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Racconti Erotici Etero

specchio per Giorgia

By 30 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Alla fine c’ero riuscito.
Ci erano volute un po’ di concomitanze e di circostanze favorevoli, ma ero riuscito ad organizzare un incontro con Giorgia.
C’eravamo conosciuti per caso su uno di quei siti dove si pubblicano racconti erotici e dopo qualche mail avevamo capito che le nostre fantasie e i nostri gusti fanta-sessuali erano molto simili’
Grazie alla mia conoscenza del proprietario del più rinomato locale della città, il Bond Dream, ero riuscito a farmi riservare il priv&egrave per una cena molto intima e particolare insieme a lei, Giorgia, la protagonista dei miei sogni erotici’
La caratteristica di Giorgia era, oltre a quella di essere una gran bella ragazza, anche la sua innata passione per la prostituzione di se stessa nonché la malcelata voglia di esibizionismo che a più riprese l’aveva messa in situazioni che la eccitavano oltre che stimolavano mentalmente’
Le diedi appuntamento al locale, dicendole di comunicare all’ingresso che lei era la ‘signora’ che stavano aspettando al Priv&egrave’
Io ero già all’interno, vestito con il mio gessato nero, cravatta bordeaux e molta voglia di mettere in pratica le mie fantasie’
La vidi arrivare, proprio come amava descriversi nei suoi racconti:trucco fortemente accentuato, top molto corto, con abbondante scollatura, minigonna inguinale e stivaloni bianchi al ginocchio’con borsetta annessa’
‘Ciao’ le dissi:’Finalmente sei qui’
e lei:’Sì’scusa il ritardo ma mi ci &egrave voluto un po’ ad arrivare’ho dovuto aspettare che i miei uscissero di casa’stavano venendo in questa zona e così ho dovuto temporeggiare”
io risposi:’ Nessun problema’sei proprio come ti immaginavo’arrapante da morire”
E lei:’Grazie’anche tu sei diverso da come mi aspettavo’Onestamente pensavo di trovami davanti un mezzo sfigato, invece sei atletico, moro alto e perfino con gli occhi verdi!’
Quindi, io sorridendo le dissi:’ Meglio.Vuol dire che forse sarà più piacevole per te”.
Così dicendo, mi allontanai alcuni passi da lei’in direzione dell’unico tavolo apparecchiato per due che c’era nel salottino.
Il priv&egrave era concepito in modo tale che ci fosse un solo tavolo elegantissimo per due persone, in una stanza piccola ma accogliente con tre lati fatti da tre pareti ricoperte in morbido velluto blu e il quarto lato con un enorme specchio’
La feci accomodare e chiamai con un campanello il cameriere, il quale dopo il menù cominciò a portare la cena che avevamo ordinato’
La cena fu gustosa e piacevole’
Dopocena fu lei a prendere l’argomento’
‘Senti’che ne dici di’ehm’conoscerci meglio?!’
E io :’Certamente mia cara” e così dicendo mi alzai andando verso lo specchio, allontanandomi di alcun i metri dal tavolo’
Ogni passo che mettevo lasciavo cadere a terra un biglietto da 10 euro’
Lei mi guardò enigmatica.
E io allora:’Dato che vuoi essere trattata da puttana e godi a farti trattare come tale, prendi pure i tuoi soldi, poi cominceremo”
Lei dapprima ebbe una reazione di strano contrasto emotivo, ma poi alzandosi dalla sedia cominciò a chinarsi per raccogliere la prima banconota’
‘No no cara!’ l’apostrofai io:’le devi raccogliere una ad una mettendoti a quattro zampe”
Allora lei fece come le avevo ordinato e cominciò a raccogliere una ad una le banconote, camminando come una bellissima arrapante cagna’
Sul pavimento c’erano circa 150 euro, dei quali l’ultimo biglietto, da 50 euro era vicino ai miei piedi.In quel momento mi trovavo a ridosso dello specchio’
Lei arrivò sotto di me, inginocchiata, raccogliendo i soldi e dopo averli messi nello stivale destro alzò lo sguardo e mi disse:’ti &egrave piaciuto guardami fare così, come l’ultima delle puttane , vero?!’
E io:’ Certo, Giorgia’&egrave per questo che ho voluto prima farti capire chi comanda’bella puttanella mia’ora su’comincia a guadagnarti la serata..’
E così dicendo, con gli occhi fissi nei suoi, mi aprii i pantaloni, mostrando a pochi centimetri dal suo bel viso la mia prepotente erezione, nel pieno dei suoi 20 cm’
Lei, senza toccami con le mani, imboccò lentamente la mia cappella gonfia e dopo essersela ciucciata un po’ e averne sentito la consistenza, cominciò a imboccarsi piano piano tutta la verga, fino in fondo, fino a lambire con il suo nasino i miei peli pubici, rilasciando lentamente che il cazzo uscisse, avanti e indietro’Poi con la mano destra cominciò dolcemente a massaggiare i miei testicoli, saggiandone la pienezza e la durezza, mentre con la sinistra si aiutava nel pompaggio dell’asta’
Io dal mio canto, dopo averle messo una mano sulla nuca, cominciai ad imporre il mio ritmo, al fine di non perdere nulla di quel fantastico pompino, fatto da Giorgia la puttana.

