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Racconti Erotici Etero

Solo sesso… con te!

By 16 Giugno 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Il fine settimana si preannunciava noioso: sola in casa nonostante lo splendido sole fuori. Forse è per questo, per esorcizzare la noia, che ho accettato l’invito di Luca al lago.
Il venerdì sera, mentre preparavo la valigia piccola, ho chiamato Luciano, mio marito, e l’ho avvisato che sarei stata fuori per due giorni visto che lui non sarebbe rientrato prima di martedì, non gli ho detto dove o con chi e nemmeno lui mi ha chiesto nulla. Il nostro rapporto prevede ampi spazi di libertà per ciascuno di noi’ a patto che, poi, si racconti tutto all’altro.
Sinceramente non avevo intenzioni libidinose con Luca. Sì, mi piace, è simpatico e ci sa fare, ma non è mai riuscito a far scattare la molla della passione in me. Un caro amico, che spesso ci prova, con cui sto bene e che sa farmi ridere. Avevo bisogno di un po’ di svago in effetti.
Così il mattino seguente ero pronta a partire con lui, la valigia nei pressi della porta aspettava solo un suo squillo. Mentre bevevo il secondo caffè della giornata iniziavo a dubitare d’aver fatto la scelta giusta nell’accettare il suo invito, temevo l’avrebbe inteso come un consenso al suo pressante corteggiamento ogni volta che Luciano era via per qualche giorno. Avevo pensato più volte di chiamarlo per unirsi ai nostri giochi di coppia ma qualcosa mi diceva che non era il tipo da accettarli, nonostante l’ostentata sicurezza e la sua dichiarata apertura mentale nei confronti del sesso, sentivo che era ancora legato a canoni troppo restrittivi in questo campo. In ogni caso ora era tardi per rifiutare e disdire.
Un normalissimo fine settimana sul lago, continuavo a ripetermi.

Dalla casa di Luca si gode di una vista stupenda sulle acque del lago, è tranquilla ma non isolata, in pochi minuti a piedi è possibile raggiungere il centro del paese ma dalla sua terrazza si ha veramente l’impressione d’essere gli unici a vivere in quel luogo. Forse è per questo che ho accettato l’idea di rilassarci un po’ al sole prima di pensare alla cena della sera.
Luca mi aspettava giù ed io ero ancora nella camera degli ospiti indecisa su cosa indossare. Non che lo avessi previsto nei dettagli ma avevo infilato nella piccola valigia due costumi: uno decisamente audace, del tipo che uso normalmente al mare quando sono in ferie con il mio uomo, l’altro molto castigato, un due pezzi che copre per bene i glutei e trattiene il seno a prova di ogni movimento che uso per nuotare. Non volevo suscitare strane idee in Luca ed optai per il secondo. Mi faceva una strana impressione indossare quel costume per prendere il sole quando, di solito, non metto neppure il reggiseno al mare. Ero decisa a non lasciarmi andare e a lanciare un chiaro messaggio al maschiaccio che stava di sotto, quindi sopra il costume indossai una casta maglietta bianca molto lunga e di tre misure oltre la mia.
Mi studiai allo specchio prima di scendere.

– Al di là di ogni tentazione! ‘ mormorai soddisfatta.

Lui era steso sulla sdraio quando raggiunsi la terrazza, subito notai quanto fosse tonico ed attraente il suo fisico ed il suo sesso anche se ‘a riposo’; Luca prendeva il sole completamente nudo!
Distolsi lo sguardo da quel punto preciso e tentai di stendermi il più lontano possibile da lui.

– Laura’ finalmente! ‘ mi salutò lui ‘ Vieni qua, vicina a me.
– Eccomi, non trovavo il costume! ‘ mentii
– Sei bellissima! Potevi anche fare a meno del costume. ‘ mi disse mentre sfilavo la maglietta.
– Per rischiare una scottatura sulla pelle più delicata?
– Sono convinto che sei abbronzata anche lì’ fammi vedere dai!
– No, meglio di no.

