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The Game’s Diary

By 19 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Apro la posta per vedere il cenno di un tuo passaggio, sono giorni che non ho tue notizie così come tu, del resto, non le hai di me e anche se in cuor mio ho la sensazione che non ti leggerò per giorni ancora, di tanto in tanto, un ‘salto’ nella casella mail per vedere se ‘ci sei’ lo faccio.
Avevo ragione! Ancora nulla. Sto per chiudere il browser quando il programma mi avvisa di una nuova mail arrivata. Come un bambino di fronte ad un pacco regalo chiuso clicco sul nick che ben conosco per leggere. Poche righe, scarne, come &egrave nel tuo stile o meglio come &egrave nello stile che ti ho insegnato ad usare.
‘ho voglia di te. Stasera, ore 21.00. Stanza 36!’
Non serve aggiungere altro. Da quando abbiamo iniziato questa sorta di rito i nostri appuntamenti sono sempre stati in quello stesso luogo, forse un pochino scarno, forse un pochino ameno ma decisamente riservato e fuori portata da occhi indiscreti.
Chiudo il programma sorridendo compiaciuto per questa tua piacevolissima iniziativa e mi rimetto a lavorare anche se la testa si innalza in voli pindarici, ripercorrendo ‘ come in un film ‘ le nostre fughe d’amore per giungere, curiosa, a domandarsi cosa accadrà questa notte.
Termino a fatica di lavorare, non riesco a concentrarmi su quello che dovrei fare, guardo l’orologio e vedo che si sono fatte le 20.00, manca poco oramai, giusto il tempo di tornare a casa e farsi una doccia prima di prendere l’auto e correre verso il luogo del nostro incontro.
Arrivo puntuale al posto indicato. Entro in reception e saluto Guido. Oramai ci conosciamo personalmente, avendo fruito dei servigi del suo motel da anni, ha il vantaggio di sapere come gira il mondo e di non fare troppe domande, soprattutto quando accompagnate dai documenti per la registrazione di uno di noi due trova sempre una banconota calda e frusciante a fargli compagnia.
Altra cosa che hai imparato da me. Scegli un posto poco frequentato, sceglilo su strada, assicurati che il gestore sia una persona sveglia, parla con lui dell’ambiente e della frequentazione del luogo e fai il giusto regalo per evitare equivoci.
‘buona serata’ mi dice Giudo sorridendo mentre esco dall’ufficio e mi dirigo verso la porta. Eccomi, stanza 36, come mi hai scritto. Busso piano e attendo qualche secondo prima di sentire la tua voce, calda e sexy come sempre che mi invita ad entrare, cosa che non mi faccio ripetere.
Apro la porta e trovo la stanza in penombra tanto che mi ci vogliono alcuni attimi prima di abituarmi a quella poca luce che filtra dalla grande insegna al neon fuori dalla finestra e quando, finalmente, riesco a scorgere i contorni di quell’ambiente mi muovo con circospezione, cercandoti con lo sguardo.
Ti scorgo sul letto, sdraiata.
‘ciao’ mi dici con un tono così sexy che mi si scioglie il sangue nelle vene
‘ciao’ rispondo mentre mi avvicino al letto.
Tolgo la giacca e la poso su una sedia di cui ho intravisto i contorni e in quello stesso momento tu accendi la luce dell’abajur sul comodino e il vederti mi lascia senza fiato.
Sei completamente nuda, fatta eccezione per le scarpe con il tacco a stiletto e le autoreggenti nere.
‘ti piaccio?’ mi domandi mentre scosti una ciocca dei tuoi lunghi capelli neri dal viso, liberando i tuoi splendidi occhi color della notte. Non riesco a fare a meno di guardarti e provo un fremito lungo la schiena nel vedere il tuo giovane corpo così esposto per me, scendo con lo sguardo a ripercorrere le tue forme, soffermandomi sul tuo splendido seno, una quarta misura talmente soda e gonfia che sembra voglia vincere la forza di gravità, sormontati da quello che mi fa letteralmente impazzire, due capezzoli rosei e piccoli, che trovo già irti come due chiodi su cui vorrei avventarmi.
