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Sfigato una volta… cornuto per sempre

By 21 Luglio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Ah Luglio’ mese di matrimoni’ proprio in questi giorni mi sono imbattuto in un mio vecchio compagno di classe, un secchione sfigato che ero solito bullizzare, a braccetto con la sua futura moglie,gran pezzo di figa e che inquadrai fin da subito,dallo sguardo che mi lancio ai pettorali e successivamente al pacco, come una grande estimatrice di cappelle.

SI vantava di come adesso le cose fossero cambiate, grazie allo studio, aveva avuto successo e la sua vita andava alla grande, insistette a tal punto nell’elogiare i suoi successi che, purtroppo per lui, mi senti sfidato e perciò pensai di fargli capire che le cose NON cambiano’ Lo feci parlare un po’ e poi insistetti perché mi invitasse a casa sua per cena, nonostante la sua reticenza toccai i giusti tasti e lo feci cedere.

Arrivato da lui la sera mi mostrai inizialmente cordiale gli feci i complimenti per la casa e non lesinai apprezzamenti alla sua carriera, ne alla sua fidanzata, che si era acchitata da vera addrizza cazzi per la serata, la cosa che mi fece capire di averci visto lungo e decisi di mettere in atto il mio piano. Una volta seduti a tavola iniziai a raccontare alcuni scherzi che facevo al coglione a scuola Partì da quelli più innocui, così da risultare simpatico e mettere tutti a proprio agio, lui incluso.

Lui faceva il superiore e ci rideva su ma piano piano iniziai a raccontare episodi sempre più pesanti e notai, come avevo immaginato, che il puttanone non aveva remore o ritegno a ridere delle umiliazioni subite dal poveretto, anzi, più erano pesanti più se la rideva.Il deficente iniziava a essere in imbarazzo e cercava penosamente di sviare il discorso ma vista la complicità della ragazza, che era l’unica cosa che mi interessasse, continuai imperterrito a raccontare le sue umiliazioni peggiori e condì i racconti con schiaffi più o meno pesanti allo sfigato che ormai non ci capiva più nulla e subiva le mie angherie come un ebete davanti alla fidanzata, la quale, da gran troia qual’era, ci aveva preso gusto e si era unita agli sfottò non mancando occasione per sottolineare quanto fosse stato un senza palle in passato e alludendo al fatto che forse lo era ancora, ormai il demente aveva perso tutta la sua sicurezza, e tornò ad essere quello che in fondo era sempre stato la mezza calzetta cui avevo reso la vita un inferno alle superiori, quello a cui, tanto per farvi un idea, avevo pisciato in faccia davanti a tutta la classe’ ma questa &egrave un altra storia.

Col passare del tempo divenne sempre più paonazzo e la sua espressione passo dalla vergogna all’ansia per poi arrivare alla paura quando iniziai, positivamente ricambiato, a flirtare apertamente con quel troione che aveva per fidanzata finch&egrave arrivai a metterle una mano tra le cosce sotto i suoi occhi sbigottiti dalla mancanza di proteste di lei, a quel punto non ne poté più e si alzo come a dire adesso basta ma quello che usci dalla sua bocca non fu altro che una supplica balbettante: ‘dai.. a..a.. adesso ba’ basta .parlare dei ‘ ve’ ve.. vecchi tempi.. e ta.. ta.. tar’.’ MI si allargo un sorriso di vittoria sul volto ma, non ebbi neanche il tempo di rispondere che la ragazza, che si stava asciugando le lacrime per le risate disse ‘ No no ti prego continua, stiamo per sposarci voglio conoscere anche ‘questo’ lato di te’ e scoppiò in un’altra risata.

