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Sex in Monte Carlo

By 2 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

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Vic

Io e Olga ne abbiamo parlato a lungo in questi ultimi giorni prima del loro arrivo da noi per il capodanno.
Volevamo fare sesso in quattro o comunque scambiarci di coppia e poi, certo, volevamo avere qualche ora per noi due perché come faccio l’amore con lei non lo faccio con nessuna.
Il problema non era tanto suo marito, Gio, che era dell’idea, ma del mio compagno Sam che era sempre stato sordo alle tentazioni di ampliare la coppia.
Loro sono arrivati verso le 17 del martedì, lei in splendida forma pur avendo guidato per oltre due ore, lui, carino come sempre, forse un poco frastornato perché la guida di Olga non &egrave certo rilassante.
Convenevoli di rito, poi loro si sono recati nella camera degli ospiti e, il mio compagno, versandosi un cognac, mi ha detto
‘ Molto bella lei, quasi meglio dell’ultima volta che ci siamo visti’
‘Sai che se vuoi ampliare la conoscenza io non sono contraria. Sarebbe ora che tu capissi che esiste anche altro oltre al sesso di coppia, e loro sono i più adatti perché tu faccia questo salto’
‘Ne abbiamo già parlato .. non so .. certo che lei mi piace, ma tu non saresti gelosa delle mie attenzioni per lei?’
‘No, e poi io accetterei le attenzioni del marito, se a te non crea problemi’
‘Farai sesso anche con lei?
‘Si, non ha senso vederla e non farci l’amore: insieme siamo una macchina da sesso e se vorrai potrai anche guardare, a noi non crea problemi.’
La conversazione terminò qui, senza una risposta da parte sua.

Olga

Io adoro guidare e correre. In poco più di due ore siamo arrivati a Monte Carlo. Calda accoglienza, Vic adorabile nella sua tutina, un fugace sfiorarsi le labbra e nell’abbraccio ho sentito che sotto era senza intimo. So che era felice di vedermi ed io ero strafelice.
Siamo saliti in camera per rinfrescarci lasciando Vic e Sam a sorseggiare un cognac.
Spogliarmi davanti al mio uomo mi dà sempre un effetto di potenza: so quanto gli piaccio e quanto mi desideri. Mi guarda tutta come se fosse la prima volta che mi vede, sorpreso. Così mi sono avvicinata e lui mi ha abbracciata accarezzando la mia nudità. L’abbraccio non &egrave stato che un preambolo a una mezzora di sesso, dolce e appagante seguito da una doccia fatta assieme, continuando a baciarci e toccarci.
Nel viaggio avevamo fatto i piani per la sera/notte: lui si sarebbe occupato di Vic e io del compagno, non importa se non si sapeva come avrebbe reagito.
In un momento di stupida gelosia mi sono stesa sul letto nuda e con le gambe ben aperte per invitarlo a farlo ancora: ci &egrave cascato e così, magari, avrebbe scopato una volta in meno lei. Ho detto stupida gelosia perché io avrei fatto sesso col compagno di Vit e lo avrei spremuto come un limone.
Alle 19,30 siamo scesi, io in un tubino scollato, corto il giusto e nulla di intimo. Aperitivo, lui che mi guardava le gambe con malcelato interesse, d’altra parte non avevo fatto nulla per coprirle e dovevo cominciare la mia opera di seduzione. Vic, minigonna e camicetta, di nascosto, ha alzato il pollice in segno di ‘OK’. Con sorpresa ho notato che portava il reggiseno.

