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Lirica eroticaRacconti Erotici Etero

Storie libertine, in libero stato!

By 21 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

L’esperienze da me vissuta è vera e reale, non faccio nomi nel rispetto di me stesso e della persona coinvolta.

 

Era appena esplosa l’estate, odori, movimenti interiori, quello stato di eccitazione costante che appartiene ad ognuno di noi umani, ovviamente sempre sotto una soglia di non ritorno. Sei nel limbo dove è tutto pronto, non fisicamente con erezioni facili e pornografiche, ma la mente è alla ricerca tra il consapevole e l’inconsapevole della scintilla che ti porterà al casello finale autostradale che si chiama orgasmo indipendentemente dalla durata di questo processo che parte dalla mente e culmina nell’anima esplosa. Faccio lo Chef, e devo dire con discreto successo nella mia regione, quindi i miei sensi devono essere aperti per contratto con me stesso, percepire l’odore, la consistenza, il sapore originario degli alimenti sono e rappresentano per me micro cariche esplosive pronte a detonare nella via del non ritorno. In cucina lavorava per me una ragazza di 24 anni, io all’epoca ne avevo 29, avevamo già avuto rapporti completi e molto intensi. Non era bella, non era quel tipo di donna inscatolata nei cliché contemporanei, ovvero bamboline di plastica inodori, insapori ma era una ragazza semplice a volte disarmante, il suo odore rimarrà scolpito nelle stanze sessuali della mia mente. Era una ragazza di cui l’odore della sua vagina era penetrante, inconfondibile, di femmina, potevo sentirla in mezzo a tante persone e a tanti odori come la cucina ti regala. Scrivo di odori incancellabili non di mancanza di igiene o di sapone o di profumi artificiosi, ma intendo un odore talmente individuale e netto che non lasciava scampo al mio cervello come se la natura inconsapevolmente ci avesse regalato una cosa tanto preziosa, il sesso perfetto. Inoltre in aggiunta ai piccoli candelotti di dinamite che il suo odore emanava aveva anche caratteristiche straordinarie di raggiungimento dell’orgasmo, aveva questa peculiarità sia fisica che mentale ovvero, questo è quello che mi sono spiegato, la sua semplicità e mancanza fondamentalmente di cultura l’aveva posta nel vivere il suo piacere senza tabù. Ho sempre avuto un ammirazione segreta per questo genere di persone, splendide, autentiche e che si lasciano andare come fiumi in piena. Io essendo un cazzo d’intellettuale, background famigliare, studi, scelte culturali sempre contro mi hanno portato a una cerebralità notevole. Di conseguenza le scelte nel farmi accompagnare nella vita dalle mie donne avute e da avere ruotano attraverso una affinità prevalentemente culturale e successivamente fisica ma questo produce con il lavoro sensoriale che svolgo al trovarmi in un conflitto nucleare tra la ragione e l’istinto animale di fecondare più cellule uovo possibili. Tornando a L. la mancanza di strutture e riflessioni, che spesso si fanno se si appartiene a determinate classi culturali, la proiettavano ad essere multi orgasmica, poteva venire in 2 minuti di penetrazione e poteva venire quattro o cinque volte in un rapporto. La cosa che mi ha sconvolto e che ricordo sempre con piacere, non solo sessuale, è il suo approccio al comunicarmi candidamente di volere essere penetrata da me, alla pecorina, perché per lei più bella e più animale. I nostri rapporti sono avvenuti nei luoghi più vari, dal letto a delle penetrazioni violente soltanto abbassando i suoi pantaloni da cucina e le sue mutandine in ascensore nell’albergo dove ho fatto lo Chef per alcuni anni. Venute colossali nella sua bocca e dopo trenta secondi entrare in cucina come se niente fosse e come se casualmente ci fossimo trovati a parlare di lavoro. Mai un sospetto, mai uno sguardo malizioso dalla mia brigata. Penso che siano stati dei signori anche se credo che non abbiano mai capito cosa gira sopra le loro teste ma qui ci addentreremmo in altri tipi di considerazioni che di erotico abbiano ben poco, vi lascio immaginare con la metafora delle marionette che per qualsiasi ragione non sanno chi sono, cosa fanno e dove sono dirette, tanto manovrate dalla variabile di poteri occulti.

I suoni del sesso nel prenderla da dietro li ricordo come opere contemporanee di musica, queste onomatopee bagnate di riempimento e di svuotamento della sua cavità vaginale ancora mi eccitano, vedere il mio membro lucido, vischioso dai suoi umori e l’odore di quel privato che ci ha legato, mi scombussolano ancora.  Mai venuto nel suo grembo perché non si proteggeva con anticoncezionali, io dal mio canto ho sempre sofferto l’uso del preservativo, salvo quei pochissimi rapporti occasionali nati e finiti nelle 24 ore di un giorno qualsiasi. I rapporti anche se chiaramente di sesso non possono esaurirsi in una scarica elettrica indotta da un ossessione, quella è per me una malattia, ma devono includere codici radicati nella natura e nella storia, un rapporto sano solo di sesso non ha niente da invidiare ad una relazione convenzionale, anzi per alcuni aspetti e più scevro da condizionamenti sociali che obbligano ad utilizzare parole oramai svuotate di significato. L’amore è l’inganno globale che serve soltanto a narrare in modo diverso che dobbiamo accoppiarci il più possibile per garantire il proseguimento della specie. Per chiarire una spiegazione plausibile che mi concedo è la seguente:  amore = rispetto + fiducia + sesso. E’ difficile poter trovare differenze tra con chi hai un intesa sessuale perfetta e con chi sostieni di amare, comunque in tutte e due le strade non puoi prescindere il costruire qualcosa. Cambiano i tempi di realizzazione e di prosa nella narrazione tra gli individui, il sesso è una poesia accecante, una relazione un romanzo articolato, sempre noi siamo gli autori.

I suoi regali ancora me li ricordo come se fosse passato un secondo, ancora sento la sua bocca attaccata al mio membro come se questo rappresentasse il suo abbandono al mio volere, una presa sicura che leggevo come una sua supplica nel non abbandonarla, nel donargli una presa solida metaforizzata in questa mia fotografia.

Le cose cambiarono, lei si innamorò, io probabilmente lo sono stato ma la mia cultura edonista  e nichilista mi ha portato a lasciarla. Non mi sono pentito perché i miei ricordi del rapporto con lei durato quasi due anni sono il più lungo orgasmo della mia vita.

 

Grazie L. e ti auguro tutto l’amore di cui hai bisogno

 

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