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Racconti Erotici Etero

..sotto le coperte…

By 16 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

‘.esterno sera’
‘la pioggia non smettere di battere sui tetti, su ogni superficie: l’asfalto, i marciapiedi, le piazze, le case’
‘il ticchettio ci porta a fantasticare ed essere protetti, foss’anche un semplice coperta, al caldo..
Un luogo sicuro’

..non sei riuscita ad aspettarmi sveglia’
La riunione mi ha impegnato più a lungo del previsto e sei crollata dal sonno: il tempo poi ha favorito la ‘pace dei sensi’ e sei caduta nelle braccia di Morfeo quasi inaspettatamente, sotto una semplice coperta, dopo una faticosa giornata di lavoro anche per te.
Lo immaginavo e cerco di fare meno rumore possibile’.giro la chiave nella porta’guadagno il ritorno a casa’

Come immaginavo: dormi beatamente’un piccolo sorriso sulle tue labbra non mente..sogni’.
Altrettanto silenziosamente esco dalla stanza per sistemare il soprabito fradicio di pioggia (odio l’ombrello), la ventiquattro ore’mi levo le scarpe e urto distrattamente il portaombrelli’accidenti’ti ho svegliata..
‘Sei tu” mi chiedi con la voce rotta dal sonno..’Sì, torna pure a dormire, sono appena rientrato’..ti rispondo..