Vic

Dopo aver dato le disposizioni per la cena alla nostra tuttofare, che sarebbe stata lasciata libera alla fine della cena, sono salita in camera per prepararmi alla serata. Sam si era cambiato velocemente ed era nello studio per finire alcune cose di lavoro ed io, dopo una rinfrescata, mi sono vestita: mini e camicetta .. troppo trasparente, meglio col reggiseno e, mentre c’ero, anche col perizoma. Una pettinata, un paio di gocce ben distribuite di Hypnotic Poison di Dior, avvolgente ma non invasivo e ho lasciato la camera dove forse sarei tornata dopo aver fatto sesso con Gio, a notte tarda. La stanza era perfetta per ospitare Olga e Sam .. un mio leggero accappatoio era appoggiato su una poltroncina, sarebbe stato utile a lei per recarsi in bagno o per coprirsi dopo l’amore. Sapevo che gradiva queste piccole attenzioni. Sapevamo entrambe che avevamo preparato questo teatrino dello scambio di coppia solo per demolire i maschi e poterci dedicare a noi. Mentre richiudevo la porta per scendere in sala pensavo al desiderio di riavere il suo sesso a pochi centimetri dal mio viso ed affondarmi fra le sue cosce mentre lei mi guarda con tenerezza e desiderio.
Quando loro sono scesi ho capito che Sam, che intanto mi aveva raggiunta, non avrebbe potuto resisterle: la sua bellezza e la sicurezza del suo sguardo, le sue movenze da felino pronta a sbranare la preda .. e Sam inebriato. Gio, jeans e pullover Armani, seducente come sempre, sarebbe stato mio ancora una volta, mi avrebbe donato il suo corpo e quel cazzo che già altre volte mi aveva fatta felice.

Olga

Ottima cena servita con grazia dalla signora che poi sarebbe sparita per incontrarsi, così si vociferava fra di noi, con un nuovo amore molto giovane, lei, quasi cinquantenne ed in perfetta forma.
Alla fine, Sam, come consuetudine, ha offerto una vasta scelta di alcolici: siamo andati tutti sul calvados, vecchio di 15 anni, una vera delizia.
Una serie di colpi provenienti dal porto, ha preannunciato dei fuochi d’artificio. Siamo usciti sul terrazzo che ha una vista stupenda sul porto: da uno dei tantissimi yot sparavano i fuochi, più rumorosi che belli. Mentre Gio spiegava a Vic come si creano i colori dei fuochi, io e Sam siamo rientrati. La sua mano sulla mia schiena per farmi passare avanti, io mi sono stretta a lui, lui mi ha cinto la vita, con una lieve torsione gli ho fatto sentire il mio seno sul suo petto, eravamo vicinissimi e gli ho sfiorato le labbra con le mie. La mano &egrave scesa dalla vita al fianco, mi sono ancora girata e la mano &egrave passata sul culo. Eravamo vicini al divano, l’ho leggermente spinto verso di esso e lui si &egrave seduto .. e io velocemente sopra di lui, in ginocchio, a gambe larghe, come facevo da ragazzina con il boy di turno sulle panchine. Nel sedermi ho alzato l’abito lasciando libere le gambe, il mio culo nudo appoggiava sulle sue gambe e lui ci aveva messo le mani strizzandomi dolcemente le natiche. Ho sollevato l’abito fino a vita e lasciato cadere le spalline liberando il seno che lui ha cominciato a baciare. La mia figa nuda contro il suo cazzo ancora nei pantaloni, lo sentiva crescere. Quando ho cercato di slacciare la cintura dei pantaloni, non ha più resistito e mia ha detto di seguirlo. Mi sono rimessa in piedi, ho sfilato l’abito e, nuda, l’ho preso per mano avviandoci verso la scala che porta alle camere. Con malizia sono passata avanti a lui nel salire, ben felice di poter osservare il mio culo dondolante. Mi sono diretta verso la loro camera, questi erano gli accordi con Vic, e , sedutami sul letto, ho cominciato a spogliarlo, in piedi avanti a me.

