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THE CHANTELLE/DIANNA R. DREAM-Viaggio di Nozze,Parte 1

By 6 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Vi ho mai raccontato del nostro viaggio di nozze?
Fu favoloso.
Che luna di miele!(se così poteva definirsi..)
Chantelle aveva prenotato 2 settimane in un isola caraibica.
La sera prima di partire ero salito in camera sua e le avevo chiesto se potevo concedermi una cosa.
‘Che vuoi,maritino?’
‘Vorrei chiederle,moglie,un piccolo regalo di nozze..’
‘Oh..ma certo,dolcezza,chiedi pure”
‘Grazie’ecco..vorrei chiederle come prima notte della luna di miele se la passasse solo con me,se la dedicasse a me’.’
”oh’troietta’che dolce’ma certo’.la prima notte di nozze in albergo la passerò solo con te’faremo sesso come due veri coniugi”
”grazie Signora moglie’grazie..lei &egrave sempre così gentile con me’grazie”
‘Ok,maritino’ora vattene voglio riposare,il viaggio sarà lungo”
Mi allontanai baciandole una mano e andai a guardare un film in tv.

La partenza fu caratterizzata da una novità.
Mentre vestivo mia moglie e preparavo le ultime cose in valigia(3 trolley per lei,uno per me)lei mi disse:’Guarda,un regalo di P.,carino no?’
Era una ovetto metallico giallo e nero. ‘Che cos’&egrave?’ ‘E’ un ovetto elettrico. In aereo andrai in bagno e te lo ficcherai in culo. Io ho un telecomando- e me lo mostrò-e premendo questo bottone ti lancerò un segnale che ti farà vibrare il culo’sarà divertente”
‘Se lei vuole che lo indossi,Signora,sarò felice di accontentarla..’

In aereo non avevamo gli stessi posti. Dianna era seduta dietro di me,accanto a un tizio cinese o koreano. Io avevo accanto una donna sulla quarantina,biondissima,tracce di botox sul volto,occhi verdi,grosso seno,anch’esso,supposi,rifatto,ma bene.
Quando ebbi occasione andai in bagno e mi infila l’ovetto in culo. Fece l’occhiolino a mia moglie e tornai a sedermi. Per la prima ora lei dormicchiò,ma quando si risvegliò iniziò a giocare col telecomando. Delle vibrazioni improvvise mi colpivano nel buco del culo. Scatti. Scariche brevissime. La sentii ridere. La donna accanto a me mi guardò stranita. Altra scarica. Era fastidioso,ma anche lasciava un brivido di piacere. Mia moglie rideva piano. La donna mi scrutò attenta. Altra scarica. Poi due di seguito. La donna sospirò e lesse una rivista. Mia moglie smise un attimo per ordinare una birra. Io cercavo di star calmo ma attendevo la prossima scossa. Sudavo. La bionda impassibile. Quando Chantelle riprese vibrai tutto. Due tre quattro volte’saltavo sul sedile,mi contorcevo,cercando di fare meno casino possibile,ma era difficilissimo.
Scossa.
Sussulto.
‘Ma insomma!!! Che le prende,giovanotto?’ sbottò la bionda rifatta.
”scusi’scusi’la prego’ecco”
‘Cosa ha da muoversi a quel modo? Ha paura di volare? Le fa male la pancia?’
”no’no’nulla di tutto questo’lo giuro’insomma’non posso spiegarle” sentii mia moglie ridere di botto,fragorosamente.
‘Dunque!! Parla,giovane! Devo chiamare lo Stewart?’
‘..no’ecco’io vede..&egrave imbarazzante” mia moglie rideva come una pazza col cinese che ci fissava inorridito. Ero rosso di verglogna.
‘Questo &egrave mio marito’non si preoccupi’&egrave un gioco fra di noi’- e le mostrò il telecomando- nessun problema’stia tranquilla”
Io affossai di vergogna. La biondazza rise e gli occhi gli si illuminarono.
‘Dimmi’dimmi’ragazzo’posso Signora?’ chiese a Chantelle avendo capito l’antifona.
‘..ecco’vedi” e le raccontai dell’ovetto e del resto.
Quella mi riempì di domande.Era eccitata e sorpresa. Curiosissima.
Le raccontai di me e di mia moglie. Del nostro rapporto. Che sì,io ero suo marito,ma anche il suo schiavo.
”o meglio..sono la sua prima cameriera di camera’questo &egrave il mio ruolo’ma sono anche sposato con lei..capisce?’ e le mostrai l’anello. E così mia moglie. Ridendo. La tipa si presentò WH del Tx. ‘Ma chiamatemi pure WEE” e ci tese la mano. Poi fece delle domande a mia moglie e solo quando atterrammo ci mollò,non prima di averci dato il suo biglietto da visita,dicendoci che alloggiava all’Hotel P. e che se eravamo interessati potevamo andare a trovarla uno di quei giorni.
L’aeroporto di J. Era piccolo,ma accogliente, fuori il tramonto bagnava una cittadina fatta di case basse e colorate,il mare non molto distante. Prendemmo un taxi e ci facemmo portare all’albergo. Il Royal B. era un sei stelle extralusso. Camera enorme,bagno,piscina privata e tutto quanto.
Ci preparammo per una cena in terrazza. Io completo chiaro con cravatta azzurra,mia moglie con vestito rosso sexy e provocante. Tacchi alti,trucco leggero,ma labbra rosse fuoco. Nella hall dell’albergo si givano tutti a guardarla. Era bellissima e una bomba di sesso.
‘Signora Moglie,sei bellissima. Bellissima. La più bella donna su quest’isola. Su questa terra. Su questo pianeta. La più bella di tutte!’ le dissi. Lei mi fermò e mi stampò un bacio sulla bocca,poi con un gesto provocante spavaldo mi fece segno di seguirla con uno schiocco di dita. Tutti si voltarono per la magnificenza di quel gesto.
Ed io seguii il suo culone nero fino al tavolo.
Mangiammo del pesce innaffiato di champagne per lei e birra per me.
La vista sul mare era magnifica,un leggero vento soffiava da ovest,le luci del paese brillavano leggere,profumi di spezie e di carne. Tutto era meraviglioso e perfetto,tenni la mano di mia moglie mentre pagava il conto.
‘Saliamo di sopra,oggi &egrave la prima notte della luna di miele e ti ho promesso di scoparti”
‘Sì,padrona’lo ha promesso’e la ringrazio’poi,come sempre’tornerò al mio ruolo di marito-schiavo. Ne sono orgoglioso e felice. Lei &egrave..&egrave..tutto’per me’grazie”

