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Racconti Erotici Etero

Sesso virtuale

By 14 Settembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Non sopporto quando i miei se ne vanno e non mi lasciano nulla in cucina. Da una ragazza di 26 anni la società si aspetta che sappia cucinare… Ebbene, io so cucinare a malapena un uovo, faccio scuocere la pasta e ho fatto bruciare svariate macchinette per il caffé.
Una sera i miei genitori sono usciti e io sono rimasta da sola a casa. Sbuffando e dicendo parolacce, sono riuscita a prepararmi un ‘surrogato’ di pasta al sugo. Mi sono macchiata praticamente subito, una grossa macchia rossa sul petto, persino il reggiseno si &egrave macchiato e sono andata subito a cambiarmi. Mi sono messa il pigiama.
Tanto… Col cazzo che sarei uscita. Mi annoiavo davvero tanto!
Ho mangiato schifata quella roba scotta e appiccicosa e ho bevuto un pò di birra con il ghiaccio… Faceva davvero caldo.
Ho finito la bottiglia. Erano passate le nove, i miei sarebbero tornati molto molto tardi.
Mi sono distesa sul divano a guardare la TV, facevano quel film con Sharon Stone… Lei e Michael Douglas si stavano dando parecchio da fare… Sentendo quei sospiri, vedendo quelle immagini… E in più l’effetto dell’alcool… Mi sono eccitata parecchio!
Ma non mi andava di guardare i pornazzi su Internet, volevo una cosa più ‘soft’ e dal vivo…
Mi sono collegata in una chat erotica e ho scritto in pubblico il mio contatto MSN, chiedendo che mi cercassero, perché ero una bella ragazza (modestamente &egrave vero) molto arrapata.
Sono stata ‘sommersa’ da finestre che si aprivano. Tutti che mi chiedevano foto, se avessi la webcam, addirittura uno mi ha chiesto il numero di cellulare. E ai miei rifiuti, dicevano che ero un uomo!! Ma quando mai un omosessuale, nel 2006, si finge donna per conoscere altri uomini?? Che approcci scontati, che rottura di scatole, mi sono detta… Ed ero tentata di chiudere tutto, più che eccitarmi, certi mi avevano fatto ammosciare…
Non c’era nessuno intrigante, fantasioso, non invadente? E che magari sapesse scrivere in italiano corretto senza errori grammaticali?
Io volevo conoscere qualcuno a cui piacesse giocare…. Che fosse in grado di eccitarmi solo con le parole…
Alla fine sono rimasta lì in attesa… il mio istinto, la mia fica vogliosa, hanno prevalso… E dopo qualche minuto sono stata acccontentata.

Dolceporco: ‘ciao, ho letto il tuo messaggio in chat.’

Valentina81: ‘ciao!!’

Dolceporco: ‘sei già straimpegnata???’

Dolceporco:’mi piacerebbe fare 4 chiacchiere intriganti…’

Valentina81: ‘si… anche a me!’

Dolceporco:’meno male… come sei fatta?’

Valentina81:’sono bionda con gli occhi marroni… ho le labbra carnose e sono alta 1,65, peso 53 kg, porto una terza di seno e un culetto sodo… e tu?’

Dolceporco:’1,80 m per 78 kg… moro… occhi verdi…magro… e ho un bell’arnese…’

Valentina81:’davvero??’

Dolceporco:’siii… &egrave grosso e lungo 20 cm… ti basta?’

Valentina81:’sembra proprio un bel cazzone…’

Dolceporco:’come sei vestita???’

Valentina81:’io ho un pigiama azzurro ma sotto non ho nulla…e tu?’

Dolceporco:’solo accappatoio…e se ti sfilassi la maglia del pigiama azzurro???’

Valentina81:’si dai… sotto ho le tette nude…e i miei capezzoli si sono già induriti

Dolceporco:’bene…allora con le dita ti solletico la schiena con movimenti concentrici…’

Dolceporco:’e ti bacio il collo nudo…’

Valentina81:’io ti sto toccando il pacco che non vedo l’ora di scartare…’

Dolceporco:’la mia lingua invece si ficca nel tuo orecchio…e la mia bocca cerca la tua…’

Dolceporco:’col le dita ti pizzico i capezzoli…e con le mani ti accarezzo i seni…’

Valentina81:’io ti tiro giù la cerniera…lo sento così duro e grosso…voglio vederlo…’

Dolceporco:’mmmmmmmmmmm………’

Valentina81:’voglio toccarlo… sentire le vene pulsare… sentirlo ingrossarsi’

Dolceporco:’toccalo…ancora…fammi una spagnola…’

Valentina81:’ti tiro fuori il tuo grosso cazzo e me lo metto tra i seni…’

Valentina81:’me li stringo con le mani e comincio ad andare su e giù…’

Dolceporco:’&egrave già tostissimo…’

Valentina81:’&egrave scappellato?’

