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Racconti Erotici Etero

Situazioni erotiche: cap. 29 – Con Luca a fare spese epoi al cinema

By 29 Aprile 2020No Comments

L’indomani nel tardo pomeriggio Luca e Lidia vanno a fare shopping. Lei compra una mini gonna nera cortissima del tipo inguinale.

Poi passano al solito negozio della biancheria intima per comprare un altro corsetto.

Anche stavolta tra Lidia, Luca e la commessa c’è grande complicità. In questa occasione la commessa si spinge un po’ più in là di un semplice rapporto tra clienti dando il suo nome: Graziella.

L’atteggiamento confidenziale ed anche un po’ intimo consente a Graziella di mostrare dei capi che normalmente non vengono proposti alle signore come ad esempio delle canottierine di seta che possono essere usate come dei top.

Luca in quella situazione sembra essere a suo agio, rovista ed apre scatole con vero piacere e curiosità, ciò non è maschile e ci mette tanto entusiasmo. Questo suo comportamento non passa inosservato a Graziella che lo fa notare a Lidia mentre la spoglia.

Lidia non partecipa alla scelta e si lascia sfilare il vestito dalla ragazza che nello spogliarla si complimenta perché ritiene Lidia una donna fortunata ad avere un marito che si interessa tanto al suo look “Sono pochi gli uomini che lo fanno, mi creda!”

“Debbo dirvi che lo faccio con piacere. È una curiosità. Poi mi piace guardare e fantasticare e per la mia compagna farei anche altro davanti ad altre persone. Non mi vergogno affatto e non ho disagio” replica Luca alle parole di Graziella.

La lingerie è bellissima per la fantasia dei colori, i pizzi, i ricami, tessuti e ce n’è per tutti i gusti.

Graziella sfrutta la confidenza e l’ultima frase di Luca per dire con un filo di malizia “Anche quella per gli uomini comincia ad essere molto bella. Per gli uomini si cominciano a fare cose carine e spesso ci sono capi unisex. Ve li farò provare, magari un altro giorno con calma alla fine della giornata, così siamo più tranquilli e possiamo vederli meglio”

Graziella, infilato un corsetto a Lidia, va in uno scafale, preleva da una scatola dei capi e li mostra a Luca.  Sono alcuni slip più succinti del solito dicendogli che sono spesso acquistati da uomini, lui un po’ sorpreso e con grande stupore “Ma davvero?!”

“Si” le risponde Graziella con un tono frizzante ed ammiccante “Sono per coloro a cui piace portare slip! Scommetto che Lei non porterà mica i mutandoni! Ecco questi sono della sua misura”

Lidia uscita dal camerino di  prova e quasi del tutto nuda, si avvicina a loro incurante del fatto che potrebbe entrare qualcuno o che la potrebbero vedere dalla vetrina sulla strada.

“Tu non li porti molto diversi, vero tesoro? Questi sono piccolissimi ma sono anche carinissimi. I tuoi pur essendo piccoli non sono così però mi farebbe piacere se li accettassi come regalo”

“Mi piacciono. Me li dà della mia taglia? Li voglio provare prima di acquistarli” dice Luca compiacendosi nell’ammirare quegli slip che somigliano molto a dei tanga veramente esigui. In lui è stata sollecitata la parte narcisistica.

Graziella è andata in magazzino ed al ritorno si ripresenta dicendo “È questa! Entrambe avete più o meno la stessa misura, come se fossero unisex! Che strano! Una taglia da donna matura è indossabile da un giovane uomo!”

Lidia nel frattempo teneva quello slip in mano osservandone la fattura, la consistenza del tessuto e, una volta che la commessa ha trovato la taglia giusta, ha passato il capo a Luca che si è avviato nel camerino di prova per indossarlo.

“Anche Lidia ha voluto provare quello slip come se fosse unisex “Li provo anche io!”

Graziella la segue.

Lidia è rientrata nel camerino ed aspetta Graziella perché è oramai abituata ad essere servita, resta immobile in attesa di essere aiutata. La ragazza si china a sfilarle il perizoma e Luca si avvicina per porgerle lo slip identico a quello che indossa lui e che la ragazza fa indossare a Lidia che esclama

“È carinissimo!” con un moto di meraviglia e piacere tutto femminile.

