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Racconti Erotici Etero

Tiziana, la commessa

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa volta voglio Parlarvi di Tiziana, la commessa del negozio di mia madre. Partiamo dall’inizio’

All’incirca un anno fa, mia madre e mio padre decisero di aprire un negozio di vestiti, sia da donna che da uomo.

Dopo alcuni mesi i miei si decisero ad assumere una commessa. Questa ragazza, ormai donna, si chiama Tiziana, ha all’incirca 27 anni, capelli castani, occhi scuri, un bel seno sodo e quel che più mi piace di lei &egrave che ha un culo da paura! Ragazzi &egrave veramente fantastico.

Nel primo periodo frequentavo il negozio assiduamente, su incarico dei miei (per vigilare su Tiziana) e fu così che tra me e lei nacque un bella amicizia, a volte fatte di battutine spinte. Avevo un debole per lei, ogni volta che la vedevo me la immaginavo in posizioni sexy e il mio membro si gonfiava ogni volta. sapevo che anche Tiziana aveva un debole per me in quanto aveva notato quel mio rigonfiamento ogni volta nei pantaloni. Ma fino ad allora non accadde nulla.

Dopo averla assunta definitivamente a me venne tolto il compito di passare in negozio. Un giorno approfittando di un po’ di tempo libero ne approfittai per andare a fare un saluto a quell’adorabile ragazza. Era ormai orario di chiusura e la serranda era già stata abbassata, ma la sua macchina era ancora là. Avendo le chiavi della porta posteriore entrai dal retro, e rimasi stupito!Tiziana era completamente in intimo!, reggiseno nero e un perizoma che metteva in mostra tutto il suo bel culetto. Non bastarono due occhiate che il mio membro si drizzò!quando Tiziana si accorse che qualcuno la stava guardando fece un balzo indietro e si copri come meglio poteva. Si accorse che ero io e disse:

-ciao sei tu?che spavento che mi hai fatto prendere!scusa ma stavo provando dei vestiti ora mi vesto subito!-

-mi spiace averti fatto spaventare, ero passato solo a salutarti e a vedere come andava! Comunque fai pure con comodo io mi prendo un caff&egrave e ti aspetto così chiacchieriamo un po!-

Mi allontanai mentre lei, un po’ imbarazzata per la situazione rimase coperta.

-che fai Tizzi ti vergogni?- le domandai ‘ eppure, lo sai’che ti ho sempre osservata!-

-Si lo so!e questo mi ha sempre eccitata! Anche se ora sono un po’ imbarazzata!-

-Beh allora che aspettiamo? Concludiamo ciò che abbiamo sempre desiderato!-

Fu così che mi avvicinai a lei, le levai delicatamente i vestiti con i quali si era coperta e cominciai a baciarle le mani, salendo per il braccio e fino al collo! Fu ad allora che lei si lascio andare, e delicatamente mi slacciò i pantaloni e mi mise una mano nelle mutande, disse che voleva proprio assaporare quello che aveva sempre visto rigonfiato e fu così che senza opporre resistenza, la inviato a farmi un pompino! E dio ragazzi che pompino!

Mentre lei mi spompinava io le slacciai i reggiseno e cominciai a massaggiarle le tette!ci mettemmo in posizione 69 e cominciammo a masturbarci a vicenda. Lei era eccitatissima, aveva la figa bollente, il clitoride rigonfio ed in compenso non aveva bisogno di essere lubrificata, ci aveva gia pensato a sola! Dopo qualche minuto, la invitai a mettersi a pecorina, lo fece, e io le schiaffai con forza il mio pene dentro! Mentre me la sfottevo, lei gemeva e allora per farla gemere ancora di più le caccia il terzo dito della mano nell’ano, lei caccio un urlo di godimento. Godeva come una vacca, si faceva sbattere come una troia. Ad un certo punto si fermò e mi disse che era ora che la inculassi, allora mi sdraiai e lei sopra di me se lo infilò nel culo, un po’ dolorosamente ma poi cominciò a viaggiare come un treno!dio stavo godendo, e lei con me!

Un istante prima ch’io venissi, lei si sfilò il cazzo dal culo e ci si fiondò sopra con la bocca, le venni in bocca e lei ingoio tutto avidamente’.continuammo a scopare ancora per circa un’ora.

Dopo quella volta io e Tiziana ci incontriamo tutte le sere, nel retrobottega, dopo la chiusura di cassa.

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