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Tra fantasia e realtà

By 11 Maggio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Tutto inizia una sera a casa mia, prima di andare a dormire apro il sito di ‘i racconti di Milù’ per vedere se c’&egrave qualche nuovo racconto interessante da leggere, ne scorro alcuni e poi ne scelgo uno.
E’ scritto da una ragazza, solitamente li preferisco perché i racconti scritti da ragazze o donne si dividono in due categorie: quelle che pensano di far eccitare noi uomini scrivendo racconti brevi dove spesso sono protagoniste e raccontano di avventure nelle quali dopo poco conoscono qualcuno e ci finiscono a letto e ovviamente li scarto (saranno poi scritti davvero da donne? Mah) e poi quelli nei quali c’&egrave una storia, coinvolgimento tra i protagonisti e prima di arrivare al sesso ci sono imprevisti oppure un corteggiamento o aumento del desiderio e quando finalmente si arriva al dunque sanno descrivere nei particolari e senza eccedere nella volgarità ma con la giusta dose erotica il sesso tra i protagonisti.

Tornando al racconto, era composto da più capitoli e li leggo d’un fiato e più si va avanti più mi sento coinvolto, sale l’eccitazione e mi ritrovo quasi steso nella sedia da ufficio che ho a casa davanti al pc leggendo l’ultima scena di sesso descritta mentre mi immedesimo nel protagonista e aumento il ritmo della mano concludendo la lettura mentre provo un piacevole orgasmo.
Chissà da quanti lettori &egrave stata contattata la lettrice, però non posso fare a meno di farle sapere almeno le emozioni che mi ha provocato e così le scrivo una mail, scrivendole che mi &egrave piaciuto molto il racconto e descrivendo in cosa mi ha particolarmente eccitato e quali sono stati i punti che ho preferito.
A me piace molto quando ricevo questo tipo di mail per capire quali sono le parti che hanno coinvolto di più i lettori.
Inoltre le dico che anche io scrivo su quel sito e le lascio il mio nick chiedendole se le va di leggere anche i miei e magari scambiare qualche mail con pareri sui nostri racconti.

Il giorno dopo con grande stupore trovo già la tua risposta e non &egrave un semplice ‘ciao grazie per la mail segui i prossimi miei racconti’, ma mi scrive che conosce benissimo i miei racconti e si sofferma anche più di me a descrivere cosa le &egrave piaciuto in particolare e quale dei tre l’ha colpita di più.
Inoltre aggiunge che ha appena creato un nuovo sito di racconti erotici. che cura personalmente e mi lascia il link, io guardo subito e vedo che praticamente ci sono solo i suoi racconti ma penso che lì mi sarà più facile seguire il proseguo di quello letto la sera prima e nuovi racconti che pubblicherà.

Continua lo scambio di mail nei quali mi dice che avrebbe piacere a pubblicare uno dei miei racconti sul suo sito e io accetto entusiasta e così dopo averle mandato una mia piccola introduzione per il sito sono uno dei primi autori esterni ad essere inserito e a pubblicare un racconto sul suo sito.
Durante le mail intanto oltre a un serio confronto tra lettori iniziamo con qualche frase maliziosa giusto per rendere più movimentata la conversazione ma senza mai spingerci troppo oltre.
Ci confrontiamo sull’idea di poter scrivere un racconto insieme e se meglio farlo su skype oppure con scambi di mail e le mando anche delle idee e quella che preferisce &egrave esattamente questa :

‘Io vengo in orario di chiusura a prendere un intimo per la mia ragazza per un anniversario o magari anche un intimo per me e siamo soli nel tuo negozio e mi aiuti molto bene nella scelta’.

Nel frattempo ci scambiamo anche il contatto skype ma abbiamo solo brevi conversazioni, scambiando qualche commento malizioso soprattutto su come e quando ci siamo masturbati leggendo i nostri racconti ma nulla più, essendo lei impegnata tra studio e nuovo sito e io con il lavoro e dopo pochi giorni parto per una breve vacanza.
Proviamo a decidere di nuovo per il racconto insieme sperando di poterlo finalmente realizzare e più avanti mi chiede per mail se voglio rispondere a delle domande per un’intervista da pubblicare sul sito, ovviamente accetto e lei nel pubblicare le risposte finge che l’intervista sia avvenuta a fine estate sulla spiaggia e che lei si presenta in spiaggia in topless mostrandomi il suo prorompente seno.
Per mail le scrivo che se fosse avvenuto non mi sarei limitato a rispondere alle domande ma qualche attenzione l’avrei dedicata ai suoi seni e lei mi chiede cosa avrei fatto e così continuiamo a scriverci tra battute maliziose e commenti sul sito che sta crescendo sempre più e le porta via tempo così che ci perdiamo un po’.

Passano circa 2 anni e nel frattempo io non scrivo più lasciando a metà uno dei miei racconti che ha riscosso più successo ma ogni tanto vado a vedere il suo sito che ha sempre più visite e sempre nuove e interessanti rubriche e racconti di nuovi scrittori e scrittrici.
Un giorno mi arriva una sua mail che mi dice della nascita di un ‘club’ riservato ad alcuni membri che riceveranno per posta elettronica novità e anticipazioni e e-book.
Mi piace subito l’idea e sono felice di scoprire di far parte del club di diritto in quanto scrittore del sito e qualche settimana dopo iniziano ad arrivare via mail i ‘Magazine’ sempre ricchi di racconti e rubriche interessanti e dopo averli letti cerco di rendermi utile mandandole dei feedback indicando le cose che mi sono piaciute di più e se c’&egrave qualcosa che avrei preferito in modo differente.
Ricomincia quindi un piccolo scambio di mail ma nulla più fino a quando un giorno lei nel ‘Magazine’ pubblica una sua intervista.

Quella ragazza che scriveva racconti così eccitanti, con la quale mi ero scambiato mail maliziose ora descriveva suoi particolari intimi e privati e lo faceva con la sensualità di sempre e provocando a tratti i lettori.
Per me fu inevitabile lasciarmi andare e afferrare il mio sesso leggendo le risposte che, domanda dopo domanda, non facevano che aumentare la mia voglia di lei fino a raggiungere l’orgasmo.
A quel punto però mi &egrave inevitabile scriverle quello che mi ha provocato e allora le scrivo la seguente mail :

Ciao yyyyy…
ultimamente sono di fretta ed ho poco tempo ma 2 minuti dovevo dedicarteli…
Oltre ad aver apprezzato l’ultimo numero mi piacciono molto anche le nuove iniziative….
Giuro che se riesco ti darò feedback più precisi ma intanto trovo fantastica la tua intervista…
Ovviamente la cosa &egrave più che altro mentale, dopo esserci conosciuti scambiando messaggi i primi tempi e leggendoti sempre, sapere qualcosa in più di te e delle tue fantasie &egrave stato eccitante ed ebbene sì… mi hai provocato una bella erezione e alla fine quando hai detto di svuotare le palle… pensavo che te lo saresti meritato e immaginando il tuo fisico come descritto e i tuoi seni morbidi abbondanti delicati ho chiuso gli occhi e fantasticato fino a immaginare di riempirti seni e viso… :-)
Inutile dirti che una foto solo dei tuoi seni, magari anche semplicemente una scollatura o downblouse sarebbe eccitantissima e chissà che non ci stai già pensando come regalo ai lettori :-)
Ovviamente senza viso, capisco bene che quello lo eviteresti…
Mi piace anche molto il resto dell’intervista, ma che la pensavamo allo stesso modo su molte cose inerenti all’erotismo lo sapevo già dalle nostre prime chiacchierate…
Un bacio e a presto per novità del sito e miei commenti su quel che mi hai mandato appena possibile…
eh no però una domanda al di fuori dell’intervista te la devo fare…
A fine intervista o i giorni seguenti o dopo mail tipo la mia dove molti ti avranno confermata di essere venuti leggendoti…
Ti &egrave capitato di toccarti, fantasticare e godere sui tuoi lettori che leggevano le tue parole mentre li invitavi a sborrare? :-)
bacio…..