Vic

Faceva freddo sul terrazzo, ma dovevamo resistere sperando che Olga fosse molto persuasiva. Intanto Gio aveva deciso di scaldarmi con una serie di carezze e baci molto ben accetti. Da un controllo, il pacco era già a un buon punto e senza dubbio sarebbe migliorato quando mi fossi sfilata il perizoma, cosa che ho fatto con qualche contorsione mentre mi baciava. Erano scivolate a terra fra le mie caviglie, mi sono chinata per raccoglierle e già le sue mani erano sul mio culo e un dito scendeva velocemente fra le chiappe per raggiungere il buchino. Mossa inutile perché mi sono rialzata e, sentendo con le dita che il tassello le perizoma era umido, l’ho portato alla sua bocca ‘ lui ha capito e succhiato e dopo mi ha baciata con passione.
Nella luce del salone abbiamo visto Olga, nuda, che tenendo per mano Sam, si avviava alla scala trascinando con mossa da gran diva il suo abito come fosse uno straccio per la polvere.
Ha salito la scala facendo ondeggiare lo splendido culo, facendomi salire la voglia di lei. Appena sono saliti, ci siamo fiondati in casa, quasi congelati, ho preso una bottiglia di scotch e siamo volati in camera, quella loro.
Non ho avuto bisogno di sedurlo; ci siamo spogliati velocissimi, mi sono inginocchiata per prenderlo in bocca, ma lui si &egrave buttato sul letto e così, inginocchiata al suo fianco, ma girata rispetto a lui, ho cominciato un pompino che, nelle mie intenzioni, doveva essere stratosferico.
Non so se fu stratosferico, ma da quella posizione siamo passati a un 69 e la sua lingua e le sue mani facevano un lavoro sublime passando dalla figa al culetto con la maestria che già conoscevo.
Più volte l’ho portato vicino a venire mentre io, senza ritegno, avevo cominciato la mia serie di orgasmi; sentivo il fuoco nella figa e la sua lingua che cercava di spegnerlo, le sue dita penetravano il mio ano che si stava aprendo anche ai suoi colpi di lingua. Non potevo resistere oltre: mi sono girata, ho strusciato la figa contro il suo cazzo ripiegato sul ventre, una figa bagnata e un cazzo durissimo; mi sono eccitata guardaldolo scomparire a apparire da sotto la mia figa a secondo del mio movimento, poi una rapida slinguata e mi sono impalata il culo sul suo cazzo sperando che avesse fatto sesso prima con Olga e non fosse così pronto a venire. E non venne. Scorreva dentro di me mentre cercavo il massimo del piacere giocando col mio clito, le sue mani ora sulle chiappe ora a stringermi i seni. Il suo cazzo mi pareva crescere ogni volta che ritornava a riempire il mio ano. I suoi occhi sprizzavano felicità, sapevo come farlo godere e il mio culo era il posto migliore dove farlo godere, e venne dopo il mio ennesimo orgasmo le cui contrazioni sembravano averglielo stretto in un morsa. La sua sborra, abbondante come sempre, mi ha riempita con una serie di spasmi che sembravano non finire, e ancora un mio orgasmo a inondare i suoi peli di miele. Mi sono spostata con la figa sulla sua bocca e si &egrave saziato dei miei umori, sfinito, ma solo in apparenza. Io coricata al suo fianco ho goduto portandomi alla bocca quanto usciva dal culetto e il miele della figa.