“Sì, le sta molto bene” conferma Graziella.

“Li prendo! Prendo lo slip e il corsetto” controbatte Lidia e resta in attesa che la commessa la aiuti a sfilarsi di dosso quei capi.

Luca ha provato quello slip ma alla fine ha rinunciato a comprarlo per sé dicendo che era troppo striminzito per contenere i suoi attributi maschili, intanto fa “Posso curiosare in giro come al solito?”

“Faccia pure!”

Lui ritorna nel camerino, leva il perizoma e si riveste.

Quando Lidia è nuovamente vestita, Luca torna verso le donne con uno slip molto simile a quello che ha appena provato Lidia ma di colore diverso “Anche questo è carino, non ti pare?”

Ma la commessa si interpone “Vuole che lo faccia provare?”

La mossa di presentare a Lidia un altro slip è veramente studiata ed ha lo scopo preciso di far eccitare e far venire allo scoperto le preferenze sessuali della ragazza.

Graziella si avvicina a Lidia, le solleva il vestito e le sfila il perizoma che ha indosso soffermandosi un po’ di più a guardare la figa depilata della donna avvicinandosi quasi a sentirne il profumo.

Luca porge lo slip e la commessa lo presenta a Lidia che solleva i piedi per iniziare ad indossarlo. La commessa solleva il capo mentre Lidia tiene sollevato il vestito e poi si guarda allo specchio per vedere come le sta quel capo di intimo “Veramente carino! Sì, lo prendo”

Quel metti e togli a cui si è aggiunta la complicità della commessa ha eccitato sia Lidia che Luca i quali dopo aver pagato escono e corrono a casa. Quando arrivano a casa sia Luca che Lidia sono eccitati che non vedono l’ora di accoppiarsi.

Infatti una volta chiusa la porta, Luca sbotta “Mi avete fatto morire. Tu fai la bambola giuliva con lei che gioca col tuo corpo e lei che sta al gioco. Ma vi site emesse d’accordo?”

Lidia gli chiede “In quel negozio ti ecciti tanto a toccare e guardare quella lingerie, vero?”

“Sì, da morire. Non lo posso negare. Ho l’impressione che Graziella sia una gran porcellina e chissà se è lesbica”

Lidia capendo che lui si vorrebbe scopare Graziella aggiunge “Si mi piace farla eccitare. Ha l’aria di essere una ragazza innocente che potrebbe essere sottomessa, per dirla in poche parole potrebbe essere una slave e mi piacerebbe averla come schiavetta”

Lidia mai prima di quel momento avrebbe detto quelle parole e le sono uscite di bocca senza volerlo. Lei è proprio ormai disinibita ed inoltre Luca le dava una carica erotica incredibilmente forte. Con lui la voglia di fare sesso è forte ma forse lo avrebbe fatto anche con altri se ce ne fossero stati. Intanto tira fuori gli acquisti dalla busta “Sai perché li ho presi?” chiede a Luca.

“No. Perché?”

“Perché io credo che ti piacciano anche se tu, davanti alla commessa, hai detto che non erano adatti a te. Ti vergogni di dire che indossi intimo da donna?”

“Beh! In parte sì. È che sono troppo succinti, troppo piccoli e temo che le mie palle dentro non stiano dentro quel francobollo di tessuto e so bene che quando escono fuori dal sostegno si può sentire dolore”

“Non fare storie! Tesoro, ti ho visto, ti stanno bene! Prova, vedrai che cambierai idea!”

“Tu vuoi vestirmi come piace a te. Non dirmi che non è vero!”

“Perché non è possibile? Oppure sua maestà piace solo a sé stesso? Anch’io voglio vederti vestito come mi piaci. Dai! Ora spogliati e denudati. Ti voglio vedere come mamma ti ha fatto e poi li indossi così vedremo se è come dici tu!”