Lei il giorno dopo mi risponde così:

Ciao xxxxxx, ti ringrazio moltissimo per il tempo che ti sei preso a scrivermi!! E mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato l’intervista :)
In effetti ho ricevuto parecchi feedback positivi, tanto che sto pensando che forse i lettori apprezzerebbero se raccontassi qualcosa più di me, periodicamente, sul blog. E magari lo stesso vale per gli altri autori. Non so, ci sto riflettendo…
Intanto, per rispondere alla tua domanda.. sì, &egrave bello immaginare che i lettori si siano eccitati e magari.. toccati.. leggendo le mie parole e descrizioni; però devo dirti che &egrave un po’ come per i racconti, quelli che pubblico: lo immagino, e mi piace, ma non vedendo né leggendo nulla di ciò che accade, &egrave tutto molto lontano e indefinito..
Diciamo che mi fa sentire molti più brividi leggere un’email come la tua, con qualcuno che mi dice direttamente cosa ha fatto/provato… :)
Baci,
yyyyy

A quel punto le chiedo se vuole una descrizione di come ho letto l’intervista e cosa in particolare mi ha provocato l’erezione e la voglia di godere pensando a lei.
La risposta &egrave immediata e mi invita a descrivere minuziosamente quello che ho fatto e provato e allora il giorno stesso riguardando l’intervista e ripensando alla prima volta che l’ho letta le scrivo questa mail:

Beh meriti di essere accontentata :-)
Ho letto la mail tardi sicuramente dopo l’1…
seduto sulla scrivania al pc sulla mia sedia con schienale tipo quelle da ufficio…
Il mio momento preferito per masturbarmi &egrave proprio prima di andare a dormire, o a letto fantasticando o al pc prima di andare a letto con un video o un racconto oppure a volte come nel racconto che hai pubblicato con una chiacchierata in chat con qualche ragazza…
Quella sera vedo la tua mail e subito l’idea della tua intervista mi smuove qualcosa…
Inizio a leggere attento alle tue idee su sesso erotismo e racconti e già alla descrizione del tuo seno sento smuovere qualcosa immaginando il tuo corpo dopo averti tanto letta nei racconti, nelle prime chiacchierate qui e sul blog…
sul downblouse e su come ami provocare e a volte stare a casa o in giro senza reggiseni ho capito che l’intervista prendeva una piega interessante e appena hai scritto che avevi un calore tra le gambe la mano &egrave scesa sui miei pantaloni ma volevo gustarmi bene l’intervista…
Però hai subito parlato di quanti ami un cazzo tra i tuoi seni, sia il glande sui capezzoli che averlo lì al centro e siccome &egrave una cosa che eccita molto e fa impazzire anche me leccare i capezzoli e specialmente quando una donna &egrave sensibilissima a questo e poi prima passarlo sui suoi seni prima lentamente e poi quasi schiaffeggiandoli e poi quando il mio cazzo &egrave duro metterlo lì al centro e farlo racchiudere fra i seni morbidi e sodi… Beh senza accorgermi il mio cazzo era tra la mia mano che iniziava a muoversi lenta mentre lo immaginavo a contatto con le tue tette….
La domanda dopo poi ti chiedeva cosa immaginavi stessero facendo i lettori e la tua risposta :
‘Mi viene da pensare che abbiano le mani occupate… anche solo ad accarezzarsi sopra i calzoni, che si sono fatti improvvisamente gonfi e duri… e magari… avrebbero voglia di liberare la loro sborra calda sulle mie morbide tette….. eheh :P ‘
Beh non potevi descrivere meglio e la combinazione di quel che era appena successo e la tua descrizione non ha fatto che eccitarmi in modo incredibile, quasi al pensiero che tu fossi lì a vedermi mentre leggevo la tua intervista…
L’intervista &egrave tornata leggermente più tranquilla ma mentre lo scappellavo e muovevo la mano tu descrivevi di quando ti masturbi e con cosa e dove ami farlo e mi chiedevo se alla fine dell’intervista, immaginando le reazioni che avresti potuto provocare, le tue dita non avessero potuto dedicarti un po’ di piacere…
Leggere che in alcune circostanze ami essere chiamata “cagna” e “puttana” non ha certo frenato la mia mano che leggermente ha aumentato il ritmo e ormai il mio cazzo era al massimo ma non avevo nessuna fretta di farlo godere…
Sulla descrizione della sborra che ami invece non ho potuto fare a meno di pensare che a breve ne avrei prodotta e mi chiedevo se il suo gusto ti sarebbe piaciuto.. La mia &egrave proprio chiara e biancastra e non si &egrave mai lamentata nessuna anzi alcune che di solito non amavano berla con me han detto che la preferivano rispetto ad altri uomini avuti….
A dire il vero una volta una mia ex ha voluto passarmela in bocca e poi farsela ripassare nella sua… ma non &egrave stato abbastanza per poterti dire che sapore avesse e poi ovviamente ho provato solo la mia e in quella circostanza :-)
Subito dopo hai detto di aver provato la sborra da un bicchiere con 2 donatori e mi chiedevo quanto potevi essere eccitata quella volta a fare sesso con 2 uomini che ti facevano godere in tutti i modi e che avrai fatto sborrare copiosamente fino poi a bere le loro voglie…
Ormai ero praticamente steso sulla sedia scivolando in avanti, vedevo che mancava poco e speravo in qualcosa di eccitante che avrebbe dato l’ulteriore scossa anche se già lentamente ansimavo…
Poi hai scritto che ami essere legata e bendata e ripensavo a quando mi &egrave capitato di farlo alle mie ex e quanto lo trovassi eccitante e poi scrivi:
‘Un pene rigido fra le mie mani &egrave la cosa che mi eccita di più in assoluto :) ‘
E non ho potuto non pensare che il mio in quel momento non ti sarebbe spiaciuto duro e ormai con la cappella rossa pronta a esplodere…
A quel punto però come quando mi capita di volermi gustare bene una sega e godere più possibile ho allentato la presa e con la mano il mio cazzo lo accarezzavo solo con le dita muovendolo appena in modo da poter arrivare alla fine senza sborrare prima…
Ho continuato a leggere e l’istinto di tornare a stringerlo e segarmi forte &egrave stato tanto leggendo che ami ricevere la sborra tra i seni, in faccia e nei capelli…
E in quel momento ti immaginavo proprio accucciata a segarmi e a passarlo tra i tuoi seni incitandomi a esplodere e farmi sborrare sui tuoi seni e sulla tua bocca con i miei schizzi che ti avrebbero inondata in tutta quella zona…
Non ho dovuto immaginare troppo le tue parole perché nella domanda dopo dicevi:
‘Sì, credo che ci siano delle belle erezioni dietro lo schermo :) E dico ai nostri lettori: che aspettate? Liberatevi le palle… ;) ‘
A quel punto ho di nuovo impugnato il mio cazzo… e iniziato a segarmi chiudendo gli occhi e immaginandoti lì abbassata a darmi piacere e quando ho sentito che stavo per esplodere ho riaperto gli occhi e riletto le tue parole: CHE ASPETTATE? LIBERATEVI LE PALLE…. e così ho fatto…. eccitato dalle tue parole e dall’immagine di te….
Ecco… mi sono anche dilungato ma meritavi la descrizione della sega che mi hai provocato pensando a te…
Spero che leggerai la mia mail tranquilla a casa e chissà se ti ho provocato qualche brivido o qualcosa di più…
fammi sapere :-)
E infine un dubbio… riguardando le domande per ricordare come erano avvenuti i fatti nella mia sega di qualche sera fa ho riguardato la foto iniziale che subito avevo dato per scontato fosse presa dal web…
Invece soprattutto con il riferimento di una domanda mi sorge il dubbio: ma quella della foto iniziale sei tu?
Già a ripensare a quella sera e descrivertelo tra le gambe sento smuovere qualcosa…ora con questo pensiero sta prendendo la sua massima forma…
Però ora voglio aspettare sono appena le 9 di sera… chissà se mi risponderai in serata potrei fare il bis immaginandoti qui…sotto alla mia scrivania…
Aspetto la tua risposta…
Baci

Il giorno dopo apro la mail per vedere l’effetto che le ho provocato con la descrizione della mail e vedo subito che c’&egrave la sua risposta, apro la mail e felice scopro di essere riuscito ad eccitarla, infatti mi scrive così:

Ciao xxxxx…
Purtroppo – e dico purtroppo – ho letto la tua email solo ora, di mattina, sul treno… &egrave stato un viaggio bellissimo, mi hai fatto vivere quello che la mia intervista ha creato, mi hai fatto “essere lì”… dico purtroppo perché ora sono calda, bagnata e tremante (non scherzo), in un luogo che non mi consente di fare ciò che vorrei…
Di sicuro rileggerò con calma stasera… per godere appieno del risultato…
Ma intanto, voglio regalare anche a te una giornata un po’ così…
Sì, il riferimento all’immagine di copertina l’abbiamo lasciato velato nell’intervista, consiglio anche di xxxx (l’intervistatore), ma… &egrave qualcosa di più che una semplice immagine presa dal web.
Ed &egrave la prima volta che faccio un passo simile.. :P
Bacio,
yyyyy