La mano di Luca scivolò verso il basso attirando la mia attenzione sul suo sesso che mi appariva leggermente più turgido di prima. Possibile che si stia eccitando solo con la mia presenza?

– Rilassati, non c’è niente di male a prendere il sole integrale. Poi qui non ci può vedere nessuno.
Lo faccio sempre quando vengo qua’ mi da una sensazione di libertà impagabile poter stare all’aria aperta senza vestiti’ sentirmi parte di questa natura che ci circonda’ il sole sulla pelle, il vento leggero che ti accarezza’ è bellissimo!
Spogliati!

La voce di Luca era suadente e rassicurante. Avevo davvero voglia di spogliarmi e stendermi al sole completamente nuda e i suoi occhi puntati sul mio corpo stavano risvegliando quel mio perverso piacere che provo nel farmi osservare con voglia da un uomo. Gli voltai le spalle e slacciai il reggiseno mentre valutavo quanto fosse stata inutile la scelta di quel costume.

– Girati! Fatti vedere. ‘ disse lui.

Mi voltai lentamente prestando attenzione a non far cadere il mio sguardo sui genitali.

– Sei bellissima’ hai un seno stupendo.
– Grazie! ‘ dissi mentre mi sedevo sulla sdraio al suo fianco.
– Levati anche gli slip!
– Non penso sia una buona idea.
– Giuro che non ti guardo.
– Certo’ e io ci credo.
– Fidati!

Quando un uomo ti dice: ‘fidati’ è il momento di voltarsi e andarsene. Invece mi trovai stesa sul lettino con il sedere sollevato mentre mi sfilavo il costume. Rimasi per un attimo a godermi i raggi del sole sulla pelle, quindi mi voltai verso Luca sicura di trovarlo intento ad osservarmi. Invece lui pareva più interessato alle cime degli alberi che a me, tranne che per un particolare:

– Luca? ‘ lo chiamai
– Ti senti meglio ora’ vero?
– Sì, amo il sole sulla pelle, ma’.
– Si? ‘ domandò lui
– Sono io che ti faccio quell’effetto?
– Sì!

Il membro di Luca si ergeva perfettamente verticale dal suo corpo in piena erezione.
Mi misi seduta e fissai a lungo il suo sesso, poi dissi:

– Luca’ puoi guardarmi se vuoi. ‘ ed in quel momento mi alzai in piedi.
– Se fai così mi esplode! ‘ ammise lui

Feci un passo verso di lui:

– Che ne dici? ‘ domandai mentre mi mettevo in posa per lui
– Posso masturbarmi?

Il sangue venne richiamato improvvisamente al mio ventre mentre provavo quella pressione allo stomaco che sempre preannuncia una profonda eccitazione, mi si oscurò per un attimo la vista mentre mi sentivo dire:

– Sì, ti prego’ toccati per me!

Luca iniziò a far scorrere la mano lungo l’asta, molto lentamente. Lo osservai rapita da quei movimenti che scoprivano un glande degno delle mie labbra. Ero sempre più eccitata e nella mente iniziavano a prendere forma le immagini di noi due intenti a masturbarci uno di fronte all’altra.
Poi feci la mossa che non mi avrebbe più consentito di tornare indietro: misi un piede sullo sdraio di Luca e mi abbassai sino a porre la vulva dinanzi al suo viso.

– Continua a toccarti, non ti fermare. ‘ lo pregai

Voltai il viso verso il membro e lo guardai mentre sentivo la sua lingua scorrere tra le labbra a tempo con la sua mano sul membro. Era bellissimo ed eccitante, lì all’aperto, trovarsi in quella situazione. La sua lingua cadeva esattamente dove ero più sensibile e iniziavo a godere.

