Sono sola al mare.
Sono scappata in questo lido poco frequentato per stare in pace, con me stessa. È quel momento sospeso subito dopo pranzo, quando anche le poche persone presenti sono impegnate a mangiare o in esauste pennichelle. È il momento giusto per un bagno solitario. Entro in mare e mi allontano finché riesco a toccare ma sono coperta interamente dall’acqua. Mi tolgo diligentemente il costume e chiudo gli occhi. Immediatamente quella sensazione di acqua che s’intrufola, che mi tocca, scivola su ogni centimetro del mio corpo contemporaneamente, senza pudore. L’acqua bellissima, trasparente…
Mi giro e tu sei lì.
Mi inchiodi con gli occhi alla mia nudità come un insetto al suo spillo, con la precisione di un entomologo. Nell’imbarazzo di quel momento perdo dalle mani il costume e tu lo recuperi come se fosse la chiave che ti permetterà di aprire una porta. Ti avvicini fissandomi con un sorriso monello e i miei capezzoli sono lamponi acerbi che tradiscono ciò che penso. L’acqua trasparente non riesce peraltro a nascondere il tuo pensiero piccante, creativo e voluttuoso che fende l’acqua. Sei vicino, vicinissimo e dici: “questo è tuo” intendendo il costume, ma non me lo porgi, lo stringi in mano. Io non dico niente, mi avvicino per prenderlo e sbatto contro il tuo stupore solido, quell’imprevisto…non posso fare a meno di toccarti, prenderlo in mano, impugnarlo mentre ti guardo profondamente e ti dico… “sì…. grazie. Questo è proprio mio ora.” L’acqua mi eccita oltre misura, devo baciarti, mangiarti, sentire i corpi che scivolano. . Prima giochi e poi assaggi i miei lamponi che puntano verso il tuo petto. Mi avvinghio ai tuoi fianchi mentre tu rimani in piedi e mi penetri e seguiamo il moto delle onde. Siamo due animali che si sfidano, e l’acqua è nostra complice. Sono la tua amazzone, non so chi sei ma in questo momento sono tua e cavalco il tuo stupore mentre l’orgasmo arriva improvviso per entrambi e ti abbraccio, baciandoti e succhiandoti la lingua salata. Mi accarezzi la faccia mentre sei ancora dentro e piano ti sfili e senti il fresco dell’acqua. “Ora, se vuoi puoi ridarmi il costume” – ti dico. “Devo proprio?” – mi rispondi guardandomi intensamente.
Bel racconto, complimenti. Aspetto i prossimi capitoli, perché prosegue, vero?
Sono assolutamente d'accordo: sarebbe bello poter avere uno spazio per disquisire di questi aspetti senza necessariamente scriverli qui. Un sistema…
Grazie di nuovo per l'apprezzamento! Non manca molto per la conclusione (con un capitolo pubblicato alla settimana, manca esattamente un…
Sì, diciamo che c'è stata una piacevole conclusione della vicenda, Onestamente attendo con immenso piacere il proseguire di questa tua…
Molto belli i tuoi racconti questo in particolare mi piace moltissimo , il marito dopo aver sollevato il"polverone" sono curioso…