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Racconti Erotici Etero

ti ho tradito…

By 11 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

La verità era che mio marito non mi guardava più con quel desiderio di cui una donna ha bisogno.
mi guardavo allo specchio e vedevo ancora una donna desiderabile, eppure sentivo che il tempo mi sfuggiva,
La routine aveva svilito il mio matrimonio.
I rapporti erano sempre più automatici e freddi, quasi un obbligo per dimostrare che tutto andava bene.
Sono Pamela, ho 37 anni, mora,fisico ancora sodo e piacevole.
Non avevo mai tradito mio marito pur avendone avuto tantissime occasioni.
ho sempre cercato di rispettare il nostro matrimonio, ma quel giorno di ottobre ero veramente giù di corda e quando il mio collega di lavoro ha cominciato a farmi i soliti complimenti, io ho fatto le fusa e così &egrave capitato quello che non avrebbe dovuto succedere.
Eravamo in ufficio, erano le quattro del pomeriggio,il mio collega Paolo, 35 anni, mi dice le solite frasi carine sul mio corpo, di come mi muovo, di cosa farebbe con me, ecc ecc, io per la prima volta gli dico;
“Parole,solo parole…mai fatti”
A una frase così un uomo può reagire solo in un modo.
Paolo si alza dalla sedia, viene verso di me, mi prende per la mano e mi porta nello sgabuzzino adiacente al nostro ufficio.
Mentre camminiamo, io comincio a pensare a quello che stò facendo, ma il mio vero terrore è”come mi sono vestita stamattina?”
Subito vado a ricordare e quello che ricordo mi tranquillizza.
Non sono certo supersexi, ma ho addosso un tanga carino e sotto il pullover non porto niente.
Il mio seno &egrave solido e può stare anche senza, ho solo una seconda, ma penso che avendo un corpo esile sia una misura giusta.
Entriamo nello sgabuzzino, mi guardo attorno, ci sono scope e attrezzi per la pulizia oltre alla fotocopiatrice rotta e in disuso.
Appena entrati sento le sue mani avvinghiarmi e trascinarmi a lui, la mia bocca si dischiude sotto la sua pressione, il calore e il modo di baciare passionale che sento trà le labbra mi elettrizzano subito.
Anche gli ultimi timori svaniscono, così quando sento la sua gamba allargarmi le coscie, non faccio resistenza.
Le sue mani che vanno sotto il pullover e cominciano a accarezzare e poi stringere i miei seni, sono una conseguenza logica della mia resa, i miei capezzoli sollecitati dai suoi pizzichi, reagiscono e diventano due bottoni durissimi, la mia fica comincia a bagnarsi molto prima che lui arrivi a toccarla.
Quando la sua mano sale sotto la mia gonna, comincio a sospirare di piacere, penso a mio marito così freddo con m&egrave e sento i brividi che stò provando in mezzo alle cosce.
Il tocco deciso di quella mano, mi fà riflettere da quanto tempo non c’ &egrave più la passione e così quando sento che mi sposta lo slip e mi possiede con due dita, l’unica cosa che mi viene in mente, &egrave di cercare la sua cintura, slacciarla, liberarlo di tutto, prenderlo in mano, stringerlo, sentirlo pronto, duro e teso e aspettare di sentirlo dentro.
Le mie gambe si alzano per stringere la sua schiena mentre sento il fuoco attraversarmi le cosce e sparire dentro di m&egrave.
I baci che mi dà sono baci passionali, servono a zittire le nostra grida .
Sento le sue mani sui miei glutei, la mia schiena appoggiata alla parete, sento le natiche andare avanti e indietro, il contatto estremo dei nostri sessi &egrave quanto di più sexy ricordo, quando sento le sue palle sbattere contro il mio inguine.
Sento partire fitte di piacere in tutto il corpo, lo sento completamente dentro fino al possibile, le mie mani gli stanno graffiando la schiena, i miei baci adesso sono sul collo, lui mi morde la spalla per non urlare, ogni volta che lui mi profana con più forza, io spingo di più le mie unghie nella sua pelle e lui di conseguenza spinge ancora di più dentro di m&egrave.
Sento l’orgasmo crescere, mordo il suo collo per zittirmi, poi sento le vibrazioni partire dalla mia fica e arrivare al mio cervello, riconosco quegli attimi così lungamente sopiti e mi lascio andare.
Un godimento come da tempo non avevo: lui continua a penetrarmi come se niente fosse, le sue mani adesso prendono le mie, le incrociano e le porta sopra la mia testa.
é lì che mi trafigge e mi sbatte contro la parete e io continuo a godere…
Quel cazzo che ho dentro mi stà dando delle senzazioni incredibili, pensare che non l’ho neanche visto, a sentirlo sembra leggermente più grosso di quello di mio marito, quello che invece &egrave certo &egrave che Paolo ha una resistenza molto superiore.
Sono a pensare queste cose quando lo sento uscire da me, lo guardo negli occhi in quella semioscurità e gli dico:
Ma tu non sei venuto”
lui mi risponde;
“Con calma, voglio godermi questi momenti”
Vedo che si mette a sedere sulla fotocopiatrice stando con le gambe divaricate e tenendosi il cazzo in mano che adesso finalmente vedo e ni dice;
“vieni quì, prendilo in bocca e fammi morire”
Sono talmente travolta dalla situazione, che subito eseguo.
se penso che con mio marito non lo faccio mai perch&egrave mi infastidisce, mi sembra impossibile che con Paolo non faccio obiezioni, anzi, voglio soddisfarlo.
Mi avvicino, apro le mie labbra e piano mi appoggio al la sua cappella, sento l’odore dei miei umori e sento il suo odore di maschio, apro bene la mia bocca e stringendolo forte con le labbra comincio a scendere.
Non sono mai stata interessata ai pompini, non so neanche se so farli, ma i gemiti di piacere che sento mi rassicurano, continuo a leccarlo e stringerlo forte, sento la sua voce che dice;
“Succhiamelo fino in fondo, poi risali e riparti”
lo dice con una voce bassa, tremante, io faccio come dice, voglio che si ricordi di m&egrave.
le mie mani sono sulle sue palle e accarezzano tutto, sento le sue vene mentre ridiscendo, adesso apprezzo quello che stò facendo, lo succhio come fosse un gelato e con la lingua ci giro attorno, sento i tremiti del suo corpo crescere e non mi meraviglio quando sento gli schizzi di sperma riempirmi la bocca.
L’istinto mi dice di scappare, ma le sue mani e la mia curiosità per quella prima volta, fanno sì che rimango piena di lui e cerco di inghiottire tutto.
Il sapore e la solidità di quel liquido, sono intensi, piano deglutisco e libero la mia gola, continuo a andare sù e giùsu quel pezzo di carne adesso meno duro.
Sento il corpo di Paolo rilassarsi, allora rallento piano e soddisfatta esco lasciandolo tronfio e contento.
lui scende, mi accarezza il viso, mi tocca i seni, poi mi alza e mi mette dove era lui, mi allarga le gambe, si piega e velocemente mi infila la lingua e comincia a scoparmi con quel piccolo oggetto del desiderio.
Ci sà fare il ragazzo, mi stà toccando tutti i punti più eccitanti.
Mi sento pervadere da nuovi brividi, il mio clitoride subisce un attacco violento, viene leccato da tutte le parti, di nuovo sento crescere il piacere, comincio di nuovo a godere; questa volta le mie urla vengono smorzate da un dito che Paolo mi ha messo in bocca e che io sto succhiando come un lecca lecca delizioso.
Paolo continua a starmi dentro e mi accarezza il sedere, un dito si insinua nel mio piccolo orefizio, quell’intrusione mi spinge verso di lui e mi fà venire ancora.
Ormai sono un godimento continuo, non riesco più a fermarmi, tutti i miei sensi sono in fibrillazione, così quando sento che mi fà scendere dalla fotocopiatrice e mi fà girare allargandomi le gambe, sono talmente soddisfatta e stanca, che non penso minimamente al rischio che corro.
Quando sento che il suo cazzo cerca di farsi strada nel mio piccolo buco, mi ribello cercando di fermarlo, gli dico che non lo faccio mai, che preferisco farlo normale, ma ormai &egrave tardi.
Sento il dolora che mi trafigge il cervello e mi sento
spaccare in due,lo sento entrare sempre di più,gli chiedo di smettere,di fare basta,che non riesco a tenerlo dentro di m&egrave.
Sento paolo che mi tiene i fianchi, piano, spinge e si ferma solo alla fine della sua corsa, mi morde la schiena, poi comincia a tornare indietro e a muoversi piano: mi fà male, ma adesso il mio culo si stà adattando al suo cazzo, le pareti hanno ceduto un poco e la penetrazione &egrave più libera.
Capisco che gli piace molto e cerco di resistere, lui ha capito che non sono abituata a quel genere di rapporto, cerca di muoversi con il massimo rispetto e nel frattempo comincia a sditalinarmi la figa.
Questa doppia penetrazione cambia le mie senzazioni, adesso il dolore si &egrave attenuato e comincio a sentire di nuovo l’argasmo avvicinarsi, comincio a muovere il bacino e a spingerlo verso di lui, le sue dita dentro di me si muovono esperte, lui aumenta il suo ritmo e io aumento i miei gemiti, sento la sua voce dirmi che stà per venirmi dentro, io non capisco più niente…comincio a urlare il mio piacere mentre sento il fiotto caldo del suo sperma riempirmi l’intestino come mai nessuno aveva fatto.
Sono ancora piegata sulla fotocopiatrice con i seni che pendono a toccare la palstica, in quella posizione che mai averi pensato di provare, penso a mio marito e a come da oggi dovrà accontentarmi per mantenere il nostro matrimonio in piedi, poi penso al fantastico amante che mi ha appena posseduto e di come mi ha posseduto e sorridendo nel buio gli passo una mano sul viso sudato accarezzandolo…
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