– Sei bravo’ ci sai fare! ‘ confessai

Lui non rispose per non interrompere le lunghe leccate che mi dava. Stavo perdendo ogni controllo; se guardavo il suo sesso lo sognavo dentro di me ma non volevo interromperlo, mi eccitava guardare un uomo che si masturbava provocato da me. Spinsi il pube sempre più contro il suo viso, tanto che respirava a fatica ma la stessa aria che espirava dal naso mi stuzzicava. Non era più un semplice gioco, era sesso e lo volevo gustare sino in fondo ora.
Sollevai il pube dalla sua faccia quando iniziai a godere troppo, quindi mi spostai ai suoi piedi.

– Lascia fare a me! ‘ dissi prendendo il membro tra le mie mani

Luca chiuse gli occhi e si rilassò.
Strinsi il membro tra le mani, era caldo e durissimo. Mentre avvicinavo il viso ne inspirai il profumo intenso di sesso maschile e quando appoggiai le labbra colsi il sapore della sua profonda eccitazione. Lo ingoiai lentamente, non volevo stimolarlo troppo, capivo dal sapore quanto avesse già goduto da solo. Il membro era umido, lubrificato e sicuramente qualche goccia di seme aveva già raggiunto la cima. Lo sentivo sulla lingua quel sapore unico che ha l’uomo quando gode intensamente.
Volevo farlo impazzire di piacere ma non venire, non intendevo sprecare quella magnifica erezione in quel modo. Ora che avevo provato le prime fitte di piacere non potevo esimermi dal prenderlo profondamente nel ventre per godermelo tutto.

– Sei’ sei’ incredibile! ‘ mormorava lui ‘ Fantastica’ leccalo tutto’ piano, piano!

Lo accontentai facendo scorrere la lingua dai testicoli sino al glande, lo feci in modo da non coprire l’azione con i miei capelli o nascondendomi in qualche modo. Volevo che mi guardasse mentre lo leccavo. Ma non era ancora sufficiente a domare il mio bisogno di esibizionismo, cercai di assumere una posizione tale da valorizzare il mio corpo ed, al contempo, eccitarlo per il significato erotico delle mie gambe aperte che esponevano una vulva vogliosa. Avrei continuato in quel modo se lui non mi avesse fermato.

– Sto per venire! ‘ mi avvisò
– Non vuoi? ‘ domandai
– E ti lascio così’ insoddisfatta?
– Se vieni ora, e godi, sarò immensamente soddisfatta. Lasciati andare e vieni, se lo vuoi.
– Non mi vuoi dentro? ‘ domandò lui

Ci pensai per un istante dando l’impressione di averci ripensato, d’essermi pentita di aver raggiunto quel punto, in realtà ero indecisa sulla posizione.

– E tu vuoi entrare qui? ‘ domandi mentre facevo scorrere una mano sul pube

Non attesi la sua risposta, la conoscevo già. Dolcemente salii a cavallo delle sue gambe e mi fermai contro il pene. Me lo appoggiai alla pelle del bacino mentre fissavo i suoi occhi dilatati dall’eccitazione.

– Quanto lo hai sognato?
– Da quando ti ho conosciuta! ‘ ammise
– Certo che’ guarda sin dove mi entreresti dentro! ‘ attirai l’attenzione sul membro appoggiato sulla mia pelle che giungeva a sfiorare l’ombelico.
– Temi di non riuscire a prenderlo tutto?
– Mi sfidi? ‘ domandai con un sorriso

Mi sollevai sulle gambe e spostai in avanti il pube mentre con la mano stringevo quella carne che stavo per accogliere in me, me lo guidai dentro e mi lasciai penetrare. Dominai il piacere e mi calai sino a sentire i testicoli contro la pelle.

– Hai visto? Sei completamente dentro di me!
Ora dimmi’ cosa ti faccio provare?
– Sei’ morbida!
– è tutto quello che ti viene in mente ora?
– No’ ma’ muoviti, ti prego!