Olga

Il suo cazzo &egrave scivolato fuori dagli slip già bello duro. Vic mi aveva spiegato bene cosa amava che gli fosse fatto, ma io ho le mie tecniche e lei le sue, così l’ho sorpreso non prendendolo in bocca ma fra i seni, una spagnola che ha apprezzato spingendo il cazzo in su fino a cercare la mia bocca. Mentre saliva lo stuzzicavo con la punta della lingua, i seni stretti attorno al cazzo e spinti il più in alto possibile per farlo arrivare alla lingua. Poi l’ho preso in bocca spingendolo il più dentro possibile con le mani sul suo culo. Non era un supercazzo, lunghezza normale e la mia gola &egrave ben allenata. Me lo sono tenuto dentro, in fondo, fino a quando mi &egrave parso di soffocare anche perché era cresciuto moltissimo di volume. Sempre seduta sul bordo del letto, mi sono sdraiata alzando le gambe in alto, offrendogli la figa o il culo, a scelta sua. Da vero gentleman ha scelto la figa e ha cominciato a spingere forte mentre io lo aiutavo titillandomi il clitoride. Aveva messo le mani sui miei fianchi e la sua spinta era furiosa al punto che ogni tanto scappava da dentro. Approfittando di una di queste fughe, l’ho preso e me lo sono infilato nel culo dando io la spinta per farlo entrare; sorpreso da questa iniziativa, ha ripreso con la stessa foga di prima ma forse era eccessiva perché l’ho sentito perdere consistenza. Immediatamente mi sono sfilata, lui si &egrave disteso sul letto col cazzo quasi ammoscito, l’ho preso in bocca e l’ho ravvivato, forse troppo perché &egrave venuto ansimando come un toro. Sapendo perfettamente che non avrebbe fatto una seconda, ho proseguito a succhiarlo malgrado le sue contrazioni, gli ho infilato un dito nel culo raggiungendogli la prostata e scopandolo. Non aveva più nulla da dare e provava dolore, mi pregava di smettere, mi tirava per i capelli, il cazzo sembrava ritirarsi nella speranza di sfuggire alla mia bocca. L’ho lasciato libero.
‘Sei un diavolo. Ma cosa hai in corpo? Un vulcano?’
E si &egrave finalmente rilassato, gli occhi chiusi, la bocca aperta per cercare quell’aria che gli avevo tolto, il cazzo abbandonato, bagnato e desideroso di riposo.
Ho lasciato che si riprendesse un poco e ho ricominciato a giocare col suo cazzo, irrimediabilmente molle? No, piano piano si &egrave ripreso, ho continuato il pompino con dolcezza e lui ha risposto .. dopo pochi minuti era nuovamente duro. Questa volta lo volevo dentro, mi sono messa a cavallo e ho infilato il cazzo in figa. Ero io a scoparlo, su e giù, roteando il bacino; lui mi guardava in silenzio, quasi incredulo. Quando ormai disperavo, il suo respiro si &egrave fatto ansimante, il cazzo &egrave parso inturgidirsi ancora di più ed &egrave venuto. Sono rimasta su di lui toccandomi il clitride e mentre il suo cazzo pareva voler fuggire da dentro, sono venuta ancora una volta. Lui ha chiuso gli occhi, con la lingua ho ripulito il suo cazzo e le sue palle dalla sborra che mi era colata fuori, mi sono stesa al suo fianco ..

Vic

Non mi era bastata e ho ripreso a tormentargli il cazzo con carezze e lecchini. Ha reagito più velocemente del previsto e ho iniziato a leccarlo, dalle palle su, lungo il cazzo fino alla cappella.
Si stava riprendendo velocemente e giocava infilandomi le dita ora in figa, ora nel culetto.
Alternavo la bocca alla mano, ma la bocca faceva il lavoro migliore accogliendolo tutto, poi rapidi colpi di lingua alla cappella e nuovamente dentro fino in fondo, poi mi scopavo la bocca col suo cazzo dentro, poi lo scorrere delle mie labbra morbide lungo tutta l’asta e il dito che giocava nel suo culetto. La sua mano cercava intanto di forzare la mia figa allargandola fino al limite ‘ splendida sensazione, quattro dita dentro a scoparmi, sentivo il pollice battere contro la chiappa, lui non era entrato. Con le dita sembrava che stesse scavando dentro, dal rumore un poco osceno che faceva la sua mano dentro, si capiva che ero un lago. Intanto il pompino sarebbe presto arrivato all’effetto sperato, ma cercavo di prolungare la cosa perché mi piaceva troppo quel tentativo di fisting che mai nessun maschio era riuscito a fare completamente. Poi ha cambiato strategia ed &egrave riuscito ad infilare il pollice nel culetto, stringendo fra lui e le altre dita la sottile separazione che c’&egrave fra la vagina e l’ano. Il mio orgasmo &egrave stato violento quanto improvviso ed &egrave stato accompagnato dalla sua sborrata in bocca, sempre tremendamente tanta, e me la sono goduta e gustata mentre lui aveva sfilato la mano e leccava la mia sborrata.
Ci siamo poi baciati ma lui era all’estremo ed &egrave crollato. Non mi sono curata di ripulirmi e sono uscita dalla camera per entrare nell’altra, dove Olga aveva già da tempo finito la sua parte e riposava a fianco di Sam, profondamente addormentato. Mi ha sentita arrivare, si &egrave stiracchiata facendomi ancora una volta salire alle stelle il desiderio di lei. Si &egrave alzata , ci siamo abbracciate e baciate a lungo, poi siamo scese in salone,qui si &egrave aperto un nuovo capitolo

