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Racconti Erotici Etero

Supermarket

By 19 Aprile 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Era entrato al Supermercato piu’ alla ricerca di movimento che di prodotti. L’aria fresca all’interno era gia’ di per se’ un buon motivo visto che fuori ,in Agosto, c’erano 35 gradi.
Prese un cestello e si aggiro’ per gli scaffali alla ricerca di qualcosa che stimolasse la Sua fantasia. D’altronde era single da poco e stava abituandosi a quella vita. Gli mancava un po’ la confusione famigliare serale ma da quando i figli erano cresciuti ed erano usciti di casa in cerca di carriera la vita in casa era diventata noiosa. Cosi’ noiosa che la moglie ,ancora piacente,aveva pensato bene di trovarsi un amante. Li aveva scoperti,nel Suo letto, avvinghiati, e ancora adesso si chiedeva come mai non avesse provato rabbia. Anzi, quasi sembro’ liberatorio. Il giorno dopo fece un bel discorso alla quasi ex moglie ,promise di rimanere in buoni rapporti ma comunico’ che da quel momento la Sua vita sarebbe cambiata profondamente.
Si sentiva un po’ solo,ogni tanto, nel bell’appartamento in centro citta’ ma ,nel cambio ,ci aveva guadagnato. Finalmente poteva lavorare fino a tardi, vedere alla tivu’ i film pieni di morti ammazzati, mostri alieni ,sangue a iosa e cattivi con morti orrende.
Cosi’ ,quella sera d’agosto,entro’ al supermercato a godersi il fresco ed a cercare qualcosa di sfizioso da cucinare. Surgelato.
La vide. Fu un piccolo shock. Fu come se incontrasse dopo tanti anni una vecchia fiamma. Bionda,sui trentacinque, formosa quanto basta. Ben vestita. Con quel tanto di provocante ma senza sembrare volgare. Un seno fantastico che ,subito, si immagino’ tra le sue mani. Un sedere che era un inno alla sensualita’. Le gambe lunghe,tornite,senza difetti e messe in mostra da una minigonna coraggiosa ma non esagerata.
Gli occhi poi erano magici. Intensi. Attenti. Profondi. Uno sguardo che esprimeva intelligenza all’ennesima potenza.
L’aspetto non era nazionale. Ricordava vagamente qualcosa di Russo o comunque dell’ est Europa.
Ma cio’ che lo colpi’,si rese conto solo dopo, fu l’aura vitale che gli sembrava di poter toccare,tanto era evidente a Lui. Era piena di Vita. Di Vita vera. Di energia cosmica””
Perse la testa. Fu questione di un secondo e si senti’ quasi mancare dal desiderio di conoscerLa, sfiorarLa,ascoltarLa”
La segui’ tra gli scaffali recitando la parte dell’imbranato al supermercato cosi’ da avere,prima o poi, la scusa per chiederLe un informazione. Finalmente sembro’ il momento giusto. Stava per chiedere dove poteva trovare del detersivo per i piatti ma l’attimo di esitazione fu fatale. Fu Lei a chiedere ad un bel fustacchione che lavorava agli scaffali un’informazione.
Occasione persa. E perso anche lo slancio. Dentro di se’ era ,a dir poco, disperato. La voleva conoscere. Avrebbe fatto follie”’e la follia si impadroni’ di Lui.
La Sua mente ,abituata a gestire situazione difficili di quelle che solo nelle imprese ,come la Sua, si verificano tutti i giorni, si mise al lavoro e in cinque secondi partori’ un progetto. Folle,appunto. Pura pazzia. Ma ,ormai ,il meccanismo era in moto.
L’idea glie la diede l’altoparlante che annunciava la chiusura. Era il secondo avviso. A minuti avrebbero chiuso.Lei si trovava in una zona isolata del supermercato, dove tengono l’acqua minerale, e nessuno avrebbe visto niente”.
Gli sembrava di aver letto che un particolare smacchiante ,la trielina, fosse anche un potente narcotico. Si aggiro’ febbrile alla ricerca di cotone idrofilo e trielina e in pochi secondi aveva messo assieme un tampone imbevuto di trielina. La Sua arma.
Attese il momento giusto.
