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Sorpresa amara, ma sospettata.

By 17 Luglio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Sorpresa amara, ma sospettata. ( Racconto suggerito)
E’ qualche mese che mia moglie mi appare strana , o meglio si comporta in modo strano. Dimentica di fare alcune cose , mi pare nervosa e a volte assente .
Nulla di tragico, ma sapendo quanto è attenta e precisa anche ai particolari , è la responsabile di una nota multinazionale italiana, ciò mi sorprende. E’ come fosse distratta da qualcosa.
Certo ,momenti analoghi li abbiamo già vissuti : beghe di lavoro o di famiglia , ma questa volta è diverso.
Abbiamo l’abitudine di parlare tra noi e di mettere a comune conoscenza sia i fatti personali che quelli di lavoro e nonostante abbia sondato con discrezione se vi fossero difficoltà non era emerso nulla.
Io ho tanti difetti ,ma non sono uno stupido: c’era un problema e non mi veniva raccontato. Perché?
Riflettevo cercando dei punti familiari di disagio. Sposati da dieci anni dopo cinque ani di fidanzamento; due splendide bimbe rispettivamente di quattro e sette anni; problemi economici di scarsa rilevanza; sintonia su tipo di vita e sulle scelte da effettuarsi, sempre condivise; una vita sessuale ritengo nella norma; una decisione comune nel non avere altri figli senza l’utilizzo di supporti chimici o altro, ma solo facendo grande attenzione.
Siamo sani fisicamente e senza essere dei modelli siamo di buon aspetto anche grazie all’attenzione ai cibi e al proprio corpo. Ambedue facciamo attività sportiva in modo costante .
Una differenza tra noi? Oltre ad essere di sesso diverso lei è mancina.
Era successo qualcosa che mi sfuggiva?
Pensa e ripensa nulla che mi venisse in mente. I giorni passavano e lei, Eleonora, Ele per gli amici , si era un po’ ‘allineata’ , ma continuavo a percepire qualcosa diverso : una sua strana, interiore, tensione.
Se posso parlare di una anomalia che avevo colto era stato la crescita della sua già presente , spasmodica , attenzione al cellulare Ad ogni segnale emesso , che fossero sms o altro era pronta a raggiungerlo ed a guardare cosa l’avesse procurato ; era anche successo che fosse squillato e che lei, dopo aver guardato, avesse interrotto immediatamente la comunicazione.
Una volta le chiesi chi fosse e lei : hanno sbagliato numero. Come faceva a saperlo se non aveva neanche risposto?
Ele è una donna in gamba che si è ‘fatta’ da sola. Università con borse di studio e poi lavori ad importanza crescente. Non si è mai fatta un vanto di questo ed è sempre rimasta quella che avevo conosciuto circa venti anni prima.
Carina , sempre a modino , gentile , ma pronta a rizzare gli artigli se ‘molestata’. Avevamo e abbiamo tante passioni in comune: viaggiare ,letture, ed in particolare l’affetto per la famiglia e posso pensare e dire che siamo una coppia normale, come tante, che vive in modo sereno .
Adesso all’alba dei suoi quarantaquattro anni e dei miei quarantacinque c’era qualcosa che ci ‘divideva’.
Come dicevo non sono uno stupido e neanche uno sprovveduto. Si stava avvicinando il momento delle vacanze estive e come di consueto ci eravamo organizzati per assicurare alle bimbe il massimo beneficio.
Io partivo una settimana prima con loro, poi Ele ci raggiungeva e facevamo tre settimane insieme ,infine io tornavo e faceva lei una settimana con le piccole.
Per non sapere ne leggere ne scrivere mi comportai in modo poco etico.
Il nostro appartamento si trova in un tipico grande condominio milanese di quelli dove non sai neanche chi ti abita a fianco.
Avevamo già provveduto ad ‘allarmarlo’ onde evitare sgradevoli intrusione ,quello che feci fu quello di renderlo visivo in remoto.