Dopo questa battuta Luca indossa gli slip nuovi. In effetti sono molto succinti, molto sgambati e lasciano i glutei scoperti essendo fatti per le donne che non vogliono far vedere il segno nei pantaloni oppure i leggings e quindi la striscetta posteriore deve scomparire proprio tra i glutei.

In realtà quel perizoma è bello ed a Luca sta bene. Le palle sono contenute ma c’è la prbabilità che escano ma non facilmente visto che indossa i pantaloni.

“Hai visto che ore sono?” fa Luca.

“Uhh! È tardi che facciamo? Andiamo fuori a cena?” risponde Lidia.

“Mi sa che non abbiamo altra soluzione” e così i due vanno a cena e lì lei si fa ammirare sculettando e mostrando le tette avendo indossato un abitino stretch che le segna le curve di donna matura.

Il gestore del ristorante è una persona conosciuta ed è ben felice che lei ci vada. Ai tavoli ci sono clienti già visti in precedenza che come sempre si voltano a vedere il passaggio di lei, MILF spettacolare, che non lascia dubbi sulla bellezza del suo corpo.

Al termine della cena a loro viene fatto uno sconto ed a loro non viene data spiegazione “È per l’amicizia che c’è tra di noi ed anche per il piacere di avere una così bella donna nel mio locale” dice il gestore.

All’uscita a Luca viene spontaneo precedere Lidia all’auto ma solo di qualche passo. Lei cammina sul marciapiede lentamente sculettando. Le si accosta una macchina, lei si ferma, l’autista le parla e lei gli risponde.

Stavolta Lidia prende coraggio complice il vino bevuto e monta in macchina ma ridiscende subito.

Luca ha visto la scena e si un po’ preoccupato.

“Cosa ti ha detto quell’uomo?”

“Mi ha chiesto quanto volevo”

“E tu?”

“Gli ho detto 400 Euro”

“E lui?”

“Sei una gran figa ma non posso spendere la cifra che vuoi”

“Sei veramente una gran troia” le risponde Luca avviando l’auto.

“Ora andiamo a casa? o andiamo a divertirci da altre parti? Stasera il tempo è tiepido e si può stare fuori”

“Che ne dici di andare a vedere ‘battere’ le puttane? Ci sei mai stata?”

“Non ci sono mai stata e sono curiosa di vederle da vicino. Le vedevo di sfuggita passando in auto ma fermarmi non l’ho mai fatto”

“Beh! Ora sarai tu a doverlo fare. Non mi dire che non ti piacerebbe! Fallo almeno una volta, tanto per provare l’ebrezza di essere in vendita!”

Lidia accettando l’idea di voler provare per divertirsi ha chiesto a Luca “Che devo fare?”

“Quello che vedrai fare a quelle. Voglio vederti quando ti avvicini alle macchine che si fermano e quando ci parli. Io ti aspetterò a qualche decina di metri così controllo chi ti si avvicina”

Lidia scende dall’auto con fare non certo da puttana e resta lì con aria smarrita. Luca si posiziona come detto e non tardano a fermarsi alcune persone in auto. Si comporta da puttana e sembra farlo benissimo ma non va con nessuno.

Luca vedendo che non la carica nessuno si accosta e le chiede il perché non si sia riuscita ad accordarsi.

Lei lo ragguaglia “Ne ho sentite di tutti i colori. È stato eccitantissimo!”

“Dai raccontami!” la incita lui.

Felice e sorridente inizia a parlare “Mi sono sentita una vera puttana. Mi veniva da parlare in termini volgari in modo naturale. Non so da dove me li sono inventati ma mi uscivano così semplicemente. Di sicuro mi hanno presa per una professionista del sesso. Ti sembro così figa? Uno quasi mi dava i soldi che chiedevo. Ora sono molto eccitata e il perizoma sarà senz’altro bagnatissimo. Vuoi che faccia un’altra uscita?

“Sì. Dai! La cosa sta eccitando molto anche me”

Subito dopo lei esce dall’auto di Luca per rimettersi sul marciapiede a mostrarsi in tutto il suo splendore.