Il tuo ventre si muove al ritmo del tuo respiro mentre sorrido nel vedere che, come ti avevo chiesto l’ultima volta, il tuo monte di venere &egrave completamente depilato e lascia intravedere il tuo sesso e subito sento forte il desiderio di avventarmi a solleticarti, a sfiorarti, a possederti.
‘sei splendida’ ti dico mentre sento già il mio cazzo duro premere contro la stoffa dei calzoni. Apro la camicia, allentando la cravatta e sono di fianco a te, ti guardo e ti sfioro una spalla, sentendoti vibrare per quel contatto mentre tu ti inginocchi sul letto e siamo occhi negli occhi.
Mi sfili la cravatta sorridendo senza perdere il contatto visivo con me e quando sto per sfiorarti un seno, prenderlo in mano per affondare le mie labbra sul tuo capezzolo tu mi fermi dicendomi di aspettare.
‘perché” ti domando
‘ogni cosa a suo tempo’ mi dici e subito dopo ti vedo scendere dal letto e muoverti leggera e bellissima verso di me, le tue labbra si incollano alle mie in un bacio caldo e carico di passione mentre le nostre lingue si cercano, si trovano, si rincorrono e in quello stesso momento sento le tue mani cercare i miei polsi, trovarli ed avverto la consistenza del tessuto scivolare attorno ai miei polsi.
‘cosa vuoi fare?’ ti chiedo con un tono di voce carico di eccitazione
‘schhhhhh’ mi rispondi mentre armeggi con i miei polsi, cercando di ottenere il tuo scopo fin quando arrivi a fare quello che desideri. Ho le mani legate dietro la schiena, impossibilitato a muovermi
‘ecco!’ mi dici sorridendo maliziosa
Un secondo dopo sei oltre di me, mi sussurri di voltarmi e quando lo faccio mi poggi entrambe le mani sul petto, aprendo la mia camicia, bottone dopo bottone, fino a sfilarla dai calzoni per poi affondare le tue unghie sul mio petto e scendere con le dita, lentamente, fino alla cintola.
Ti fermi e mi guardi per un secondo, dopo di che le tue mani tornano sul mio petto e mi spingi verso il letto fin quando non mi trovo seduto, con le mani sempre dietro la schiena, legate dalla mia cravatta.
‘Grazia”’ ti sussurro con un filo di voce rotto dall’eccitazione
‘zitto!’ mi dici fissandomi negli occhi
Ti guardo scendere, inginocchiarti di fronte a me, tra le mie cosce, nuda e bellissima. Continui a guardarmi negli occhi mentre armeggi con la cintura, la apri, la sfili. Un secondo dopo sei sui calzoni, li apri mentre io mi piego leggermente all’indietro per favorire i tuoi movimenti fin quando non ottieni quello che entrambi vogliamo.
Tiri fuori il mio cazzo dai boxer, lo guardi svettare davanti al tuo viso nella sua maestosa erezione. La cappella violacea di desiderio sormonta l’asta dura e nodosa mentre tu mi fissi e ti lecchi le labbra come se fossi di fronte ad un gelato che non vedi l’ora di poter gustare.
Inizi ad accarezzarlo con la punta delle dita, percorrendolo per tutta la sua lunghezza e questo non può far altro che farmi fremere di desiderio e di voglia.
La tua lingua sfiora il mio glande, lo lecchi con piccoli movimenti circolari ed io impazzisco per quel contatto. Vorrei liberarmi ma non posso, sono nelle tue mani, anzi nella tua bocca. Continui ad indugiare sulla punta della mia erezione e questo mi sta facendo impazzire, ho il fiato corto e la voglia di sentirti inizia ad annebbiarmi la mente mentre tu continui a giocare con me, solleticando la punta del mio uccello con le dita senza mai perdere il contatto visivo fin quando, soddisfatta del punto di esasperazione e di desiderio a cui mi hai portata, decidi di affondare.
Vedo le tue splendide labbra aprirsi e sento il caldo umido della tua bocca avvolgere la mia cappella, tenerla stretta e succhiarla avidamente come se fosse una fragola gustosa e succosa e questo mi fa fremere di piacere tanto che non posso fare a meno di emettere un lungo gemito di approvazione e quando inizi a scendere sulla mia asta, facendo entrare ed uscire il mio cazzo dalla tua bocca, io gemo e mi tendo come una corda.