Dopo una decina di minuti di estasi che mi stava donando, le dissi di guardare verso lo specchio’
Toccando un pulsante a lato dello specchio stesso, le luci all’interno della stanza si abbassarono fino a spegnersi e, contemporaneamente, il resto del locale divenne visibile con tutto il suo incanto di luci e persone che cenavano amabilmente e camerieri che servivano ai tavoli’.
Giorgia si ritrasse istintivamente dicendomi:’Cazzo! Ma ci vedono tutti!’
E io:’No, tesoro. E’ esattamente il contrario’noi vediamo loro molto bene , ma dalla loro parte si vede solo uno specchio che li riflette’ai loro occhi siamo completamente invisibili”
Lei rimase quasi incantata a guardare tutta questa scena, alzandosi e andando ad appoggiarsi allo specchio’sembrava una fanciulla al luna park’
‘Ora spogliati!’ le ordinai”Fallo mentre sei rivolta verso tutti gli alti clienti’devi avere la sensazione che tutti ti possano vedere”
Giorgia cominciò a levarsi il top’poi si sfilò la minigonna’
‘Gli stivali tienili!’ le dissi
E lei:’Va bene’sapevo che avresti voluto questo’lo vogliono tutti”
Mi avvicinai alle sue spalle e dopo aver infilato i miei palmi nel suo perizoma nero di pizzo, lo strappai con decisione mettendo in evidenza il suo meraviglioso culetto’
Lei sobbalzò al mio gesto ma non si scompose dal suo ‘vouyeurismo”anzi lentamente fece scivolare una mano sulla sua passerina, che era totalmente depilata per l’occasione, come da mia richiesta, e cominciò a masturbarsi lentamente’
Io nel frattempo mi ero spogliato e arrivato alle su spalle le sussurrai’
‘Oltre che una bellissima puttana’sei anche una grande troia’ vero Giorgia?!’
Lei annuì roca e con gli occhi chiusi’
‘Guarda chi si &egrave seduto al tavolo qui di fronte a noi”
Lei aprì gli occhi e vide che circa a due metri da dove eravamo noi si erano appena seduti al tavolo per la cena i suoi genitori!
‘Oh cazzo! Ma sono i miei! E’ incredibile!’ disse rivolta a loro.
Mentre ordinavano la cena e conversavano tranquillamente, a meno di due metri da loro, la loro figlioletta stava nuda, in una stanza con un uomo che l’aveva appena pagata come sua puttana’
‘Ora piegati leggermente in avanti, tesoro”
e così dicendo le feci appoggiare le mani contro le specchio, mettendola quasi a 90 gradi’
Le spalmai sul suo buco del culetto un po’ di pomata lubrificante che per l’occasione mi ero portato’
Dopidich&egrave le dissi:’Ora ti inculerò’tanto.E con durezza’ e così grugnendo le presi i capelli in mano e li tirai al mio petto strappandole un gridolino di dolore e sorpresa..
‘Non esagerar con la durezza, ti prego” mi implorò lei’
In quel momento le appoggiai la cappella all’ano e dopo una spinta decisa e precisa le stantuffai dentro tutto il mio cazzo.
Non potei evitare di dire:’AHHHH! Finalmente’sapessi quanto ho desiderato il tuo culo, bella puttanella mia!’
E cominciai la mia cavalcata selvaggia’
‘AAH! AAH! AAH!’ lei rispondeva ad ogni colpo:’Ti prego fai più piano!’
Ma io non lesinai nulla’una decina di colpi al suo culo e una decina nella sua bellissima fichetta, bagnata all’inverosimile’
Così le dissi:’Pensa cosa direbbero i tuoi genitori se sapessero che a pochi metri da loro ti stai facendo scopare e lo stai facendo sbattere nel culo, proprio come l’ultima delle puttane!?’
Allora lei mi disse:’ Mi fa eccitare da morire’&egrave una sensazione estrema’e poi come mi stai scopando bene! AAHH! AAAH!’
Andammo avanti così per una mezz’ora buona’
Alla fine quando stavo per esplodere le dissi:’Mettiti in ginocchio”
Lei eseguì e io allora le spruzzai sul suo viso truccato da zoccola tutta la mia sborra calda, mentre lei golosamente teneva aperta la bocca mostrandomi la lingua, per raccoglierne un po”
La guardai così’guarnita come una torta alla crema’
Poi, mi allontanai un attimo e tornai con un oggetto in mano, piccolo nero e quadrato con un pulsantino verde nel centro’
Glielo porsi e le dissi:’Questo &egrave il telecomando per rendere visibile per alcuni secondi l’interno del priv&egrave’.che uso pensi di farne?’.

Lei si girò verso lo specchio e’

Dedicato a Giorgialaporca.

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