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Racconti Erotici Etero

Superando la timidezza

By 20 Ottobre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Nonostante la maggiore eta’, non avevo avuto esperienze sessuali di nessun tipo, d’altronde il mio fisico poco sviluppato e aime’ poco attraente lo lasciava facilmente intuire, il solo atto per dar sfogo alle pulsioni e alla mia voglia di sesso consisteva nella automasturbazione, un’attività intrapresa gia da qualche anno riscutendo un gran successo. In piu’ ero timido e questo non migliorava le cose anzi le complicava ulteriormente, socializzavo ben volentieri con l’altro sesso ma in alcune situazioni, le piu’ intime, mi incartavo, non riuscivo piu’ a districarmi e scappavo via per la paura di commettere errori. Questo ero io sette anni fa, un ragazzo di una famiglia per bene di ceto medio-alto, genitori amorevoli ed apprensivi, che non si lasciavano sfuggire nulla e che per nulla ti avrebbero fatto mai mancare qualcosa, anche la piu’ piccola e stupida. Ero figlio unico ma quando nacque mia sorella la mia famiglia decise che era diventato necessario, seppur i miei erano contrari alle domestiche, di assumere una collaboratrice che avrebbe sbrigato le faccende di casa e al bisogno avrebbe dato uno sguardo alla piccola Bea.
Anche se accurata e diligente la scelta della donna non fu poi cosi tanto lunga, c’era bisogno di una persona che avesse un po’ di esperienza di maternage e forze fresche da spendere per il lavoro da sbrigare a casa visto che l’abitazione in cui vivevamo era una villa.
Dopo una settimana di ricerche finalmente la scelta cadde su una ragazza dell’est, dalle nostre parti ce ne sono molte che chiedono di svolgere questi lavori, ucraina in particolare, 24 anni, ragazza madre,la figlia avuta 5 anni fa viveva con i suoi genitori nel loro paese, dopo che lei era rimasta vedova e aveva deciso di venire in italia per “guadagnare un po’ di soldi puliti” da mandare alla sua piccolina.
Questo e’ quanto mi dissero i miei ,la sera prima del sua arrivo, spiegandomi per bene quale sarebbe stata la sua stanza e le nuove disposizioni e facendomi l’ennesime dovute raccomandazioni su come bisognava comportarsi con lei. Il giorno seguente con aria festante, nemmeno se stessimo aspettando un’ospite illustre, accogliemmo fraternamente Yelena, cosi si chiamava la ragazza…..e che sventola di ragazza, 1,80 capelli biondi , occhi di azzurri “di ghiaccio”e un fisico quasi perfetto forse aveva un po le tette piccole …ma per il resto tutto ok. Oltre ad essere molto bella yelena si dimostro subito educata ed alquanto rapida e scrupolosa nel suo lavoro, tanto da far rassicurare e inorgoglire i miei per aver compiuto un’ottima scelta. Man mano che le settimane passavano la ragazza continuava sempre piu’ ad integrarsi nella nostra famiglia era ormai a conoscenza delle abitudini familiari e pian piano comincio, al contrario di quanto fece all’inizio, ad aprirsi in lunghi discorsi che faceva con mia madre e che spesso io, incuriosito, ascoltavo di nascosto origliando da dietro la porta. Era una donna ordinatissima e molto pulita i suoi vestiti sempre a posto e i lunghi capelli rilegati sapientemente in una coda, aveva un profumo particolare, che soprannominai “fragranza dell’est”. I miei rapporti con lei stentavano, rapidissimi ed evasivi a volte scambiavamo qualche parola ma nulla di piu’, naturalmente come in tutti i casi la timidezza la faceva da padrona quindi i suoi tentativi di colloquiare con me furono vani.
Per settimane durante la notte la pensavo a lungo, mi ponevo sempre un interrogativo “come mai una cosi bella ragazza non faceva la modella, invece di lavorare alle dipendenze di una famiglia?”non riuscii mai a darmi una risposta, nonostante me lo ripetessi piu’ volte mentre spesso di giorno la guardavo attento, ammirando il suo sinuoso corpo che si muoveva affaccendato nel suo lavoro. Continuai cosi per qualche mese, poi accadde che mi beccai l’influenza, una bella influenza direi, mia madre si divideva tra il lavoro e mia sorella, mio padre non c’era mai a casa, e a Yelena fu dato l’incarico di occuparsi di me. Per un istante non gradii questa cosa ma vedendo la ragazza prendersi cura di me in un modo davvero amorevole e maternale accettai bel volentieri il suo aiuto, col passare dei giorni poi, i giorni a letto furono molti, riuscimmo ad aprici entrambi interloquendo di qualsiasi cosa, anche di cose intime, come se fosse la mia amica del cuore. Mi confido’ della sua situazione, mi parlo a lungo di sua figlia, del bene che le voleva e della nostalgia per esserle lontana, si sentiva una certa malinconia nelle sue parole che in molti casi mi lasciarono impietosito.
