Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Tiziana – parte nona: il ballo

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Il giorno dopo andai in università, ma ero troppo assonnata per seguire..pranzai con le amiche, mi divertivo molto con loro, mi sentivo a mio agio, verso le 16 tornai a casa e mi preparai per uscire con il mio ragazzo..ma prima riposai un po’.., verso le 19 mi venne a prendere, io indossai un vestito lungo nero, sotto un coordinato nero con autoreggenti. Lui quando mi vide sembrava al settimo cielo, aveva gli occhi che brillavano, non so se per eccitazione o per amore. Comunque mi portò a mangiare fuori, poi a bere qualcosa..era molto triste..il giorno dopo sarebbe dovuto partire..mi chiese di passare la notte con lui..ero titubante e non volevo dirgli di no, ma neanche potevo dirgli del mio impegno.. così inventai una scusa..che poi non era neanche tale visto che effettivamente l’indomani dovevo andare a lavoro..facemmo l’amore come al solito a casa sua e verso l’una mi riaccompagnò a casa..salii le scale e suonai..lui mi aprì gentile come al solito e mi tolse il soprabito’mi fece i complimenti per il vestito ma..

Bello..ma &egrave meglio che tu lo tolga..

Lasciai scivolare le spalline lungo le spalle e poi lasciai cadere il vestito ai piedi

Bel coordinato’perizoma..bene bene’e autoreggenti..volevi far colpo?

Beh..domani il mio ragazzo va via..

Ho capito..cosa hai portato per stanotte?

A dir la verità non ci ho pensato

Male male’ci faremo dare qualcosa lì..mettiti il soprabito

Mah..e il vestito?

Tanto quello non ti serve..

Feci come voleva, e scendemmo le scale..ero imbarazzata..avevo paura che rientrasse qualcuno e che notasse..oltretutto tutti conoscevano il mio ragazzo. Salimmo in macchina e prendemmo a parlare come al solito, anche se ero in quella condizione lui mi faceva sempre star tranquilla, mi sentivo in buone mani. Seduta in macchina il soprabito lasciava vedere le mie gambe, a volte cercavo di ricompormi ma lui mi bloccava la mani. Cercavo di coprirmi soprattutto ai semafori..ma ammetto che mi lasciavo fermare le mani con piacere..ad ogni modo arrivammo a destinazione e come al solito fummo accompagnati al camerino. Lorenzo si preoccupò di cercarmi qualcosa da mettere e tornò con un vestitino rosso aderentissimo, lo indossai e non sembravo molto convinta..

Tolgo le autoreggenti?

No..

Mah..se mi muovo la gonna sale e si vedono..

Proprio per quello voglio che tu le tenga..leva il reggiseno piuttosto..

Lo feci..e mi feci accompagnare in pista’era venerdì e c’era molta più gente della sera prima..iniziai a dimenarmi, in fondo non facevo nessuna fatica..adoravo ballare. A tratti le natiche facevano capolino da sotto il vestito e dovevo provvedere a ricompormi..con buona pace degli spettatori che stazionavano sotto il mio cubo..la notte passò veloce tra un cocktail e l’altro, alle quattro Lorenzo mi riaccompagnò a casa..ma prima di mandarmi a nanna mi disse..

Tieni i tuoi 100 euro..il capo ha detto che se domani o quando vuoi tu balli senza slip ne prendi altri 50..non devi rispondere ora’vai a dormire sarai stanca..

e stanca mi addormentai..

Il mattino del giorno dopo mi chiamò il ragazzo..partiva a mezzogiorno e mi preparai per salutarlo, volevo passare la mattinata con lui, chiamai il negozio dicendo che non sarei andata..

Come mai parti a quest’ora? Pensavo partissi stasera..

Lo so..ma hanno deciso di anticipare..andiamo a casa?

Va bene..

Cercai di dare il meglio di me..ma lui era troppo giù per farlo..così parlammo e verso le 11 andammo alla stazione..il treno partì in orario..lo vidi andare via sconsolato’mi rattristì molto..tornai a casa mia. Il pomeriggio lo trascosi in negozio, il sabato c’&egrave sempre molto da lavorare ma tutto sommato passò in fretta’ora si poneva il problema di giustificare ai miei le miei scorribande notturne ora che lui era andato via..non mi andava di andar via senza dir nulla..così dissi che sarei andata a dare una mano ad una amica in un locale. Preparai il vestiario, minigonna e canottiera aderente. Per non dar nell’occhio indossai dei jeans e una maglietta sopra, coordinato sotto con autoreggenti. Effettivamente uscii con le amiche, andammo a mangiare una pizza e poi al cinema e all’orario giusto ci salutammo’ma per evitare noie dissi a Lorenzo di raggiungermi in un posto’chiamai il mio ragazzo dicendo che stavo rincasando’e poi salii in macchina..