A quel punto capisco che la foto iniziale, come avevo sospettato era la sua.
La foto era leggermente offuscata e si vedevano fianchi e seni con la mano sinistra che scattava davanti allo specchio e la destra che copriva i due seni, belli, pieni e abbondanti come lo avevo immaginato e come lei descrive nell’intervista una seconda coppa C o D.
Il seno destro era coperto di più mentre nel sinistro arrivava la mano e con le dita copriva il capezzolo ma si intravedeva spuntare l’aureola, anche se il bianco-nero della foto non aiutava molto e il pollice era appena sopra.
Riguardare la foto con la conferma che era lei non fece che provocarmi una nuova erezione ed eccitato le scrivo così :

yyyyy….
sapere di averti provocato queste sensazioni &egrave bellissimo ed emozionante…pensarti calda, vogliosa,tremante e bagnata sul treno mentre leggi quel che ho fatto pensandoti mi provoca un immediato stato di eccitazione…
E poi scoprire che quella foto &egrave la tua….. la tua mani che lo accarezza e che con le dita sfiora un capezzolo e quel seno così bello e pieno…
proprio come lo aveva immaginato la mia fantasia…sono certo che ti ha eccitato fare quella foto e pubblicarla in modo così misterioso e spero che ti abbia anche eccitato confessarmelo…
Subito ho pensato con dispiacere che hai letto in treno ma ora riflettendo bene lasciarti quello stato di eccitazione per tutto il viaggio e magari a tratti per tutta la giornata non &egrave male…
E stasera pensare che rileggerai e magari riuscirai a fare quel che volevi fare già stamattina in treno…..
Sappi che il descriverti la mia reazione mi ha fatto tornare voglia di scrivere e sto continuando il racconto sulla baby-sitter che avevo iniziato e lasciato a metà…
e infine… per caso, visto che ora, anche se velatamente e leggermente nascosta conosco una parte di te, vuoi per caso la foto della mia erezione così puoi vedere l’effetto che mi hai fatto?
Bacio

Il giorno stesso mi conferma che vuole vedere la mia foto e mi risponde così:

Sì, mi ha accompagnato durante il giorno. Decisamente.
Sì, amerei vedere l’effetto che ho prodotto sul tuo pene. Te lo dico candidamente…
E anche leggere il tuo prossimo racconto.
Bacio,
yyyyy

E allora carico alcune foto che ho e le rispondo nel seguente modo:
Eccomi….
E questa sera poi sei riuscita a toccarti e godere?
Il racconto forse già stasera potrei pubblicarlo ma &egrave una sorta di capitolo intermedio per continuare un racconto già di 6 capitoli che avevo già pubblicato e poterlo pubblicare perch&egrave avevo delle idee e non mi ero mai messo a scrivere e pubblicarle…
Per quanto riguarda l’effetto che mi hai provocato… Beh… ecco le foto…
2 sono fatte proprio dove sono ora e dove mi sono segato pensandoti l’altra sera…
Poi te ne mando una in bagno dove non &egrave durissimo e una dove sono a letto e c’&egrave una gocciolina che spero ti farebbe piacere ripulire con la tua lingua….
Raccontami se ti sei toccata rileggendo le mie parole e dove e….. se ti va un commento sul mio cazzo e sulle foto…
bacio…

A quel punto il nulla…
Nessuna sua risposta ma immagino che sia per problemi anche se mi chiedo del perché nemmeno una risposta veloce.
Mi chiedo se sono stato eccessivo nel mandarle 4 foto molto più esplicite della sua o se c’&egrave dell’altro.
Sulle mie dimensioni sono abbastanza sicuro, sono certo che quello che conta di un pene &egrave il come lo si usi, ma mandando delle foto so di avere un bel pene per dimensione e larghezza e allora continuo ad aspettare notando che anche il sito non pubblica nulla e penso che può essere via o impegnata nello studio o magari malata.
Dopo alcuni giorni leggo nel sito che si scusa ma che &egrave stata male e allora capisco quale sia il motivo e attendo a breve anche una risposta a me per mail che non tarda ad arrivare e mi scrive così:

Beh.. grazie. credo sia il modo giusto con cui iniziare.
Come hai letto sono stata poco bene (eufemismo) per diversi giorni, ma subito prima di beccarmi il virus, e subito dopo appena guarita, mi sono goduta e gustata a fondo.. le foto del tuo magnifico cazzo.
Mmmm che mazza meravigliosa.. hai fatto anche delle belle foto, che devo dire valorizzano quel meraviglioso palo di carne che ti trovi tra le gambe. Dio come amo i cazzi.. scusa ti sembrerò sfacciata, ma sono sincera, e poi sei stato esplicito anche tu nel mandarmi le tue foto, quindi tanto vale che mi apra anch’io. Trovo davvero estremamente eccitante il tuo cazzo, splendido esemplare di pene, e mi sono soffermata a lungo sui dettagli: le piccole vene, la cappellona gonfia, la gocciolina che hai splendidamente colto con l’obiettivo.. il tutto mentre la mia mano era affondata fra le mie cosce. Ho raggiunto l’orgasmo tre volte in tutto, in tempi diversi, sempre assaporando con gli occhi il tuo splendido cazzone.
Bene, credo di aver reso l’idea. Grazie, grazie.
yyyyy

Eccitato dalle sue parole le mando altre foto e le scrivo così:

yyyyy…
intanto mi spiace che sei stata male e spero che tornerai presto in forma…
immaginavo che non rispondevi per qualche motivo, infatti ho aspettato pazientemente anche se ero curioso di sapere l’effetto che ti avrebbe fatto il mio cazzo….
E sinceramente so di avere un bel cazzo, me lo hanno sempre detto e sempre detto che &egrave grosso ma nemmeno eccessivo da temere o rischiare di non riuscire a farlo, però non pensavo ti potesse piacere così tanto da raggiungere 3 orgasmi….
Inutile dirti che leggere i tuoi complimenti e quanto hai goduto guardandolo mi ecciti tantissimo, penso che l’eccitazione sia un fattore fisico e anche mentale e con te che mi hai sempre fatto eccitare con i tuoi racconti, che ci eravamo scambiati mail e che mi avevi fatto l’intervista e che ti leggo sempre sul sito… beh puoi capire che mi eccita tantissimo sapere di averti provocato queste sensazioni….
Ti basti pensare che la foto delle tue tette mi ha eccitato più di video o foto più esplicite di sconosciute….
E non penso che sei sfacciata, penso che sei come me, nella vita immagino che sei una ragazza tranquilla ma in intimità ami il sesso sia fatto che raccontato e letto in ogni sua forma di eccitazione….
E ora non riesco a non immaginare che magari mentre ti toccavi e fissavi il mio cazzo magari pensavi di leccarlo, di percorrerne l’asta dalle palle alla cappella e magari succhiare quella gocciolina nella foto e poi avvolgerlo tutto fino a sentirlo esplodere tra le tue labbra…
E poi magari ancora sentirne la cappella sui tuoi capezzoli o muoversi duro tra le tue tette e infine sotto di te mentre mi cavalchi e ti entra fino allo stomaco e nella tua fica a pecora che te lo farebbe sentire tutto o a gambe aperte mentre ti sfondo….
Per questo mi ecciti tanto… E per una come te se me lo chiedessi farei dei chilometri per venire a fartelo vedere ed assaporare di persona il mio cazzo….
Ora ti saluto e immagino che avrai tanto da recuperare dopo l’influenza quindi rispondi con calma… Il racconto della baby sitter &egrave andato avanti di 2 capitoli e l’ultimo pubblicato su Milù e il prossimo che ho in mente di scrivere secondo me sono i 2 più eccitanti…
Beh vista la convalescenza provo a tirarti su con le altre foto che ho del mio cazzo sperando che siano altrettanto gradite :-)
Baci….

E così le mando altre foto e lei gradisce nuovamente ma dopo la settimana nella quale &egrave stata male tra studio, sito e racconti &egrave sempre più impegnata e a me fa piacere sentirla ma non voglio certo essere insistente e fastidioso quindi ci si sente meno.
Passano circa dieci giorni e il magazine pubblica un racconto molto bello, non suo ma comunque le rispondo dicendole che mi &egrave piaciuto molto e come sempre sceglie ottimi racconti per il suo sito.
Inoltre coincidendo con il periodo di San Valentino nel mandare via mail il racconto manda un bacio a tutti i lettori e scherzando le chiedo dove lo avesse mandato quel bacio e così inizia uno scambio di mail nuovamente malizioso e bollente.

Ecco alcune parti:

E quanto al bacio, per tutti i comuni mortali &egrave sulla guancia…
ma per te… sulla tua larga cappella umida……..

non esagero nel dirti che mi &egrave bastato leggere: “sulla tua larga cappella umida……..” che non dico che mi &egrave diventato duro al massimo ma &egrave aumentato e l’ho sentito muovere tra le gambe…
Non oso immaginare se ci avessi posato davvero le labbra sulla mia cappella…….