In quella situazione ormai diventata amichevole e strettamente confidenziale, anch’io mi lasciai andare per la prima volta, scoprendo le carte e confidando i miei segreti, le mie paure, e le mie insicurezze nel campo sessuale-sentimentale. A dir la verita’ da quella volta in cuoi vuotai il sacco mi sentivo piu’ leggero, il mio atteggiamento con le ragazze sembrava essere un pochino mutato, se non altro non avvertivo piu’ quella fifa quando mi avvicinavo a loro. Da quel momento in poi il mio comportamento nei suo riguardi sembrava essere piu’ amabile, mi capitava spesso, dopo essere rientrato a casa, di andarla a cercare e a chiacchierare mentre cucinava o apparecchiava la tavola per la cena. Anche da parte sua s’intravedeva un certo interesse verso di me, un interesse che va al di la della solita amicizia, la notte poi quando andavo a letto presto entrava nella mia stanza mi sistemava bene le coperte si sedeva accanto a me sul lato del letto accarezzandomi la fronte. Ero contentissimo di tutto cio’, ma cosa mi stava accadendo? Perche’ la cercavo sempre? Perche’ il mio cuore batteva piu’ forte quando ce l’avevo accanto? Perche’ quando la guardavo avvertivo una sensazione piacevole e il mio membro si induriva? Mi stavo forse innamorando di lei? O molto piu’ semplicemente avevo superato la timidezza per l altro sesso?…. forse era stata lei che col suo modo dolce e gentile mi aveva sbloccato?….si forse l’ultima ipotesi era quella che ritenevo piu’ giusta e piu’ consona alla situazione. Col susseguirsi delle settimane il nostro rapporto andava consolidandosi come non mai, e adesso non mi limitavo piu’ alle solite simpatiche e divertenti chiacchierate ma crebbe in me un grande desiderio sessuale nei suoi confronti, mi masturbavo molto in quel periodo spesso pensando a lei. Nel periodo di natale i miei decisero di trascorrere una settimana dai nonni io preferii non seguirli rimanendo a casa, semmai arrangiandomi con un’altra sistemazione. Yelena come da accordi doveva tornare per qualche giorno dalla sua famiglia, ma per problemi tecnici dovette rinviare la partenza di un paio di giorni, la sola idea di rimanere con lei mi riempiva di gioia e di voglia. Due giorni prima della vigilia trascorsi una serata-poker da alcuni amici, non rientrai molto tardi a casa ma aperto il portone notai subito che la luce della sala era ancora accesa, con stupore mi recai in sala e la vidi accovacciata sul divano con le lacrime agli occhi…. Disperata e piangente si sfogava ed io pazientemente la ascoltavo e di tanto in tanto le sussurravo qualche parola di conforto, le preparai una camomilla poi e l’accompagnai nella sua stanza. Frastornato mi feci una doccia ripensando a quello che mi aveva detto con spirito di commozione. Andai a letto e mi infilai subito sotto il piumone senza mettere niente addosso, poi avendola ancora nei miei pensieri, stavolta pero non mi commovendomi ma mi eccitandomi, mi masturbai ancora una volta per una buona mezz’ora. Stavo quasi per addormentarmi quando sento la porta aprirsi, eccola e’ lei, avanza qualche passo poi si ferma accende la luce soffusa e mi chiede se puo’ mettersi accanto a me. Totalmente stordito faccio cenno di si con il capo, il cazzo mi risvetta subito prontamente, e lei davanti a me, togliendosi il pigiama e l’intimo mi regala un spettacolo stupendo. Poi entra sotto le coperte mi si avvicina e mi si stringe, sento il suoprofumo, la sua “fragranza dell’est” la sua pelle morbida che tocca la mia, i suoi capelli lunghi e profumati , la inconfondibile dolcezza e il suo splendido corpo nudo vicino al mio. Mi sussurra parole dolci poi mi accarezza sul petto. Sono al massimo per la prima volta ho una donna bellissima che mi stringe e mi vuole, cominciano a tremarmi le gambe dall’eccitazione e l’adrenalina che scende a fiumi mi fa andare il cuore a mille. Nei nostri discorsi avevamo anche parlato di sesso, e nel merito siamo anche