Continui a guardarmi mentre tieni il mio cazzo con una mano e la tua testa sale e scende sulla mia asta, provocandomi brividi di intenso piacere, il tuo ritmo &egrave sostenuto e so che vuoi farmi impazzire, so bene dove vuoi arrivare e so che sei in grado di farlo, lo hai già fatto in passato e so quanto ti piace l’idea e la sensazione che io sia in tuo potere.
Affondi ancora, spingendo con la testa quando più possibile, perdendo il contatto visivo con me nel tentativo di far entrare tutto il mio cazzo nella tua gola fin quando sento la punta del tuo naso sfiorare i miei peli pubici e questo mi manda letteralmente in estasi. Sento il cuore che pompa in petto e la testa sciogliersi dal piacere che mi procuri con la tua arte e quando vedo la tua mano tra le tue cosce, rendendomi conto che ti stai toccando per procurare a te lo stesso piacere che stai procurando a me sento un brivido, l’ennesimo, che mi sconquassa dentro.
Tremo per la tensione e sento gli strali del piacere che si innalzano nel mio corpo, mi sento tendere fino quasi allo spasmo, avverto chiaramente le reni che iniziano a fare il loro lavoro, la zona pelvica in fermento e con voce tremula, ti avviso
‘Grazia’.. sto per” ‘ le parole mi si spezzano in gola
Mi guardi. Ti stacchi da me per un momento, tenendo il mio cazzo stretto nella tua mano, sorridendomi compiaciuta per questa effimera vittoria che ti stai prendendo su di me. Affondi nuovamente le tue fauci sul mio corpo e stringi le labbra sulla mia asta, iniziando quel tuo movimento di gola così particolare e sexy che mi ha sempre fatto impazzire, come se avessi la capacità di succhiarmi via l’anima.
Vedo le tue dita entrare nella tua fica e sento l’afrore del tuo piacere diffondersi nella nostra stanza, ti vedo aumentare il ritmo dei tuoi movimenti dentro al tuo corpo e ti sento tremare sopra di me, segno evidente che sei quasi sul punto di non ritorno anche tu e mi rendo conto di quello che vuoi che avvenga. Ti lascio dettare i tempi, non avrei altre possibilità e non voglio certo perdermi il gusto di portare a culmine questo tuo gioco delle parti, fin quando non riesco a resistere oltre e con un grugnito mi tendo nelle tue labbra.
Un attimo e come sempre accade ho la sensazione che il cuore perda un battito, per un secondo resto senza fiato e mi si annebbia il cervello e un secondo dopo una scarica di elettricità mi pervade tutto il corpo terminando proprio sulla punta estrema del mio cazzo nello stesso momento in cui il primo fiotto ti colpisce la gola.
In quello stesso istante ti sento tremare, vedo nei tuoi occhi il languore di chi &egrave sciolta dal piacere, sento le tue dita bagnate dal tuo piacere poggiarsi sulla mia carne mentre tu ti concentri ad accogliere il mio piacere nella tua bocca che inondo con una serie di poderosi schizzi che cerchi di ingoiare e, puntualmente, come tutte le volte, alcuni rivoli di seme scendono dai lati della tua splendida bocca, spegnendosi sul tuo mento e sul tuo collo.
Ti alzi, tremante per il piacere che ti sei donata mentre hai giocato a tuo piacimento con il mio corpo e quando raggiungi le mie labbra, ti incolli a me, premendo il tuo splendido seno sul mio petto e ancora una volta le nostre lingue si cercano e si trovano ed assaggio il mio sapore nella tua bocca.
Mi sleghi i polsi e ti sdrai sul letto, sorridente e soddisfatta di quanto hai appena ottenuto mentre io respiro a fatica ma sono cieco di desiderio. Mi sfilo i calzoni e i boxer e mi piego su di te, le mie mani scivolano sul tuo corpo, lo sfiorano, soffermandosi nei punti dove so essere più sensibile e ti sento fremere, tenderti per il contatto tra i miei polpastrelli e la tua carne.
