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Racconti Erotici Etero

Storie di scuola

By 28 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

ndr: Lo so che viene citato un minore in questo racconto ma questi assiste solamente all’amplesso e non vi prende parte attiva, quindi il racconto non supera i limiti previsti in questo sito.
La redazione.

Sono Elsa, ho 16 anni e frequento la terza liceo, vivo con mio fratello maggiore Antonio, che ha 24 anni, perché i mie genitori sono all’estero per lavoro, per me mio fratello è una vera forza, alto capelli neri fisico asciutto, un gran figo, le mie amiche dicono tutte che se lo mangerebbero, solo che quando glielo riferito si è messo a ridere, dicendo che a lui non interessava fare il baby sitter, non ho mai capito perché non avesse una fidanzata, eppure molte ragazze gli vanno dietro. Lui si prende molta cura di me, ultimamente ha perso molte sere per accompagnarmi a scuola, per parlare con una delle mie professoresse che mi ha preso di mira, non le va mai bene niente di quello che faccio, anche l’altro giorno mi a chiesto di far venire il mio tutore per parlargli in quanto il mio rendimento non le piaceva affatto.
Sconsolata, lo ho comunicato a mio fratello, che mi ha fatto il solito discorso su quanto sia importante che io studi, e che se le mie amiche andavano peggio di me non era un buon motivo per uniformarmi a loro, e che inoltre a lui toccava stare a sentire anche i suoi consigli su come educarmi. Infatti la prof. Dopo avermi fatto la ramanzina davanti a mio fratello attacca a parlare con lui di quello che io dovrei fare a casa, per fortuna mio fratello dice che devo andare a studiare, e resta lui a sopportarla.
Io ho fatto la mia faccia contrita e mi sono preparata mentalmente a una serata di noia, ormai sapevo a memoria quello che avrebbe detto.
Mi fratello siccome lavora, non riesce mai a andare a questi colloqui quando iniziano, cioè primo pomeriggio, e va sempre verso le sei quando tutti sono già andati via, secondo me è questo che indispettisce la prof. contro di me.
Il Pomeriggio ci siamo avviati, ero già scocciata, perché non ero potuta andare con le mie amiche, mio fratello invece sembrava indifferente, quando stavamo per entrare mi disse:
-Elsa mi presti il tuo cellulare, devo fare una chiamata al mio collega e ho scaricato la batteria, è una cosa urgente.- Gli porsi il mio telefono e mi avviai mentre lui telefonava, dopo qualche minuto mi raggiunse ed entrammo in sala professori, come previsto eravamo gli ultimi, anche gli altri professori se ne erano andati, la professoressa ci fece sedere è attaccò il suo solito discorso.
-Elsa può fare di più, bla bla bla-, ormai non stavo neanche a sentire.
-Senta se vuole le posso fare uno schema per aiutare Elsa a studiare meglio-.
-Si professoressa, potrebbe essere un aiuto-, non so come Antonio faccia a fare l’interessato, -ma vorrei mandare Elsa a casa perché dovrebbe studiare, ed è già tardi.-
Era quello che aspettavo, la professoressa annui, mi sentii sollevata e mia avviai per uscire.
Ero appena uscita dalla scuola, volevo chiamare qualche amica per salvare la serata, ma mi accorsi che Antonio non mi aveva restituito il telefono, ritornai dentro per farmelo dare e andarmene.
Arrivata dietro la porta dell’ufficio sentii dei rumori strani, non stavano parlando come mi aspettavo, sembrava che avessero un gatto, la mia curiosità ebbe il sopravvento, girai piano la maniglia e scostai la porta per poter vedere, per fortuna la porta non cigolò così loro non si accorsero di me.
