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Racconti Erotici Etero

sola nel locale

By 24 Settembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

ola nel locale

La mia lei ha 35 anni e da una decina di anni, realizzando che le piace essere usata e scopata anche da altri uomini, lascia che io ogni tanto le organizzi serate a sorpresa.
Due estati fa decisi di organizzare una serata’.non organizzata.
Le dissi che saremmo usciti il sabato e che lei avrebbe dovuto cercare di farsi corteggiare da un uomo in un locale.
Il sabato uscimmo verso le 23 e andammo in località termale dalle nostre parti.
Lei in minigonna, autoreggenti, tacco e una camicetta aperta in modo da far intravedere il seno. Niente biancheria intima.
Era fine settembre e la serata era tiepida.
In giro poca gente.
Scendemmo dall’auto e ci avvicinammo al locale da ballo che avevamo scelto per la serata.
Un locale con musica varia, dalla musica da discoteca a musica soft per le coppie.
La lasciai entrare sola, io entrai dopo qualche minuto.
Lei si era già seduta su un divanetto lontana dalla pista da ballo, dove la luce era più discreta
Io mi misi a sedere poco lontano.
Il locale era discretamente pieno.
Lei rimase seduta una decina di minuti. Nessuno si avvicinò a lei.
Si alzò e andò in pista a ballare .
Ballò una ventina di minuti e poi tornò a sedersi.
Ci eravamo accordati che se dopo un’oretta non fosse accaduto nulla io sarei andato da lei e avremmo concluso la serata ballando.
Dopo circa un’oretta lei tornò a ballare.
Visto che non accadeva nulla mi alzai per raggiungerla quando vidi un ragazzo suo 30 anni avvicinarsi a lei.
Ritornai a sedere
Il ragazzo cominciò a ballare vicino a lei e dopo qualche minuto vidi che i due si parlavano.
Dopo qualche minuto lei tornò a sedersi passandomi vicino , lui camminava al suo fianco e i due parlavano e lei rideva. Notai che la mano di lui le sfiorava ‘ casualmente’ il sedere.
Presero qualcosa da bere e rimasero una mezz’oretta a parlare e a ridere. Lui ogni tanto le posava una mano sulla gamba. Notai ad un certo punto che lei aveva allargato leggermente le gambe e che la mano di lui era salita verso la coscia.
Cambiò la musica e arrivò quella soft. I due si alzarono e , sempre passandomi accanto, andarono a ballare.
Lui non perse tempo e la strinse contro di se. Parlavano e ridevano. Intanto le mani di lui si portarono sul suo culo.
Lui le sollevava ogni tanto la gonna e si poteva intravedere il culo di lei.
Lei gli toglieva le mani e dopo poco lui le rimetteva e il gioco continuava.
Poi lui la limonò.
Tornarono a sedersi e lui le stava molto vicino’continuarono a baciarsi.
Poi lei andò al bagno. Era il segale, la seguii e aspettai nell’anticamera di ingresso.
Lei usci e mi disse che avevano deciso di andare a fare due chiacchere in auto, che avevamo lasciato vicino ad un parchetto in zona non frequentata e buia.
Le dissi che sarei uscito subito e mi sarei nascosto vicino all’auto.
Uscii e velocemente mi portai vicino alla macchia e mi misi a sedere su una panchina a una ventina di metri, al buio
Dopo una decina di minuti arrivarono e prima di salire lui la limonò a lungo in piedi appoggiato alla portiera sollevandole la gonna e infilandole la mano tra le gambe. Io intravedevo lei a gambe aperte in piedi..capii che la stava masturbano
Poi salirono.
Nel buio mi avvicinai attento a non essere visto. Mi fermai ad una decina di metri.
Lei accese la luce interna e io potevo vederli limonarsi.
Poi lei si girò verso di me e vidi che la camicetta era aperta e vidi le sue tette’
Poi lei si chinò su di lui, capii che lo stava spompinando . vedevo la sua testa muoversi’
La luce era sempre accesa, erano circa le 2,30 e non passava nessuno.
Lui la fece stendere sul sedile e potevo vedere lui che la stava scopando. Non vedevo lei ma si cominciavano a sentire i suoi gemiti.
Lui le dava colpi potenti, come piace a lei, e lei emetteva gridolini che arrivavano a me.
Mi avvicinai ancora un paio di metri e mi appostai dietro un cespuglio.
Li si fermò qualche istante poi lo vidi muoversi lentamente.
Poi vidi che dava un colpo violento e lei urlò. Ora le dava colpi forsennati e la sentii urlare’. Sfondami il culo!
Sapevo che voleva io sapessi che la stava inculando
Ci furono cinque minuti concitati. Lui sfogava la sua libidine con movimenti veloci e potenti e lei lo incitava ormai in preda all’eccitazione.
Gli urlava: più forte! Più forte!
Poi lui urlo’sborro!
E sentii lei urlargli SBORRAMI NEL CULO PORCO.
Lui cominciò a colpire con rabbia e dopo una ventina di secondi lo sentii urlare’ecco ‘vengo..
Lei lanciò un grido’uno solo’
Poi vidi lui accasciarsi su di lei.
Rimasero così qualche minuto poi lui scese per rimettersi i pantaloni e vidi che aveva un cazzo davvero grosso’
Si rivestirono, lui se ne andò
Aspettai qualche minuto e la raggiunsi.
Mi misi alla guida.
Fuori dal paese mi chiese di fermarmi
Lei scese e mi chiese di toccare il suo buchini.
Appoggiai la mano, era spalancato. Lei spinse e ne usci un mare di sperma.
Poi lei mi chiese di darle in mano il mio uccello. Lo segò con una violenza da far male fino a farmi venire’.
Non tornammo più in quel locale’.ma ogni tanto mentre scopiamo lei mi racconta per filo e per segno tutto quello che provò quella notte

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