Dolceporco:’si… la cappella &egrave tutta fuori, rossa e inturgidita…’

Valentina81:’mmm… ho voglia di baciarlo…’

Valentina81:’appoggio le labbra sulla cappella arrossata e ti bacio… ti lecco…’

Dolceporco:’ti sfilo anche i pantaloni del pigiama…’

Valentina81:’si dai… sotto sono nuda…la mia fichetta &egrave già umida’

Dolceporco:’ti divarico le gambe e con la punta della lingua ti solletico l’interno coscia’

Valentina81:’si… sento i brividi… chiudo le cosce attorno alla tua testa…

Dolceporco:’mmmmmmmmm… ho la faccia affondata nella tua passera’

Valentina81:’voglio che mi succhi il clitoride gonfio…’

Dolceporco:’ti passo la lingua su tutte le grandi labbra…’

Dolceporco:’e con veloci colpetti ti solletico il cltoride…

Dolceporco:’con la lingua affondo nella tua saporita fica’

Valentina81:’io sto gemendo…aaah… mi sento pronta…’

Valentina81:’voglio il tuo cazzo… voglio essere riempita tutta’

Dolceporco:’con le mani ti alzo le cosce e con la lingua ti inumidisco l’orifizio anale’

Dolceporco:’sono disteso e ti faccio salire sopra me…’

Valentina81:’voglio cavalcarti come un’amazzone…mettimelo dentroo!!’

Dolceporco:’…e con movimenti sussultori ti sfrego il mio glande sul tuo clitoride…’

Valentina81:’e io guardo… mi piace… la tua cappella gonfia sta per scoppiare’

Valentina81:’mettimelo in fica ti prego! voglio essere scopata come una cagna in calore’

Dolceporco:’con due dita circolarmente ti massaggio il monte di venere…’

Dolceporco:’la tua fica &egrave gonfia…e bagnata…e allora ti penetro…’

Valentina81:’aaaah… &egrave così grosso che me la sfondi…’

Valentina81:’ne sento i contorni…la carne nella carne… mi sento tutta piena!’

Dolceporco:’con le mani ti prendo i fianchi…’

Valentina81:’mmm si… io comincio a cavalcarti, su e giù.. su e giù…’

Dolceporco:’e tu vai su e giù…’

Dolceporco:’dai ancora…’

Valentina81:’si… sono la tua puttana…essere scopata da te &egrave fantastico!’

Dolceporco:’ancoraaa…’
Valentina81:’il tuo cazzo &egrave enorme…mettimi a pecora… lo voglio anche in culo!’

Dolceporco:’siiiiiiiiiiii!’

Dolceporco:’con la lingua ti inumidisco ancora l’orifizio anale…’

Dolceporco:’con due dita faccio strada…nel tuo buchino

Valentina81:’mmm… mi fa male… ma mi piace!’

Dolceporco:’tolgo le dita e ci metto il mio membro durissimo… tutto in culo!’

Valentina81:’siiii…. il dolore &egrave forte ma mi piace da morire…non ho inibizioni’

Dolceporco:’ti scopooooooooooooooo’

Valentina81:’si porcone… sfondami il culetto’

Dolceporco:’con le mani ti prendo i seni e continuo in un avanti e indietro…’

Valentina81:’mm… io mi masturbo…. mentre il tuo cazzo va su e giù nel mio culo’

Dolceporco:’e io ti aiuto con le mie dita…’

Valentina81:’sento il calore che mi avvolge… sto gemendo…aah! aaah!’

Dolceporco:’con la lingua ti sfioro la schiena’

Valentina81:’voglio la tua sborra…sporcami il culo di sperma…’

Dolceporco:’io faccio entrare il membro durissimo fino alle palle’

Valentina81:’aaah… siii!…io aumento il ritmo…contraggo le chiappe…’

Dolceporco:’mi fai venireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee’

Valentina81:’si… si… voglio che mi sborri dentro!!’