In ascensore fremevo di voglia. Il cazzo mi esplodeva nei calzoni. Lei lo vide e mi toccò sfacciatamente davanti ad una ragazza agghindata per la festa in paese. Tenendomi il cazzo Dianna mi scortò fino alla camera. Mi ficcò dentro e ordinò: SPOGLIATI MARITINO’STASERA TI FARò DIVERTIRE’
Quindi da una delle valige prese un treppiedi e la camera e la mise in moto.
Posizionò l’inquadratura sul letto e si rivolse alla camera. Ballando si tolse il vestito rosso e rimase solo in mutande blù.
‘Questa &egrave la prima notte di nozze di Dianna e il suo maritino. In diretta da J.oggi____ buon divertimento” disse rivolta alla camera.
In preda all’eccitazione più selvaggia presi a togliermi tutto. Rimasi nudo col cazzo ritto. Lei si versò del gel sulla mano e mi toccò. Mi segò piano,baciandomi sul collo. Strusciandosi addosso. Ero pronto a esplodere di piacere. Godevo per quel dolce tocco. Per lei.per la sua bellezza,la sua forza. Mentre mi baciava e toccava le presi il seno fra le mani. Le belle cioccie nere. Puppe di donna,possenti,carnose,dolci,profumate. Le leccai e baciai devoto. Assaporai quella carne nera profumata di figa e di more,leccai e affondai la faccia in quel seno accogliente,provocante,flaccido e perfetto. Baciai e leccai ciucciai i capezzoli neri,turgidi. Mia moglie apprezzava e intanto mi segava col gel. Continuai a baciare il suo seno e lei a toccarmi.
Baciavo e leccavo. Le stringevo la schiena,uniti in un abbraccio totale e sensuale. Lei intensificò la masturbazione e venni forte,godendo come non mai.

Caddi sul letto esausto. Lei si sedette di fianco a me e iniziammo a pomiciare. La sua lingua di transex prepotente e grossa mi fotteva la bocca. Godevo di quel bacio morbido e voluttuoso. Ci abbracciavamo e baciavamo in bocca,come due sposi.
Quando ripresi le forze,lei si alzò. Si tolse il vestito rosso e si prese il cazzo in mano.
Il cazzo di mia moglie!
Quella nerchia nera e lucida. Robusta e sexy.
Se lo menò.
Mi fece cenno di mettermi schiena al letto e di mettere la mia faccia fuori dal letto.
Accese lo stereo e io mi posizionai.
Si mise sopra di me.
La mia fronte toccava le sue gambe morbide,grosse di donna nera del sud.
E il suo cazzo penzolava sulla mia bocca.
La testa rivolta all’indietro non vedevo l’ora di prendermi quel coso fra le labbra ed iniziare a spompinarla a dovere.
Come un bravo maritino.