Mmm.. se con le mie parole non ti &egrave diventato duro al massimo, mannaggia, non ci siamo… ma ti assicuro che, se anziché di parole si fosse trattato di labbra… non saresti durato che pochi secondi… prima di darmi da bere… :P

Beh se con 4 parole mi diventava duro al massimo era preoccupante….
Però ora…. a immaginare le tue labbra e te che mi scrivi che vuoi che ti faccio bere…. beh… ora sì che &egrave duro….
Ma solo tu puoi usare le labbra? no perch&egrave avrei una voglia matta di leccare e succhiare i tuoi capezzoli….riempirli di saliva mordicchiarli e poi avvolgerli con le labbra ancora… &egrave possibile? :-)

Mmm… eccheccavolo… adesso me li hai fatti diventare duretti :P

tenendo conto che a me hai fatto diventare duro altro…..
Se passassi la cappella sopra ai tuoi capezzoli?

così mi fai sbiellare… mmm non puoi parlarmi della tua cappella suoi miei capezzoli a quest’ora!! E questo perché sto andando a dormire, anzi dovrei già dormire, visto che domani levataccia e giornataccia…
‘notte (o almeno ci provo, a dormire, ora, uff…)
(bacino sulla punta del cazzo)
(con leccatina)

Per un periodo nuovamente non ci sentiamo ma una sera eccola online su skype e il discorso parte sui racconti, su idee nuove ma c’&egrave sempre quella sintonia che ci porta a stuzzicarci e provocarci senza mai arrivare a lasciarci andare fino in fondo, forse per il poco tempo che abbiamo ogni volta o forse perché in fondo non &egrave quello che vogliamo, ma nel frattempo aumentano sintonia, complicità e voglia e per un paio di mesi va avanti così.
Il tempo quindi passa tra qualche mail sui racconti condita di provocazioni e messaggi sempre più espliciti su skype di tanto in tanto fino a quando un giorno che ci fermiamo a chattare un po’ di più e che la discussione inizia a prendere una piega altamente erotica lei a un certo punto scrive:

‘io non ce la faccio più….ho troppa voglia del tuo cazzo’

Quella frase rimbomba nella mia testa e nel mio corpo, lo sento pulsare e sento dentro la voglia aumentare e dopo qualche secondo fermo a leggere e rileggere scrivo:

‘così impazziamo… dimmi dove e quando e il mio cazzo lo avrai… e io avrò te e quel corpo che ormai sogno anche la notte’.

Quelle due frasi cambiarono decisamente il nostro rapporto, la premessa che si era fatta inizialmente che non si sarebbe mai andati oltre, niente cam, niente numeri di telefono e soprattutto niente incontri, lo aveva chiarito lei e lo aveva deciso appena iniziato a scrivere racconti e a gestire il sito, mai avrebbe dovuto cedere a lettori o altri scrittori altrimenti sarebbe caduta in un vortice infinito, io lo sapevo e non avevo mai fatto riferimenti a niente di tutto questo ma dopo quella sera tutto fu diverso.
Era impossibile non pensarci, era impossibile non accennarlo ogni volta con piccoli riferimenti, si accennava il discorso e quasi lo si cambiava temendo di superare una soglia che poteva portare a non sentirsi più per evitare di arrivare a un punto di non ritorno.
Ma quel punto ormai era superato e così dopo averci pensato e ripensato una sera le parlo chiaramentechiedendole di pensarci, che c’&egrave sempre un’eccezione che conferma la regola e che e avremmo potuto parlare e programmare in modo da evitare complicazioni.
Vedo subito che &egrave tentata anche se dice che non vuole, ma promette di pensarci fino a quando arriva una sua mail dove mi scrive:

Ok parliamone ma mettendo dei paletti, sarà solo una volta e per evitare coinvolgimenti eviteremo di scambiare i numeri e valuteremo tutto.
Io accetto subito e a quel punto con scambi di mail programmiamo tutto.
Saremmo stati insieme solo una notte, avevamo deciso un agriturismo che conosceva lei, non abitando troppo distanti per me sarebbero state solo 2 ore di macchina e per lei mezz’ora.
Ci saremmo visti prima di cena e ripartiti la mattina dopo al risveglio.
Avremmo dovuto goderci, in tutti i sensi,quella notte perché sarebbe stata l’unica.
Ovviamente sul sesso nessuna decisione, sarebbe stato tutto istinto e sensazioni però avevamo deciso che sarebbe successo dopo mezzanotte.
Quindi avremmo avuto un lungo cena e dopocena per conoscerci meglio, parlare di racconti e del sesso in generale e continue e ripetute provocazioni per aumentare il desiderio.
Decidemmo che prima di mezzanotte ci saremmo concessi un solo bacio appassionato, giusto per far crescere la voglia e altre piccole decisioni ma ovviamente da mezzanotte al risveglio doveva restare una pagina bianca che avremmo riempito improvvisando sul momento e senza seguire schemi prestabiliti.
Non restava che trovare una data e riuscimmo a organizzare un sabato nel quale eravamo liberi entrambi e così dopo circa un mese, un sabato di metà giugno, dopo aver prenotato una camera in un agriturismo sperduto nel verde, finalmente ci saremmo incontrati e la sensazione era quella che quella serata difficilmente l’avremmo scordata.
E finalmente eccomi in una calda giornata di giugno posteggiare in un agriturismo in mezzo al verde, sono le 19.00, scendo dalla macchina con jeans leggermente strappati davanti e una camicia leggera estiva, so già che lei &egrave in camera ad aspettarmi e l’emozione e la voglia di vederla &egrave tanta, passo dalla reception che si trova all’ingresso del ristorante e mi indicano la camera, sono pochi miniappartamenti e il nostro &egrave isolato dagli altro ‘bene nessuno si potrà lamentare stanotte’ penso tra me e me ed eccomi davanti alla porta.
Un’ultima controllata, un respiro e un brivido che percorre il mio corpo, so che quello per assurdo &egrave uno dei momenti più belli della giornata, l’attesa finalmente ripagata e questo sarà l’inizio di tante prime volte con lei immaginate nella mia mente.
L’avevo avvertita quando stavo posteggiando e lei mi aveva detto che avrebbe lasciato la porta aperta, prima di aprire però busso e sento la sua voce che dolcemente e con un filo di emozione mi invita ad entrare, apro e la stanza &egrave grande e sulla destra ecco il letto e lei lì sopra, bella come l’ avevo immaginata, con le gambe stese sul letto e appoggiata con la schiena allo schienale, i capelli lisci castani come avevo intravisto nella foto, il fisico minuto come lo aveva descritto ma ben definito e un vestitino scuro intero che arrivava appena sopra alle ginocchia e mettevano in risalto delle belle gambe, i piedi erano scalzi e mentre facevo lenti passi verso di lei ammirandone il corpo vidi dei sandali estivi con un tacco di pochi centimetri, vicino al letto in modo che io dovessi per forza vederlo inoltre c’era una sedia, con appeso allo schienale un reggiseno dello stesso colore del vestito, era evidente che lo aveva messo per provocarmi, per sottolineare il fatto che come spesso fa non avrebbe indossato il reggiseno, io lo guardai sorridendo e poi mi dedicai alla sua parte del corpo che so che &egrave la più sensibile per lei e quella che mi fa perdere la testa a me, adoro i seni di una donna e i capezzoli, mi piacciono così tanto che trovo attraente una seconda o una prima, accarezzarli, stuzzicarli con le dita, vederli indurire ognuno a suo modo e poi assaporarli con le labbra e la lingua, inumidirli e sentire lei che ansima mentre ci gioco, arrivato a questo punto solitamente mi piace passare un dito vicino alla sua bocca e oltre a sentire i suoi mugolii capire la sua voglia mentre le sto torturando i capezzoli trasmessa dalle sue labbra e dai suoi denti che mi succhiano e mordono le mie dita.

Ma tornando a quel momento, ero lì di fronte a lei, finalmente potevo ammirarne bellezza e sensualità e sentivo il suo buon profumo che probabilmente aveva spruzzato anche nella stanza rendendo l’ambiente ancora più sensuale e allungai la mano verso quel reggiseno, prendendolo mentre ora i miei occhi stavano fissando la parte del suo corpo più sensuale e quella che desideravo di più e che avevo provato a evitare di guardare per tenermela per ultima, ed ora i miei occhi stanno fissando quella seconda coppa D (come descritto da lei nella famosa intervista) che però sembra decisamente una terza, sotto quel vestito leggero e con scollatura e che sta su perfettamente nonostante il reggiseno sia nelle mie mani a testimonianza di quanto siano sode e fissandole bene si potevano vedere anche i due capezzoli duri, sintomo che anche lei era inevitabilmente eccitata da quella situazione di forzata attesa prima di poterci saltare addosso.
Finalmente quelle tette erano davanti a me ed erano risaltate da quel vestitino che le copriva appena senza snaturarne la forma e mettendo in evidenza i capezzoli sotto al tessuto leggero, dopo averle fissate, mentre lei guardava il mio corpo e chissà quali pensieri faceva o se riusciva a vedere già da sotto i jeans il rigonfiamento che mi provocava averla così vicina e vederla, ora la guardai negli occhi, come se fino a quel momento avessimo deciso di scrutarci e guardarci ignorandoci, lei a sua volta mi fissò in un misto di sorriso divertito e un’occhiata piena di voglia che cercai di trasmetterle a mia volta, aveva decisamente un bel corpo ma &egrave il viso a fare la differenza e lei aveva un bel viso e anche dolce da brava ragazza che però nascondeva in quello sguardo la carica erotica che conoscevo attraverso i suoi racconti.