Per me, che sono un ingegnere elettronico, fu una cavolata farlo. Una piccola telecamera che guardava il pianerottolo esterno, una per le camere da letto, nostra e delle bimbe, di fronte ai letti , una per il soggiorno dietro la tv. Oggi le fanno così bene che sembrano tutto meno che telecamere ; in particolare sembravano segnalatori d’allarme ad infrarossi ed effettivamente erano anche telecamere ad infrarossi a che permettevano di vedere anche con scarsa luminosità.
Era un lavoro che, per la sicurezza della casa, volevo fare da tempo. Approfittai dell’occasione’..
La nostra casa non era grande ,ma dignitosa :due camere da letto, un grande soggiorno, cucina e due bagni di cui uno di servizio. La grande fortuna era il possesso del box ;a Milano senza box soffri.
Arrivarono le vacanze e le bimbe ed io al mattino presto partimmo. Qualche lacrimuccia delle bimbe che lasciavano la mamma, ma tanta eccitazione per la vacanza al mare.
Come al solito un affettuoso bacio tra Ele e me ed un vederci a presto. A seguire le solite raccomandazioni: vai piano, attento al sole, occhio alle bimbe’
Alla sera eravamo nel nostro appartamento al mare e le bimbe stanche erano già in pigiama, sonnecchiando, nella loro cameretta.
Erano circa le 19,30 l’ora in cui abitualmente mia moglie rientrava dal lavoro e mi collegai in remoto (il pc). Ele non era ancora rientrata. Una decina di minuti dopo ‘comparve’ dalla telecamera esterna.
Indossava il suo bel vestitino, a tubino nero, da ufficio ed aveva i suoi lunghi capelli tenuti a cipolla che liberando il collo la rendevano elegante ,se così si può dire.
Tutto normale .
Si accingeva ad inserire le chiavi nella toppa quando alle sue spalle ’emerse’ una persona. Mi spaventai, un ladro?
Fui subito rassicurato dalle parole di mia moglie a lui rivolte :un attimo ad entrare che levo l’allarme.
Rassicurato, ma sorpreso. Chi era?
Mia moglie entrò tenendogli la porta aperta . Lui entrò guardandosi intorno mentre io lo guardavo. Non lo conoscevo, era per me uno sconosciuto
Alto quanto me, sul metro e ottanta, anche l’età mi parve intorno la mia, fisico slanciato e robusto ,indossava il classico vestito da ufficio. Se ho notato qualcosa di particolare era nel viso. No, non aveva cicatrici, aveva un ‘profilo’ deciso, di uno che esercita il potere o che comunque si fa rispettare.
Le sue prime parole : carino, è arredato con gusto.
Mia moglie con un sorriso lo ringraziò e indicando il divano : mettiti comodo che mi cambio e poi preparo qualcosa
Lui si sedette sul divano e usò il telecomando tv per accenderla e sintonizzarsi su un canale.
Mia moglie intanto , in camera da letto, si tolse la ‘divisa’ da lavoro ed indossò un comodo abito estivo da casa. Nel cambiarsi ebbi modo di notare la sua aggraziata silhoutte la lunga linea delle gambe , il delizioso culetto ( mai fatto usare), le bellissime tette , una terza abbondante, gioia del sottoscritto. Non avrei mai smesso di toccarle e ciucciarle, ma a lei ciò non piaceva molto .
Cambiata tornò in soggiorno.
Eccomi , adesso preparo’
Ma lui: aspetta vieni qui è interessante. Cosa guardava ?
No, non è possibile: masterchef. Per me una cagata, per mia moglie uno dei pochi programmi televisivi che guardava. E anche quel tipo sembrava interessato.
Michele, (ah ecco il suo nome), poi vengo; adesso metto su l’acqua altrimenti non mangiamo più.
Hai ragione. Scusa oggi è stata una giornata calda e faticosa ,posso farmi una doccia ?
Si ,vai nel primo bagno a destra , c’è un asciugamano pulito appeso all’ingresso,
Va bene, ma non avresti’.non ho da cambiarmi’
Mia moglie : posso darti un pantaloncino di mio marito ed una maglietta, poi prima di andare ti rivesti dei tuoi e me li ridai. Ok?
