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Racconti Erotici Etero

Susy

By 11 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Faceva caldo su quel treno. Erano le 12.56 di un caldo e afoso giorno di agosto. Susy sedeva infondo alla carrozza, e guardando fuori dal finestrino ascoltava dalle cuffiette le sue canzoni preferite; indossava un vestitino leggero col bordo in pizzo che metteva in risalto il suo seno rotondo, un paio di sandaletti e un golfino leggero bianco, che teneva sbottonato. Pensava a quello che sarebbe successo di li a poco. Aveva conosciuto Diego pochi mesi prima, durante una premiazione di un concorso a cui aveva partecipato; aveva fatto il viaggio con un’amica e gia la prima sera lo aveva notato: alto, magro, moro, occhi scuri e quel pizzico di barba che le piaceva tanto. Aveva la carnagione un po’ scura, tipica della gente del sud, e un accento che la faceva ridere. Si erano presentati ed era successo qualcosa dentro di loro, una sorta di fuoco.. per tre giorni interi si erano scambiati sguardi stuzzicanti e sorrisi maliziosi, ma non era mai successo niente più di un abbraccio. Al momento di salutarsi si promisero che si sarebbero rivisti prima o poi, ed ecco qui Susy che viaggiava gia da 4 ore verso di lui. Pensava a cosa avrebbe detto, a come sarebbe stato rivederlo e non capiva perché pensare a lui le provocava quella strana sensazione al basso ventre. Per un attimo pensò che stesse facendo un grande errore, partire allo sbaraglio verso qualcuno che era praticamente uno sconosciuto’ l’altoparlante annunciò la prossima fermata che, con sua grande sorpresa, era gia quella di Susy. Sentì il cuore accelerare improvvisamente e decise che si, una volta per tutte, era proprio una cretina! Ormai il danno era fatto.. prese la valigia e si avviò alla porta del treno. Pochi metri dopo, il veicolo cominciò a rallentare’ fino ad essere del tutto fermo. Si aprirono le porte e con un grosso respiro scese. Si guardò intorno, la stazione era più grande rispetto a quella del piccolo paesino da cui era partita, e c’era un sacco di gente. Non lo vedeva. Erano d’accordo che lui sarebbe venuto a prenderla in stazione e che poi sarebbero andati a casa sua’ qualche secondo dopo lo intravide e con un grosso sorriso alzò la mano per farsi vedere. Diego la individuò tra la folla e si diresse a passo svelto verso di lei. La strinse forte a se e le diede un bacio sulla guancia: ‘sono contento che tu sia qui! Sei bellissima’. Si avviarono verso la macchina, lui non faceva altro che fissarla. ‘allora com’è andato il viaggio?’ chiese lui. ‘oh tutto bene’ a parte il caldo!’. Caricarono la valigia in macchina e salirono, mezz’ora dopo erano davanti casa sua. Entrarono nel piccolo appartamento. Era semplice e un po’ buio per via delle tapparelle abbassate’ Susy si tolse il golfino e lo appoggiò su una sedia della cucina. I capelli lunghi le sfiorarono le spalle e sentì uno strano brivido.
‘posso farmi una doccia? Sono tutta sudata!’
‘certo! il bagno è di qua. Fai con calma, io intanto preparo la cena, immagino sarai affamata! Ecco gli asciugamani e l’accappatoio pulito’.
Susy si spogliò e si mise sotto il getto dell’acqua calda’ l’acqua le scorreva sulle spalle e sui seni, percorrendo il ventre ed arrivando fin giu in mezzo alle gambe. Si accarezzò il ventre e la mano scese fino sulla riga di pelo che regolarmente si rasava. Si toccò il clitoride che la fece sussultare e si rese conto di essere bagnata’ quel dolce accarezzarsi la faceva impazzire dalla prima volta che l’aveva scoperto a quindici anni. Si accarezzava il clitoride con la mano destra mentre con la sinistra si stuzzicava i capezzoli. il calore proveniente dalla sua vagina la imprigionava sotto il getto dell’acqua che le accarezzava le spalle’. Il rumore del lettore cd nella cucina la fece sussultare, e si ricordò di dove fosse. Si insaponò velocemente e dopo essersi sciacquata uscì dalla doccia e si infilò nell’accappatoio nero che Diego le aveva dato poco prima. Profumava di lui’ Susy sentì un brivido dentro di lei. Si frizionò velocemente i capelli con un asciugamano ed uscì dal bagno. Si avvicinò alla porta della cucina e si appoggiò con la spalla destra sullo stipite, guardando Diego che indaffarato a prepararle la cena non si era accorto di lei. le scappò un sorriso. Lui si girò e si rese conto della sua presenza. Rimase ammaliato dalla sua semplice bellezza. Riusciva a intravedere le sue gambe e il seno nascosto dall’accappatoio e si accorse del rigonfiamento tra le sue gambe. ‘hai finito! Giusto in tempo, è pronto!’