‘la chat in internet’ aveva conosciuto una tipa con la quale aveva fatto del sesso telefonico, mi frullava per la testa questa nuova esperienza di erotismo virtuale, che avrei voluto testare con la mia adorata Shantal (in confidenza : ha un nome da porzea)!

Di certo però non lo si poteva fare a casa con i matusa tra i ‘maroni’ bisognava organizzare la cosa in modo adeguato, così le proposi l’esperienza alternativa:

”ci dovevamo incontrare in un parcheggio non troppo affollato della nostra città, saremmo dovuti rimanere nelle nostre auto non troppo distanti l’una dall’altra, e da li ci saremo telefonati’!

Ovviamente l’eccitazione ed il brivido dell’esibizione in piazza, le fecero illuminare gli occhi, ridenti e fuggitivi; la risposta di Shantal fu positiva; bastava solamente fissare il posto e il giorno!

Tutto programmato per mercoledì sera dopo cena in piazza Torino dove la grande estensione del parcheggio ci permise di posizionare le auto l’una di fronte all’altra ad adeguata distanza, ed in modo da non destare troppi sospetti!
Allentai la cintura qualche bottone dei miei jeans, e le telefonai’

‘Lei da vera sobillatrice di folle mi rispose con voce dolce sensuale ed istigatrice, socchiusi un po’ gli occhi ed iniziai ad immaginarla mentre lei cercava di descriversi:

‘Ho lasciato i capelli sciolti con la frangetta, indosso una maglietta nera girocollo molto aderente, con delle aperture sulle spalle dove potresti baciarmi prendendomi da dietro come piace fare a te, ed una piccola scollatura sul davanti della maglia che mette in evidenza il congiungimento fra i due morbidi seni raccolti nel reggipetto; sotto solamente una minigonna in jeans e calze autoreggenti, le mutandine non le indosso, e per l’occasione sono stata dall’estetista a farmi la ceretta, sono liscia liscia tutta da leccare, solamente un piccolo ciuffo proprio lì !, le scarpe sono rosa con il tacco da 12 cm.’

La descrizione precisa e puntuale mi eccitò parecchio, tant’&egrave vero che facendoglielo sapere, con leggiadria iniziai a toccarmi, così mi disse che stava facendo anche lei con un piccolo arnese di materiale plastico strofinato su e giù tra il pube e l’orifizio buio!
”””””’Ma il virtuale non fa proprio per noi!
Volevo vederla esibirsi!
(Sperando che non passassero i ‘Caramba’)
Le chiesi di uscire dalla macchina sedersi sul cofano e continuare a trastullarsi, accesi i fari della mia auto che puntavano direttamente sulla sua: lei da vera ‘esibizionista ninfomane in calore’ saltò sulla copertura del motore e spalancando le gambe continuò imperterrita nella sua divina opera che in poco tempo portò entrambi al massimo compiacimento ed alla pace dei sensi.

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