Gli sguardi intensi si trasformarono in una risata e a quel punto le rivolsi per la prima volta parola con un semplice:
– Buonasera….finalmente insieme –
Lei semplicemente mi risponde:
– Buonasera a te… non vieni nemmeno a darmi un bacio di saluto?-
La guardai stesa in quel letto, nella mia testa avevo solo un desiderio ma… ma ci eravamo dati delle regole e non avevo intenzione di violarle e allora le dissi:
– Ok che ci sono le regole, ma temo che non riuscirei a rispettarle se venissi lì a baciarti sul letto, quindi direi che &egrave meglio se scendi tu –
Lei sorride allunga le gambe di lato e scende, si avvicina a me e mi accarezza dolcemente il viso dandomi un bacio sulla guancia, io nel frattempo ho appoggiato una mano sulla sua spalla coperta solo dalla sottile spallina del vestito e mi sposto per darle un bacio sull’altra guancia e poi restiamo lì, vicini, a pochi centimetri labbra a labbra e fissandoci ma era decisamente presto per concederci quell’unico bacio che potevamo darci prima di mezzanotte.
A quel punto mi dirigo in bagno per darmi una rinfrescata dopo il viaggio e quando torno lei ha indossato i sandali, ci sorridiamo e sembra che tra noi ci sia già la sintonia di due persone che si conoscono da tempo e decidiamo di scendere per una passeggiata o magari un aperitivo in attesa dell’ora di cena e, in modo assolutamente naturale, mentre scendiamo le scale, la avvolgo con un braccio posandole la mano sulla spalla e lei fa la stessa cosa con me sul mio fianco.
– Così sembriamo due fidanzatini- mi dice lei sorridendo
– Beh appena arrivato a me hanno detto che la mia fidanzata era già in camera ad attendermi quindi..-
Ridiamo mentre usciamo all’aria aperta e le dico:
– Allora tesoro facciamo un giro prima?-
– Certo mio dolce fidanzatino –
E così ci dirigiamo verso il prato con le reti dove probabilmente ci sono i recinti di alcuni animali dell’agriturismo.
Le mie dita sulla sua spalla a contatto con la sua pelle nuda iniziano piccole carezze e a giocare con la sua spallina e lei divertita mi dice:
– Provi già a spogliarmi sfilandomi una spallina?-
– Se avessi dovuto seguire l’istinto queste spalline le avrei strappate invece che sfilarle-
Con un breve sorriso ma con i miei denti che mordono le labbra mentre la fisso.
Vedo che &egrave divertita e piacevolmente stupita da questa mia risposta, in qualche modo dovevo difendermi dalle sue prime provocazioni con quel reggiseno tolto e lasciato in camera e penso che la serata ha già preso la piega giusta.

Facciamo due passi a visitare l’agriturismo mentre parliamo liberamente e a turno ogni tanto cerchiamo di stuzzicare le nostre fantasie e lei decide di giocare a carte scoperte chiedendomi le mie impressioni nell’averla finalmente vista e se sono per caso rimasto deluso.
Ridendo le dico che pensavo che le mie espressioni nel fissarla quando era a letto fossero state abbastanza esplicite, comunque non mi tirai indietro nel ribadirle che ha un bel corpo e attraente, che la parte del suo corpo che ha deciso di tenere scoperta da accessori di intimo non ha tradito assolutamente le mie aspettative e anzi non vedo l’ora di poterci dedicare molte più attenzioni e che ha anche un bel viso e molto dolce con uno sguardo davvero espressivo e che trasmette tutta la sua carica erotica.

Lei divertita si stacca da me e passeggia libera sul prato fino a quando si ferma e voltandosi verso di me si abbassa a cogliere una margherita sul prato, in effetti &egrave molto più grande di normali margherite che si vedono solitamente e soprattutto ha un gambo molto lungo e lei sta ben attenta a spezzarlo alla base e fa tutto molto lentamente donandomi la sua scollatura o meglio uno spettacolare downblouse e in silenzio mi godo il vestitino che si stacca appena dai suoi seni donandomi una visione ancora più eccitante delle sue coppe anche se vista la poca luce a causa della giornata che sta terminando e il sole che &egrave verso il tramonto non riesco a vedere se sono visibili i capezzoli ma quel gesto basta per farmi arrivare a un’erezione completa dopo che l’eccitazione ormai era in crescendo dal momento che ero entrato nella stanza.
Si alza lentamente e guardandomi per osservare la mia espressione mi dice:
– Guarda, una margherita superdotata-
Io scoppio e ridere mentre lei delicatamente ne accarezza il gambo e mi conferma che ama le cose grosse e tenerle tra le mani, sento salire la voglia mentre continuiamo a giocare con i doppi sensi e mi accorgo che anche lei fatica a trattenere gli istinti ma a un certo punto mi dice:
– Che ne dici se lo porto con me, potrei tenera qui-
E lentamente mette il gambo fra i suoi seni facendolo sparire sotto al tessuto e i petali, appoggiati al bordo del vestito, fanno rimanere la margherita appesa al centro tra i suoi seni che a quel punto torno a fissare intensamente.
Vedo bene lo spazio al centro, quello spazio sul quale ho fantasticato molto e poi i capezzoli ora sono vicini a me ed &egrave evidente che sono turgidi ed eccitati.
Dopo qualche secondo di ammirazione le rispondo:
– Dico che &egrave un fiore molto fortunato e lo invidio, ma dico anche che quel gambo mi sembra troppo sottile per trovarsi lì in mezzo-
Mi fissa e mentre lentamente sfila la margherita mi dice:
– Hai ragione, in effetti sarebbe stato meglio fosse lungo e grosso, se ricordo bene le tue foto mi avevi mostrato qualcosa che corrisponde a queste caratteristiche, spero ti sia ricordato di portarlo-
E detto questo lascia cadere la margherita e si volta dandomi le spalle e appoggiandosi a una rete guardando oltre dove c’erano alcuni animali.
Io mi avvicino lentamente e dopo averle appoggiato le mani sui fianchi mi appoggio a lei, premendo la mia eccitazione sulle sue natiche senza muovermi troppo e le sussurro all’orecchio:
– Quando saremo in camera controlleremo per sicurezza ma non dovrei essermi scordato di portarlo-
Lei trattiene quasi il respiro e accenna a muovere le sue natiche per sentire bene la consistenza della mia erezione e a quel punto le dico:
– Forse meglio che andiamo a bere qualcosa, o ti scopo qui, subito –
Lei si volta in silenzio, poi mi prende la mano e riprendendosi da quegli attimi di desiderio, dolcemente mi dice:
– Certo amore mio andiamo a bere qualcosa-
Tornando a scherzare come appena usciti dalla camera.
Ci sediamo nei tavoli all’aperto e ordiniamo 2 aperitivi alcolici alla frutta, siamo seduti vicini, girati verso il panorama e con le spalle alla struttura, con le braccia quasi a contatto.
Iniziamo a giocare con le dita stuzzicandoci intrecciando le mani ed accarezzandoci i palmi con la punta delle dita, ogni tanto salgo lentamente lungo il suo braccio scoperto, mentre i miei occhi guardano spesso sulla sua scollatura che di lato mi permette di avere un’ottima visuale accentuata da lei che spesso si china in avanti e poi mi fissa sorridendo e divertita, a sua volta vedo che guarda spesso il rigonfiamento dei miei pantaloni e così sto apposta appena staccato dal tavolo e con le gambe appena divaricate in modo che non sia coperto.

Quando arriva il cameriere si diverte a chiamarmi ‘ Amore ‘ e io sto al gioco e le accarezzo il viso come due romantici fidanzatini mentre nelle nostre teste il desiderio &egrave quello che arrivi presto mezzanotte per poterci possedere con ripetuti orgasmi.
Mentre continuiamo con piccole carezze e sguardi iniziamo a parlare dei nostri racconti, mi dice quel che le piace e la eccita dei miei e in cosa correggerebbe il mio stile, io faccio altrettanto con lei e sul sito e parliamo delle varie iniziative che vorrebbe portare avanti e le propongo qualche nuova idea.
Entrambi concordiamo sul fatto che negli scambi di mail siamo stati subito in sintonia nel provocarci e ne abbiamo riscontro anche di persona e questa idea delle regole di aspettare mezzanotte, anche se sta diventando una tortura, &egrave sicuramente stimolante e sta andando meglio oltre ogni previsione.

Mentre sorseggiamo l’aperitivo stuzzichiamo tra salatini e pizzette lei prende una fetta di ananas al bordo del bicchiere e lo succhia fissandomi, la guardo e le dico che se vuole può prendere anche la frutta di contorno al mio aperitivo e lei mi chiede se non voglio nemmeno la fragola.
– No…tieni &egrave tutta tua –
E dopo averla presa la porgo verso le sue labbra, tenendo però l’indice sporgente verso di lei che non si tira indietro e avvolge frutto e dito con le sue labbra e succhia intensamente, socchiude gli occhi in segno di gradimento quasi con un sospiro e con la lingua inizia a giocare con il mio dito, poi avanza lentamente fino ad arrivare ad averlo tutto in bocca e altrettanto lentamente torna indietro facendolo uscire.
Mi godo quella eccitantissima scena e lei estasiata mi mormora:
-Deliziosa…Sicuro che non vuoi assaggiarla anche tu –
E prende quella del suo bicchiere avvicinandola a me che eccitato accolgo il frutto e il suo dito tra le labbra e lo fermo dolcemente con i denti mentre gli do una leccata e lo libero facendole sentire i denti che scorrono sul suo ditino.