Dolceporco:’siii… sto venendooo…daiiiiiiiiii’

Valentina81:’anche io sto per venire…sono la tua grandissima puttanaaa!’

Passarono alcuni secondi di blackout… Due orgasmi in simultanea… Probabilmente lui aveva schizzato e si stava ripulendo il cazzo. Io mi ero bagnata tutte le mutandine e me le ero abbassate, per annusare e leccare i miei umori…Dopo che mi sono asciugata la fica con un fazzolettino, ho visto un’altra finestra aprirsi…

Dolceporco:’Wow!!’

Valentina81:’Woww!!’

Dolceporco:’come ti chiami???’

(Dopo il fantastico orgasmo che mi aveva procurato, non mi andava di mentirgli!!’

Valentina81:’io mi chiamo Vale e tu?’

Dolceporco:’Marco’

Valentina81:’spero ti sia piaciuto! io trovo che tu sia davvero bravo!!’

(Era la prima volta davvero che uno in chat mi faceva godere così!)

Dolceporco:’anche tu sei stata fantastica!’

Valentina81:’allora… ci sentiamo presto!’

Dolceporco:’si, certo! un bacio porcellina e buonanotte!’

Valentina81:’buonanotte….’

Quella sera sono andata a dormire felice. Sentivo di aver conosciuto un ragazzo diverso dagli altri. Forse era solo un impressione, o forse no, sta di fatto che da allora mi sono collegata più spesso a MSN….

E tra me e Dolceporco, anzi, Marco, non &egrave finita lì…

CONTINUA………….

Dolceporco:’Buongiorno piccola!’

Erano appena le 7 di mattina di lunedì e mi ero collegata a MSN per controllare la posta e per salutare le mie amiche, che come me, si stavano preparando per andare all’università.
Da quella sera di venerdì non avevo più avuto occasione di parlarci.
Di sabato ero uscita con il mio ragazzo e di domenica ero andata a una festa in sezione.
Non mi ero certo dimenticata di lui però…

Valentina81:’Ehy ciao, io sto andando all’uni e tu?’

Dolceporco:’Sto andando in ufficio. Mi hai pensato?’

Valentina81:’Un pò… E tu?’

Dolceporco:’Si, mi piace immaginarti…Stasera ci sei?’

Valentina81:’Penso di si…’

Dolceporco:’Intanto voglio mandarti una mia foto…!’

Valentina81:’Perché?’

Dolceporco:’Così vedi che esisto. Ci tengo. Non devi mandarmi per forza la tua.’

Valentina81:’Ok la scarico.’

Dolceporco:’Buona giornata Vale…’

Valentina81:’Ciao!’

La foto si scaricò qualche secondo dopo che lui si era disconnesso. Era la foto di un ragazzo bellissimo, scattata qualche giorno prima come testimoniavano data e ora, probabilmente nella sua camera, davanti al pc. C’era poca luce ma si intravedevano alcuni poster. I suoi occhi bellissimi, verdi, come mi aveva detto… Il naso piccolo. I capelli corti e scuri. Spalle larghe. Sorrideva felice nella foto. Doveva avere poco più di 20 anni.
La stampai subito e chiusi il foglio nel cassetto.
All’università, in una pausa tra due corsi, ho deciso di ricambiare la sua gentilezza…
Mi sono chiusa in bagno e mi sono abbassata la maglietta e il reggiseno, fino a scoprire i miei seni prosperosi. Ho preso il cellulare e ho scattato una foto.
Era venuta benissimo, si vedevano i capezzoli rosa e scuri…
Quella visione mi fece eccitare, avevo voglia di masturbarmi, ma la prossima lezione sarebbe iniziata tra breve. Andai lì eccitata e vogliosa, insoddisfatta, presi appena mezza pagina di appunti. La voce dell’assistente era noiosa, lontana.
Dopo cena, mi chiusi in camera e mi collegai a MSN, ma lui ancora non c’era… Lo aspettai per un’ora, spensi anche il cellulare. Non volevo essere disturbata da nessuno.

Dolceporco:’ciao Vale!’

Valentina81:’hey Marco, come stai?

Dolceporco:’bene…e tu?’