Va bene
Lui andò alla doccia e lei lo segui andando in camera da letto dove prese dai miei cassetti un pantaloncino tra quelli che usavo per correre che sono sgambati sotto ed una maglietta bianca.
Li mise davanti alla chiusa porta del bagno aggiungendovi delle mie ciabatte di gomma.
Li ho messo qui fuori, anche delle ciabatte ‘ed un si, grazie, giunse dall’interno.
Tornò in cucina.
Dopo un po’ vidi una mano di lui ‘ uscire’dal bagno e prendere ciabatte ed indumenti.
Dopo qualche minuto, indossati i miei indumenti, uscì e si recò dritto al divano riprendendo a vedere masterchef.
Era fisicamente come l’avevo pensato: un buon fisico. Le gambe erano più muscolose delle mie ed aveva folti capelli nero, io purtroppo di capelli ne ho pochi.
Chiese ad alta voce :come è andata oggi con il tuo capo, quello stronzo di Luigi ? Intuì i che fossero colleghi e mi ricordai che mi aveva parlato di un Michele di cui non ricordo il cognome. Mi aveva parlato di un grande capo, che non conoscevo, che incuteva timore a tutti ma non a lei . Forse era lui.
Che fare? Le telefono.
La chiamo sul cellulare che vedevo sul tavolo in sala.
Agli squilli lui: guarda che è il tuo cellulare che suona
Lei :grazie ed arrivò velocemente. Guardò il numero che risultava. Facendo un segno di silenzio a lui disse :è mio marito .
Come va?
Tutto bene
Giornata faticosa?
Un po’ e le bimbe?
Tutto ok sono a nanna, tu?
Adesso preparo qualcosa da mangiare poi mi riposo ,domani ho molto da fare.
Un po’ delle soliti inutile frasi di quando si è distanti, poi un bacio ci sentiamo domani. Notte.
Notte.
Non mi aveva detto nulla di lui.
Riattaccò ,guardò lui e notai che aveva uno sguardo’ colpevole ‘ ,ma non disse nulla. Tirò su il respiro’vado a finire’ e torno alla cucina.
Lui la seguì con uno sguardo penetrante ,anche lui non parlò, poi si rivolse alla tv.
Seguiva con attenzione lo spettacolo televisivo ,ma vidi uno strano movimento della sua mano. Movimento che si ripetè più volte. Pensai che i miei pantaloncini gli fossero scomodi e che stesse assestando le parti intime, ma non era così. Il movimento ripetuto era costante , si stava massaggiando o meglio masturbando .Stava approfittando dell’ampia sgambata dei pantaloncini e, molto probabilmente ,non aveva indossato gli slip. Aveva infilato una mano sotto e stava segandosi.
Incredibile.
Dopo qualche attimo la voce di mia moglie dalla cucina: qualche minuto e bolle’
Lui : rallenta un attimo e vieni qui . E’ interessante.
Ma..
Vieni. Un tono deciso che non ammetteva repliche.
Imbarazzata, sembrò ubbidire come una bimba richiamata da un genitore( non era la Ele che conoscevo). Lo raggiunse.
Le fece cenno di accomodarsi al suo fianco e appena seduta mise il braccio destro intorno le sue spalle facendola appoggiare a lui . L’altra mano, non vista da Ele, lentamente continuava a massaggiare’
Ele : dai è quasi pronto.
Lui : dobbiamo proprio e girò il viso a lei. La baciò con passione e la bocca s’impossessò con ingordigia di quella di lei che con un gemito di voluttà corrispose.
Fu un bacio famelico, primordiale, quasi non respiravano. Mentre la baciava le prese la mano opposta , la destra ,e la guidò attraverso la sgambatura sino al suo cazzo nascosto nei pantaloncini .
Lei lo toccò e nei suoi occhi si vede la sua sorpresa nel sentirlo sicuramente rigido.
Guarda ti aspetta e cala il pantaloncino portando il pene all’aperto.
Lei gli sorride. E’ un sorriso voglioso. Ora l’ha cinto tra le dita della mano sinistra e lo sega.