Non tarda a fermarsi un’auto e lei parla un po’ più a lungo con il guidatore ma va via. Poi se ne ferma un’altra con due uomini, Lidia si accosta allo sportello ed uno dei due tira fuori un braccio per accarezzarle le cosce e le tasta il culo ma anche questi si allontanano.

Luca, che guarda dalla sua postazione, fa salire Lidia in auto e lei subito gli dice “Hai visto come mi ha palpato?”

“Si è stato eccitantissimo”

“Anche per me. Se continuano così non tardo e venire senza che mi sia toccata!”

Luca le spiega che lo eccita molto che gli altri la palpino ed anche il vederla tra le mani di un altro.

Però entrambe reputano il posto poco sicuro ed allora Lui ha un’idea “Ti va di andare a vedere un film porno?”

“Bella idea! Dai, sì, andiamo!”

Solo la parola cinema a Lidia ha fatto venire in mente la prima volta quando nell’oscurità è stata toccata ed anche scopata da sconosciuti come se fosse stata una puttana oppure una ninfomane. Però di ciò non ne ha fatto alcun cenno a Luca.

Nel tragitto tra lei ed il suo amante si fanno tanti scherzi e battute di tipo sessuale ed arrivano davanti all’ingresso del cinema.

“Non mi dirai che lì dentro mi toccheranno!? Ne sei sicuro?”

“Tranquilla, tesoro! Conosco il posto” la rassicura il giovane amante che una volta dentro le dice sottovoce “Vedi! C’è pochissima gente e sono tutti attenti al film e chissà quante seghe si stanno facendo”

Nella sala ci sono una ventina di persone.

Non molto dopo accanto a lei si è seduto un uomo che lei, nonostante la luce scarsa ed i bagliori dello schermo, guarda cercando di scoprirne il volto ed ecco che si ripete la scena della prima volta che Lidia ha scoperto di poter fare una vita parallela facendo sesso sfrenato; quello sconosciuto le ha poggiato una mano su una coscia.

Sul momento presa alla sprovvista ed anche per i freni inibitori che ancora Lidia aveva verso gli sconosciuti, si è irrigidita non sapendo lì per lì cosa fare ma l’uomo l’ha tolta dall’imbarazzo iniziando ad accarezzarle una gamba nuda quasi per intero.

Luca è rimasto lì facendo finta di guardare le scene porno sullo schermo ma in realtà si godeva quello che l’uomo sta facendo alla sua donna.

Poi con la scusa di andare a prendere delle caramelle Luca si allontana lasciando Lidia sola ma con la mano dello sconosciuto tra le gambe. Poco dopo un altro uomo si siede accanto a Lidia al posto di Luca e quando le accarezza la coscia, anche l’altro poggia una mano sull’altra coscia e inizia il palpeggiamento.

Anche la prima volta al cinema d’essai le cose erano iniziate così proprio con due sconosciuti.

Luca non tarda a riornare e tra i bagliori dello schermo vede che l’uomo, che ora occupa il suo posto, prende una mano di Lidia e la porta sul cazzo che ha tirato fuori ed è ben eretto mentre le mani dei due sconosciuti si incontrano tra le cosce. Alla luce fioca si vedono le loro dita che vengono a contatto scambiandosi sul titillare il clitoride nel fare un ditalino alla figa della donna ormai iper bagnata.

Luca non dice niente e né fa niente, si siede e guarda il film ma è eccitato dalla situazione che ha trovato lasciando che Lidia si diverta tra i due.

Anche Lidia si diverte e ciò che le stanno facendo è proprio ciò che a lei piace, infatti la sua mano si appoggia e spinge su quella di una degli sconosciuti e guida due dita tra le labbra della sua figa penetrandosi con forza.

Quei movimenti portano Lidia all’orgasmo mentre l’uomo, nello stesso tempo, è segato da lei e viene sborrando.

Evidentemente il cinema per Lidia ha qualcosa di speciale. Ogni volta che fa sesso al cinema lei perde ogni inibizione e diventa più troia che mai aprendosi e lasciandosi andare godendosi i piaceri del sesso impossibili con il suo legittimo consorte il quale ignora che sua moglie faccia la ninfomane in sua assenza ma non più con il suo giovane amante.