Continuiamo imboccandoci con gli altri frutti che accompagnano il nostro aperitivo e mi accorgo che mentre sta giocando nuovamente con il mio dito gira appena lo sguardo e vedo che il nostro scambio di cibi ha attirato l’attenzione del cameriere, le sorrido capendo che lei aveva notato da subito che eravamo osservati ma come sapevo in lei si nasconde anche un lato esibizionista e sono certo che tutto questo non fa che eccitarla maggiormente.
– Da quanto ci guarda quello? Ti fa impazzire vero osservare quanto lo stiamo eccitando mentre ci spia di nascosto? –
– Non immagini quanto, se continuiamo così penso che avrò il primo orgasmo prima di mezzanotte senza che ci sfioriamo –
– E tu non immagini quanta voglia ho di sentire il tuo sapore e farti provare orgasmi a ripetizione dopo mezzanotte in camera –
Ora le mie dita le accarezzano una gamba e salgono lente fino a dove arriva il suo vestitino e lei allarga le gambe facendo in modo che il tessuto si sposti ancora verso l’alto e io possa salire ancora, non riesco a fermarmi e passo sotto al vestitino sull’interno coscia ma appena sono a pochi centimetri dai sui slip e sento il calore tra le sue gambe lei indietreggia con la sedia e si alza, poi viene alle mie spalle si abbassa e appoggiandomi i seni sulle spalle mi avvolge con le braccia sul petto e mi sussurra:
– Dovrai ancora aspettare, ma fra poche ore la mia fica sarà tutto tua… Ora vado un attimo in bagno, tu intanto prendi posto dentro così ceniamo visto che qui abbiamo finito..-
Tutto questo detto con le labbra a contatto con il mio orecchio e le mani aperte che scendevano lungo la mia camicia e mentre una si &egrave fermata sull’addome l’altra con le dita si &egrave insinuata appena sotto ai jeans arrivando quasi a sfiorare il mio cazzo che era più che mai in piena erezione.

Mentre lei era in bagno io entro dentro e mi accorgo che oltre al salone c’&egrave una stanza comunicante in fondo e un tavolo giusto nell’angolo coperto da una paratia e quindi rimane leggermente isolato, mi avvicino al cameriere e gli chiedo se possiamo accomodarci lì e lui dice che &egrave libero e quindi mi dirigo lì ad aspettarla chiedendogli di dire alla mia fidanzata che ero già seduto, da dove sono riesco a vedere l’uscita del bagno e così appena lei apre la porta, lo stesso cameriere che la fissava mentre giocava con me con la frutta le va incontro e lei stupita e meravigliata lo osserva, poi sorride e probabilmente ha capito il motivo per il quale l’ho mandato da lei e vedo che lui le fa strada quindi probabilmente le ha chiesto di accompagnarla al tavolo.
Mentre si avvicina vedo che ha qualcosa tra le mani e appena si siede dice al cameriere di aspettare così intanto ordiniamo da bere, lui resta e prima di rivolgersi a lui allunga la mano verso di me e dice:
– Amore queste puoi tenermele che mi davano fastidio? –
Allungo la mano e vedo che mi porge il suo perizoma, io incredulo, divertito e soprattutto eccitato al pensiero che ora &egrave completamente senza intimo fingo naturalezza e ordiniamo da bere con il cameriere ormai paonazzo e che non sa come reagire.
Appena si allontana la fisso e riprendo il perizoma per osservarlo meglio e vedo che &egrave bagnato, lo avvicino al viso e inizio ad annusarlo e a gustarmi il suo buon sapore mentre lei osserva la scena di fronte a me.

Durante la cena proviamo a ricomporci e a parlare nuovamente di racconti ma ormai siamo nel vortice dell’eros e ci troviamo a commentare le scene di sesso dei nostri racconti, immedesimandoci nei protagonisti, ci diciamo quali altri racconti ci hanno eccitato di più e descriviamo le nostre masturbazioni mentre scriviamo, appena abbiamo finito un capitolo o leggendo il racconto di un altro scrittore o scrittrice.
Il tutto mentre arrivano gli antipasti e i primi e ogni tanto mentre descriviamo momenti più eccitanti allunghiamo le mani per stringercele o intrecciarle come se si potessero scopare almeno loro.
Proprio mentre stava descrivendo come ama masturbarsi appena finito un capitolo di un suo racconto o mentre legge qualcosa di altri e le nostre mani stanno giocando sopra il tavolo io mi sfilo una scarpa e inizio a fare la stessa cosa con i piedi, dal suo sguardo capisco che &egrave eccitata dalla situazione e sfilandosi il sandalo risponde al mio piedino e dopo aver giocato qualche minuto il mio piede sale lungo la sua gamba, fino a raggiungere l’interno coscia e mordendomi le labbra, mentre lei continua a descrivere, avanzo appena in modo che possa allungare il piede il più possibile, penso che lei &egrave senza il perizoma e sento il calore tra le sue gambe che divarica appena e riesco ad appoggiare appena il mio piede sulla sua fica.
Lei chiude le gambe, si muove lentamente e sospira due volte guardandomi, mentre &egrave rossa in viso dall’eccitazione, a quel punto però tolgo il piede e rimaniamo qualche minuto in silenzio.
A fatica proviamo a riprendere il discorso ma stavolta parando di noi in generale consapevoli che mancano quasi 2 ore a mezzanotte e se vogliamo mantenere i patti dobbiamo alternare le provocazioni ad attimi di tranquillità.

Arriva il dolce e ci portano una torta fatta in casa farcita con crema pasticciera e panna, per la precisione uno strato di crema dentro e sul piatto intorno alla fetta e la panna sopra alla torta,
Inizio a gustarmi quel delizioso dolce quando vedo lei che di fronte a me prende la panna con un dito, lo mette davanti al viso e fissandomi inizia a leccarlo dalla base fino ad avvolgerlo completamente succhiandolo, il tutto con una carica erotica e un trasporto che mi fa perdere la testa e stringo le mani al tavolo per frenare l’istinto di possederla subito, lei in risposta mi dice:
– Tutto ok tesoro? Adoro la panna, non smetterei mai di gustarla nella mia bocca e…. anche la crema la trovo deliziosa, al punto da desiderarla ovunque sul mio corpo… –
E allo stesso tempo inizia col dito a prendere la crema e riprende l’operazione precedente, ma stavolta mentre fa un pompino al dito inizia con il piede ad accarezzarmi la gamba e a salire lentamente, io interdetto non riesco a far altro che godermi la scena mentre lei porta nuovamente il dito al piatto per prendere altra crema mentre scivola sulla sedia in avanti e raggiunge con il piede il mio cazzo ormai durissimo.
Anche se ci sono i jeans di mezzo sente bene l’effetto che mi fa e lo accarezza mentre io le fermo il piede e inizio a muovermi strusciandomi su e giù ed inizio ad avere il respiro corto, dopo qualche attimo poi come avevo fatto io in precedenza ritrae il piede e mi lascia lì a finire il mio dolce in silenzio con ogni tanto qualche occhiatina divertita.