Le si avvicino’ da dietro.
D’un tratto ,con la mente ormai fuori controllo e accecato dal desiderio, la prese da dietro e le prmette il batuffolo di cotone imbevuto su naso e bocca.
Per un attimo’ rinsavi’ e si chiese cosa stesse facendo. Ma non appena si accorse che la ragazza si stava afflosciando tra le sue braccia decretando il successo dell’operazione torno’ il maniaco intelligente nel quale quel desiderio fortissimo l’aveva trasformato.
Trascino la ragazza al riparo delle cassette d’acqua minerale e attese i pochi minuti che mancavano alla chiusura. I pochi minuti gli sembrarono ore e quando ,finalmente, si spensero le luci principali lasciando spazio ad un chiarore diffuso dalle lampade di sicurezza, trasse un gran sospiro di sollievo. Attese ancora 20 minuti, controllando ogni tanto, il respiro e il battito del cuore della ragazza. Tutto bene. Anche se ,in qualche attimo, fu colto dal panico. Cosa sapeva delle reazioni a certe sostanze ? La Sua cultura da chimico non era sufficiente ad escludere complicazioni”’
Arrivo’ finalmente il momento dell’azione vera e propria. Il Supermercato era vuoto e la luce soffusa diffondeva un aria quasi glamour che lo eccitava ancor di piu’. L’idea che una Dea dell’ Amore fosse,in quel momento, completamente a Sua disposizione lo rimise su un piano di lucida irrazionalita’. Il desiderio era a livelli come non ricordava da quando ,a ventisei anni, ancora vergine, ebbe la prima occasione, mancata, di fare sesso con una bellissima donna.
La stese sulla schiena procurandosi ,tra gli scaffali, asciugamani e tappetini che trasformarono il pavimento in un letto giapponese. La spoglio’. Incomincio’ a slacciare la camicetta e gia’ la vista del seno prosperoso e sodo gli causo’ un’erezione dolorosa. Prosegui’ con cautela. Non voleva si svegliasse. Ma tutto sembrava procedere troppo bene. Le sfilo’ la camicetta, poi la gonna e scopri’ con sorpresa che portava delle autoreggenti con il pizzo. Fu sul punto di masturbarsi li’, davanti a Lei addormentata, preso da un’eccitazione ,ormai ,da record personale.
Le slaccio’ il reggiseno e le stese i bei capelli in modo da poterLa guardare in tutta la Sua bellezza”..
Poi fu il suo turno. Si tolse la camicia e la maglietta mettendo in mostra un fisico, se non sportivo, almeno ben proporzionato. Ando’ nel reparto profumeria e ,dopo essersi rinfrescato con salviette detergenti , si profumo’ con un dolce profumo maschile.
Lei non ne aveva bisogno. Era gia’ profumata di Suo. E l’eccitazione aumento’ ancora. Le si avvicino’, Le sfilo’ lo slip minutissimo ( e,manco a dirlo, estremamente sexy) e incomincio’ a respirarLa tra le cosce. Senti’ il profumo del Suo sesso e non riusci’ a trattenersi dal baciarla dolcemente sulla vulva. Piano piano, insinuo’ la lingua in quel fiore profumato e fresco che Lei aveva tra le gambe.
Dopo qualche leccata profonda temette che si risvegliasse. Anche perche’ sentiva il liquido che ,da dentro,scorreva tra le cosce della sua preda.
Per un secondo si chiese se,seppur addormentata,una donna potesse godere de piaceri di questo tipo.
Ma Lei non si svegliava.
Era arrivato il momento di osare.
Anche perche’ non avrebbe resistito un secondo di piu’.
Si tolse i pantaloni e ,nudo,torreggio’ su di Lei.
Le allargo’ delicatamente le gambe.
Appoggio’ il suo sesso sulla fessura e ,lentamente,come mai aveva fatto, incomincio’ a penetrarla. L’enorme quantita’ di liquido che usciva da dentro fu un lubrificante naturale che agevolo’ l’operazione e in pochi secondi Si trovo’ dentro di Lei. Il mondo gli esplose intorno fatto di colori, suoni ,odori e sensazioni fantastiche. Pura droga.
