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Racconti Erotici Etero

To find a job

By 14 Giugno 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano giorni che aspettavo questo momento! Da quando avevo telefonato e mi avevano fissato l’appuntamento per questo colloquio di lavoro. Certo, non &egrave che la posizione richiesta fosse delle migliori, per me, ma dopo mesi di disoccupazione ero disposto a fare quasi qualunque cosa e questa, da quanto letto negli annunci, mi sembrava comunque un’attività dignitosa.
Suono il campanello e dopo alcuni istanti sento l’inconfondibile clack dell’apri porta automatico. Entro e mi dirigo verso un bancone. Nemmeno il tempo di fiatare che la ragazza appollaiata sullo sgabello mi dice
‘ciao. Se sei qui per il colloquio compilami questo modulo e poi vai il sala di aspetto. Ti chiameremo’
‘ok’ bofonchio io mentre prendo tra le mani quel ciclostilato ed inizio a leggerlo.
Compilo il questionario. Lo rendo alla ragazza e vado in sala di attesa.
Mi siedo e mi guardo attorno. Seduti come me ci sono un manipolo di ragazzi, più o meno miei coetanei. Tra tutti la mia attenzione viene attratta da una ragazza in particolare. Indossa una camicetta bianca e una gonna a volant nera, calze color carne. Capelli neri come la notte e soprattutto due labbra carnose al punto che mi fermo ad osservarle come inebetito senza nemmeno rendermi conto che lei mi sta guardando a sua volta.
Quando mi rendo conto che lei mi sta osservando cerco di dissimulare in qualche modo l’essermi fissato sulla sua bocca e vedo i suoi occhi, neri come i capelli che mi scrutano curiosi. Sorrido e le dico
‘sei anche tu qui per il colloquio?’
‘si’ mi risponde lei
Iniziamo a parlare, chiacchierando del più e del meno. Scopro che si chiama Stefania, che ha 26 anni, quindi tre in meno di me e che, come me, spera di essere assunta perché ha bisogno di lavorare.
Mentre continuiamo a dialogare iniziano a chiamare le persone attorno a noi e, una dopo l’altra, le vediamo uscire dalla saletta di aspetto al punto di restare soli. Intanto la confidenza si &egrave amplificata, nel giro di un’ora abbiamo riso, scherzato, abbiamo scoperto di avere delle conoscenze in comune.
D’un tratto, mentre stiamo chiacchierando, la gamba di Stefania sfiora la mia, indugia per un attimo. Quel contatto mi fa trasalire leggermente, ed inizio, per un solo istante, a fantasticare su qualche cosa di più hot delle parole ma vengo riportato alla realtà nel giro di un secondo quando la vedo alzarsi
‘&egrave il mio turno, mi dice’ e mentre lei si allontana da me, uscendo dalla sala di aspetto, la guardo ondeggiare sui tacchi, rendendomi conto che ha un culo favoloso, coperto dalla stoffa leggera della sua gonna.
Nel frattempo entrano altri due ragazzi ed io mi rituffo nei miei pensieri, in attesa del mio turno. Il tempo, di colpo, sembra non passare mai fin quando mi alzo, vado al bancone e chiedo alla ragazza dove sia la toilette. Mi viene indicata.
Davanti alla porta mi rendo conto che il bagno &egrave unico per maschi e femmine. Dentro resto qualche minuto più del dovuto e mentre sto sistemando la cinta dei jeans, sento la porta aprirsi e un rumore di tacchi pervadere l’ambiente circostante.
Apro la porta della toilette e quasi mi sento il cuore saltare in gola mentre vedo Stefania davanti allo specchio che si sta sistemando i capelli. Non si volta nemmeno, mi vede attraverso lo specchio ed io, a mia volta, la vedo aprirsi in un caldo sorriso.