Valentina81:’bene… oggi non ho studiato molto.’

Dolceporco:’e come mai?’

Valentina81:’ero un pò eccitata. mi andava di fare altro.’

Dolceporco:’che cosa?’

Valentina81:’chiudermi in bagno con qualcuno e fare tante porcate…’

Dolceporco:’spero con me…’

Senza altri preamboli, gli inviai la foto. Lui accettò subito.
Dolceporco:’wowww! &egrave tua tesoro?’

Valentina81:’si… l’ho scattata oggi all’università, ho pensato a te….’

Dolceporco:’hai delle tette stupende, vorrei leccartele tutte…’

Dolceporco:’vorrei pizzicarti i capezzoli per farteli indurire’

Valentina81:’adesso me li sto toccando’

Dolceporco:’mmm…. te li succhierei…’

Valentina81:’ho scoperto la maglietta, ho le tette tutte fuori’

(Mi stavo eccitando tantissimo al pensiero di quel ragazzo dalle labbra grandi e carnose che mi succhiava i capezzoli)

Dolceporco:’mi hai fatto arrapare…’

Valentina81:’e tu tiralo fuori…’

Dolceporco:’non posso… &egrave venuto mio cugino a trovarmi…’

Dolceporco:’sta giocando alla playstation nella mia stanza…’

(L’immagine di lui che era eccitatissimo ma totalmente bloccato dalla presenza del cugino, mi ha fatto venire in testa cose sadiche… Ho acceso subito la mia webcam…)

Valentina81:’adesso voglio torturarti un pò…’

Dolceporco:’tesoro ma sei bellissima… le tue tette come la foto, tutte fuori’

Dolceporco:’sbottonati i pantaloni…’

Valentina81:’no ma dai… non posso…’

Dolceporco:’dai fallo per me… voglio vedere come sei fatta sotto’

(Mi sono alzata in piedi, con il bacino all’altezza della webcam e mi sono abbassata un pò i jeans, mettendo in bella mostra il mio perizoma minuscolo. L’ho scostato leggermente, fino a scoprire la mia passera)

Dolceporco:’mmm… sei stupenda… quella striscia di peli che arriva al clitoride’

Dolceporco:’alza una gamba e poggiala sulla sedia, voglio vedere il buchino’

(Ho eseguito prontamente… Mi stavo già bagnando e la mia fica era leggermente dischiusa.)

Dolceporco:’amore… &egrave bellissima la tua fichetta tutta rasata…mi sta scoppiando il cazzo’

(Senza che lui dicesse nulla ho cominciato a masturbarmi… e poi con due dita mi sono allargata il buchino… lo desideravo, lo volevo e anche io mi sentivo frustrata al pensiero che non poteva sfogarsi)

Dolceporco:’woww… sei fantastica… ora basta però, sto quasi ansimando’

Dolceporco:’ho il cuore che mi batte forte, mio cugino se ne accorgerà’

Valentina81:’smetterò di torturarti se tu mi mandi una bella foto del tuo uccello’

Dolceporco:’amore lo vorrei ma non posso farla ora.’

Valentina81:’sbottonati i pantaloni e fatti una foto… voglio vedere quanto &egrave duro.’

Dolceporco:’ora giro la sedia e ci provo’

(Continuai a titillarmi il clitoride con il dito medio, quando dopo un minuto mi arrivò una sua foto… Una cerniera abbassata e una cappella di un cazzo mostruoso che usciva fuori…Immaginai quanto doveva essere stata dura per lui scoprirlo per un pò, scattare e richiuderlo nei pantaloni.. Mi toccai ancora più velocemente e dopo nemmeno un minuto ebbi un orgasmo fantastico, proprio davanti alla webcam.)

Dolceporco:’sei venuta… che bello! aspetta aspetta…’

Dolceporco:’non ti abbassare ancora! voglio vedere la tua fichetta che si chiude e si apre’

(Restai in quella posizione finché non finirono le mie contrazioni orgasmiche)

Valentina81:’grazie Marco.’

Dolceporco:’grazie a te piccola… ora perdonami ma… devo proprio andare in bagno.’

Valentina81:’un bacio sul tuo pisellone.’

Dolceporco:’a domani tesoro…spero che ci sarai sempre alla stessa ora.’