Incomincio’ a muoversi dentro di Lei. All’inizio temette , per l’eccitazione, di venire dopo pochi secondi ma si controllo’ e ,dopo qualche movimento dentro e fuori, gli sembrava che il posto dove si era infilato fosse proprio la destinazione naturale del suo pene. Sembrava fatto della giusta misura,consistenza,temperatura” Non ci poteva credere.
Dopo alcuni minuti non resistette alla tentazione di cambiare posizione e,lentamente, incomincio’ a girarla appoggiandola sulla pancia.
Ancora gli sembro’ di venire alla vista di quel sedere fantastico. Della giusta misura e rotondita’. Come lo aveva sognato per decenni. Gli scappo’ una lacrima dalla felicita’ di poter godere di una simile vista sapendo che quella donna era sua. Anche se presa con l’inganno.
Ancora Le allargo le natiche e godette della vista di cio’ che gli si presentava. Stette parecchi secondi ad osservarLa e ,prima di prenderLa ancora, la bacio’ sulla schiena ,in basso, sempre piu’ in basso, sul sedere. Fece una cosa che non aveva mai fatto. Incomincio’ a leccarle la fessurina posteriore. Era ormai un extraterrestre e non si stupi’ di niente. La prese ,in quella posizione e si meraviglio’ che Lei fosse ancora addormentata. Ancora una volta senti’ il miele che fluiva dal Suo corpo. Caldo. Invitante. Eccitato”
Eccitato? Ma non stava dormendo? Come faceva? Gli sembro’ ,ad un certo punto di sentire un gemito di piacere. O era dolore?
Si fermo’.
La osservo’ bene.
Niente.
Ancora nel mondo dei sogni.
Allora prosegui’ e dopo pochi minuti ,che fortunatamente gli sembrarono ore (o era il contrario ?), venne con una quantita’ di sperma che non ricordava di aver mai emesso. Lo vide addirittura uscire dalla vagina in quantita’ industriale. E la vista di cio’ gli creo’ un secondo immediato orgasmo. Era sulla Luna. Su Marte. Su Giove. In Paradiso. All’Inferno. Era tornato feto nell’utero della madre. Era esploso come una bomba. Gli sembrava che brandelli del suo corpo si spargessero per tutto il supermercato.
Si accascio’ .
Esausto.
Morto.
No, non ancora.
Ma forse sarebbe stato meglio cosi’ perche’ qul piacere intenso sapeva non lo avrebbe piu’ provato per tutta la vita e la sua ricerca lo avrebbe perseguitato fino alla vecchiaia, quando gli ormoni finalmente si sarebbero acquetati e lo avrebbero lasciato in pace. Solo con il ricordo di quella notte. Di quella donna fantastica che ,dormendo, lo aveva fatto godere come nessuna delle sue donne passate,sveglie e gementi, erano riuscite a fare”.
Si rivesti’ in fretta e si nascose nei bagni in attesa di sgattaiolare furoi la mattina successiva””

Giulia era entrata al supermercato all’ultimo minuto. Doveva cercare qualcosa da cucinare. Il marito era via per lavoro e sarebbe rimasta sola in casa.
Lui non l’avrebbe chiamata. Dopo alcuni anni di forte innamoramento la passione si era via via spenta. Rimaneva un buon livello di rispetto reciproco e poche occasionali sex session che pero’ non la soddisfacevano. Aveva accettato tutto in nome dell’amore ,ma qualcosa le mancava. E i ricordi di una Sua relazione precedente non l’abbandonavano. Lui era ancora presente nei suoi sogni. E ogni tanto la faceva venire ancora. Nel sonno.
Ma aveva accettato tutto con pazienza. Non si puo’ avere tutto nella vita. E cosi’ si ritrovo’ a girare,quella sera, tra gli scaffali, annoiata e indecisa.
Lo vide. Trasali’ per un secondo. Credeva fosse la Sua vecchia fiamma che tante occasioni di piacere Le aveva dato. Poi,guardandolo meglio, di nascosto, capi’ che non era Lui. Ma sembrava Suo fratello.
Si diverti’ nello scoprire che anche Lui la guardava. Anzi, quasi la imbarazzava con quello sguardo intenso,diretto, che le scavava l’anima.