Ansimi di piacere nel momento stesso in cui, finalmente, le mie labbra raggiungono il tuo seno. Succhio avidamente un tuo capezzolo mentre l’altro &egrave stretto tra le mie dita e il dolce suono dei tuoi lamenti &egrave rinnovata energia per il mio piacere e per il mio desiderio. Continuo a sfiorare il tuo corpo, a baciare e leccare la tua carne fin quando giungo tra le tue cosce, mi fermo e ti guardo, come in una tacita richiesta di assenso la cui risposta &egrave certa per entrambi e tu, sorridendomi, mi sussurri lasciva
‘sei un porco’
Rido nel sentire queste tue parole e ti aiuto a sollevare le gambe che posizioni sulle mie spalle, dandomi libero accesso al tuo sesso che trovo aperto, caldo e già bagnato dal piacere che ti sei procurata poco prima. Affondo le labbra sul tuo clitoride e lo stringo leggermente tra i denti, procurandoti una fitta di piacere mista ad una punta di dolore che accompagni con un lungo sospiro e quando inizio a succhiare il tuo bottone tu ansimi e ti contorci mentre senti le mie dita che scivolano nel tuo sesso, spingendo fino alle nocche.
‘ahhhhhhhh’ mugoli mentre continuo a succhiare il tuo sesso, muovendo le mie dita dentro di esso, sentendo i tuoi caldi umori colare sulle mie dita, scivolare sulla mia mano, sentendo il tuo splendido corpo che si tende ad ogni mio affondo.
‘uhmmm”’ oddioooooooo’.. siiiiiiiiiii’
E’ un attimo. TI tendi come una corda. I tuoi seni riempiono l’ambiente nella curva che prende il tuo corpo nel momento stesso in cui un mare di umori riempie la mia bocca ed io succhio avido il tuo piacere, fino all’ultima goccia, fin quando ti accasci sul letto, stremata, ansante, sudata ed io mi alzo e ti fisso, con il mento bagnato dal tuo splendido sapore.
Mi arrampico su di te e premo il mio petto sul tuo seno iniziando a muovermi sopra di te, sfregando i tuoi capezzoli sul mio corpo che sono incredibilmente tesi e ricettivi e questo non fa altro che aumentare il tuo piacere mentre il mio corpo ha ripreso vigore ed ora senti la punta del mio cazzo poggiarsi sulle tue grandi labbra, gonfio di voglia e pronto a soddisfare il bisogno di entrambi.
‘ti voglio’ mi sussurri ansimando mentre mi baci
Punto le mani attorno al tuo splendido viso. Occhi negli occhi ed un secondo dopo il mio bacino si muove verso il tuo, spingo con una lentezza esasperante fin quando raggiungo quel punto laddove la tua carne &egrave più morbida e calda. Mi fermo dentro di te e ti sfioro il viso mentre le mie labbra si poggiano sulle tue e dopo inizio a muovermi lentamente, affondando centimetro dopo centimetro dentro il tuo corpo mentre i nostri lamenti si fondono, mentre il nostro piacere reciproco si mischia ed assieme ci innalziamo in un coro di passione e desiderio.
Continuo a muovermi in te, sentendoti fremere, sentendo il tuo piacere bagnare e lubrificare il mio sesso che ora scivola come un coltello nel burro caldo, affondando fino alla base e sentendo il tuo sesso contrarsi ed aprirsi ad ogni mio affondo. Godiamo l’uno dell’altra e questo mi fa impazzire così come fa impazzire te, del resto.
Mi tolgo dal tuo corpo e mi sdraio accanto a te con il cazzo duro e svettante verso il soffitto, lucido e bagnato del tuo piacere. Non ho bisogno di dire nulla, sai bene cosa desidero ed infatti basta un attimo e ti vedo girarti su un fianco e salirmi a cavalcioni sopra, afferrando il mio cazzo alla base e portandolo nuovamente sul tuo ingresso.
Tremi nel momento stesso in cui la mia cappella tocca le tue grandi labbra e dopo un secondo scendi con tutto il tuo dolce peso fin quando non sono, ancora una volta, dentro di te completamente. Inizi una danza sensualissima gemendo ad ogni affondo, contorcendoti ogni volta che scendi su di me, facendo scivolare il mio piacere dentro al tuo mentre io afferro i tuoi seni a coppa con entrambe le mani e gioco con essi, fissando i tuoi splendidi occhi.