L’indomani sarei dovuta uscire con il mio ragazzo. Ma il secondo appuntamento virtuale con Marco mi aveva troppo presa. Non sapevo nulla di lui, ma probabilmente sapevo abbastanza per sapere che dovevo lasciarmi andare. Finché ero davanti al mio pc ero al sicuro… Ma immaginavo che lui non si sarebbe accontentato…

………..CONTINUA

Voi che direste di una ragazza che dà buca al suo ragazzo per chattare con un perfetto sconosciuto? Bisogna vedere come si chatta… Nei giorni successivi io e Marco ci siamo incontrati con regolarità tutte le sere e mi sono esibita per lui, mostrandogli e allargando i miei buchi.
Purtroppo lui, con diverse scuse, ancora non mi aveva mostrato la sua mazza.
Io non capivo… Quella cappella che fuoriusciva dai pantaloni, era il glande di un cazzo grosso. Ne scrutavo i contorni, cercavo di capire come poteva essere. Ma una foto incompleta non rende l’idea. Volevo vederlo in webcam.
Una sera mi ero stancata di queste concessioni e allora ho pensato di invitare il mio ragazzo a casa e di passare una serata con lui. Volevo farmi perdonare, volevo tornare con i piedi per terra.
Mi sono messa una gonnellina corta viola e un top nero, come piaceva a lui. Sotto le calze autoreggenti e perizoma. Il reggiseno a balconcino, così che le mie tette sporgevano ancora di più.
Si faceva attendere. Di solito arrivava in ritardo, ma il ritardo pesava ancora di più perché il computer era acceso e la mia curiosità tanta.
Alla fine mi sono collegata a MSN e ho visto che lui c’era…
Subito mi ha scritto…

Dolceporco:’Ciao amoreee! Ci divertiamo ancora stasera?’

Valentina81:’Ciao.’

Dolceporco:’Come stai piccola?’

Valentina81:’Bene.’

Dolceporco:’Mi fai vedere le tue grosse tette? E dai….’

Valentina81:’No, stasera ho altri programmi. Vedrai…’

Spensi il monitor e le casse, ma rimasi collegata e accesi il microfono.
Il mio fidanzato arrivò dopo qualche minuto. Lo accolsi sorridente, e subito lo abbracciai. Ci baciammo, senza dire nulla, senza parole. La casa era vuota, i miei erano usciti.
Subito gli misi una mano sul pene.
Lui era titubante… ‘Amore che &egrave successo? Ti vedo strana…’ mi disse preoccupato.
Solitamente ero sempre stata vergognosa e timida. La prima volta che l’avevamo fatto, avevo chiuso gli occhi e avevo chiesto che la luce restasse spenta.
E’ che lui non mi ispirava, era il classico bravo ragazzo e lo rendeva palese. Non cercava mai di cambiare, era sempre la stessa minestra. Io sotto, lui sopra, mezz’ora di stantuffate ed era finito.
‘E’ che voglio farmi perdonare per la mia assenza…’
Lui mi carezzò il viso: ‘Ma lo so che hai dovuto studiare, stai tranquilla!’
Io non dissi nulla e mi alzai la gonna, fino a scoprire le mie cosce dure e sode, coperte in parte dalle calze autoreggenti.
Lui rimase di sasso… Non mi aveva mai visto così disinibita, era abituato alle mutandine a fiorellini.
Ha cominciato a toccarmi le cosce fino ad arrivare al culo e intanto mi baciava sul collo.
Respirava forte. Io sorridevo rivolta al computer e ammiccavo.
Pensavo a Marco, sicuramente stava guardando. Era arrabbiato o eccitato? Forse tutte e due…
Il mio ragazzo stava per togliermi le mutandine ma io l’ho fermato…
‘Non ancora… Aspetta.’
‘Dai… Voglio fare l’amore!’
Io gli ho scostato la mano e mi sono abbassata, strusciando il mio corpo al suo.
Gli ho tirato giù i pantaloni e le mutande in un sol colpo e il cazzo &egrave uscito subito… dritto e turgido.
L’ho preso in mano e mi sono passata la cappella sulle labbra, su e giù.
‘Mmmmh…. Dai alzati, voglio spogliarti…’
Ma io ero risoluta. Non avrei scoperto altro, a parte le cosce.
‘No… Voglio farti un bocchino che non te lo dimentichi più.’
Lui si &egrave arreso e mi ha attirato la testa verso il suo coso.
Ho preso subito in bocca il suo cazzo duro…
Mi mancava la realtà, mi mancava quel sapore forte, quel profumo così maschio.
Lui era felice, aveva gli occhi semichiusi e si mordeva forte le labbra.
Farneticava qualcosa che non sentivo. Quando avevo un’asta in bocca io non capivo più nulla… Ero tutta intenta a succhiare e leccare, per farlo inturgidire ancora di più…
Poi l’ho preso da dietro e gli spingevo il culo, per imboccarlo tutto…fino alle palle.
Pensavo a Marco, pensavo a quella cappella che avevo visto… Ho aumentato il ritmo…
Dopo pochi istanti un fiotto di sborra mi ha riempito la bocca.
‘Sei stata fantastica… Forse troppo….’
Non era proprio abituato a essere trattato così bene.
‘Grazie tesoro’ Mi sono leccata le labbra per pulire via tutte le tracce di seme e l’ho baciato.
Siamo rimasti un pò sul letto a parlare. Per lo più di cazzate. Ma io volevo sapere se Marco aveva visto… Con una scusa l’ho mandato via, gli ho detto che mi faceva male la testa. Più che altro la fica mi faceva male. Era bagnata, il clitoride gonfio.
Ho riacceso lo schermo: Marco non era in linea… Ho trovato decine di messaggi….Alcuni molto offensivi…