Luca era in estasi ed io pure, lo sentivo magnificamente dentro e volevo godere. Iniziai la mia danza, quella che avevo fatto tante volte con tanti altri uomini e che sapevo essere efficace per me e per lui. Le solite mosse, i miei sperimentati ancheggiamenti, le ritmiche contrazioni, le salite e le calate sul membro che sentivo sempre meglio mentre mi adattavo a lui.

– Ti piace?
– Sei fantastica’ ti muovi in un modo unico
– Guardami’ negli occhi, voglio vedere nei tuoi il piacere che ti do!

Luca sollevò a malincuore lo sguardo dal mio pube agli occhi dopo essersi soffermato sul seno, mi piace quando un uomo mi guarda in quel modo!
Il mio piacere era in costante crescendo ma stentava a decollare, qualcosa mi impediva di esplodere nell’orgasmo. Se il corpo era pienamente soddisfatto non lo era la fantasia, volevo qualcosa di più da lui.

– Cambiamo, prendimi da dietro!

Luca mi spinse verso l’alto con un’intensità tale da farmi capire quanto lo volesse anche lui. Mi sistemai in fretta carponi sul lettino ed attesi il suo membro che tornò ben presto a riempirmi. Ora lui spingeva con decisione, se prima mi era parso quasi passivo sotto di me, ora mi stava dominando. Ero schiava delle sue forti mani che stringevano i fianchi e delle sue spinte che mi facevano godere. Si muoveva con una costanza impensabile nonostante fossi sicura che era davvero prossimo all’orgasmo, mi complimentai mentalmente con la sua capacità di controllo mentre iniziavo a dedicare tutto il mio cervello, tutta la ragione e l’istinto al mio piacere.
Le spinte di Luca e le profonde penetrazioni mi portarono ad un passo dal piacere estremo ma la molla decisiva fu l’intuizione che posso esprimere in questo modo: ‘Ti piacerebbe sfondarmi anche il culo.. vero?’. Come nella mente prese forma questo pensiero il piacere cancellò ogni forma di ragione. Urlai e mi bloccai per un lungo istante mentre le prime ondate di piacere invadevano il mio corpo, quindi senza lasciarlo scemare presi a muovermi in controtempo a lui.
Devo ammettere che non mi aspettavo una tale resistenza da Luca ma continuò a sbattermi sin quando non crollai sul lettino esausta.

– Riempimi! ‘ rantolai in preda agli ultimi spasmi ‘ Vieni!
– Non ho il profilattico. ‘ ansimò lui
– Non importa, se vuoi’ riempimi!

Luca non rispose, uscì da me e mi fece voltare.
Non aveva bisogno di parlare, sapevo cosa desiderava: presi in gola il suo membro ricoperto dai miei umori e lo feci godere.
Un primo e possente fiotto direttamente in gola, buono, caldo, viscidamente sensuale.
Luca si fece indietro ed il secondo fiotto mi arrivò sul viso.

– Sei un vero porco’ ti piace guardare il tuo seme che mi arriva sulla faccia!’ ‘ pensai senza riuscire a dar voce a questo pensiero.

Altri due, tre, getti in parte sul viso ed in parte sul seno.
Luca indietreggiò per ammirare meglio la sua opera su di me, sapevo cosa dovevo fare per imprimere la mia immagine indelebilmente nella sua mente: mi misi a giocherellare maliziosamente con le gocce di seme sulla mia pelle.

La sera stessa tornai a casa, spiegai a Luca che non doveva succedere. Gli raccontai dei giochi erotici tra me ed il mio uomo e la sua reazione non fu quella che mi aspettavo dopo quel pomeriggio: un uomo pronto a scoparsi la donna di un altro, che la prende in quasi ogni posizione, pronto a masturbarsi dinanzi a lei, che le spara il seme sul viso e sul seno’ ma che alla fine si sconvolge quando lei gli propone di scoparla ancora ma dinanzi a suo marito?
Non fa per me.

Peccato Luca’ sei ben dotato ma non di fantasia.

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