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Racconti Erotici Etero

Tra le ciglia

By 15 Settembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Luce, brusio,vita: segnali di un nuovo giorno arrivato a svegliarla. Julia socchiude gli occhi e attraverso le ciglia guarda fuori di s&egrave mentre si sente appagata, sazia, piena della notte appena trascorsa ‘ Vagina e culetto sono doloranti ‘ orifizi sbattuti generosamente dall’ultimo famelico amante, consapevole dell’unicità di quel tutto.
Giacomo lo ha conosciuto al longue-bar sotto gli uffici presso i quali sta lavorando: una consulenza, una settimana lontano, il piacere di un drink dopo un’ intensa giornata di lavoro. Come lei uomini e donne soli o in gruppo a prendersi uno scampolo di relax, lei ha deciso di trovare un uomo per la notte, un uomo’ Facile: Julia &egrave una bella donna, una quarantenne in carriera che dimostra una decina di anni di meno. Alta, sinuosa, minimal, colpisce e affonda con la sue mente, la sua voce, il suo corpo. Questa notte ha deciso di far parlare il corpo, di liberarlo dalla divisa di donna per bene che ha cucita addosso, e di far uscire la femmina che &egrave in lei. Ha sciolto lo chignon, slacciato un bottone della camicetta e si &egrave seduta al bancone ad aspettare ‘ Non &egrave passato molto tempo, &egrave arrivato lui, stereotipo del manager di successo: abito di ottima fattura, sartoriale ha notato Julia, dal vezzo di portare le asole delle maniche della giacca aperte .. a buon intenditore ‘ e via via altri dettagli indicativi di solidità economica e raffinatezza di vita. Belle mani: curate, ferme, nervose, le ha immaginate sul suo corpo pregustando il possibile divenire. Divenuto: sono già in ascensore diretti verso la sua stanza d’albergo, in un groviglio di bocche, lingue, mani. Non ci sono parole adesso, ce ne saranno dopo, forse ma non necessariamente. Julia ne dice già così tante di parole ‘
Giacomo &egrave un chirurgo, come le sa usare bene quelle mani sul corpo di Julia: si muovono decise, capaci di dare e prendere piacere. Quanta fretta, quanta fretta, quanta fretta di godimento intenso profondo obliante scevro da qualsiasi orpello sentimentale.
Le scarpe sono volate via, le giacche, i pantaloni, la gonna, le camicie, la biancheria e via con il tourbillon del sesso, via ai sensi. Non gli ha chiesto niente, non le ha chiesto niente sanno entrambi che a casa c’&egrave altro ma adesso no, adesso ‘
Eccolo il rumore dell’amore, eccolo l’odore dell’amore: parole soffocate, gemiti, sospiri, effluvi e poi l’apoteosi: il cazzo che la riempie tutta nella fica, nel culo, nella bocca ‘. E gli occhi di lui che la guardano delirante mentre le sborra dentro ‘Ciao Giacomo, &egrave stato un piacere!

Laciami un tuo commento: diretto, schietto, impudico ma propedeutico! gmp3@hotmail.it

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