Ciao Tiziana..&egrave stato straziante l’addio..?

Abbastanza’

Dai..ora ti passa’inizia a spogliarti

Mi tolsi i jeans e li riposi sul sedile di dietro, poi la maglia..poi preso la gonna corta e la canottiera..

Aspetta..che hai deciso di fare?

Sai a cosa mi riferisco..

Non lo so’mi vergogno

Ma non hai detto no..

Togliti il reggiseno’poi vediamo per il resto

Entrammo in camerino e mi fece accomodare su un divanetto facendomi allargare le gambe, poi si inginocchio tra le mie gambe’spostò gli slip di lato e iniziò a leccarla’ed io ad impazzire..non ci volle molto per portarmi al limite del piacere, erano giorni che attendevo..stavo per esplodere..ma lui si fermò

Che hai deciso di fare?

Mi tolsi gli slip’

Ti prego continua..

Così fece..inizio a leccarla con passione, sembrava disegnare il mio piacere, ero bagnata..eccitata e lui gestiva la sua lingua per farmi gustare ogni attimo..sentivo le contrazioni diventare più intense, il calore salire..stavo venendo’si stacco da me lasciandomi senza fiato, come se avessi corso..bussarono alla porta’dovevo andare in scena..senza slip..senza che potessi rendermene conto fui portata sul cubo e mi ritrovai a dimenarmi ancora in preda all’eccitazione..i ragazzi mi guardavano..la gonna non lasciava spazio all’immaginazione..ben presto la voce si sparse..così la gente sotto di me aumentava tanto da costringere i buttafuori a venire a prendermi..mi riportarono in camerino dove mi aspettava il padrone del locale con Lorenzo..

Brava Tiziana’ora torna dal tuo pubblico..

Mi fecero ballare in una posizione più riparata ma che consentiva comunque a tutti di guardarmi sotto la gonna, ma non ci facevo più caso..ammetto dirlo, non mi sono mai capita , ma ero tremendamente eccitata..

Verso le quattro finì il mio turno e ritrovai Lorenzo..

Sei stata brava’

Mi cambio?

No..mi piaci così..

Uscimmo dal locale e mi teneva per la mano, anche se addosso avevo il cappotto mi sentivo ancora nuda..perché lui mi faceva sentire così e questo mi piaceva’

Tiziana ti &egrave piaciuto? Dimmi la verità..

Beh’un po’

Che vuol dire un po’?

Si..si mi &egrave piaciuto..

Domani &egrave chiuso..quindi niente serata..hai la giornata libera..sei contenta?

Si..

Ah..ecco i tuoi 150 euro..

Grazie..

La sera finì come al solito salutandoci sul pianerottolo.

La domenica la passai con le amiche, in montagna..eravamo buffe tutte incappucciate a giocare a palle di neve, ci divertimmo molto’per un attimo dimenticai la mia indole, le mie fantasie e le mie voglie nascoste..ero felice, ma sapevo che l’indomani sarebbe ricominciato tutto e questo un po’ mi impauriva e un po’ mi faceva fremere dall’eccitazione..durante il pomeriggio telefono il io lui..era un po’ giù e a dir la verità non lo sopportavo giù con quell’aria sommessa, mi disse tante parole dolce..che io avevo bisogno di gentilezze che solo lui sapeva darmi..mah..sarà..ma non riuscivo più a sopportare la sua voce e questo mi dispiaceva perché quanto lo conobbi era divertente ora..aim&egrave’non lo era più..

I giorni seguenti ripresi la solita routine’lavoro in negozio, qualche pomeriggio in università e poi le mie serate senza slip’i soldi che guadagnavo non mi facevano vedere altro..ma una sera il padrone mi propose di fare degli spogliarelli integrali, tipo lap dance, integrali..per 300 euro..e non dissi di no..quindi da quella sera passavo l’ultima ora in un priv&egrave spogliandomi per degli sconosciuti..non che la cosa mi piacesse molto’ma iniziai ad apprezzarlo anche perché oltre ai soldi della serata spesso mi davano delle ricche mance. Lorenzo mi teneva compagnia e francamente non capivo perché non mi avesse chiesto di andare con lui, anche perché non aspettavo altro. Ogni tanto mi dava dei momenti di piacere coi suoi giochini di lingua’e per ora mi bastava..

Tiziana devo dirti una cosa..

Cosa?

Devo andare via per un po’

Dove?

Ho una missione per il mio lavoro in Spagna, ma dovrei tornare tra una settimana.

E io?