Uno sguardo che ,per una attimo, si accese anche di un lampo che sembrava follia, ma Lei sapeva che un uomo cosi’ sarebbe stato sempre sotto controllo. Lo capiva da come si muoveva. Dalla voce che aveva ascoltato quando Lui aveva ricevuto una telefonata di lavoro a cui aveva risposto con una tale sicurezza e risolutezza che Le fece venire i brividi.
-Mi diverto un po’ -, si disse ,ricordando quando ,qualche anno prima ,aveva conquistato con Le Sue movenze prima un amante fantastico e poi un buon marito.
Sollevo’ leggermente e impercettibilmente il seno e fece sporgere di qualche millimetro in piu’ il sedere.
Lo guardo’ e si senti soddisfatta di se stessa quando Lo vide trasalire.
-Allora qualcuno ancora mi vuole’..-Penso’.
E posegui’ nella spesa.
In qualche momento le scappo’ quasi da ridere nele vedere quell’uomo, cosi’ sicuro di se, muoversi come un imbranato tra gli scaffali. Le sembro’ sul punto di rivolgerLe la parola e allora, presa da un istantaneo pudore, fece finta di chedere a quel brufoloso del garzone del supermercato dove si trovassero i tampax. Voleva provocarlo ma non Le riusci’ perche’ Lui si giro’ di scatto,intimidito, e non capi’ l’oggetto dell’informazione”
Fantasticava. Si chiedeva se ,forse, fosse arrivato il momento di concedersi qualche scappatella. Aveva due figlie che crescevano in fretta e questo la fece sentire un po’ male ma ,quando ripenso’ a cosa aveva rinunciato per la famiglia ,si senti’ almeno in diritto di fantasticare. E immaginare quell’uomo tra le Sue braccia. Ma anche tra le Sue cosce. (Ma guarda come la vita Ti trasforma in materialista”.)
Ad un tratto, nell’antro delle acque minerali, Le sembro’ di sentire una presenza dietro di Lei. L’altoparlante aveva appena dato l’ultimatum e si stava girando per correre alle casse quando si senti’ prendere per le spalle e premere qualcosa sulla bocca.
Svenne dallo spavento””
Si risveglio’ dopo un tempo indefinito e ,prima di muovere un solo muscolo, cerco’ di ricostruire cosa fosse successo.
Ricordo’ una presenza. Ma non la percepiva come una presenza negativa. Anzi. Quasi protettrice. Una sorta di Angelo custode venuto in Suo aiuto.
Capi’ che era distesa sulla schiena e che qualcuno Le stava sfilando la gonna. Pensava fosse uno dei sogni erotici che recentemente faceva sempre piu’ spesso e non si preoccupo’. Ma rimase di sasso quando socchiuse leggermente gli occhi e vide l’uomo dei suoi sogni che La contemplava dall’ombelico in giu’. Stava per reagire ma qualcosa la blocco’. La consapevolezza che un’avventura cosi’ non l’avrebbe mai vissuta. Soprattutto ora, da donna sposata e accasata. Si sforzo’ di stare ferma con il proposito di vedere dove sarebbe arrivato.
Lo vide allontanarsi qualche secondo e ne approfitto’ per stirarsi leggermente e cambiare la posizione lievissimamente.
Ritorno’. E quello che successe dopo fu qualcosa di fantastico e ,al tempo stesso, terrificante. Non per paura ma per cio’ che rappresentava. Doveva sentirsi violentata? Avrebbe dovuto denunciare il fatto?
Lui la lecco’ e Lei venne varie volte ma fu brava a non farlo vedere. Si sentiva scorrere fiumi di liquido caldo e si chiese se fosse riuscita a stare assolutamente ferma mentre le ondate dell’orgasmo la travolgevano leccata dopo leccata.
Poi senti che Lui si fermava per qualche attimo. Poco dopo successe quello di cui aveva ,allo stesso altissimo livello , desiderio e paura.
