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Racconti Erotici Etero

Ti vengo a trovare in ufficio

By 7 Febbraio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Salgo le scale di corsa, la voglia mi fa fare le scale tre alla volta, desidero subito arrivare al tuo piano e spalancare la porta del tuo ufficio. Sono curioso di vedere il posto dove passi otto ore della tua giornata davanti al pc, tutti credono solo per lavorare. Ma in realtà negli ultimi giorni hai sempre aperta la posta elettronica privata, velocemente mi mandi messaggi infuocati, aspettando la mia risposta, scambiandoci desideri, la nostra voglia reciproca e ordini da eseguire in bagno.

Forse ti troverò imbronciata perché nell’ultima e-mail ti ho detto di aspettare, non scappare dall’ufficio appena scattano le 17.00 ma rimanere in attesa del mio prossimo messaggio. Non sai che ho voluto farti questa sorpresa.

Tutti i dipendenti percorrono il senso opposto al mio, guardandomi in modo strano, perché un ragazzo dovrebbe salire in un ufficio quando tutti stanno scappando di corsa da lì? Se solo sapessero’
Arrivo al piano, ho il fiatone, mi fermo un attimo, prendo coraggio ed entro. Il tuo ufficio è lì, la porta semi aperta che mi nasconde ma mi lascia intravedere il tuo viso, imbronciato come mi aspettavo (ma sei sempre meravigliosa), sbuffi e tormenti il tasto sinistro del mouse sperando che aggiorni la posta con il mio messaggio che ti lasci andare via. Imprechi. Il rumore della porta che si apre ti fa girare e mi vedi.

La tua espressione basita è tutto uno spettacolo. Non avresti mai pensato che ci saremmo mai visti fino a pochi giorni fa, figurarsi venirti a trovare in ufficio, oramai vuoto come mi aspettavo.
Mi avvicino, tu sei pietrificata. Chissà da quanto sognavi qualcosa del genere ma allo stesso tempo la sorpresa ti blocca. Per non parlare della paura di essere scoperta in ufficio!
Mi avvicino ancora e noto che hai la maglia verde leggera stretta sopra e larga sotto che fascia bene il tuo grande seno che non vedo l’ora di baciare, sotto i soliti jeans e scarpe comode, devo ricordarmi di chiederti di indossare di più gonne e tacchi!

Ormai sono dietro di te, tu sei ancora seduta e ancora sorpresa mi dici che non ti aspettavi questa visita inattesa, che stavi quasi per andar via incazzata ma ora che ero lì’
Non ti lascio finire, mi abbasso su di te e ti bacio con tutta la passione che ho dentro e la voglia che ho di te. Le nostre labbra aspettavano da giorni questo momento, le nostre lingue si cercano e si trovano subito, danzano vogliose insieme, come se si conoscessero da sempre. Alzi le mani verso di me e le posi tra i miei capelli, spingendomi verso di te, unendo ancor di più il nostro bacio. Le tue guance si colorano subito di rosso aiutate dai miei baci che cingono il lobo dell’orecchio e scendono lungo il collo finché la voglia è troppa e il bacio ci trasforma in un morso leggero ma deciso che ti fa sussultare.

La voglia è tanta, sia per me che per te. Le mie mani finiscono subito sul tuo seno, lo stringono forte, accolte da un gemito che mi fa sapere che ti piace. Sempre stando dietro di te lo libero in fretta dalla maglia e dal reggiseno, enormi e sode come nelle foto che mi hai mandato nelle nostre mail che ho guardato spesso davanti al computer! Immediatamente comincio ad accarezzarle, stringerle e giocarci. I capezzoli si sono fatti subito gonfi e dure e le mie dita non aspettavano altro per cominciare a torturarli come piace a te, stretti tra due dita.
La tua testa si reclina all’indietro e colgo l’occasione per baciarti ancora, soffocando i gemiti che la dolce tortura ti dà. Appena mi sposto più vicino a te una tua mano arriva veloce sulla cerniera dei miei pantaloni e si infila sotto i boxer per trovare il mio cazzo caldo che ti aspetta. Liberarlo dai pantaloni è una benedizione ma tua mano che comincia a muoversi lenta ancora di più.

E mentre la tua mano calda fa su e giù sul mio sesso, la punta già lucida per la voglia e ogni muscolo già teso al massimo, le mie labbra si chiudono intorno ad un tuo capezzolo, la lingua rotea sull’areola, prima di carezzare tutto il capezzolo, torturarlo ancora un po’.

Andiamo avanti per tanto, le mie mani che percorrono ogni centimetro del tuo corpo e la bocca che si sposta verso l’altro seno. Anche tu tocchi il mio corpo, mi inviti a togliere la maglietta mentre con l’altra mano ancora mi seghi, aumentando il ritmo’

Ci guardiamo, la voglia nei tuoi occhi è tanta! Ti faccio alzare finalmente, e velocemente ti faccio levare pantaloni e scarpe. Adesso sei nuda in mezzo al tuo ufficio, tra la sedia e la scrivania, se arrivasse qualcuno ora’ le tue tette catturano ancora il mio sguardo ma poi scende verso la tua fica che già so essere bagnata per me. Tu spogli me, ho il corpo in tensione per l’eccitazione, il cazzo che svetta in alto duro come poche volte lo è stato.