Beh..se vuoi non andare, fai come credi

Quando parti?

Oggi pomeriggio

Partì come disse e non sapevo se andare o meno, non mi avrebbe difesa nessuno..ma..un parte di me voleva andarci..quindi chiesi la macchina ai miei dicendo la solita cosa del lavoro..e andai..misi dei normali pantaloni neri e una maglia, ma con il cambio in borsa, arrivata davanti al locale ebbi dei grossi dubbi..non sapevo se fosse giusto farlo..ma in fin dei conti conoscevo l’ambiente, parcheggiai ed entrai. Indossai la minigonna e il top ed andai a ballare, alle tre il priv&egrave..prima di uscire un signo re di circa 40 anni mi fermò’

Avrei da proporti una cosa?

Cosa?

Un lavoro..

Di che tipo?

Dovresti fare l’impiegata per me e..diciamo intrattenere i clienti’

Come???

Hai capito bene..dovresti farmi da segretaria..

Parli chiaro per favore..

Ok..dovresti stare in ufficio vestita in modo sexi e aiutarmi a convincere i clienti a firmare i contratti magari facendogli compagnia, io ti darò un stipendio fisso mentre loro, e so che lo fanno, ti daranno dei regali..

Ma per chi mi ha presa??? Non sono una puttana!!

Lo so..ma arriveresti a guadagnare anche 5000 euro al mese..certo più di una commessa e inoltre potresti continuare a lavorare qui’non di darei problemi al mattino..pensaci..tieni il mio biglietto da visita e l’indirizzo del mio studio..

Entrai in macchina e corsi a casa con i soldi guadagnati..ma la proposta mi fece molto pensare..ma ne avrei parlato a Lorenzo quando sarebbe tornato..

La mattina dopo mi alzai verso le 10 e facendo colazione guardavo il biglietto, avevo voglia di vedere il posto, in fin dei conti il negozio il lunedì mattina &egrave chiuso e oggi non avevo lezione. Iniziai a vestirmi ma non certo come voleva lui, in fin dei conti non volevo certo entrare nello studio ma solo guardare com’era. Certo che la situazione mi eccitava molto..non riuscii a rinunciare alla gonna..optai per una gonna a mezza coscia blu non molto aderente. Andai alla fermata ed attesi il pulman’a volte neanche io riuscivo a capirmi..ma mi piaceva la mia impulsività e non potevo andare contro a me stessa..il viaggio non finiva mai, ci volle quasi un ora di viaggio..poi finalmente arrivai..cercai la via e latrovai facilemente..fui quasi stupita, era uno studio che almeno all’apparenza sembra spettacolare. All’interno un arredamento moderno, colori dominanti grigio metalizzato e nero, la mia curiosità mi spingeva ad entrare’e così feci..

Salve signorina..

Salve’.

Ha cambiato idea?

Beh..io’volevo..

Iniziare?

Beh..volevo sapere di cosa..insomma..si occupa

Intermediazione tra imprese e sostegno..praticamente le aziende si mettono nelle nostra mani e noi cerchiamo di risolvere parte dei loro problemi, una specie di finanziaria diciamo..

Capisco..ed io cosa dovrei’?

Spesso i clienti passano qui una notte ed hanno bisogno di compagnia..poi &egrave necessaria la tua collaborazione per far si che la firma sul contratto diventi più facile guardandoti’

Capisco..&egrave un raggiro..!!!

No..un aiuto..e ora smettila di parlare! Levati gli slip!

Non posso qui, c’&egrave la vetrina, qualcuno potrebbe vedere!

Meglio!

Non capivo, anche lui conosceva il mio punto debole! E se fosse stato Lorenzo a dirgli tutto? E perché non mi aveva detto niente? Ad ogni modo mi tolsi le mutandine e gliele diedi.

La gonna &egrave un po’ lunga..

Ma &egrave una minigonna!

Avevo pensato anche a questo..

Si assentò andando in una camera chiusa a chiave e tornò con qualcosa in mano..

Metti questa..

Ma &egrave cortissima!

Lo so..

Era un gonnellina nera svolazzante che a mala pena copriva il sedere, vale a dire che al minimo movimento avrei dato a vedere tutto e dire che avrei dovuto essere abituata visto che lo facevo ogni notte, ma farlo di giorno sarebbe stato diverso..e poi sarei mi sarei dovuta dare ai clienti!!!

Non posso accettare..mi scusi, mi può ridare le mie mutande per favore?

No..tanto ci ripenserai lo so..ci vediamo domattina..

Me ne andai sbattendo la porta e andai a prendere il pulman per tornare a casa..decisa che questa cosa non l’avrei fatta..

To be continued..

Leave a Reply