‘come &egrave andata?’ le domando senza muovermi
‘non lo so. Mi faranno sapere’ mi risponde lei. E in quello stesso istante la vedo poggiare i palmi delle mani sul lavabo e spingersi in avanti, tendendo il corpo, e alzando il sedere verso di me. Non posso fare a meno di guardarle il culo, anche se per solo una frazione di secondo, ma vengo catalizzato, totalmente, dalle sue forme.
Lei se ne accorge e sorridendo, maliziosamente, mi dice
‘ehi, cosa guardi così interessato?’
‘niente’ le rispondo ‘vado perché mi sa che tra un po’ mi chiamano’ dico mentre mi dirigo verso la porta del bagno e sento la sua voce che mi risponde
‘ok, ci si vede in giro’
Mi fermo un istante, come pietrificato. Guardo per un attimo la porta del bagno, subito dopo mi volto verso di lei. Non penso nemmeno a quale sia la decisione da prendere, lo faccio e basta, come se di colpo mi si fosse spento il cervello. In un attimo sono dietro di lei. Le mie mani la cingono per la vita mentre le mie labbra si avventano sul suo collo.
‘ehi’ ma.. che ”’ la sento dire visibilmente sorpresa del mio gesto
La bacio sul collo, scendo con le dita fino all’orlo della sua gonna e lentamente la faccio risalire sui suoi fianchi, scoprendo che indossa le autoreggenti e ha un perizoma blu talmente sottile che le sue natiche sono nude, nascondendo tra esse il filo sottilissimo del suo intimo.
‘dai’. Marco’. Cazzo’ mollamiiiii’ mi inveisce contro cercando di divincolarsi e in quell’istante mi appoggio con tutto il mio peso su di lei, schiacciandola contro il lavabo e facendole sentire contro il culo la forza del mio desiderio, pressata contro i miei jeans.
Scivolo con una mano tra le sue cosce ed inizio a massaggiarle la fica attraverso il perizoma e in quel momento sento la voce di Stefania, cambiare. Di colpo il tono incazzato e lamentoso si trasforma in una melodia di leggere mugolii di approvazione mentre mi sussurra
‘tu sei pazz””.’ Le sue parole le muoiono in gola nel momento stesso in cui, scostandole il perizoma, faccio scivolare il mio medio nel suo sesso, trovandolo bagnato e aperto, pronto ad accogliermi. La bacio e la mordo sul collo e le dico, sottovoce
‘sarò anche pazzo ma” ‘ non finisco la frase’ mi limito a spingere il mio dito nella sua fica, facendolo entrare ed uscire sempre più rapidamente dal suo corpo mentre lei inizia ad ansimare. Con l’altra mano mi slaccio i jeans, e a fatica li faccio scendere alle mie cosce’ liberando finalmente il mio cazzo che &egrave duro come la pietra e mi appoggio di nuovo contro di lei, spingendolo contro le sue chiappe sode’
‘mmmmmmmm’ la sento mugolare a quel contatto tra i nostri corpi’.
Faccio scivolare la mano libera sul suo perizoma cerco, a fatica di farlo scivolare lungo le sue gambe. Stefania non dice nulla, si contorce mentre il mio dito continua, sapientemente, a lavorare la sua fica che oramai &egrave un lago di umori. La vedo, riflessa nello specchio, mordersi le labbra per evitare di urlare ed anzi, &egrave lei ad afferrare il suo intimo e a farlo scendere lungo le sue gambe mentre, con un filo di voce rotto dall’eccitazione mi dice
‘sei un porco’. Ed un bastardo’
Non le rispondo. Mi stacco da lei, la prendo per i capelli e la tiro leggermente indietro e subito dopo le poggio una mano sulla spalla e la invito a piegarsi in avanti. Lei sembra un burattino nelle mie mani, non si oppone, e si fa guidare così che, nel giro di pochi attimi, me la trovo piegata a 90, davanti agli occhi.