Ora che il suo cazzo è in mano a mia moglie pare che lei non gli interessi più. Toglie il braccio che cingendole le spalle la avvicinava a sé e mentre lei lo masturba con studiata sapienza lui torna a guardare il programma televisivo.
E per assurdo anche lei, continuando a masturbarlo , guarda masterchef.
Dopo alcuni minuti senza neppure guardarla in viso lui alza una mano le scioglie la cipolla in testa facendo cadere i suoi lunghi capelli . Un attimo , le pone la mano in testa e la spinge verso il basso. Lei come in un conosciuto copione apre la bocca e prima gli fagocita il glande e poi gli ciuccia e lecca l’intero cazzo.
Lui guarda la tv.
Lei si sta occupando in modo appassionato del suo uccello da alcuni lunghi minuti quando lui interrompe il loro silenzio.
Sai chi vorrei fosse qui a farmi un pompino come lo stai facendo tu?
Sollevando il capo ,mia moglie : stronzo.
No ,dimmi un nome ,dai è un gioco.
Prima silenzio, poi mia moglie : la Rosiello
La Rosiello chi?
Quella della contabilità ,la rossa.
Sbagliato ,riprova.
La Laura Cicchi
Ancora sbagliato te lo dico io : tuo marito
Mia moglie che aveva ripreso a spompinarlo rialzò il capo sorpresa e guardandolo, che dici?
Hai capito bene . Tuo marito . Vedo la scena, vedila anche tu.
Io qui seduto come adesso solo che al tuo posto c’è lui con il mio cazzo in bocca . Lo succhia bene come solo un uomo sa come fare ad un altro uomo e intanto con la mano mi massaggia le palle. Succhia e io gli dico che è bravo, e poi gli dico :continua che poi ci penso io a Ele e lui che continua a succhiarmi.
Tu seduta nuda su quella poltrona di fronte. Sei a gambe schiuse , ti tocchi la passera e con le dita tieni aperte le grandi labbra per farcela ben vedere . Mi stai aspettando; meglio stai aspettando il mio cazzo.
Quando sento stanca la bocca di tuo marito lo sposto e vengo da te.
Mi piego su te che mi poggi le gambe sulle spalle , tuo marito è al nostro fianco. Gli dico adesso. Lui prende il mio cazzo e lo punta sulla tua vagina facendolo entrare solo un poco . Poi va dietro me . Si inginocchia. Mi mette le mani sul culo e mentre con la lingua mi lecca l’ano spinge con le mani il mio culo in avanti facendo penetrare tutto il cazzo in te.
Poi ,sempre inginocchio continuando a leccarmi e penetrarmi con la lingua l’ano mi massaggia delicatamente i coglioni; l’unica parte del mio cazzo che non è dentro te.
Quando ti sentirò godere gli dirò: adesso’ e lui mi spingerà il culo in avanti in modo che mio pene ed il mio seme possano riempirti tutta e poi, poi basta così.
Che ne pensi?
Penso che sei un porco
Sarò un porco , ma intanto sei la mia troia , e come sei brava rispetto a due mesi fa quando nel mio ufficio mi hai fatto il primo pompino. Ricordi?
E poi, mai dire mai. Dicevi alle tue colleghe che per nulla al mondo avresti fatto sesso con me e invece’.
Sembravi una verginella ed ora sei una troia e non negare che anche a tuo marito potrebbe piacere saperti così come sei.
Si interruppe bruscamente e ‘ basta porcella, sei diventata troppo brava a farmi pompini . Così mi fai venire e sai che a me piace solo venire solo dentro te.
Si aIza e le solleva l’ampia tunica facendola uscire dall’alto . Sorpresa, sotto la tunica è nuda. Le tette sono libere dal reggiseno e tra le gambe l’unica cosa che si vede e il pelo sul pube.
Lui : brava vedo che sei già pronta e le passa una mano tra le cosce. La mia porcellina è già bagnata; ha voglia di scopare. Su dillo di cosa hai voglia?
Lei quasi timida: ho voglia di far l’amore.
Dillo bene, come sai dirlo.
Ho voglia del tuo cazzo.