Dolceporco:’E brava la troia! Mica me l’avevi detto che eri fidanzata!!’

Dolceporco:’TROIAAA!!’

Dolceporco:’Sei solo una cagna… Non mi meriti!’

Ma poi la rabbia si era trasformata in eccitazione fuoriosa…

Dolceporco:’Fatti togliere le mutande dai…’

Dolceporco:’Mi hai fatto indurire il cazzo… Che pompinara che sei…’

Dolceporco:’Dai puttanella fattelo mettere dentro che voglio venire anche io.’

L’ultimo messaggio però mi fece spalancare gli occhi…

Dolceporco:’Sono sicura che leggerai… Spero che mi hai pensato stasera, sicuramente quel santarellino non &egrave alla tua altezza. Domani sarò all’università dove studi. Alle otto di mattina precise davanti alla facoltà. Fatti trovare o io sparisco per sempre.’

Cazzo! Che dovevo fare? Non avevo paura di cornificare quella palla moscia del mio ragazzo… Ma veramente avrei incontrato quel ragazzo bellissimo? Non avevo nemmeno il numero di telefono. E se fosse stato un cesso?
Passai una notte tormentata, tra sigarette e caffé.
La mattina dopo ero iperattiva, mi batteva forte il cuore. Mi vestii di corsa… Mi truccai… Le mani mi tremavano mentre mi passavo l’eyeliner, dovetti rifarlo tre volte.
Arrivai all’università ancora più in ansia. Erano le otto meno cinque e lui non c’era.
Ricordavo i suoi tratti a memoria ormai. Avevo visto la sua foto almeno cento volte.
Cominciai a camminare avanti e indietro, avanti e indietro…
Erano le otto precise e lui non c’era. Mi aspettavo da un momento all’altro che arrivasse un tizio orribile… Ma ero ancora più terrorizzata dalla prospettiva di non vederlo più.
Aspettai ancora dieci minuti… Che diventarono venti minuti…
Era ovvio che non sarebbe venuto. Uno scherzo crudele? L’avrei rivisto su MSN o davvero sarebbe sparito?
Mi allontanai dall’università lentamente, con la testa bassa e le lacrime che mi sforzavo di trattenere.
Scesi per le scale della metropolitana. Volevo tornare a casa, volevo buttarmi sul letto e cancellare quel bel viso che mi aveva attratto così tanto. Come avevo fatto a essere così stupida? Non capivo, non sapevo cosa era stato.
Come si può, passati i vent’anni, pensare a un perfetto sconosciuto? Avevo una foto e qualche scritta, non poteva essere vero quello che mi era successo. Ciò che provavo… Era voglia di sesso… Ma non solo… Era voglia di lui!
E forse l’avevo perso.
Presi la metro e arrivai alla fermata dell’autobus. Ero sola, stava anche cominciando a piovere. Poi una mano mi afferrò la spalla. Mi ritrassi spaventata, ma appena mi girai…
Due occhi verdi mi ipnotizzarono…
‘Ciao Valentina! Sono Marco!’
Era lui. Più bello della foto, in carne ed ossa. Gli sorrisi appena e rimasi muta.
‘Andiamo dai.’
Mi prese la mano e cominciammo a camminare sotto la pioggia. Non sapevo dove stavamo andando. Ma mi lasciai trasportare….
Nemmeno a occhi chiusi avrei potuto vivere quel sogno…….

