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Racconti Erotici Etero

Storia di Luana 5

By 1 Marzo 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

La mattinata si presentava tranquilla, Luana non doveva andare a lavorare, quindi poteva prendersela comoda, aveva intenzione di passare una tranquilla mattinata in giro per negozi, per vedere se capitava qualcosa che le piaceva.
Si preparò con calma, una doccia tonificante la svegliò del tutto, passò in rassegna il suo guardaroba, voleva essere comoda senza rinunciare ad un tocco di eleganza, era favorita dal sul fisico, 1,70 di altezza, due seni terza misura pieni e sodi tanto che spesso non usava il reggiseno, visto che la giornata era calda decise per una minigonna rossa di pelle che le fasciava il sedere mettendolo in risalto, le calze nere che scelse le mettevano in risalto le gambe, un semplice maglietta nera sulla pelle nuda completava sembrava faticare a contenere il suo seno rigoglioso la la giacca rossa che indossò completava la sua mise, uno sguardo allo specchio le rimando la sua immagine, legò i suoi lunghi capelli mori in una coda, adesso era pronta, quei vestiti le davano un tocco di eleganza sfrontata.
La sua passeggiata era rilassante, aveva tutto il tempo per osservare le vetrine, era un modo piacevole di passare la giornata, la sua attenzione fù attratta da un negozio di intimo, lo conosceva e vide che in vetrina cerano delle novità, la sua curiosità per i nuovi arrivi la fece entrare, nel negozio cerano alcune persone, cosi si mise a curiosare tra i nuovi arrivi, il tempo volò in un lampo, mentre stava osservando alcuni capi molto maliziosi si accorse che un uomo la stava osservando, era raro trovare uomini nei negozi di intimo ad osservare i vari capi, Luana lo osservò, non era niente male, altezza media tratti regolari e un sorriso strafottente che gli dava un aria interessante;
-deve prendere qualcosa?- lo apostrofò Luana guardandolo negli occhi.
-No volevo vedere cosa sceglie una donna così bella per rendersi ancora più attraente..-, la frase intrigò Luana che decise di reggere quella conversazione per vedere dove sarebbe arrivata;
-Avrei deciso per questo, che ne dice?-, Luana mostrò un bustino nero di seta con un leggero ricamo sul davanti e i laccetti per reggere le calze, adagiandoselo addosso;
-No, coprirebbe troppo il suo splendido corpo, e lei non ha bisogno di coprirlo-
-E questo?- Luana aveva preso un reggiseno e mutandine di pizzo color lavanda e li teneva appoggiati su di se aspettando un giudizio, l’uomo scosse la testa, a Luana quel gioco cominciava a piacere, era uscita per stare da sola, ma adesso si trovava a scegliere della biancheria per un uomo che non conosceva, ma i cui gusti le davano l’impressione di conoscere da sempre, l’uomo sorprese Luana dicendo:
-Certo poi bisognerebbe vedere come sta addosso..-, lei gli sorrise e chiese alla commessa se poteva provare alcuni capi per vedere come le stavano, la commessa la condusse verso uno dei camerini dove l’uomo la seguì, iniziò cosi una sfilata unica, con lei che indossava i vari capi e l’uomo che le dava il suo giudizio, una sottile eccitazione le stava montando dentro, quel giocò proseguì in una sfilata mozzafiato, capi di seta e pizzo si alternarono sulla nuda pelle di Luana, le calze che lei non aveva tolto aggiungevano un tocco erotico a quella sfilata, il suo corpo si muoveva sinuoso nel mostrare quei capi, alla fine l’uomo diede il suo assenso a due capi semplicissimi, un reggiseno nero trasparente che sembrava faticare a contenere il seno di Luana, e un semplice tenga che separava i due globi perfetti del sedere di Luana;
-La perfezione ha bisogno solo di piccoli particolari-, Luana si rivestì e si avviò alla cassa per pagare, quando uscì l’uomo del negozio la fermò;
-ancora non ci siamo presentati, io sono Marco, e tu dolce visione?-
-Luana-
-Bene Luana, si è fatto tardi mi vuoi fare compagnia per pranzo?- Luana lo fissò, lo trovava interessante, annuì e si allontanarono assieme.
Il pranzo fù gradevole, passarono il tempo ad incrociare i loro sguardi, e sfiorarsi le mani come per caso, in un gioco di seduzione che piaceva ad entrambi, al termine del pranzo, Luana guardò l’uomo con un sorriso invitante, il gioco che avevano portato avanti per tutta la mattinata l’aveva eccitata, adesso voleva averlo:
-Vuoi venire a casa mia per il caffè?-, Marco, non esitò un istante, e si avviarono assieme verso la casa di Luana.
Quando entrarono non vi furono parole, il tempo di chiudere la porta che Marco la strinse tra le sue braccia incollando la sua bocca a quella di Luana in un lungo bacio, le loro lingue si cercavano intrecciandosi nelle loro bocche, le mani di marco iniziarono a percorrere piano il corpo di Luana carezzandolo piano, cominciò a risalire dalla sua vita alzando piano la maglietta scoprendo la pelle cm dopo cm, Luana sentiva dei brividi percorrerle il corpo, ogni lembo di pelle che marco guadagnava lei succhiava vogliosa la sua lingua, sempre abbracciati si ritrovarono sul divano, adesso Marco era arrivato ai suoi seni e aveva cominciato a massaggiarle i capezzoli, questi si inturgidirono subito diventando duri come chiodi, Marco scese piano a succhiarli avvolgendoli con la sua lingua e mordicchiandoli, luana si abbandonò a quel lavoro, Marco non aveva fretta, si dedicava ad ogni cm di pelle con cura passando da un seno all’altro, la sua mano era scesa verso la gonna di Luana alzandola e andando a cercare le sue mutandine, le scosto iniziando a massaggiare il clitoride con l’indice, dalla fessura di Luana cominciava a secernere liquido per l’eccitazione, allargò le gambe per favorire il massaggio di Marco.
Marco era sceso piano verso il suo sesso, fece sdraiare Luana e le sfilò piano le mutandine già umide, portò la sua bocca sul suo clitoride iniziando a solleticarlo con la lingua, le sue labbra cominciarono succhiare quel bottoncino facendo ansimare la donna, il contatto di quella lingua sulla sua fica faceva salire l’eccitazione di Luana, Marco passava la lingua su tutta la fessura insinuandosi dentro con la lingua succhiandone gli umori per poi ripercorrer la in tutta la sua lunghezza, andando a solleticare il buchino, ci sapeva fare alternando un ritmo lento a veloci leccate. L’eccitazione di Luana esplose in un primo orgasmo che riempì la bocca di marco dei suoi umori, strinse le sue gambe intorno all’uomo che continuò a leccarla finché senti che i sussulti dell’orgasmo erano finiti, si staccò da lei guardando il suo viso appagato dal piacere, Luana si alzo iniziando a slacciargli i pantaloni, adesso voleva farlo godere, il sesso dell’uomo già eretto sbuco di fronte al suo viso, lei depositò un tenero bacio sulla punta mentre continuava a spogliarlo, quando lo ebbe spogliato lo fece sedere sul divano, adesso era a sua disposizione, guardandolo in viso passo la sua lingua dalla base alla punta, indugiò sulla punta con la lingua, poi calò decisa la testa ingoiandone una buona parte, senti il turgore del cazzo in bocca, i sussulti di piacere dell’uomo passavano sulla sua lingua mentre lei cominciava un lento su e giù con quell’asta dura, mise in quel pompino tutta la sua maestria, mentre lo leccava le sue dita andavano a stuzzicare le palle carezzandone la base, la sua lingua saettava veloce sulla punta le volte che lo tirava fuori, i sospiri dell’uomo le comunicavano il piacere che stava dando, Marco la staccò dal suo sesso tirandola verso di se, Luana salì su di lui guidando quel cazzo che aveva preparato dentro di se, si impalò lentamente assaporando piano le sensazioni di quella penetrazione, andò a cercare la sua bocca cercando la sua lingua, la trovò e iniziò a cavalcarlo succhiando quella lingua nella sua bocca, sentiva i muscoli della sua vagina avvolgersi stretti attorno a quel cazzo che la riempiva, le mani di Marco erano occupate a carezzare i suoi seni indugiando sui capezzoli, l’eccitazione dei due era ormai al massimo, Marco fece spostare Luana facendola adagiare sul divano con il suo magnifico culo alzato, si posizionò dietro di lei e la penetrò da dietro, la fica di Luana trasmetteva il grande calore che generava al cazzo di marco, ad ogni colpo i loro corpi producevano un rumore sordo, Luana sentì un altro orgasmo arrivare, si abbandonò al piacere dimenandosi e emettendo gridolini di piacere, Marco continuò ancora per poco, se ne venne scaricandosi nella fica di Luana con lunghi schizzi, si chinò ad abbracciarla rimanendo dentro di lei, Luana si giro baciandolo, sentiva quel cazzo che tanto piacere le aveva dato ritirarsi dentro di lei, si sedettero stando abbracciati sul divano.
Dopo qualche minuto Marco le diede un bacino e le chiese;
-Cosa fai stasera?-.

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