. Si sedettero al tavolo e mangiarono, parlando del più e del meno e scambiandosi qualche sguardo malizioso. Finita la cena, Susy si alzò, prese il pacchetto di sigarette dalla sua borsa, ne estrasse una e si avvicinò alla finestra. Si sedette sul davanzale e l’accese. Le lunghe gambe faticavano a stare coperte e sembrava proprio che l’accappatoio avesse deciso di non coprirla più. Diego si avvicinò. La guardò per qualche secondo negli occhi scuri dopodiché la baciò. La sua lingua si faceva sempre più sinuosa e avvolgente. Susy lasciò andare la sigaretta e si abbandonò a lui che la prese per i fianchi e dopo averle aperto le gambe lisce la attirò a se. Le aprì l’accappatoio e mentre la baciava le accarezzò la schiena e le natiche. Era completamente nuda, se non per l’accappatoio che le copriva le spalle e le braccia. Le baciò il collo e poi scese giù sui seni, e mordendoli e succhiandoli cominciò ad accarezzarla in mezzo alle gambe’ i gemiti di lei lo facevano eccitare ancora di più. La sollevò per le natiche e la trasportò sul divanetto a pochi metri di distanza. Si sedette e la mise cavalcioni sopra di lui. Susy era bagnatissima. Lo baciava frenetica sulla bocca, sul collo, lo mordeva a lo leccava. Era così tanto tempo che non stava così bene’. Sentiva l’eccitazione di Diego salire e cominciò a sfregare la patatina nuda sui suoi pantaloni, sfilandogli la maglietta. Il dolce dondolio la mandava in paradiso. Diego la accarezzava lungo i fianchi e la assecondava nei movimenti. La guardava gemere’ Susy non ce la faceva più ‘ti prego’ dammelo! Non resisto!’ ‘certo bambolina’era da tanto che ti aspettavo!’ si aprì la cerniera dei pantaloni e con un gesto veloce se li tolse, lasciando il grosso fallo a disposizione di Susy. Lei lo prese e se lo infilò dentro. le mancava il fiato. Cominciò ad andare avanti ed indietro, tenendolo dentro tutto, baciando Diego furiosamente. Le mani di lui la accarezzavano e la tenevano stretta furiosamente, l’aiutavano nei movimenti. Le morse i capezzoli ‘aaaah! Mmmmh continua! Continua così mi fai impazzire!’ Diego aumentò il ritmo e cominciò ad ansimare, averla sopra di lui completamente nuda lo mandava in estasi. ‘mmmmh! Vengo’ vengo!’ urlò Susy, Diego aumentò il ritmo e sentì lunghe scariche lungo il suo pene riempire la vagina di Susy che in estasi urlò dal piacere. Si sporse verso di lui e lo baciò: ‘grazie!’ gli disse con un sorrisetto malizioso. ‘ a tua disposizione!’ rispose lui, dopodiché senza uscire la sollevò per le natiche e la portò in camera da letto, la appoggiò sul materasso e si stese di fianco a lei. la coprì con il lenzuolo e le accarezzò i fianchi. Lei gli prese la mano e la portò alle labbra. Leccò lentamente le dita guardandolo negli occhi, per poi accompagnargli la mano giu di nuovo nella sua patata. ‘hai ancora voglia bambolina?’ senza dire niente tornò cavalcioni su di lui e se lo infilò dentro. ricominciò a muoversi ritmicamente su di lui, baciandolo e mordendolo. ‘lo vuoi ancora? Lo vuoi di più?’ le chiese Diego. ‘si lo voglio fin dentro infondo’ gli rispose. Il movimento fu rapido: Diego la prese per i fianchi, l’alzò di peso e la mise a pecorina. Si infilò dentro di lei velocemente, facendola urlare’ si leccò l’indice e la penetrò anche da dietro. ‘aaaah! Sii Diego!!’ gemette lei. la teneva per i fianchi e le accarezzava la schiena, e il solco delle natiche’ dopo poco Susy cominciò ad urlare di piacere ‘vengo ancora!! Siiii!!’ Diego la sculacciò: ‘sei stata una bambina cattiva, adesso prendilo in bocca e fammi venire!’ Susy obbedì e con molta maestria cominciò a leccare e succhiare il fallo. Dopo poco si sentì riempire la bocca di dolce sperma bianco, che sapientemente ingoiò. Si sdraiarono e si addormentarono nudi e vogliosi l’uno dell’altra, pensando all’indomani.

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