Ti spingo verso la scrivania, vorrei penetrarti subito ma tu allunghi le tue belle gambe e mi spingi via, costringendomi a sedermi sulla sedia giusto davanti a te. Ti ammiro e lo sai, decidi di dare spettacolo per me. Allarghi le gambe, due dita allargano la tua passerina, lucida di umori tanto da aver bagnato anche la tua peluria corta. L’altra mano tra le tue labbra succhia due dita che subito scivolano su un capezzolo mentre tieni ancora le gambe spalancate. Lentamente i tuoi piedini si allungano verso di me e circondano il mio cazzo. La cosa mi lascia senza parole, mi manda in estasi quando cominciano a massaggiarmelo, esperti percorrono tutta l’asta fino alla punta e poi di nuovo giù fino a sfiorare le palle. Reclino la testa all’indietro, al massimo dell’eccitazione. Una sensazione paradisiaca, tutto il corpo teso che dipende solo dai tuoi piedini sul mio cazzo.

Sentirlo così duro eccita anche te, che non perdi tempo per darmi spettacolo ancora e per eccitarti, con una mano ti torturi un capezzolo e l’altra che si infila dentro di te, ormai in un mare di umori, e comincia a muoversi veloce. Lo sciacquettio provocato dalle tue dita dentro di te mi eccita ancora di più se possibile, mi sento vicino all’orgasmo ma tu rallenti, capisco che ora sei tu che vuoi godere di me.

Ti lascio seduta sulla scrivania, gambe larghe, e io in ginocchio davanti a te infilo le mie dita dentro di te, mi muovo piano ma a fondo, ottenendo buoni risultati si direbbe sentendo i tuoi gemiti. Ma la voglia di sentire il tuo sapore è troppa e la mia testa affonda tra le tue gambe, la lingua che veloce affonda dentro di te, ti scopo con la lingua in pratica, veloce, godendo di ogni millimetro che può raggiungere, leccando tutti i tuoi succhi che copiosi scivolano fuori da te inumidendoti le cosce. La tua mano mi stringe la testa e mi incita a continuare, il tuo bacino spinge contro di me, sempre con più veemenza, non vedi l’ora di godere.

La bocca si spinge poco più su e circonda la clitoride, comincio a succhiare con passione, la lingua disegna cerchi, sfiora la punta ripetutamente, ti fa godere ed urlare. Il tuo bacino aumenta la veemenza, tanto più quando riempio di nuovo la tua fica, stavolta con due dita che vorticano veloci, gli umori che scivolano giù lungo la mia mano, finché urlando il mio nome e bloccandomi la testa non ti lasci andare agli spasmi dell’orgasmo che ti percorrono tutta, specialmente lungo le tue gambe che tremano tutte mentre i tuoi gemiti forti non riempiono la stanza fino a smorzarsi piano un minuto dopo’

Mi alzo, sono davanti a te, di nuovo vorrei penetrarti subito mentre sei con le gambe aperte sulla scrivania. Ma scendi veloce e in un attimo ora sei tu in ginocchio davanti a me. Lo seghi velocemente giusto il tempo di farlo tornare alla massima durezza, poi cominci a leccare punta lucida, sempre masturbandomi. Scendi a leccarmi le palle, la tua lingua calda mi dà una sensazione stupenda. Quando la tua mano lascia il mio cazzo comincia ad accarezzarmi le palle e fa a cambio con la tua lingua che lecca lungo tutta l’asta, golosa. Poi le labbra si serrano attorno alla cappella. Per l’ennesima volta mi fai reclinare la testa all’indietro.

Lo succhi con passione, la cappella gode dei massaggi della tua lingua che saetta veloce. Con le mani ti accarezzo i capelli, poi comincio a darti il ritmo. Lo sai quanto mi piace e la cosa piace anche a te, sia perché sai che mi fa godere sia perché ti piace sentire le mie mani che spingono la tua testa contro il mio cazzo. Piano piano affondi sempre di più, la saliva rende il mio cazzo sempre più lucido ad ogni tuo affondo, il mio respiro si fa profondo il tuo anche quando una mano torna a torturarti un capezzolo mentre l’altra ti guida sempre più velocemente. Affondi sempre più contro il mio cazzo, la mia cappella nella tua gola, l’asta solleticata dalla tua lingua.

Sono al massimo dell’eccitazione, tra poco verrò. Tu lo sai e speri che venga nella tua gola dato che so, grazie alle tue confessioni, che ti piace tanto il sapore del seme bollente. Aumenti ancor di più il ritmo da sola, già assapori la sborra ma’ ma non è ancora il momento, ora la voglia è troppa è voglio finalmente scopare con te!

Ti fermo. Rimani sorpresa. Ti alzo di peso e ti faccio di nuovo sedere sulla scrivania, ti allargo le gambe ferocemente e in un attimo ti penetro.
Finalmente il mio cazzo è in quel lago di umori che è la tua fica facendoti urlare di piacere’..

Continua’.
giovanepassionale89@gmail.com

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