Brava, così si dice,
E’ più alto di lei e le porta con le mani verso l’alto i seni, piega la testa e li ciuccia come un poppante. Si dedica anche ai capezzoli che si ergono duri, poi si lascia cadere sul divano facendola sedere sulle sue gambe.
Le indirizza il pene alla vagina, ma si rendono immediatamente conto che la posizione è scomoda e diventa difficile la penetrazione.
Allora la fa girare di schiena sempre seduta sulle sue gambe e la fa piegare in avanti. Prende il pene e lo indirizzo al buco più esposto. Non è possibile ,glielo appoggia sull’ano e spinge.
Lei dice no. Cosi no. Mi fa male.
Lui desiste, ti fa ancora male ?Sono passati quattro giorni’
Lei si , ma mi fa ancora un po’ male
Non ti preoccupare, ho portato un buon gel lubrificante. Dopo lo prepariamo per bene e non sentirai quasi nulla .
Lei : va bene, dopo però
( Gli aveva già dato il suo vergine culo)
Un attimo di pausa , lei si assesta su lui allargando le gambe e ponendole ai lati delle sue. Vedo le gambe distanziate e mi immagino la vagina aperta che aspetta di essere penetrata dal suo uccello.
Con un movimento noto cerca con la fica il cazzo di Michele .Lo trova ed allora lo prende in una mano e lo guida all’impaziente vagina..
è lei ,che sta sopra, che dopo averlo posizionato se lo fa scivolare dentro fino in fondo. La sua eccitazione aumenta nel percepire come il cazzo strofina nelle parte della vagina. . Gemendo inizia a cavalcarlo e gode come gode lui.
Vedo in viso il loro suo piacere. Lei impazzisce nel percepire il cazzo che fa affondare tutto dentro . si agita . Muove il culo in sesso rotatorio e poi si alza e si abbassa fino , forse , a farsi toccare la cervice . Poi si alza per sfilarlo quasi del tutto per poi ricadere su lui prendendolo intieramente.
Ha la vagina aperta al mio sguardo quasi come durante il parto delle nostre figlie, però a tenerla aperta non è una piccola testa , ma l’uccello di un estraneo.
Va avanti in questo modo, dentro quasi fuori, per un tempo imprecisato. Sia lei che lui ansimano e gemono emettendo mugolii di piacere nell’attesa del grande piacere.
Posso vedere bene i coglioni sempre a vista e come il suo cazzo entra occupando la vagina e poi esce trascinando con sé i loro umori.
Le sue mani stanno mungendo le floride mammelle di Ele . Le strizza i capezzoli e lei infoiata si agita e dice : ancora, ancora , è bello.
Mia moglie accompagna il movimento in vagina del pene masturbandosi . Non avrei mai pensato di vedere mia moglie in una situazione simile, e neanche pensavo potesse comportarsi in modo si lussurioso.
Solleva e gira il capo verso lui per unire la sua lingua a quella di lui.
E’ una scena da lussuria porno.
E quando lui le dice :vengo, vengo ; lei non fa una piega . Non si scosta . Non nega al seme di invadere il fertile utero , anzi intensifica il movimento masturbatorio per venire con lui .
Gli dice: aspetta, ancora un attimo , adesso, siiiiiiiiiiiiiiiiiii
Vedo il suo cazzo interrompere la corsa in alto, restare fermo . I coglioni attaccati alla vagina . Sospiri e gemiti di piacere dei due amanti poi il rilassamento. Vedo scivolare lungo il tronco del pene lo sperma che fuoriesce dalla vagina e solo dopo un bel pò il pene rammollito, non più rigido, ricade senza sostegno all’aperto.
Le chiede : ti è piaciuto?
Lei come una femmina soddisfatta gli dà un bacio gelatinoso e poi per conto suo si piega; gli prende in bocca lo ‘ sporco’ uccello e lo succhia. Lo rilascia solo quando è lucido, libero degli umori che lo ricoprivano e glielo ripone nei pantaloncini risollevandoli
Si alza .
