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Smetterò

By 14 Agosto 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Seduto sul bordo del letto ti guardo, ti osservo, quanto mi piaci, come farò, come farò a vivere senza te.

Ora mi avvicino lentamente, ti sfioro la testa, accarezzo i capelli, con l’altra mano ti sfioro le cosce, più su, fino al ventre, sussurro qualcosa nel tuo orecchio, spezzato, si un sussurro spezzato che dice ho voglia di te.

Stai fumando, finisci mormoro, ho voglia di dirti, ho voglia di darti, quello che ho dentro, la sofferenza, il buio che ottenebra, la gioia di possederti, non fingo, lo sai.

Vorresti rispondermi, ma le mani con quelle dita affusolate e nervose te lo impediscono, ti stanno eccitando, non sei più in grado di risposte.

Intanto le labbra bagnate sul collo ti riempiono di saliva, ti piace, eccome ti piace, arrivano al lobo dell’orecchio, ti fanno sentire i denti, ora sono più decisi, mordono, intanto le dita toccano il tuo sesso, sei bagnata, impregni le dita, le tolgo e le lecco, devo esser sincero il sapore mi piace, mi eccita.

Riprendo a toccarti, ora ti masturbo, continuo, continuo a sollecitarti, quelle dita, entrano, escono, sfiorano, quella fessura un incanto, il clitoride retto, impregnato di succhi, &egrave sveglio, si l’ho svegliato, sento il piacere, il tuo, ne traggo godimento, gioia, ti sento godere, si trema, emozioni intense, tremanti, si dentro si trema, si vibra, suonano corde, le corde della vita.

Ci facciamo catturare, forse per non morire, siamo in prigione, una prigione senza chiavi, senza fine, si respira a fatica, rido, si un bambino che ride, che desidera, in silenzio, nel cielo coperto, della buia stanza.

Ora ti volto, lecco la schiena scendendo, arrivo alle natiche, le allargo, inizio a sfiorarti, si la lingua ti sfiora, ora ti lecca, si quell’ano stupendo, lo stretto anello, mi perdo, il tempo si ferma, mi dilungo nell’atto, desiderio vero, il suo sapore mi inebria, il tempo passa, continuo, ti voglio allo stremo, ora mi preghi, mi regali parole di fuoco, fa caldo, un tormento, continuo, insisto, &egrave uno sfinimento, non c’&egrave rumore se non i tuoi rantoli, i sospiri, le spinte.

Sei pronta, si pronta a ricevermi, grondante, avvolgente, sudata, ti penetro, ti penetro davanti, non lo pensavi, un rantolo di sorpresa, ti piace, sei mia, lentamente, la pelle, si sente la pelle, sai cosa intendo, fa male, si l’anima fa male, sempre una sorpresa, che amanti.

Ora ti sbatto, ora &egrave vero dolore, in fondo, pelle contro pelle, aumento, sempre più forte, la stanza &egrave riempita dai tuoi profumi, le tue ginocchia stentano a reggere il peso, traballi, ti afferro, ti costringo, la posizione , &egrave da cagna, così ti voglio, sono dentro di te, ti sfondo, mi piace.

Ora puoi solo godere, devi bagnare il letto, le lenzuola, il cazzo, sai già che poi assaggerai, urli, dici che ti piace, più forte mi chiedi, perché vuoi soffrire, perché così devi soffrire, esplodi, movimenti scomposti, sussulti, non si capisce, hai perso, hai perso il senso, mordi il cuscino, agiti le braccia, dai pugni al materasso, hai perso, hai perso il controllo.

Stiamo facendo l’amore, un vento forte, un uragano, che ora si placa, non mi basta, non mi &egrave sufficiente, voglio la bocca, voglio sporcarti la faccia, prima ti sputo, fammi venire ti ordino, apro la bocca, ti soffoco, quanto sei porca, esci la lingua, mi guardi negli occhi, sono occhi di fuoco quelli che vedo, il cazzo affonda la gola, ci sono, &egrave ora che mi liberi, &egrave ora che ti sporchi, esco e con getti importanti ti copro la faccia, gli occhi, i capelli, fin dentro il naso, ora ti spalmo, un gioco, continuo a spalmarti il viso, e dico, ne vuoi ancora?

La passione all’estremo, nessun altro così, smetterò, si smetterò d’amarti, smetterò di vivere’.

Ilcortese.

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