Usciti dal cinema e tronati a casa di lei, Lidia non vuole essere scopata da Luca. Lui lo fa con gran furore sborrando nella figa al termine di una memorabile scopata.

L’indomani mattina Lidia lo saluta dandogli appuntamento dopo due giorni “Fammi riposare. Voglio anche riflettere su ciò che ho fatto con te in questi giorni. Qui mi prendono tutti come tua moglie e non vorrei che mio marito e mie figlie lo sapessero. Abbi pazienza e cerca di capirmi”

Luca accetta la situazione e si rende conto che si è affezionato a quella donna matura che aveva conosciuto come una grande figona che ora è la sua amante.

Per due giorni Lidia non fa che dedicarsi al piacere solitario sgrillettandosi tantissimo restando esausta ad ogni ditalino. Luca rispettoso dell’impegno preso con Lidia non la chiama, lo fa due giorni dopo ed al telefono lei gli propone di tornare per l’ennesima volta nel negozio di intimo che sembra essere ormai il loro regno incontrastato per l’acquisto di altra lingerie.

La commessa Graziella li accoglie cordialmente e i due le dicono di voler comprare i top che erano stati mostrati loro la volta precedente.

In questa occasione Lidia confessa alla donna che Luca indossa gli slip tipo tanga che ha acquistato e che gli piace molto indossare. Lui sul momento si schermisce un po’ poi però acconsente a provarne altri. La ragazza ne propone diversi che lui porta nello stanzino per provarli.

Anche Lidia prova dei capi ed insieme ai top ci sono delle brasiliane che forse stirandoli parecchio si potrebbero adattare ad un uomo ma fra essi ce ne sono due che sono spudoratamente da donna e hanno anche dei pizzi.

Quando Lidia finisce di provare i top chiede a Luca se ha provato tutti i capi proposti da Graziella; lui risponde affermativamente aggiungendo che solo un modello gli va bene.

Lei gli chiede un giudizio e lui dice che tutti erano veramente carini ed annuisce facendosi vedere dispiaciuto perché quello che gli va bene ha il top molto piccolo a canottierina e che gli sembra troppo da donna.

La commessa lo propone a Lidia che lo prende per sé.

Tutti quegli indumenti servono a Lidia per poter soddisfare il suo desiderio da ragazza in cui sognava di essere una puttana almeno una tantum.

Ancora una volta la stessa sera sono di nuovo al ristorante con Lidia vestita da troia che si mette in mostra spudoratamente.

Ora è lei che vuole andare a battere dopo cena.

Quando scende dall’auto per fare la puttana è talmente eccitata nello spogliarsi che pare essere quasi nuda.

Luca non fa in tempo a fare il giro dell’isolato che una macchina si è fermata e Lidia parla a lungo con chi è a bordo ma non conclude niente.

Poi si ferma un’altra auto con sopra due uomini, uno la prova con le mani ma anche questi due uomini la rifiutano.

L’auto successiva si ferma moltissimo ed i due uomini sembrano persone civili ma quando l’auto si allontana Lidia si avvia verso Luca, sale in macchina e lui la trova turbatissima “Stai diventando bravissima sembri una vera battona!”

“Stavo per fare una cosa tremenda” replica lei.

“Cosa?”

“Mi sono così tanto eccitata che stavo per abbassare il prezzo. Non riuscivo a controllarmi più davanti a quei due ragazzi. Erano così fighi! Con loro due avrei voluto sentirmi una vera troia. Mi è venuta una gran voglia di essere caricata veramente.

“Veramente?! Lo dici davvero?”

“Si amore. Quei due mi trattavano così volgarmente che sono riusciti a scatenare tutta la libidine che avevo in corpo”

“Allora io non ti vado più bene?”