Lui ricadde sulla sedia con una sguardo esanime, sconfitto, ero lì in casa sua che me la ridevo con la sua ragazza parlando delle sue umiliazioni e quando aveva provato a ‘difendersi’, se così possiamo dire, era stata la ragazza stessa a zittirlo.Io colsi la palla al balzo e chiesi al coglionazzo di andare a comprare dell’ altro vino che nel frattempo era finito, lui provò a protestare flebilmente adducendo come scusa che l’unico supermercato aperto stava a 20 minuti di macchina e che comunque ce n’era un altro tipo in frigo ma fu ancora una volta la ragazza a intervenire: ‘Te l’avevo detto che 2 bottiglie non bastavano, vedi sei sempre il solito taccagno! E non hai un minimo di gusto non si mischiano mica i vini! Ora vai e ne compri un’altra!’ gli disse con tono autoritario. Lui sorpreso da quelle parole rimase un attimo basito e poi uscì come in trans senza incrociare lo sguardo ne, mio, ne della fidanzata.

Neanche il tempo di chiudere la porta che la vacca scoppiò a ridere e mi guardò maliziosa dicendo: ‘abbiamo un’oretta scarsa, che facciamo” le lanciai solo uno sguardo e lei era già in ginocchio che mi sbottonava la cintura per farmi un succulento pompino, poco dopo finimmo nella loro camera da letto con lei che mugolava di piacere vestita in abito da sposa mentre me la facevo in tutte le posizioni e buchi possibili, &egrave una gran troia a letto, e si fa fece fare di tutto, probabilmente per la situazione o forse perché era da tempo che non gli capitava una scopata del genere.. Godette 3 o 4 volte prima che le venissi dentro senza neanche chiederle se usasse la pillola ma non ricevetti alcun rimbrotto.

Il cornuto tornò a casa &egrave suonò il campanello ‘il cretino &egrave uscito senza chiavi dobbiamo andare ad aprirgli’ dissi alla futura mogliettina pensando che il divertimento fosse finito ma mi sbagliavo di grosso, lei per tutta risposta mi prese il cazzo in mano e disse ‘ meglio possiamo continuare a divertirci’ con un sorriso da porcona stampato in faccia, la cosa mi eccitò parecchio e riprendemmo a scopare lasciando l’imbecille fuori dalla porta di casa sua per più di 2 ore finché, dopo il terzo round e dopo averle farcito ben bene anche il culo ci ricomponemmo con tutta calma e all’ennesimo suono del campanello gli andammo ad aprire.

Lei con una faccia incazzata (da oscar) e la voce seccata disse: ‘Allora quanto tempo ci hai messo a tornare!!!’ lui rispose inebetito:’ma’ ma’ veramente sono qui fuori da più di due” ‘Sta zitto ed entra in casa, non voglio sentire le tue cazzate sfigato!’ rispose lei prima che il poveretto potesse finire la frase. Intontito entrò e io rincarai la dose: gli strappai la bottiglia di vino dalle mani e gli urlai a 30 centimentri dal volto: ‘Hai rovinato la serata! Quasi 3 ore ad aspettarti!’ colpendolo con violenti scappellotti sulla nuca. ‘Adesso &egrave tardi, devo andarmene e questo &egrave inutile.’ aggiunsi seccato sbandierando la bottiglia, poi mi venne in mente quello che ancora adesso reputo un colpo di genio, stappo la bottiglia di forza e gliela inizio a versare in testa.

Lui restò lì fermo senza parlare mentre il vino gli scolava addosso guardandoci con occhi vitrei che andavano da me alla sua ragazza,la quale, nel frattempo non riusci a trattenersi e tra una risata e l’altra gli disse: ‘Sei’ sei proprio patetico”. Finito il vino gli misi la bottiglia in mano e lo fissai lui mi guardò con la bocca spalancata non capendo cosa mi aspettassi e boom, gli stampai due schiaffi in faccia e gli dissi ‘Allora? nemmeno mi saluti?’ poi mi girai senza ascoltare la sua pietosa risposta, abbracciai la sua fidanzata dandogli una strizzatina al sedere e me ne andai dicendole ‘Buonanotte dolcezza, ci vediamo al matrimonio allora!’

Morale della favola, uno sfigato può fare tutti i soldi del mondo, ma resta sempre uno sfigato.

Per di più, oltre alla scopata, ho rimediato un invito al matrimonio tra qualche giorno secondo voi come andrà a finire? Io un idea ce l’ho già’

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