Senti’ qualcosa (‘quella’ cosa) farsi strada tra le sue piccole labbra. Ci manco’ poco che urlasse dal piacere. Si senti’ inondare ancora una volta di fluido caldo e considero’ per qualche istante l’ipotesi di aprire gli occhi. Ma non lo fece. Era piu’ determinata che mai a godere fino all’ultimo di quel piacere inaspettato ed era anche curiosa di capire dove sarebbe arrivato quell’uomo pazzo ,forse, ma dotato come pochi altri amanti lo erano stati nel suo passato.
Lo senti’ entrare uscire sempre piu’ velocemente e capi’ che stava per venire ma , d’un tratto, si fermo’.
La giro’ lentamente e nella Sua mente l’emozione arrivo’ a 1000. Capiva cosa volesse, anche se per qualche attimo temette che volesse approfittare del Suo buchino, troppo piccolo per accogliere quell’attrezzo professionale.
Invece,con sorpresa, si accorse che Lui la leccava anche dietro. Rimase un po’ sconvolta ma tutto convergeva a farla impazzire dal piacere e dall’emozione.
Quando poi si senti’ penetrare da dietro perse il controllo della Sua mente. Si ritrovo’ in un luogo sconosciuto, fluttuante in aria, con il cuore che sembrava diventato grosso come un melone.
Lo sentiva martellare dentro di se e ,con lo stesso ritmo, sentiva giungere un orgasmo ad ogni movimento. Era impazzita completamente,penso’ in un attimo di lucidita’.
Quando lo senti’ venire dentro ,anziche’ preoccuparsi delle conseguenze, si senti’ dispiaciuta. Era il segno che tale piacere incommensurabile era finito.
Lo senti’ uscire e si sorprese a desiderare che tornasse dentro di Lei ma,questa volta,dal buco piu’ piccolo.
Ma era esausta. Piacevolmente esausta. Ringrazio’ la sorte,il supermercato,la vita di averLe dato , prima che fosse troppo tardi, un’avventura cosi’ coinvolgente.
Sentiva per quell’uomo quella sorta di complicita’ che provava per quell’amante che ebbe poco prima del suo matrimonio. Era come se fosse lui, tornato un’ultima volta a darLe un piacere questa volta impareggiabile.
Quando scopri’ che Lui si era allontanato si rivesti’ piano e si assopi’. Si sveglio’ appena in tempo per sgattaiolare fuori poco dopo Lui. Per un momento ebbe voglia di insegurirlo , chiederGli il telefono ma sapeva che un’ esperienza cosi’ non poteva essere ripetuta. Si consolo’ con il fatto che il ricordo di quella notte La avrebbe accompagnata fino alla vecchiaia”.

Lui usci’ e passo’ i giorni successivi chiuso in casa. Si dette ammalato per la prima volta nei suoi venticinque anni di lavoro e lesse tutti i giornali locali alla ricerca della notizia che si aspettava cosi’ : ‘DONNA VILENTATA AL SUPERMERCATO. LA POLIZIA VICINO ALL’ARRESTO GRAZIE ALLA PROVA DEL DNA’.
Invece niente. Forse quella donna non si era accorta di niente. Possibile che la trielina fosse cosi’ potente ? Cerco’ su internet e scopri’ che la trielina non aveva nessun effetto narcotico. Era una sostanza simile quella che Lui ricordava””..

Lei ,dopo qualche mese annuncio al marito la notizia che aspettavano da anni.Avrebbe dovuto essere,in segreto dispiaciuta ma,chissa’ perche’ ,era invece felice di cio’ che portava dentro anche se non apparteneva al marito. Finalmente il prossimo figlio sarebbe stato un maschio”’..

Il garzone del Supermercato ,pur poco sveglio e con la testa tra le nuvole (meglio: tra gli attrezzi della palestra dove si allenava e impasticcava alla ricerca della bellezza fisica che pero’,non sapeva, sarebbe stata apprezzata piu’ dagli uomini che dalle donne) , noto’ che il supermercato aveva acquisito due nuovi clienti fissi. A giorni alterni un uomo e una donna arrivavano vicino all’ora di chiusura e giravano come forsennati tra gli scaffali comprando cose a caso e guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa, qualcuno”.
Ma la Fortuna fu saggia. Non li fece mai incontrare. Non voleva rischiare di guastare un ricordo cosi’ intenso con la routine di incontri frequenti.

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