………..CONTINUA……………..

Seguivo Marco come in trance, incurante della pioggia che bagnava i miei vestiti.
Sono salita sulla sua macchina, non ho fatto domande quando lui mi ha aperto la portiera.
Avrei dovuto essere spaventata, avrei dovuto rifiutare, ma ero incantata… Mi desiderava, mi voleva, i suoi occhi non potevano dire bugie.
Il semaforo era rosso e la macchina si fermò. Guardavo le gocce di pioggia che scendevano sul vetro, il cielo che diventava sempre più grigio.
Che cosa stavo facendo? Ero in macchina con un perfetto sconosciuto e stavo andando chissà dove. Mia madre si sarebbe preoccupata se non rientravo all’ora di pranzo come al solito.
Improvvisamente due dita mi girarono il viso e sentii le labbra di Marco sulle mie. Durò due secondi quel contatto, ma un brivido mi attraversò tutto il corpo.
La macchina ripartì veloce al verde, e lui mi prese la mano. Le nostre dita erano intrecciate, si accarezzavano.
Marco fermò la macchina in un parcheggio appartato e finalmente parlò.
‘Tieni, voglio che lasci quel deficiente’
La sua voce era dura, implacabile.
Non ebbi il tempo di riflettere, presi il cellulare che mi stava porgendo e chiamai il mio ragazzo… Uno squillo… Due squilli… Tre squilli… Stavo per riattaccare.
‘Pronto?’
‘Ciao…’
‘Ciao amore, ma &egrave un’ora che ti cerco, hai il cellulare sempre staccato, dove sei?’
‘……..’ Non sapevo cosa rispondere. Non sapevo cosa dirgli.
‘Amore?? Ma &egrave successo qualcosa?!!’
‘No senti…. Non…’ La voce mi si era bloccata in gola.
Lasciai cadere il cellulare sul tappetino.
Marco allora mi prese il viso tra le mani e mi guardò dritto in faccia.
‘Se mi vuoi lo devi lasciare…’ disse a bassa voce
Ripresi il telefono.
‘Senti… Devo dirti una cosa importante…’
‘Vale! Si può sapere che hai??’
‘Io… La nostra storia non può continuare….’
‘Ma che cazzo dici!??’
‘Non so come… Mi piace un altro, ecco! E ora sono con lui!’
‘Valentina ma ti sei impazzita? Dove cazzo sei? E questo stronzo chi &egrave?’
Attaccai il telefono e glielo consegnai di nuovo a Marco, che lo spense.
Restammo un minuto a guardarci, in quel luogo deserto, mentre la pioggia continuava a scendere, sempre più fitta.
Lui mi circondò le spalle con un braccio e finalmente mi baciò… Le nostre bocche si assaggiavano frenetiche e le lingue si intrecciavano in un vortice di passione… Un bacio tirava l’altro, e il rumore dei nostri sospiri superava quello della pioggia.
Mi accarezzava il viso, poi il collo, poi i fianchi…
Con naturalezza cominciò a palparmi il seno, i capezzoli subito divennero durissimi, mi facevano male. Lui se ne accorse e cominciò a pizzicarli sapientemente tra due dita.
Poi inaspettatamente mi strappò letteralmente la maglietta e anche il reggiseno.
‘Ehy…’ protestai io, staccandomi dalle sue labbra
‘Ti voglio…’ disse Marco con voce rotta dall’eccitazione
I suoi occhi azzurri quasi lacrimavano, le labbra erano infiammate, come le mie, e aveva tutto il mento rosso…
Gli presi la faccia e la spinsi tra le mie tette. Lui prese a leccarmele avidamente, prima una e poi l’altra… Le unì con le mani e le slinguazzava…
Mi stavo bagnando tutta, mi arrapa tantissimo quando mi baciano le tette… Gli presi una mano e me la misi sotto la gonna, tra le cosce.
‘Toccami…..’ gli sussurrai nell’orecchio
Senza staccare la bocca e la lingua dai miei capezzoli, mi scostò le mutandine e iniziò a masturbarmi. Mi penetrava con il dito medio, come se fosse un piccolo pene.