Sfilo il mio dito dal suo sesso, fradicio e con l’altra mano mi afferro il cazzo, indirizzando la punta sul suo fiore. Resto fermo per un istante poggiando la mia cappella gonfia sulle sue grandi labbra, senza penetrarla, mentre con il dito che prima era dentro di lei inizio a titillarle il clitoride gonfissimo di desiderio
‘ahhhhhhhhhhhhhh’ la sento mugolare
Stacco le mani dalla sua fica caldissima e fradicia di umori, l’afferro per i fianchi e spingo il mio corpo dentro al suo. IL mio cazzo le scivola dentro la fica come un coltello nel burro caldo e vedo Stefania mordersi le labbra per non urlare. Inizio a pomparla con forza, facendo sbattere ad ogni affondo il mio bacino contro le sue chiappe, godendomi quel guanto caldo e umido che mi stringe il cazzo’.
‘ahhhh’ ohhhhh’ la sento gemere mentre continuo a scoparla senza ritegno e la cosa mi eccita ancora di più.
Afferro le sue tette a coppa, attraverso la camicetta e le stringo mentre continuo a sbatterla come un dannato, facendo entrare ed uscire il mio cazzo, duro come la pietra, dentro la sua fica e sento i suoi umori che, lentamente, bagnano la mia asta e colano lungo le sue cosce mentre lei, con la voce spezzata dal desiderio mi dice
‘sei un ba’a’.a’.star’doooooooo’
‘si’.. hai ragione’. Ed ora ti faccio urlare come una troia’ le rispondo e mentre la tengo per i fianchi inizio a menarle fendenti sempre più forti, fino a che non sento il suo corpo tremare, fino a che non la vedo, attraverso lo specchio, restare per un istante a bocca aperta, con gli occhi sgranati e subito dopo avverto, chiaramente, gli spasmi del suo corpo.
‘vengoooooooooooooooooooooooo’ grida senza ritegno mentre sento la sua fica che inizia ritmicamente a stringere il mio cazzo dentro di lei e la cosa mi manda in estasi’. Il suo orgasmo &egrave lungo ed intenso ed io ne approfitto per cadenzare i miei movimenti ai suoi spasmi, infilandomi in lei ogni volta che sento la sua contrazione, allargandola a forza.
Mentre la sto ancora scopando sento da fuori la porta una voce che chiama il mio cognome’.
‘sig xxxx &egrave il suo turno’ sento dire’.
‘cazzo!’ esclamo a denti stretti. ‘che fare?’ penso’ ‘continuo a scoparmi questa splendida creatura o vado a fare il mio colloquio di lavoro?’
A malincuore le sfilo il cazzo dalla fica’. Lei si volta, aggrappandosi al lavandino per non cadere e mi guarda diritto negli occhi per un istante, poi barcolla leggermente verso di me, e mentre mi afferra il cazzo durissimo e gonfissimo, mi infila la lingua in bocca in un bacio carico di passione e desiderio.
Quando finalmente ci stacchiamo Stefania mi sussurra un ‘grazie’ all’orecchio mentre ancora tiene in mano il mio cazzo, sento la punta delle sue dita che scivolano sulla mia asta e raggiungono le mie palle, tastandole delicatamente.
‘sono troppo gonfie, bisogna provvedere in qualche modo’ mi sussurra sorridendo mentre mi fissa negli occhi.
‘il colloquio’..’ le rispondo quasi in modo automatico
‘lo so’., vai’. E non ti preoccupare’ mi risponde mentre la vedo risistemarsi il perizoma e la gonna.
Esco dal bagno e mi ritrovo davanti la ragazza che era in segreteria quando sono entrato. Lei mi guarda e noto come il suo sguardo scenda proprio al cavallo dei miei calzoni, la mia erezione &egrave ancora troppo prepotente per non essere notata. La vedo arrossire leggermente mentre sorridendo mi dice
‘mi segua’
Faccio come mi ha detto e in quei pochi passi che mi separano dalla stanza del mio colloquio ripenso a Stefania, a quella fantastica scopata rubata in quel bagno e alle ultime parole che mi ha detto’ sapendo che ci sarà un seguito tra di noi, non so come, non so quando, ma so che ci sarà un seguito’.. ma questa &egrave un’altra storia’..

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