I tuoi movimenti si fanno, via via, sempre più sostenuti, sempre più audaci mentre i tuoi gemiti iniziano a diventare un’unica litania che ci accompagna in questo splendido amplesso. Ti afferro per i fianchi ed inizio a muoverti sopra di me, facendoti affondare ad ogni spinta, spingendo in un movimento asincrono rispetto al tuo e questo mi porta ad arrivare completamente dentro di te, sentendo il tuo corpo fremere ad ogni colpo e sentendoti gemere ad ogni affondo mentre tu, di riflesso, sapendo che la cosa mi fa impazzire, ti accarezzi il seno sopra di me fin quando sento il tuo sesso stringere il mio cazzo, sento il tuo respiro spezzarsi, ti vedo morderti le labbra per una frazione di secondo, un momento impercettibile che anticipa il tuo ennesimo splendido orgasmo.
Ti accasci su di me ansimante mentre ancora il tuo sesso pulsa stringendo la mia asta dentro di te e i tuoi umori colano come miele bagnando le mie cosce, ti abbraccio dandoti il tempo di riprendere il ritmo del tuo respiro e, di tanto in tanto, per ricordarti che mi appartieni, mi muovo dentro di te, facendoti tremare ad ogni affondo.
Ti accasci sfinita di fianco a me, a pancia in giù, guardandomi con occhi languidi. I capelli incorniciano il tuo viso e sei veramente splendida mentre mi accarezzi il petto cercando di riprendere fiato e in quel momento mi avvicino al tuo viso e ti sussurro
‘voglio tutto di te!’
Mi guardi e sorridi.
‘te l’ho detto, sei un porco!’ mi dici con un filo di voce mentre ansimi
Afferro le tue braccia e le tendo sulla tua testa e riprendo la cravatta con cui tu avevi deciso di legare me. Giro attorno ad un polso, facendo un primo nodo e la faccio passare nella testata del letto per poi legare l’altro e trovarti così, impossibilitata a muoverti, a pancia sotto, con il tuo splendido culo e la tua magnifica fica alla mia merc&egrave mentre io mi sistemo sopra di te, dietro di te.
Inizio lentamente a massaggiare il tuo sesso che vibra a contatto con le mie dita mentre tu non smetti di mugolare, come una gattina in calore. Affondo dentro di te e sussulti per questa ennesima intrusione e mentre inizio a muovere, lentamente, le mie dita nel tuo corpo tu non smetti, per un solo istante, di gemere e tremare.
Estraggo le dita bagnate del tuo piacere dal tuo sesso e le poggio sul tuo sfintere e mentre mi piego su di te per sfiorare il tuo collo con le mie labbra inizio ad esercitare una leggera pressione trovandoti già discretamente pronta, tanto che il mio pollice si insinua tra le tue natiche ed affonda nel tuo corpo e tu rispondi a questo nuovo affondo con un lungo rantolo di piacere.
So bene che potrei entrarti dentro senza ‘prepararti’ oramai ma mi piace, come piace a te, dedicare attenzione al tuo corpo, alla preparazione di quello che sarà fin dal giorno in cui, la prima volta sul tavolo della cucina, mi donasti il tuo sedere.
Ecco! Spingo le braccia attorno al tuo viso e punto la mia cappella direttamente sul tuo buchino, al contatto tra i nostri corpi ti tendi e trattieni il fiato, in attesa del mio affondo che non tarda ad arrivare. Mi muovo piano, affondando poco alla volta dentro di te, sentendo il tuo sedere allargarsi ed aprirsi per fare spazio al mio corpo tanto da permettermi di arrivare a toccare, con il ventre, le tue splendide natiche così giovani e sode, segno inequivocabile del mio completo affondo.
Attendo qualche secondo per darti modo, come sempre, di abituarti al mio corpo dentro di te e quando mi rendo conto, dal tuo modo di respirare che sei pronta, inizio a muovermi, da prima lentamente per poi aumentare il ritmo dei miei affondi.