-2-

Noi

Decisamente la fortuna delle donne, forse non di tutte e mi spiace per le escluse, &egrave, sessualmente parlando, quella di poter avere un gran numero di orgasmi in poche ore.
Avevamo lasciato i compagni di sesso da poco, erano stati all’altezza della situazione, e adesso, finalmente, io e Vic potevamo scambiarci le nostre effusioni, direi il nostro amore ma non vorrei abusare di questa splendida parola.
La prima sensazione &egrave stata quella di volere la sua bocca, di baciarla, di sentire la sua lingua saettare nella mia bocca e di lottare con lei per far entrare la mia lingua nella sua. Le nostre labbra sembrano ammorbidirsi, prendono corpo e il desiderio aumenta. Il desiderio di lei, del suo collo da baciare e leccare, dei suoi seni pieni e bellissimi, dei suoi capezzoli dritti per l’eccitazione, vogliosi dei miei colpi di lingua e di essere mordicchiati e succhiati. Così scendo a loro, leccandole il collo, le ascelle e il fianco del seno, il sapore quasi amaro della sua pelle aumenta la mia eccitazione, le sue mani che scorrono dolci sulla mia schiena, mi accarezzano la testa e giocano con i miei capelli,
E a lungo lecco e mordicchio i sui capezzoli, passando da uno all’altro leccando lo spazio fra i suoi seni fino a risalire all’altro capezzolo, le succhio la tetta, sento ora le sue unghie graffiare dolcemente la mia schiena, ecco, &egrave quasi al culmine dell’eccitazione ed io so cosa vuole.
Scendo con la lingua all’ombelico, ma non lascio soli i capezzoli, li pizzico ed accarezzo mentre il mio viso scende lento verso la sua figa. Lei apre le gambe, aspetta, ormai ha la figa turgida e il clitoride scappucciato. Mi giro senza mai smettere di baciarla e leccarla, pongo la mia figa sul suo viso e il mio &egrave ormai arrivato alla sua, ne sento il profumo, la punta della mia lingua le accarezza l’inguine, le grandi labbra, scendo fino alla parte inferiore della figa, il sapore &egrave più forte, scendo fino al buchino del culo, cambia totalmente sapore, &egrave liscio sotto la lingua ed &egrave lievemente aperto. Risalgo e la mia lingua si insinua nella sua figa bagnata, il sapore &egrave forte, deve essere venuta molte volte con Gio, gli umori sono vischiosi ma adesso ne arrivano di freschi, il suo godimento &egrave evidente. Le infilo un dito nel culetto e il suo piacere me lo dimostra assestandosi meglio col bacino per consentirmi il facile accesso anche di un secondo dito. La punta della mia lingua intanto sale al clitoride e comincio un lento lavoro circolare, la mia lingua ne sente le pulsazioni e le trasmette all’altro clito, il mio.
Anche il mio clitoride &egrave sotto pressione. La sua lingua e le sue dita hanno preso possesso della mia figa e del mio culo. Vic &egrave impulsiva, non riesce a contenere la voglia di figa e me la strapazza con la lingua, succhiando le labbra e il clitoride, come una forsennata. So che vuole il mio orgasmo perché ogni mio orgasmo per lei &egrave una gioia. Il suo pollice &egrave nel mio sedere e lo scopa, presto cambierà le dita e saranno due o forse tre a penetrarmi, aspetta solo che il buchino si apra ancora di più.