Rientro nella camera dove sei tu’fingi di dormire (riconosco il tuo sonno) e mi siedo a fianco a te’ai bordi del letto, della tua coperta’sembra che tu stia facendo le fusa come una gatta che vuole ricevere attenzioni e cure’sembra che tu stia facendo le fusa’e allora incornicio con una lieve carezza il viso’
..sposto le ciocche dei tuoi capelli dietro le orecchie’.
‘tu fingi indifferenza’.
Mi allontano per cambiarmi ma tu reclami sottovoce:
‘Dove vai? Tutto qui?’
Ritorno sui miei passi..tu ancora ad occhi chiusi e quelle labbra che sorridono’un bacio leggero, una carezza al tuo volto’mi cingi il collo con le tue braccia’ti metti a sedere (per meta’ sotto la tua coperta), poi un bacio piu’ languido, lento ed intriso della dormiveglia che ancora ti pervade..
Mi stringo a te’senti i miei muscoli ancora tesi per il freddo e mi chiedi ‘massaggino?’..
‘mmmhsì..sono tutto rotto..”questa poggia..’
Ti volto le spalle e con delicatezza mi slacci la camicia, abbracciandomi’scopri la mia schiena e la carezzi..senti i brividi del freddo che ancora fanno parte del ‘fuori’ da cui siamo protetti’massaggi delicatamente’tra l’altro sei ancora in maglietta per la pigrizia di cambiarti e non aspettarmi in pigiama’
Ti lascio fare’le tue mani sapienti percorrono i solchi della mia stanchezza e la sciolgono, sciolgono i nodi di una giornata lunga e resa ancora piu’ insidiosa dal clima bizzoso’
Nel frattempo ti massaggio i fianchi (un leggero solletico, all’inizio) piegando le mie braccia all’indietro’
Risalgo la schiena..e con i pollici sciolgo la fascia lombare’.decidi di toglierti la maglietta per risolvere la soluzione impari, con un braccio, con l’altro mi corpi gli occhi..ti sento ridere..!!!
Appoggi i tuoi seni caldi sulla mia schiena e mi accarezzi il petto’riempi di baci la mia nuca..non aspettavo altro dopo una giornata di pioggia’mi sto lasciando andare’.
La lentezza è padrona di quest’estasi..gesti delicati’.rallentati all’inverosimile nel riscoprire i nostri corpi..
Ti chiedo ‘facciamo cambio?”e tu annuisci..mi dai la schiena..pieghi la testa in basso e mi lasci fare’
Dalla base del collo partono le mie mani..che rimodellano il tuo corpo..
‘.le spalle’
‘le scapole’
‘la schiena’
‘.la fascia lombare’
‘i glutei’
‘e risalgono molto lentamente’
Il tuo respiro si fa pesante’il rilassamento dei tuoi muscoli è evidente, come il tuo volerti abbandonare’
Per apprezzare di piu’ ti sei inginocchiata mostrandomi i tuoi pantaloncini che non nascondono il solco dei tuo glutei’
Inizio a baciare la tua schiena’a percorrere gli stessi passi delle mani con le mie labbra’alcuni fremiti mi fanno capire il tuo apprezzamento, ma non reagisci’immobile nel volere assaporare appieno questo massaggio labiale’.
Punto con un pollice la base del tuo collo’con la mano ti sollevo il mento’.spingo giu’ con il pollice e tu ciondoli la testa, risollevo con il palmo dalla base del mento e lentamente ne segui il movimento’.
La tua testa ciondola lentamente come in preda ad una danza mistica’.lenta’.ora il movimento che impongo è anche laterale, una leggera rotazione’
La mano sia avvicina al tuo viso’.la blocchi, intrecci le dita nelle tue’con il pollice gratti all’interno della mano e ti porti l’indice alla bocca’.con estema lentezza..
‘lo baci piano..
..socchiudi le labbra’.
‘lo percorri con la lingua’
‘.dalla base fino alla punta’
‘lo succhi’
‘lo aspiri’
..lo rilasci’
‘lo accogli nella tua bocca..
‘dove la lingua comincia a giocare’.
Sembra durare un eternità’..
Un’eternità nella quale sento salire irresistibile una feroce erezione’.che reclama la libertà’
Che cerco di trattenere..ti sussurro ‘Non ti voltare”..così fai’slaccio a fatica i pantaloni..ti fingi sotomessa in ginocchio e di spalle ma sai cosa sta accadendo’lo intuisci’
Ritorno da te’
Ricomincio a baciare la tu schiena’..questa volta in modo piu’ umido’con un braccio ti appoggi alla testiera del letto,,con l’altro cingi la mia nuca’.con le labbra premo di piu”.voglio farti sentire la mia voglia di te che sale’.
[..] Lecco la tua schiena e mischio questo movimento con dei piccoli morsi con le labbra, appena accennati’vorrei nascondere la mia erezione’.ma è veramente difficile’avverti sulla tua schiena qualcosa di ‘duro’ e ‘umido””.un leggero fremito mi fa capire che hai ‘capito”
Mi sciolgo dal tuo abbraccio’con la bocca scendo verso il tuo intimo di pizzo nero e lo mordo’poi mi aiuto con le mani per ‘liberarti”.mentre alterni una gamba ( e poi l’altra) decido di proseguire l’esplorazione dei tuoi umori’
Divarico leggermente i glutei e con la lingua inizio ad esplorare le tue intimità: sempre piu’ pesante il tuo respiro mi dice che non vuoi aspettare oltre’ma non voglio risparmiarti niente nel piacere’.
Con due dita favorisco i tuoi umori, non prima di aver carezzato il clito’e aver sfiorato la tua peluria’
‘sempre piu’ irregolare il tuo respiro’e sempre piu’ forte la mia voglia..risalgo’.prendo il mio cazzo e lo guido dentro di te’.
‘prima solo la cappella’
‘piano”’
”’.lentamente”.
..con l’altro braccio ti trattengo giu’ e ti costringo ad appoggiarti sui gomiti’
‘un piccolo colpetto con la cappella’
‘e poi lentamente lascio scivolare la superificie del mio cazzo dove cerava un umido e caldo rifugio”..
‘il tempo sembra infinito’
Con le mani passo in rassegna ancora i tuoi fianchi e la schiena’ed in ginocchio dietro di te conduco le danze’.
‘ti volti di lato ad occhi chiusi’ansimi piano e mugoli in modo trattenuto per godere fino in fondo’
‘.assecondi il mio movimento’
‘ed il tuo seno comincia ad oscillare al ritmo del piacere’
‘aumentiamo il ritmo’
E serrando i pugni capisco che la nostra intensità sale’.stiamo perdendo il controllo..i nostri muscoli stanno cedendo e allora piano ci appoggiamo di lato’dietro di te voglio fartelo sentire fino in fondo..la mia cappella non è sazia nel perforarti..con le tue mani arpioni i mie glutei e ti dai spinta’io faccio lo stesso con i tuoi seni per equilibrare il rimbalzo dei miei colpi sempre piu’ assidui frequenti e decisi………
‘.tu stringi piu’ forte e graffi’
‘io stringo piu’ forte pizzicandoti i capezzoli turgidi’
‘.il mio muovermi dentro di te ti costringe ad inarcarti ‘piegandomi’ e adattandomi al tuo interno’
è una danza scomposta e preda di un crescendo frenetico, dove la colonna sonora sono i nostri mugolii, il nostro ansimare, sbuffare, ringhiare di piacere’le nostre profondità si cercano’..
Fino a quando’..
””..non crolliamo inermi in preda ad un orgasmo che ci riporta’

‘sotto le coperte”’

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