“Ma che dici! Tesoro pero non pensare che tu non mi vai bene. A me piace moltissimo fare l’amore con te. Sentire la tua pelle liscia sfiorare la mia con delicatezza. Le tue mani di velluto mi fanno impazzire, il tuo corpo morbido e delicato mi manda in estasi. Ma in certi momenti, quando mi sento porca, mi piace sentirmi usata come una troia senza riguardi. Invece tu sei fantastico, mi sai far godere da impazzire, mi fai delirare, sai come portarmi all’apice e mi fai godere anche prima di penetrarmi.

Quell’uomo, invece, mi è sembrato uno che non sa fare l’amore come te. Sembra uno che pensa solo a scoparmi selvaggiamente”

“.. e poi non avevi neanche un preservativo” intercala Luca

“Con un preservativo mi sarebbe piaciuto e non ti sarebbe importato il tradimento nel fare la puttana per la prima volta?”

“Non sarebbe un tradimento. Se fossimo stati al cinema che avresti fatto?”

Lidia non proseguì il dialogo ma propose “Andiamo al cinema ho bisogno di fare la porca. Voglio che tu mi veda fare la troia”

A Luca non sembra vero. In pochi minuti ci arrivano, entrano in sala e si siedono alle ultime file. Come sempre ci sono pochi spettatori presenti e tutti maschi.

Il film si svolge tra scopate e sospiri di una trans che sta facendo sesso.

Loro due vengono distratti dalla luce proveniente dalla porta dei bagni chi si è aperta e nel varco vedono per un attimo, ma chiaramente, un ragazzo che cammina lentamente ancheggiando e che appena seduto un uomo sui cinquanta cambia posto e va a sedersi vicino a lui.

A Lidia viene spontaneo chiedere a Luca “Non mi dire che anche tu quando vieni qui da solo sei vestito come lui!?”.

Luca sottovoce un po’ coperto dall’audio dei film risponde “Solitamente indosso jeans, perché?”

“Quelli che non mettevi più perché troppo aderenti?”

“No. Ma certo che se avessi avuto i leggings sarebbe stato diverso”

Lidia guardando fissa lo schermo molto arrapata, attratta dalle scene dei trans che fanno sesso in modo impensabile per lei, non si è accorta che al fianco a Luca si è seduto un uomo.

Sussurrando appena gli dice “Tesoro, ora mi spiego perché chi si è seduto alla tua destra ti ha carezzato la coscia! Mi sa che qui vanno a cercare quelli carini”

“E io sarei carino?” ribatte Luca.

Non passano molti minuti ed ecco che un altro uomo si siede alla sinistra di Lidia e la tocca, inoltre prendendole una mano si fa carezzare il cazzo.

Luca che già aveva la mano tra le cosce della sua donna, raggiunge la mano dell’uomo tra le cosce di Lidia, insieme aprono la figa della donna e la penetrano con le dita. Lidia gode mentre l’uomo sborra.

Senza vedere il termine della pellicola Lidia e Luca escono dalla sala.

A casa mentre fanno l’amore Lidia si rivolge a Luca ricordando ciò che era accaduto al cinema non molto tempo prima “Si, sei proprio molto carino. Non piaci solo a me”

Lui sorpreso assume un’espressione meravigliata e la guarda negli occhi “Che vuoi dire? Non capisco!”

“Intendo dire che in quella sala ci sono degli uomini, spesso maturi, che non si toccano tra di loro. Vanno a toccare i ragazzi carini come quel ragazzetto o come te. A me piaci con quei jeans aderenti che quando li indossi ti fasciano e mettono in evidenza il tuo culetto fantastico. Di sicuro se indossassi i leggings faresti faville!”

La notte sul letto matrimoniale di Lidia si svolge una battaglia amorosa non da poco. Luca è insaziabile e lei ricordando le scene viste al cinema, dove per la prima volta aveva visto scopare delle trans straordinariamente belle, era affamatissima di sesso e veniva in continuazione quasi senza dare tregua al suo giovane uomo. Tra una monta e l’altra parlano ed a lei viene l’idea di proporre a lui di indossare il mattino seguente il completino celeste proposto da Graziella.

L’idea non era fantasia e con un po’ di ritrosia da parte di lui, Lidia riesce nel suo intento.