Finito il dolce e preso un caff&egrave e un amaro sono quasi le 11 e decidiamo di fare una passeggiata fuori ma prima passiamo in camera per lavare i denti e darci una sistemata, incredibilmente stava quasi salendo un po’ di tensione e si parlava meno, in camera a turno in bagno ci siamo lavati i denti e una sistemata al corpo e un bidet veloce, in realtà senza dircelo ci stavamo preparando a quel che sarebbe successo dopo visto che al rientro in camera non avremmo voluto sicuramente aspettare altro tempo e una volta finito usciamo e ci dirigiamo verso un sentiero che porta a una collina.
Camminiamo commentando il panorama anche se &egrave buio e ci sono poche luci ma il senso di tranquillità e il cielo stellato sono magnetici e ci trasmettono la giusta calma e a quel punto sento di stare bene e quasi fermandomi le confesso che sono felice che abbia accettato di incontrarmi, che mi sento bene e a mio agio e che &egrave stato divertente provocarla e sentirmi provocato e che &egrave davvero una gran Donna e ovviamente nel finale ho aggiunto che non vedo l’ora di vederla nuda e di poterle dimostrare quanto la sto desiderando e dal discorso quasi dolce finiamo per ridere e lei mi conferma le mie emozioni e finiamo per abbracciarci.
In quell’abbraccio decisamente dolce però il contatto tra i corpi &egrave forte e intenso e non &egrave mai stato così vicino, io sento bene i suoi morbidi seni sul mio petto e lei sente la mia eccitazione sul suo ventre e accarezzandoci dolcemente i capelli e la schiena lei mi sussurra:
– Abbiamo un bonus a disposizione giusto? –
Riferendosi al bacio che ci eravamo detti che ci saremmo potuti dare prima di mezzanotte e io mi stacco appena con il viso, le sorrido ed annuisco.
Lei ha le spalle contro una staccionata e io premo appena con il mio corpo su di lei e appoggio delicatamente le mie labbra sulle sue e iniziamo ad assaporarci e a scambiare piccoli baci che in pochi secondi diventano sempre più passionali fino a iniziare a darci piccole slinguatine con le mani sempre più frenetiche a muoversi tra collo, spalle e schiena e ora siamo avvolti in un bacio pieno di desiderio e passione, i movimenti inizialmente lenti aumentano di intensità e i corpi iniziano a strusciarsi mentre alterniamo un bacio passionale a slinguate vogliose e via di seguito ogni tipo possibile di bacio mentre le sue mani passano sotto la mia maglia e io arrivo ad afferrarle le natiche premendo con il bacino.
Nei momenti in cui ci staccavamo ci mormoravamo ogni tipo di parola o frase ‘ti voglio’ ‘ti desidero’ ‘non vedo l’ora di sentire il tuo cazzo’ ‘sto impazzendo voglio sfondarti’ ed altro che non faceva che aumentare la nostra eccitazione fino a quando a un certo punto lei mi afferra il viso mi stacca da lei e dice:
– Che ora &egrave? Non ce la faccio più –
Io prendo il cellulare e dico:
– Le 11 e 35 –
per tornare in camera sarebbero bastati poco più di 5 minuti ma lei mi fissa e dice:
– Fanculo alle regole io ti voglio ‘ e rispondo:
– Fanculo alle regole andiamo –
E per mano ci dirigiamo con passo svelto fino alla camera ormai impazienti di trovarci finalmente su quel letto nudi.
Entriamo in camera e la desidero così tanto che la spingo al muro e riprendo a baciarla eccitato, le nostre lingue impazzite si muovono e finalmente potremo lasciarci andare e sfogare la voglia accumulata in questi mesi e nel corso della serata, ci mormoriamo parole piene di passione e inizio a leccarle in collo e scendo con le mani lungo il suo corpo mentre lei scende con una mano tra le mie gambe e mi dice:
– Voglio il tuo cazzo, non resisto più, voglio vederlo, voglio sentirlo ovunque ‘
Io continuo a leccarle il collo e scendo con le labbra fino a succhiare i suoi capezzoli attraverso il vestitino, nonostante il tessuto li sento duri e li lecco mentre lei ansima e si lascia andare avvolgendo le sue braccia al mio collo e la afferro per le gambe sollevandola e ora &egrave avvinghiata al mio bacino mentre spingo come se la stessi scopando al muro.

Dopo aver torturato i suoi capezzoli la prendo e sempre mentre &egrave avvinghiata a me mi volto verso il letto e la faccio cadere sul materasso e resto in piedi in fondo al letto.
Lei, stesa, mi guarda e passa una mano sui suoi seni e una tra le gambe, poi si sfila lentamente il vestito e finalmente eccola nuda davanti a me, quelle tette meravigliose con i capezzoli durissimi e la sua fica rasata e bagnata, i nostri sguardi trasudano voglia e passione e lei si mette in ginocchio con le gambe divaricate e si avvicina a me e inizia a slacciare bottone dopo bottone la mia camicia, poi la apre di colpo e inizio a leccarmi il petto e i capezzoli e scende fino alla cintura con la sua lingua, a quel punto la slaccia e poi con un colpo solo apre i bottoni dei jeans e li abbassa, io la aiuto e intanto sfilo scarpe e calze così ora sono solo con i boxer che evidenziano la mia erezione.
Lei inizia ad accarezzarlo e poi a leccarlo e morderlo e sento il mio cazzo pulsare sempre di più intrappolato dentro a quel tessuto mentre le accarezzo i capelli e le schiaccio la faccia tra le mie gambe, le sue mani si posano ai lati del boxer ma aspetta dei lunghi e interminabili secondi prima di abbassarli di colpo ed ecco il mio cazzo finalmente libero e che le cade quasi sul viso con la cappella rossa e pulsante e lei che lo osserva ammirata:
– Oddio che bello… &egrave più bello e grosso di come lo avevo visto in foto ‘

Inizia ad accarezzarlo con un dito e percorre le vene che aveva già descritto anche per mail osservandolo in foto, poi di colpo lo afferra alla base stringendolo e con la lingua stuzzica la punta sentendone il sapore, continua con piccole leccate e poi lo spinge verso l’alto e lo lecca dalle palle alla cappella per due volte per poi avvolgerlo nella sua bocca, prima la cappella e lentamente fino alla base mentre io ansimo e mi godo le sue attenzioni con il suo sguardo penetrante nel mio.
Si stacca un attimo e decido che &egrave il momento di passare all’azione, non voglio certo venire subito e allora la spingo facendola stendere nel letto, lei ora &egrave stesa e si gira dandomi le spalle, io a quel punto salgo sul letto e inizio a leccarle le gambe dai polpacci alle natiche, mordendole quel bel culo con le mani decise che la accarezzano.
Mentre lecco e accarezzo la sua schiena appoggio il mio cazzo a una sua gamba e le mormoro all’orecchio:
– Lo senti com’&egrave duro? Vuoi sentirlo ovunque? –
Lei mi urla di sì ansimando e inizio a muoverlo su e giù per le sue gambe, a passare la cappella sulle natiche e poi tra le gambe strusciandolo al centro senza infilarlo e poi in tutta la sua interezza per tutta la schiena e su fianchi prima da un lato e poi dall’altro, lei sembra impazzire e so che questo gioco la eccita e che il bello deve ancora venire.
Passo il mio cazzo sul suo collo e sempre da dietro sulle sue guance mentre si volta e lo cerca con la lingua e poi la giro tornando in basso e questa volta &egrave la mia lingua che dopo esser passata tra le sue cosce vuole sentire il suo sapore tra le gambe e inizio a baciarla intorno alla fica e a un tratto inizio a leccarle il clitoride, lei mi afferra dai capelli tenendomi tra le sue gambe mentre sento il suo clitoride duro fra le labbra e un dito la penetra.

Continuo per alcuni minuti sentendola ansimare sempre di più e poi mi stacco, la fisso e mi metto in ginocchio all’altezza dei suoi fianchi, afferrando il mio cazzo e lentamente l abbasso verso di lei, verso le sue tette.
Lei quasi trema al pensiero e finalmente ecco la mia cappella bagnata dalle sue labbra che gira sui suoi capezzoli, continuo a farglielo sentire per alcuni minuti e lei ansima vogliosa e inizia a toccarsi da sola, a quel punto lo metto al centro tra quelle meravigliose tette e le accarezzo stringendole e inizio a muoverlo, so quanto la eccita tutto questo e lei sa che anche a me fa impazzire e mentre allunga la lingua per darmi delle leccate quando spingo verso l’alto arriviamo quasi contemporaneamente all’orgasmo.
Sento le sue urla di piacere e finalmente libero il mio seme caldo, biancastro e denso che schizza sul suo viso, tra i suoi capelli in modo abbondante per la lunga attesa e l’eccitazione continua della serata, gli ultimi schizzi meno forti invece restano sulle sue tette ed &egrave uno spettacolo vederla ricoperta della mia sborra mentre ha ancora il respiro corto e con le dita cattura le mie voglie per sentirne bene il sapore come aveva fatto a tavola con la panna e con la crema, mi godo quella scena e poi crollo su di lei e ci abbracciamo e baciamo sudati e finalmente appagati anche se consapevoli che sarà solo l’inizio di una lunga ed intensa notte.

Dopo qualche minuto stesi a riposare e scambiare qualche bacio e carezza mi dice che andrà a fare una doccia e prima di farlo vedo che guarda, accarezza e da un tenero bacio al mio membro ora a riposo commentando di averne una passione in tutte le sue forme, io sono divertito e le dico che la doccia &egrave abbastanza spaziosa per due e così ci dirigiamo insieme sotto all’acqua calda, prima qualche scherzo e poi pian piano shampoo e bagnoschiuma sui nostri corpi e iniziamo a insaponarci e a far scivolare i nostri corpi tra loro con le mani che accarezzano prima delicate e poi avide di provocare piacere all’altro.
I suoi seni scivolosi e insaponati sono spettacolari e ripenso a una scena di un film storico della Fenech, nel quale era nuda e insaponata, al quale avevo dedicato molti ‘pensieri’ da piccolo e ora eccomi protagonista di quello che mesi prima poteva sembrare solo un film ma era realtà.
Le sue mani continuavano a scendere sul mio membro per insaponarlo e mi stuzzicava palle e il buchetto dietro mentre iniziavo ad ansimare e l’erezione tornava prepotente, nel frattempo la faccio girare e inizio con le mani su tette e fica mentre il mio cazzo ora punta sul suo culetto e lei si alza in punta di piedi mettendosi sul rialzo della doccia e mi basta abbassarmi appena per far scivolare il mio cazzo tra le labbra della sua fica e mentre le lecco il collo inizio a penetrarla, stavolta con meno preliminari e più violenza e foga ecco che la scopo mentre le tiro i capelli e lei si volta con la lingua che mi cerca e sobbalza alle mie penetrazioni.