Ma Dianna si voltò e mi dette il culo da baciare.
Quell’enorme culo nero. Com’era sexy e caldo..e così buono da baciare..quante volte lo avevo leccato per bene per farla addormentare?
Iniziai a leccare le chiappe.
Leccai bene,quindi presi a leccarle il buco del culo con rapidi colpi.
‘Bravo” apprezzò lei.
Ci credo sapevo bene come leccarla. Ero suo marito e la sua cameriera,sapevo come le piaceva essere leccata.
Affondai la lingua,quindi presi a succhiare e leccare assieme. Succhiai quel culo nero,padronale e imperioso. Leccai e leccai. Il sapore era inebriante:sapeva di crema emuliate e sesso,di donna e di umori nascosti. La pelle era morbida e si lasciava ciucciare come un frutto dolce e prezioso.
Lei tornò nella posizione di prima e mi sbatt&egrave il cazzo sulla bocca.
Tirai fuori la lingua e iniziai a ciucciarlo lentamente,con dolcezza,con devozione maritale.
Ciucciai la cappella e il fallo nero,grosso rispose alle mie carezze.
Lo presi in bocca e con la faccia rivolta in basso iniziai a spompinarla.
Il membro della padrona!
Il cazzo turgido e nero.
Lo accolsi nella bocca,succhiando come meglio potevo. Dianna apprezzò. Godeva. Le piaceva farsi succhiare il cazzo dal maritino!
Succhiai bene.
Succhiai a lungo.
Lei mi mise le mani sul petto,mi premette al letto e iniziò a ficcarmi con forza il suo enorme pene in bocca. Si fotteva la mia bocca di marito con gusto e forza. Il cazzo enorme mi premeva in gola, soffocandomi,ma era il cazzo di mia moglie e lei poteva fare quello che voleva con me. Infatti mi scopò in bocca con forza. Il sapore penetrante di quel pezzo di carne nero mi scoppiava in testa. Continuai a fargli un bocchino.
Lei spingeva.
Spingeva mentre io accoglievo quel cazzo nella mia bocca. Sempre più in profondità,sempre più dentro.
Con il suo solito modo di fare irruento,padronale e sexy continuò a sbattermi il cazzo in gola.
Era emozionante sentire quel cazzo dentro la mia bocca.
Il cazzo di mia moglie!
Quando ebbe goduto del mio servizi etto mi fece ruotare sul letto. Adesso avevo le spalle ancora al letto,ma il culo rivolto al suo cazzo,mentre lei era ancora in piedi al fianco del letto.
Prese il gel e riempì il mio buco per renderlo più scivoloso. Quindi si passò il gel anche sul cazzo. Me lo sbatt&egrave sul buco del culo con colpi forti. Sentivo quel pezzo di carne rimbalzarmi sul culo e mi preparavo a prenderlo dentro. Come avrei goduto! Il cazzo di Chantelle era un cazzo che faceva impazzire:bello grosso,massiccio,un cazzo da padrona!
Con un paio di colpi me lo infilò dentro(tanto oramai per lui la strada era ben aperta)e iniziò a fottermi. Mi teneva le gambe in aria e spingeva con la sua mole non indifferente. Spingeva e mi scopava. Col corpo era sempre più a ridosso di me. I colpi giungevano precisi,ritmati. Era dentro di me e mi fotteva come solo lei sapeva fare. Dal giorno in cui mi aveva scopato per soldi la prima volta che la incontrai era passata di acqua sotto i ponti. Adesso ero suo marito,avevo un tatuaggio sul culo che accertava che lei era l’unica padrona del culo stesso. La sua figura massiccia,il seno prepotente,il volto bellissimo,nero,truccato con grazia,la bocca grossa coperta di rossetto,gli zigomi da modella,le gote gonfie e sexy,tutto collassava su di me,mentre lei spingeva nel mio corpo il suo cazzo fiammeggiante. Mi scopava con rabbia. Mi possedeva. Scivolava verso di me con la forza dei suoi colpi. Sentivo il suo cazzo nero dentro il mio culo con un calore fortissimo.
OHH BABY OHHH BABYYY mi ripeteva mentre mi fotteva senza pietà.
Perse la presa sulle mie gambe e mi venne addosso.
Mi prese la faccia e iniziò a baciarmi mentre continuava a scoparmi con quel suo membro possente.
Preso nella pomiciata,schiacciato dal suo corpo,sbattuto senza tregua da mia moglie venni ancora,ma anche lei era arrivata al culmine la sentii infatti scaricarmi dentro il culo(che le apparteneva)il sacro seme delle sue palle nere. Mi riempì,un getto corposo e infinito mi riempì tutto dentro e la sentii godere.
Ero felice che si prendesse piacere dal mio corpo.
Ero lì per quello.

(per commenti,critiche,suggerimenti: dorfett@alice.it)

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