Lui : sei quasi perfetta e le dà un affettuoso buffetto sul culo. Adesso puoi andare in cucina ,ma preparati prima di mangiare(???)
Lei va in cucina e lui con aria pasciuta riprende a guardarsi masterchef. Mia moglie sta in cucina il tempo per riavviare il tutto poi ne esce e va in bagno ,penso per ‘rinfrescarsi’. Ne esce nuda e gocciolante con ed indosso il suo accappatoio color verdino. Va al suo armadio per prendere gli indumenti da indossare. Vedo che traffica a fondo . Cosa non trova?
Mi distraggo per un po’ nell’osservare nell’ osservare lui . Cosa pensava? Chi era ? Quale rapporto avesse con mia moglie oltre che amante? Cosa avesse già avuto e cosa volesse da lei?
Rivedo mia moglie sulla porta del soggiorno . Ha indossato una lunga vestaglia semitrasparente di seta che ben conosco e che mi ha sempre fatto arrappare . Lui è assorto nella visione di masterchef ed è lei che deve richiamare la sua attenzione . Michele!
Lui si gira e la vede. Immediatamente un largo sorriso rischiara il suo cupo volto . Si alza, si avvicina, la fa girare su se stessa per vederla tutta e’..Sei splendida e la tira a se.
Aveva indossato un reggiseno a balconcino in pizzo nero traforato che metteva in evidenza le sue tonde tette e faceva intravedere i capezzoli , un reggicalze coordinato con velate mutandine nere che facevano trasparire il suo vello nero e riccio. L’ insieme era perfetto , il reggicalze sagomava il suo splendido culo che avrei ,almeno una volta, voluto sfondare io e dulcis in fondo era sorretta da scarpe da porca: tacco a spillo da almeno dodici centimetri. Ma dove le teneva ?
Si baciarono appassionatamente, le mani di lui poggiate su quello splendido culo. Poi lui l’allontanò sorridendo e disse :adesso per il momento possiamo andare a mangiare poi penseremo anche al tuo culetto . E mia moglie con sorriso allegro e sguardo birichino agitò il culo come una cavalla pronta alla monta .
Con una mano di lui poggiata sul fondoschiena di Ele entrarono in cucina
Peccato non aver montato una telecamera anche in cucina, ma chi poteva immaginare.
E adesso?
Li sentivo parlare e ridere . Solo qualche parola arrivava a me, ma era insufficiente per capire il discorso. Compresi solo che parlavano dell’ambiente lavoro.
Mi distrassi da loro e per quella mezzora che durò la loro cena riflettei su quanto avevo scoperto e visto e sul mio rapporto con Ele.
Non pensavo che non fosse sessualmente soddisfatta. Certo non facevamo più l’amore spesso come da fidanzati , ma il nostro amplesso settimanale ce lo concedevamo.
Per rimanere pratico non è che lui avesse un uccello eccezionale: si abbastanza largo e lungo , ma non è che il mio sia disprezzabile.
Quello che avevo visto è che lui la ‘ dominava’ mentalmente. Ma mia moglie è sempre stata forte. Forse inconsciamente cercava uno più forte di lei e non l’affettuoso marito che sono. Forse era questa la spiegazione più plausibile: aveva incontrato uno più forte di lei che la ‘dominava’ e nel suo dominio l’aveva presa anche sessualmente prendendosi i suoi piaceri che erano diventati anche i piaceri di lei.
La vita di mia moglie si era sdoppiata ed il nervosismo che avevo colto era il contrasto tra i due comportamenti. La dolce morigerata moglie a casa , la troia di lui.
Arrovellandomi su questi pensieri il tempo passò, Sentii rumori dalla cucina ed il rumore dell’acqua. Mia moglie stava rassettando, non aiutata da lui, perché lui comparve in sala. Si sedette sul divano e riprese a vedere masterchef ancora trastullandosi l’uccello.
Che differenza con me che dopo ogni pranzo/cena la aiutavo a mettere a posto in cucina
Dopo una decina di minuti lei comparve con il suo erotico abbigliamento sulla soglia del soggiorno
Dice : ho finito
Lui quasi annoiato si alzò dal divano.