entrati nei particolari svelando reciprocamente i nostri segreti, quindi lei conosce i miei e sicuramente sa che per me e’ la prima volta. Dall’orecchio mi sussurra “ho voglia di stare con te, questo e’ il mio regalo di natale” cosi dicendo mi accarezza le labbra con le sue per poi baciarmi pienamente facendo affondare la lingua dentro la mia bocca. Non avendo nessunissima esperienza sono molto impacciato e goffo, lei accorgendosene mi tranquillizza dicendomi che mi guidera’ in ogni passo. Al massimo io potro’ far valere le mie conoscenze hard, apprese guardando film porno. Mi sale sopra baciandomi ancora e accarezzandomi sul petto poi si stacca e con le labbra pian piano scende giu’ ,accarezzandomi pelle, fino ad arrivare al mio cazzo: con due mai lo afferra stretto poi lo muove un po’ su e giu e per finire lo ingoia tutto e comincia a succhiarlo……nel giro di un quarto di minuto gli scarico subito tutto lo sperma che ho nelle palle dentro la sua bocca. “devi durare un po’ di piu’” mi sussurra baciandomi sulla fronte e aspettando che il mio membro torni sull’attenti. Stesa sul un fianco mi guarda, faccio il mio primo passo, con la mano le accarezzo l’interno coscia e ,guadandola intensamente negli occhi, avanzo arrivando al morbido ciuffetto di peli biondi della sua passerina, proseguendo ancora sento le morbite e fradice labbra della figa l’accarezzo delicatamente e con un dito provo ad insinuarmi dentro, la vedo sorridere con approvazione e godimento, continuo ancora senza indugio facendo,ora, scivolare le dita tutte e due dentro la sua morbida fessura. Muovo ritmicamente le dita impregnate di umori su e giu’ per un paio di minuti, poi quando il mio cazzo e’ di nuovo durissimo e l’eccitazione e’ tale che sembrerebbe quasi di raggiungere di nuovo l’orgasmo, mi fiondo su di lei ,con impeto la stringo forte a me ed inizio a spingere energicamente il mio bacino verso il suo per cercare la strada giusta. Nell’impeto mi afferra il cazzo e lo guida dentro di se, non faccio altro che spingerlo tutto dentro con violenza e non curanza, al che lei pronta a dirmi “piano non devi mica torturarmi” sotto il suo prezioso consiglio ,godendo come un forsennato, comincio un dolce e delicato affondo, lei ad ogni stantuffata chiude gli occhi nel suo viso e’ ben visibile un’espressione mista di dolore e piacere. Con le mani mi accarezza le spalle e la schiena, stringe le sue gambe alle mie e con la pianta dei piedi lentamente mi accarezza i polpacci. Poco dopo rimando dentro di lei vengo nel preservativo. Ci stacchiamo per un attimo riprendiamo fiato, ora lei e’ girata a pancia in giu’, a mano aperta comincio a d accarezzarle quel morbido,sodo ed imperiale culo, poi mi accentro e con due dita le sfiorandole l’ano cerco di entrarle col dito, lo forzo, apprezzandone la resistenza.” E’ questo che ti piace vero?”…. “ cosa” le ribatto io “Vorresti il mio sedere come suggello finale?” io non rispondo sono assolutamente imbarazzato. Lei si volta me lo prende di nuovo in mano e mi masturba,stavolta velocemente, fino a farlo indurire come il marmo, mi bacia sulla bocca, con la saliva si inumidisce le dita e le porta sull’orifizio per lubrificarlo. Di nuovo si gira a pancia in giu, inarcando la schiena e sollevando un po il bacino, mi incita a montarla ed io, incredulo, le salgo sopra appoggiando la punta del mio cazzo sullo strettissimo buco, lentamente e ritmicamente provo a forzare lasciando entrare prima la punta e poi man mano tutto il resto affondandolo tutto dentro. Yelena cerca di nascondere il dolore ma non resiste e i suoi gemiti si trasformano in lamenti di sofferenza e piacere; lo muovo ancora per un po fino a quando raggiungendo il culmine le inondo l’intestino.
Ecco come sette anni fa ho superato la timidezza, adesso sono piu esperto ma non potro mai scordarmi della mia prima musa Yelena.
smn83@interfree.it

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