Ti guardo mentre ti domino, sento il rumore sordo del mio corpo che sbatte sulle tue natiche mentre il mio cazzo entra ed esce dal tuo culo con facilità e fremo di desiderio nel sentire i tuoi lamenti di piacere mentre mi lavoro il tuo sedere, fin quando la passione prende il sopravvento e mi appoggio su di te, faccio scivolare le mani sotto al tuo corpo e afferro entrambi i tuoi seni, stringendoli mentre inizio a darti fendenti sempre più forti e ritmati.
‘ahhhh siiiiii’. Che bellooooooo’ inizi ad urlare godendo ad ogni affondo mentre ti vedo tendere le braccia e cercare un appiglio per sostenere l’impeto dell’orgasmo che, ancora una volta, ti sta salendo e sta prendendo il controllo del tuo corpo e delle tue idee. Continuo ad affondare senza sosta in te, sbattendo il mio corpo contro il tuo, sentendo il tuo sedere aprirsi ad ogni affondo mentre l’odore del tuo piacere pervade l’ambiente, ancora una volta, fin quando avverto il mio corpo irrigidirsi, tendersi e la vista annebbiarsi e in quello stesso momento tu, che da sotto te ne rendi conto, mi inciti senza potermi guardare.
‘siiiii daiiii’ riempimi’. Ti pregoooooooo’ mi urli mentre anche tu sei sul punto di venire ancora una volta.
Un secondo ed ecco il mio cazzo gonfiarsi ed eruttare una quantità spropositata di seme nel tuo intestino, un fiotto dopo l’altro e mentre senti che ti sto riempiendo le viscere con il mio piacere non riesci a far altro che venire, ancora una volta, assieme a me, tremando e mugolando, mordendo il cuscino per trattenere l’urlo liberatorio che vorresti gridare al vento.
Resto, per pochi attimi sopra di te, cercando di riprendere il controllo del mio respiro e dei miei battiti mentre tu, bella come non mai, mi sussurri parole dolcissime fin quando mi decido a liberare i tuoi polsi dalla morsa della mia cravatta ed un secondo dopo mi sfilo dal tuo corpo, sdraiandomi accanto a te.
Ti sollevi a fatica, restando per un attimo in ginocchio di fianco a me. Mi guardi con occhi carichi di passione e non solo, dopo di che ti passi una mano tra le cosce e sorridendo mi sussurri
‘mi hai riempita, sto colando!’
Sorrido alle tue parole mentre ti prendo per un polso e ti tiro verso di me, baciandoti. Poggi la testa sul mio petto e restiamo per alcuni minuti abbracciati, in silenzio, ad ascoltare il rumore dei nostri corpi che, poco alla volta, cercano di tornare ad una stabilità emotiva dopo la gloriosa devastazione di questo splendido amplesso fin quando, con mio rammarico, tu mi dici
‘&egrave tardi. Io devo andare’ e mentre lo fai ti vedo alzarti ed andare verso il bagno pronta per fare la doccia.
Resto sdraiato a letto tutto il tempo che impieghi nella doccia, guardando il soffitto e ripensando a noi, ai momenti trascorsi assieme e a tutto quello che &egrave accaduto in questi anni, a come sia cambiato il nostro rapporto e il nostro legame mentre fumo una sigaretta e quando ti vedo uscire dal bagno e dirigerti verso di me non riesco a far altro che sfiorare il tuo viso dolcemente, senza dire una sola parola.
Ti vesti in silenzio, come se questo fosse il dolore più grande che dobbiamo sopportare, ogni volta che dobbiamo salutarci per tornare al nostro quotidiano e quando sei pronta ti avvicini a me e mi baci con dolcezza sulle labbra, accarezzandomi il viso e il petto dopo di che ti stacchi e vai verso la porta, afferri la maniglia e apri il muro fittizio che ci separa dal mondo esterno.
‘ci vediamo domani?’ ti domando con un filo di voce
‘certo zio. Se non ricordo male mamma ti ha invitato a pranzo’ mi dici sorridendo mentre esci da questa stanza.
Accendo un’altra sigaretta e penso mentre faccio il primo tiro a quanto sia dannatamente bello fare l’amore con te anche se so che &egrave dannatamente sbagliato scoparsi la propria nipote, ma non mi interessa, non posso e non voglio farne a meno”

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