E’ una strana sensazione, i miei seni premuti sul suo corpo cominciano a percepire delle contrazioni, il flusso dei suoi umori aumenta inondando la figa e la mia bocca; conosco i sintomi che precedono il suo orgasmo e questo accelera anche il mio. La frenesia della sua lingua, se possibile, aumenta, la mia figa pare ingrossarsi e aprirsi, sento che il suo viso &egrave a contatto con lei, la sua lingua &egrave penetrata e la lavora dall’interno, le dita nel culo sono tante, ha forzato fino al limite del dolore, un dolore piacevole, che volevo.
Comincia a sussultare, le gambe, prima apertissime, cominciano a chiudersi attorno al mio viso, le contrazioni aumentano, gli umori si fanno più densi, il buchino si apre e le mie dita scorrono libere dentro di lei.
Le mie sensazioni sono di grande eccitazione e piacere, sento che il mio ventre trema, la figa pare essere immensa anche se in realtà si contrae, ho la sensazione che il suo viso sia completamente dentro di me e vengo, sento che tremo tutta, le gambe vorrebbero distendersi, il mio culo pare aprirsi ancora, i capezzoli sono di fuoco, la lingua continua a lavorare la sua figa e anche lei finalmente viene, viene alla grande, alza il bacino con una forza che non le conoscevo, le gambe le tremano e squirta nella mia bocca, non un getto, ma una notevole quantità di succo lattiginoso che ingoio con un tale piacere che ripeto l’orgasmo di pochi secondi prima, lei risponde con un’altra ondata di miele, ha una forza enorme, riesce a ribaltare la posizione con un colpo di reni: adesso mi trovo io sotto e lei sopra, la sua figa svuota nella mia bocca e sul mio viso tutto il suo orgasmo, mi accorgo di scoparle il culo con frenesia, lei mi ha messo quasi tutta la mano in figa e continua a lavorarmi il clitoride, gli orgasmi sembrano non avere fine. La sua figa &egrave apertissima davanti al mio viso, infilo due dita, quattro e poi tutta la mano non senza forzare, ma lei pare non soffrirne, si solleva di scatto sulle braccia e mi urla un ‘Si’ prolungato, inizio a scoparla con la mano dentro fino al polso, il pugno chiuso per non graffiarla con le unghie. La dilatazione della sua figa &egrave enorme, anche il culo si &egrave aperto e con l’altra mano infilo tre dita. Lei pare impazzita per questa doppia penetrazione. Ha smesso di curarsi di me, pensa solo al suo piacere e io ne sono felice, la sto facendo godere come mai avevo fatto ed &egrave la soddisfazione più grande.
Un altro orgasmo notevole, lei &egrave sfinita e si accascia col viso fra le mie cosce, ansima, sfilo la mano dalla sua figa, &egrave piena di miele che succhio in estasi e mi spalmo sul viso. La sua figa si richiude e torna ad assumere la sua deliziosa forma da ragazzina che la contraddistingue. Un bacio. Amo quella figa e so che lei ama me. Anche il suo buchino ha ripreso la forma solita, una rosellina, anche a lui un bacio e un lecchino, non posso farne a meno. Con delicatezza mi sfilo da sotto, giro Vic sul fianco e la bacio teneramente. La sua bocca risponde, mi abbraccia e continuiamo a baciarci fino a quando il sonno vince la sua battaglia. Due ore sono passate in un lampo, indimenticabili.

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