Luca indossa i capi acquistati per Lidia che vengono coperti da jeans e una maglietta.

Escono e fanno una capatina da Graziella dove Lidia con aria maliziosa le chiede di indovinare cosa indossasse Luca di intimo. Lidia vuole sorprendere Graziella e farla uscire allo scoperto delle sue preferenze sessuali.

Graziella pensando al perizoma non indovina e Lidia solleva la maglietta di Luca tra le risate.

“Oh no! Non gli sta molto bene perché la taglia non mi sembra adatta ma è un inizio” dice Graziella “Me ne sono arrivati altri ancora più carini e mi è arrivato un Body da favola”

Graziella va a prendere i capi e Lidia entra in uno stanzino, Luca nell’altro. I completini sono estremamente femminili. Luca viene lasciato solo a provare. Se li prova tutti. Ne ha indosso uno quando si apre la tenda e le due donne appaiono. Lidia col body è una favola e chiede una conferma a Luca “Com’è?”

“Stupendo!”

“Anche a te sta bene”

Luca non più tanto vergognoso chiede alle due donne “Ma non è troppo femminile?”

“Ma nooo!!”

Graziella propone un altro capo “Mi fa vedere come le sta questo? Mi accontenti. Mi faccia vedere come le sta?”

Luca si denuda ed indossa lo slip proposto che è un perizoma piccolissimo.

A quel punto l’imbarazzo non c’è più, non si vergogna a mostrassi nudo e con indumenti femminili.

Graziella dà suo parere “Le sta benissimo. Mi sono arrivati anche dei completini con i boxer” e senza aspettare una risposta va ad uno scaffale a prendere delle scatole per tornare con dei completini di calzoncini e canottierine corte in raso opaco. Luca ne indossa uno celeste lasciando indossato il perizoma. Esce per farsi vedere e fa finta di protestare “Ma questi non sono boxer e questa non è una canottiera!”

“Ma si ti sta benissimo!” lo rassicura Lidia a cui si accoda Graziella “Le sta veramente bene. Il colore le dona. Provi quello nero.”

Luca torna nello stanzino a cambiarsi. Sente Graziella dire a Lidia che gli sta tutto bene decantando il corpo molto ben fatto di maschio, i fianchi e cosce molto belle.

“Con un corpo così ben liscio e depilato oltre che molto ben fatto ed un tantino effeminato, valorizza tutto”

Sentirle parlare in quel modo fa eccitare Luca a cui si gonfia il sesso che non sta più nel perizoma. Quando esce però fa lo scocciato perché il cazzo spunta chiaramente.

“Questo poi no! Ha anche i fiocchettini!”

“Però gli sta veramente bene” fa Graziella sotto lo sguardo di Lidia.

“Però non lo prendo per me” controbatte Lidia.

“Ok. Dovrebbe provare anche quello rosa. Mi dia questa soddisfazione!”

Luca di prove ne fa tante ed ogni volta si mostra alle due donne che si ritrovano compiaciute della sfilata.

Quando escono dal negozio in auto Lidia dice a Luca “È stato eccitantissimo. Non dirmi che tu non ti sei eccitato!”

“Si. Ma dimmi prima tu che cosa ti ha eccitato!”

“Vederti sottomesso da Graziella. Ho notato che ti fa fare ciò che vuole senza che tu ti opponga”

“Non so perché mi affascina e perda la testa con lei forse perché è una lesbica”

“Lo hai capito, Vero?”

In quel momento la loro chiacchierata è interrotta dallo squillo del telefonino di Lidia. Sullo schermo compare il nome di una delle figlie “Dimmi tesoro!”

“Mamma, sono caduta e sono all’ospedale. Mi dovranno ingessare. Puoi tornare a casa, per favore’”

La situazione tra Luca e Lidia è ovviamente cambiata e Lidia dopo poche ore sul treno che la riporta a casa.

All’arrivo in città chiama Luca e lo saluta promettendogli una visita invernale.

La loro storia estiva è finita ma sicuramente per i due ci sarà un altro incontro di fuoco nel freddo dell’inverno.

 

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