Skip to main content
Racconti Erotici Etero

TricK or TreaT

By 31 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi trattengono due amici bloccandomi all’ingresso, ci si scambia quelle minime banali domandine: stiamo tutti apposto in un rapido saluto li allontano ed entro.

L’aria all’interno del locale &egrave assuefatta in un miscuglio tra l’effluvio alcolico ed il dolciastro odore di corpi sudati a diffondersi nel vuoto’
Il locale &egrave pieno, un baccano di mille voci che lottano nelle orecchie per riuscire a capirsi tra risate e musica ad alto volume.
Mi sento abbracciata ed avvolta in mezzo a tante persone dove ricerco spesso di soddisfare il mio bisogno di carnale, di contatti. Lì al locale trovo facce conosciute e più o meno simpatiche.
Ma oggi non &egrave serata per interagire con me, non ha sete la mia mente, carica com’&egrave di problematiche lavorative avute negli ultimi 3 giorni, questa sera devo solo azzerare il mio stress.
Scosto anche scorbutica probabili interlocutori e vado diretta al bancone del bar.
Il barman &egrave indaffarato nel preparare 3 o 4 drink miscelando i più disparati alcolici.
Io rimango lì ad osservarlo, sente i miei occhi su di lui e mi sorride, un sorrisetto dallo spirito diabolico come a dirmi: ‘Inebrio pure te bellezza! Aspetta finisco qui e ti faccio sentire il mio alcol. Parti pure per il tuo viaggio che le mie esperte mani sapranno mescolare ad arte in un liquido invitante ‘
Non so come descriverlo, ad un tratto sento un brivido, un odore più forte degli altri, riconosco l’intensità di quel profumo di legni e muschio e un soffio di fiato sul mio collo: ‘T’Aspettavo”
La sua bassa e profonda voce ha sempre su di me la stessa reazione: mi sconvolge, mi travolge in pieno e in tutto.
Mi &egrave dietro, vicinissimo ma non addosso. Io non mi volto, sento i suoi occhi scorrere come un desiderio sul mio corpo. La mia schiena nuda, l’abito vertiginosamente scollato, i sottili laccetti di brillante, ne sono consapevole sono un malizioso richiamo, lo attirano, come la mia svolazzante minigonna che lascia trasparire quell’ indecente perizoma che in una giornata di settembre mi aveva regalato.
Ora lo sguardo del barman mi &egrave complice. Traspare sesso, gran sesso, tra me e quell’uomo alle mie spalle, siamo come avvolti da un’aurea orgasmica.
‘Vodka liscia’ ordina l’ uomo appoggiandosi e schiacciandomi stretta contro al bancone’ un goccio e brucia, scivola giù e brucia’ nell’immediato la mia mente si coccola d’alcol.
Così addosso a me sento che il suo alito &egrave già ben forte ed acre, ma lo conosco, lo regge bene, &egrave solo alticcio, distrutto e disfatto non l’ho mai visto .
Disinibito e impudico, ma elegante come sempre, fa scivolare la sua forte mano sotto la mia gonnellina, quel gesto lo sappiamo solo io e lui, non mi metterebbe mai in imbarazzo e nessuno può vederci così compressi al bancone.
Mi tocca, mi palpa, mi prende la natica con la sua mano piena e mi attira sempre più contro di s&egrave, lo sento che vigoroso mi desidera.
Finiscono veloci i drink, mentre lui ha dato un’ occhiata diretta ai suoi amici che avevano intenzione di fermasi lì con noi: ‘ No! Lontani ‘ dicevano i suoi occhi ‘Lasciatemi da solo con lei’
Questo non &egrave ambiente per noi due ora, questa sera abbiamo bisogno di qualcosa di più intimo, di privato, posiamo i bicchieri mi prende per mano e mi porta via.
Tutto &egrave così rapido, &egrave un maschio dirompente e sono ben conscia di quanto io lo ecciti e di quanto mi desidera.
Pochi passi e si volta in un vicolo semibuio molto stretto, andiamo ancora avanti, ancora, altri passi e ci troviamo nel retro del locale mentre da una finestrina escono le emozioni che ho provato poco prima tra alcol, musica e risate.
Intorno solo vecchi caseggiati, muri di mattoni anneriti dall’umidità e dalla muffa e vecchie imposte mal messe, serrate da assi di legno inchiodate.
Non c’e’ nessuno, solo io e lui.
Mi ferma, mi guarda, mi vuole!
Il mio volto tra le sue mani e le nostre bocche si aprono di passione’mmh quel suo gusto!
La sua saliva trasporta ignara testosterone ed io lo lecco, lo ingoio, divento vogliosa di sesso.
Respira veloce, io respiro con lui, ho il suo ritmo, dal nostro primo incontro &egrave stato così, naturalmente, e’ chimica. Un ‘alchimia unica.
Impaziente mi aggrappo alle sue spalle lui mi afferra le cosce e mi solleva da terra mi regge con un solo suo una mano mentre l’altra rapida si slaccia il jeans.
Mi prende’ deciso e possente il suo cazzo m’invade
E’ un maestro nel penetrare una femmina’lascia il suo sesso piantato duro, immobile in me a dilatarmi a dovere la fica.
Vibra e risponde solo alle mie contrazioni e quando sente le mie cosce fremere affonda più forte
Un ansimo’ e’ un soffio’ glielo regalo all’orecchio, il mugolio che mi ha provocato, non vedo ma sento il suo impertinente sorriso.. ora afferra duro i miei fianchi, ora mi vuole sbattere’

http://www.youtube.com/watch?v=mVzj2lb98WE

Leave a Reply