Le disse: andiamo sul letto ;saremo più comodi. Adesso pensiamo al tuo culetto. Lei non rispose, ma fu un silenzio assenso.
La mano di lui era già sul culo di Ele quando entrarono in camera da letto.
A bordo letto si baciano ancora, lui le sussurra qualcosa e lei si piega per prenderli in bocca l’uccello. E un pompino di poco tempo . Capii che serviva a preparagli l’ uccello per il seguito.
Lui la fa sollevare e la bacia in bocca.
Brava. Mettiti come sai
Con gesto aggraziato lei si tolse gli slip appoggiandoli sul comò, pi si girò e appoggiò al bordo del letto
Lui aveva in mano un tubetto. Era il famoso gel. Lo spremette sulla mano destra e appoggiatala sul culo di Ele glielo sparse sull’intero spacco anale e poi nell’ano ; infine le ruotò due dita nell’ano, che entrarono senza fatica, per preparare lo spazio per il suo uccello.
Lei fa qualche sospiro di fastidio ,ma sopporta . Non doveva fare così male e poi se l’aveva già preso’.
Infine Michele spalma lo stesso gel sul suo pene. Prima sul glande e poi ‘copre’ l’intero tronco.
La spinge a salire sul letto a pecorina con il culo ben alzato.
Sembrava uno di quelle bellissime modelle bianche che si vedono sul sito Blaked che, abbigliate di un bellissimo intimo, vengono inculate da neri super palestrati con dei membri enormi tradendo mariti e fidanzati bianchi..
Mi sono sempre chiesto come facessero queste ragazze ad accogliere nel tunnel anale quei mostruosi peni.
Comunque quelle ragazze sono delle pornostar questa ,nello stesso abbigliamento ,atteggiamento e posa, è mia moglie.
Appoggia il glande sull’ano preme prima lentamente poi con più forza, Aiutato dalla lubrificazione il pene entra senza eccessiva fatica. Solo un oohh prolungato di lei accompagna la penetrazione anale.
L’uccello è nel tunnel ben inserito ed adesso si sta assestando per il suo piacere.
Michele ha le gambe flesse e tenendosi in equilibrio con le mani sulla schiena di lei la penetra nell’ano dall’alto come se la cavalcasse. In questo modo si vede bene come il pene la scavi a fondo e come quel buco sia un tunnel.
Lei, in ginocchio, ha la testa piegata e non vedo il viso ,ma posso sentire i suoi lamenti o meglio i suoi gemiti di piacere.
Si, si, si, si
E’ una cavalcata infinita , dura almeno venti minuti. Sta facendo scempio di quel culo ;capisco poi i dolori.
Le porta una mano a prenderla per i capelli. Li attorciglia intorno la mano e tira a sé.
La testa di lei ora è rivolta verso l’alto e posso vederla in viso.
Il suo bel viso è ora trasformato in una maschera dove il piacere ed il dolore si mischiano. Ha la bocca aperta e il respiro affannoso. Non capisco se gode o se soffre.
Lui deve essere allo stremo perché ha i lineamenti tirati al massimo.
Si lascia andare : adesso ti riempio il tuo bel culo ; quello che nessuno doveva mai toccare . E’ mio .Te lo sfondo per sempre
Lei come rispondesse ad una domanda mai formulata : si, si . Riempilo. Sfondalo. E’ tuo. Solo tuo
E’ l’apoteosi dell’inculata. Arriva a fondo corsa e le sborra dentro spingendo a fondo. Poi si risolleva e questa volta lentamente il suo uccello percorre e ripercorre il tunnel. Infine si lascia cadere accanto a lei trascinandola nella caduta al suo fianco. Viso a viso riprendono a baciarsi contenti e soddisfatti.
Poi come prima sul divano, senza alcuna richiesta, mia moglie si piega tra le sue gambe gli prende l’uccello in bocca e glielo ripulisce a nuovo.
Deve essere un loro ‘accordo’.
Poi continuano ‘…ma sono certo che abbiate capito la situazione .
E la mia?
Chi è mia moglie? E adesso?
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