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Tuo

By 30 Dicembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

L’hai già indossato, svetta nero tra le tue gambe, puntando contro di me. ‘Spogliati e sdraiati!’ mi
ordini; un brivido lungo la mia schiena, un groppo in gola, lo voglio ma mi spaventa. Mi spoglio,
mi sdraio supino, so che ti piace di più, che vuoi vedermi negli occhi mentre lo fai. Il tuo corpo così
femminile contrasta con la verga artificiale, creando un’eccitazione perversa dentro di me. ‘Alza le
gambe, allargati!’ sei spietata, sei sull’altro versante, e io sono dove devo essere. Alzo le gambe, mi
allargo con le mani. Mi guardi li, e sorridi, compiaciuta. Appoggi il barattolo sul mio ventre, aperto,
e prendi una abbondante porzione di gelatina. La spalmi, dal basso verso l’alto, è fredda e all’inizio
mi contraggo, poi sento il tuo dito passare sul mio buchetto e mi rilasso.
Le tue spalle sostengono le mie gambe, sento la ‘tua’ punta appoggiarsi sul mio ano. Il tuo sguardo
corre da li a i miei occhi più volte. So che non ci sarà pietà, so che sarò completamente tuo.
Sento che spingi! Mi allargo, spingo verso di te per rendere meno traumatica l’esperienza. Sento la
punta allargarmi, entrare in me, dilatare la mia intimità. Il dolore c’è, all’inizio acuto, poi sordo. Il
piacere è solo nel fatto di farsi violare da te, essere tuo, subire quello che tu non hai mai voluto
subire da me. Mi guardi in volto, i miei occhi sbarrati per il dolore, l’urlo strozzato nella mia gola.
Ti sento scorrere in me, sento tutta la lunghezza del tuo fallo che mi penetra, fino a che non arrivi
in fondo! ‘Sei la mia troia?’ domandi, ‘certo che si!’ rispondo, mentre inizi a muoverti
ritmicamente dentro di me. So che hai un piccolo fallo dentro di te, tutt’uno col lo strap-on che
indossi, e il tuo muoverti ti regala piacere. Anche le mie sensazioni cambiano, il dolore scema, il tuo
movimento mi stimola, mi sento posseduto e questo mi piace. Osservo il mio pene eretto, stupito,
che ondeggia al ritmo dei tuoi colpi, duro come il marmo. Mi sorridi, ‘ti piace proprio, eh? Porco!’.
Vuoi che ti risponda? C’è bisogno? Chiudo gli occhi e tiro indietro la testa. Sento che sputi sul mio
pene e la tua mano che lo stringe. Mi masturbi furiosamente, aumentando il ritmo con
l’approssimarsi del tuo orgasmo. Sento il mio piacere arrivare, esplodere, insieme al tuo, sento gli
schizzi arrivare al mio petto.

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