In pochi minuti le mutandine erano fradicie dei miei umori e io stavo gemendo e ansimando come una puttana.
‘Ora tocca a me…’
Prima ancora che potessi capire, si abbassò i pantaloni e si tirò fuori il suo cazzo.
Urlai quasi. Era una grossa mazza di almeno 25 cm, spessa e rosea, quasi scappellato.
‘Che c’&egrave, non ti piace?’
Era la cosa più bella che avessi mai visto. Lo toccai timidamente, provai a stringerlo completamente ma le mie dita erano troppo corte…
Cominciai a menarlo, la pelle si alzava e si abbassava, era un piacere vedere la sua cappella mostruosa sempre più scoperta.
Anche lui riprese a sditalinarmi, e io lo baciai ancora. La mia lingua entrava e usciva dalla sua bocca. Era molto chiaro quello che volevo.
Ma lui non si decideva, sembrava volesse concludere così.
Dovevo abbassarmi a pregarlo? Era il cazzo più bello che avessi mai visto.
‘Ti prego dammelo….’
Ma lui non rispose e continuò a titillarmi il clitoride, sempre più veloce.
Cercai di fermarlo, ma lui non staccava la mano.
‘Ti prego chiavami!’ Stavo quasi piangendo.
Marco mi prese con forza e mi fece sedere sopra di lui, con il culo appoggiato al volante.
Il suo grosso cazzo premeva sul monte di Venere.
Mi alzai per riceverlo, ma lui mi riabbassò.
‘Devi stare ferma!’
Cominciò a masturbarsi sulla mia fica, strusciava la cappella sul pube e sul clitoride.
Era bellissimo… Ma non mi bastava… Aumentava sempre di più la mia sete di cazzo.
Mi sentivo vuota, le pareti della mia fica si contraevano, ero impaziente.
Lo presi in mano, ma lui me la scostò.
‘Fermati! Il cazzo te lo darò quando dico io! Se insisti non lo avrai mai!’
Se lo menò sempre più velocemente, sembrava quasi che se lo volesse staccare… Io mi muovevo avanti e indietro contro il suo cazzo…
E poi venne. Mi schizzò copiosamente la fica e l’ombelico.
Mi stavo per rialzare per rimettermi al mio posto, triste e sconsolata… Insoddisfatta…
Poi lui mi prese per i fianchi…E finalmente mi penetrò!
Gridai di piacere, mai nessuno era entrato così in fondo.
Cominciò a fottermi come un toro, e io mi muovevo con lui.
‘Sei contenta… puttana….’
‘Si amore…Aaahhh… Sfondami la fica dai…’ risposi io in estasi
Il mio piacere aumentava, era incredibile essere chiavata da un cazzone così. Altro che lo sfigato del mio ormai ex! Era una sensazione di goduria, di completezza.
Non volevo più che si staccasse.
Continuai a cavalcarlo come un’amazzone impazzita… Sempre più velocemente…
‘Ahhh… Si… Sono tuaaaa!’
L’orgasmo improvviso mi scosse… Mi contrassi tutta attorno a quella carne ardente e pulsante. Il mio pensiero annullato… io ero annullata… c’era solo la mia fica che esplodeva di gioia.
Siamo rimasti qualche minuto abbracciati, lui ancora dentro di me, e poi &egrave uscito, ormai moscio e svuotato.
‘Ti accompagno a casa. Dimmi tu dove abiti’ disse Marco dopo essersi ripulito e ricomposto.
Gli indicai la strada.
Avevo mille pensieri. Gli ero piaciuta? Avevo fatto bene a concedermi così? Avevo fatto bene a pregarlo?
Ma poi, appena arrivammo sotto il mio portone, la sua voce mi rassicurò.
‘Adesso sei la mia ragazza.’
Le nostre mani si intrecciarono ancora e ci baciammo.
Scesi dalla macchina con il sorriso sulle labbra… Cazzo però, si era dimenticato di darmi il suo numero. O forse non aveva voluto?
Ecco che cominciava una stagione di elucubrazioni e paure… Ma anche una stagione di emozioni uniche, che certo non sarebbero finite lì.

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