Altro che schema per aiutarmi a studiare, Antonio e la mia prof. erano in piedi che si baciavano, e devo dire che ci mettevano tanto impegno, potevo quasi vedere le loro lingue che si intrecciavano, non avevo mai considerato che la mia prof. fosse una donna, per me era sempre stata un insegnante, ma mio fratello sembrava essersene accorto, e anche bene.
-Facciamo presto, mio marito verrà a prendermi tra mezz’ora-, la prof si era staccata e aveva iniziato ad armeggiare con i pantaloni di mio fratello, tirandogli fuori l’uccello, e iniziando a massaggiarglielo, dal canto suo Antonio aveva liberato le tette della prof dal reggiseno e adesso ci stava giocando , dandogli piccoli baci e indugiando con la lingua intorno ai capezzoli.
La prof intanto aveva provveduto a liberarsi della gonna, rivelando delle gambe niente male inguainate in due calze nere autoreggenti con bordo ricamato, accidenti ne vorrei anch’io un paio così, devo dire che non credevo che la mia prof avesse ancora un fisico così ben tenuto, si chinò prendendoglielo in bocca e iniziando a succhiarglielo, mio fratello non perse certo tempo, muovendo le gambe usci dai pantaloni, e protese il bacino per meglio imboccarla.
Non continuò a lungo, Antonio la fece sdraiare sulla cattedra e si chinò sulla sua fica, iniziando a leccargliela, doveva essere molto abile perché la prof. non faceva altro che mugolare e contorcersi, dalla mi posizione non vedevo molto, per fortuna Antonio le alzo una gamba per meglio dedicarsi a lei, e potei vedere la sua fica, devo dire che era molto bella mi eccitò, ma stetti ben attenta a non fiatare. Antonio aveva smesso di leccare la sua fica, la avvicinò al bordo del tavolo, e iniziò a strusciare il suo cazzo sulla sua fica.
Lo vuoi porcona? Su dimmelo –
Si dai. Sbattimelo dentro. Che aspetti? –
Con un colpo di reni Antonio la penetrò facendola gridare, per fortuna la scuola era deserta e nessuno poteva sentirla, cioè nessuno tranne me. Antonio la fotteva con forza, avevo quasi l’impressione di sentire il rumore dei colpi dentro la sua fica, il mio fratellone era proprio una forza, continuò a fotterla per una decina di minuti, poi uscì fuori con il cazzo dritto, anche da dove ero io si vedeva che era lucido degli umori della prof., non capii cosa voleva fare, fu la prof. a farmelo sapere.
-Dai mettimelo nel culo. Sbrigati che voglio godere. –
Vidi Antonio che avvicinava il suo cazzo alla prof, accidenti alla distanza che non mi faceva vedere, e inizio a dare piccoli colpi, dopo qualche colpo era entrato dentro, rimase fermo qualche istante per fare abituare la prof. Che intanto tratteneva il respiro, dopo incomincio a dare delle gradi spinte, colpendo il suo culo ritmicamente.
La prof. Mugolava come una cagna in calore, all’improvviso diede un urlo:
Vengo -, si accasciò sulla cattedra, mentre Antonio continuava a pomparla, la prof. si contorceva in preda all’orgasmo, quando smise di agitarsi Antonio usci dal suo culo, la tirò giù dalla cattedra, e la fece inginocchiare, lei apri la bocca riprese a succhiare quel cazzo che fino a poco prima le era stato dentro, vidi che si era portata una mano in mezzo alle gambe e la agitava furiosamente..
Dai, che me ne vengo.- Stavolta era Antonio che aveva raggiunto l’orgasmo, la prof serrò le labbra, mentre Antonio era scosso dai sussulti dell’orgasmo, non fece cadere neanche una goccia, dopo prese a passare la lingua sul cazzo di mio fratello ripulendolo per benino.
Avevano finito, in silenzio mi allontanai per non farmi scoprire.
Arrivai a casa di corsa e aprii un libro, dopo qualche minuto mio fratello rientrò:
-Sai la professoressa non è molto contenta del tuo rendimento, credo che vorrà rivedermi al prossimo ricevimento.-

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