Dopo alcuni minuti però la giro e pur essendo scivolosi lei si avvinghia a me come quando ci baciavamo al muro appena entrati in camera ma stavolta il mio cazzo &egrave piantato dentro di lei e sembra non volersene staccare, ora mi fissa e vogliosa mi dice:
– Scopami….spaccami…-
I mie colpi ora sono lenti ma decisi, le sue tette sobbalzano e la penetro con tutta la mia forza mentre lei mi morde il collo.
Mentre l’acqua scorreva e eliminava la schiuma dai nostri corpi la scopavo selvaggiamente e lei riesce ad allungare una mano e a penetrarmi il culo con un dito, facendomi ansimare e facendo sì che la mia cappella si gonfi ancora di più dentro lei:
– Sì…così…scopami il culo e senti come ti sfondo con il mio cazzo…ti voglio così…porca e vogliosa-
Le nostre frasi non facevano che aumentare la carica di eros che avevamo e mentre aumento con tutte le mie forze la sento urlare dal piacere:
– Oh sì.. sono una porca…vogliosa di cazzo… io lo amo il cazzo e lo voglio, voglio godere… sono una cagna, guardami…sono la tua puttana scopami… oddio sì…eccomi….vengo non smettere ti prego… vengo ahhhhhhhhh ‘
La sento raggiungere l’orgasmo e ci fermiamo, lei sfinita per il desiderio raggiunto e io per le spinte e la posizione della quale la tenevo praticamente in braccio, usciamo dalla doccia dopo un’ultima rinfrescata e prendiamo un asciugamano enorme dove ci avvolgiamo e lei si struscia contro il mio cazzo ancora duro.

Io la fisso eccitato e lei divertita mi dice:
– Che intenzioni hai con me con questa arma che continui a puntarmi addosso? –
– Vai sul letto e mettiti a pecora, voglio il tuo culo, voglio sfondarlo –
Lei eccitata lo accarezza ed esce dal bagno e io la seguo, la osservo mentre a gattoni sul letto con quelle tette meravigliose a penzoloni si dimena muovendo il culo, io ancora leggermente bagnato non essendomi asciugato benissimo salgo sul letto e inizio a leccarle il culo, a penetrarlo con un dito e con la lingua e poi ecco il mio cazzo che si muove tra le sue natiche e la cappella che lenta si fa spazio e la penetra mentre lei urla quasi di dolore ma mi incita a spaccarla.
Entro ed esco alcune volte con la cappella e poi sento che &egrave pronta e lentamente affondo fino a farlo entrare quasi tutto, poi lo muovo su e giù e sento che i suoi lamenti diventano di piacere e mi lascio andare velocemente finendo quello che avevo interrotto sotto alla doccia, stavolta ovviamente con meno foga ma con colpi più regolari.

Passano pochi minuti e lei &egrave stremata da quanto la sto aprendo e io quasi al culmine prima di venire ma mi ferma e mi prega di sborrarle in bocca, così aspetto che si gira e lei di colpo mi penetra nuovamente il culo con un dito e lecca le palle mentre io mi sego con la cappella più gonfia che mai.
Non passa nemmeno un minuto e sente il mio urlo di piacere e avvolge il mio cazzo con la bocca e stavolta prende direttamente i primi schizzi nella gola e manda giù il mio nettare per poi liberare il mio cazzo e spalmarsi la cappella mentre fuoriuscivano schizzi meno potenti su viso e tette.

Passiamo i minuti successivi nudi sotto al lenzuolo a parlare scherzando ma entrambi provavamo una vera e propria devozione per una parte del corpo dell’altro e così mentre palavamo le mie dita le accarezzavano i seni mentre la sua mano finiva spesso tra le mie gambe e così dopo circa mezz’ora ecco i nostri sguardi nuovamente vogliosi di possederci e così lentamente eravamo sempre più vicini fino a darci un primo bacio e poi continuare, in modo passionale e quasi al rallentatore a scambiare altri baci e slinguate mentre le nostre mani accarezzavano sensualmente i nostri corpi.
Continuammo quel lungo bacio mentre i nostri corpi ormai erano uniti e ci trovammo a turno uno sopra l’altra quasi rotolando nel letto senza avere nessuna intenzione di staccarci, fino a quando lei restò a lungo copra di me iniziando a muoversi e strusciarsi mentre continuavano i nostri baci sempre più intensi.

Il nostro approccio questa volta era più sensuale adesso, anche se la voglia era evidente ma sembravamo volerci godere di più le attenzioni, essendo già appagati da due orgasmi, ma dopo continui baci e carezze sento la sua mano sfiorarmi le palle, accarezzarle e afferrarla mi asta e lentamente passarla sul suo clitoride, la voglia aumentava e lentamente lei lo lascia scivolare dentro la sua fica di nuovo bagnatissima e inizia a cavalcarmi piano mentre le graffiavo la schiena, tenevo i fianchi e con la lingua le stuzzicavo i capezzoli e la baciavo ancora.
Sentivo il mio cazzo dentro di lei che si muoveva su e giù, le sue pareti interne che quasi lo accarezzavano e tutto era sensuale e altamente erotico più che mai, dopo lunghi e intensi attimi lei scende e resta in quella posizione con tutto il mio cazzo dentro di lei e quando la sento risalire la fermo a metà con le mani ben salde sui fianchi e inizio a scoparla spingendo verso l’alto e facendoglielo sentire tutto mentre lei urla e io ansimo sempre più forte.

Continuo con tutte le mie forze e poi rallento l’intensità e tenendola dentro di me mi sposto di lato e le dico di girarsi, lei esegue senza mai farlo uscire e ora sono seduto, verso un armadio a muro con specchio e vedo la nostra immagine riflessa.
Lei &egrave impalata sopra di me e si muove lenta girata dandomi le spalle, mentre io le accarezzo con una mano i seni e con l’altra il clitoride e ogni tanto si gira verso di me a baciarmi e poi guarda nuovamente la nostra immagine allo specchio e il mio cazzo che entra ed esce dalla sua fica a seconda dei suoi movimenti come se fossimo spettatori al cinema.

Continuiamo ansimando e sussurrandoci ora parole eccitanti, a tratti quasi dolci fingendosi di nuovo due innamorati come all’aperitivo e a tratti volgari e porci e desiderosi solo di godere, riuscivamo insieme ad alternare queste emozioni senza aumentare troppo il ritmo come se volessimo passare la notte così, sempre al limite del piacere.
Ormai però la voglia era troppa e le parole sempre più forti e crude e i movimenti più decisi e leccando l’orecchio le sussurro ansimando:
– E’ stupendo…vorrei non finisse mai… Mi fai impazzire tu e il tuo corpo-
-Sì…stupendo… ma ora non resisto più…voglio godere…sbattimi e sfondami come una puttana !!!-
Dopo quelle parole non mi tirai indietro e la presi di forza tirandola quasi verso l’alto e girandomi sul letto quasi lanciandola e appena lei &egrave stesa e nuda mi fissa mormorando:
– Sì…cosììì e ora sfondami porco –
Vado sopra di lei e le alzo le gambe mettendole sulle mie spalle per farle sentire il mio cazzo ancora più a fondo in tutta la sua grandezza e con tutta la forza che avevo inizio a penetrarla violentemente
– Sìììì…ti sfondo e ti faccio godere come una cagna…senti il mio cazzo come ti apre e godi…godi puttana godi….-

L’eccitazione era così tanta che dopo pochi minuti quasi insieme abbiamo raggiunto l’orgasmo, dopo averla sentita godere le ho schizzato il mio sperma nuovamente sui seni, per poi crollare al suo fianco e senza nemmeno avere la forza di andare in bagno o vestirci , essendo ormai piena notte, ci siamo addormentati.
Quella incredibile notte aveva superato ogni nostra aspettativa e il risveglio non poteva essere migliore di quello avuto, avendo aperto gli occhi e trovandola tra le mie gambe che giocava con la bocca con il mio cazzo duro anche se dormivo, l’ho lasciata continuare e poi abbiamo fatto nuovamente sesso e poi dopo una doccia, stavolta alternati e siamo scesi a fare colazione e l’abbraccio che ci siamo dati prima di salire ognuno sulla propria macchina &egrave bastato più di molte parole per farci capire che avevamo vissuto una notte intensa e piena di forti emozioni e che sarà sicuramente indimenticabile.
Nessun accenno alla possibilità di rivederci, eravamo stati chiari nella mail e doveva essere l’unica volta, poi, dopo un bacio passionale, che sembrava davvero quello di due fidanzatini come abbiamo finto di essere in alcuni attimi della giornata precedente e salgo in macchina da solo e ripensando a tutte le sensazioni provate e al fatto che avevamo deciso che sarebbero dovute essere solo un’esperienza isolata pensai:
‘Fanculo alle regole’
E misi in moto tornando a casa chiedendomi cosa sarebbe successo in seguito e come ci saremmo comportati ed ora a nemmeno una settimana eccomi a raccogliere quelle sensazioni e chissà se ci saranno nuovi capitoli di questa storia nata con uno scambio di mail.

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